Titolo Wertmulleriano:
Me, Max, MonnaLiza e la Regina Giarina
Il branzino del Bronzino

Seconda parte parteDopo esserci acclimatati, accomodati, aperitivati... un po' di parlottaggio, qualche parola dedicata ai blog e a qualche blogger (parole per lo più positive, che avete capito?), qualcuno lo abbiamo sentito per telefono, qualcun altro è stato nominato per la sua assenza.
Giunse il momento del desco.
Io esco... pensai, memore dei racconti bruciacchiati della cucina della regina.
Ora, per chi non lo sapesse e per chi non ha mai letto i resoconti culinari della nostra
Giarina... Lei parla di sé in cucina come una sorta di piromane dolosa ma dolente dei boschi spagnoli:
E oggi ho fatto una peperonata flambè... E ieri sera ho rischiato di bruciare il pollo morto nel forno... E il mio piatto più riuscito è il prosciutto affettato con melone freddo...
E quando accendo il forno capita che poi mi metta a dipingere e presa dal sacro fuoco dell'arte cerco di dissacrare tutto quello che bolle in pentola, pentola compresa...
E a casa mi sgridano sempre perché cucino malissimo e i miei avvelenamenti da cibo sono pari a quelli delle nobildonne dell'antica Roma, perpetrati nei confonti dei loro consorti o nemici politici...E via dicendo.
Insomma quando ho saputo, giorni prima, che la Vissani dell'Emilia ci aveva invitati a pranzare nel suo castello ho avvisato Max e l'ho pregato di non fare battute o gaffes in caso di pietanze più color testa di moro o terra di Siena piuttosto che piatti allegri e ben saporiti, come da tipica tradizione emiliana o italiana.
Ecco, scordatevi tutto quel che ho scritto sinora.La tavola imbandita di tutto punto ci aspettava immobile come le fronde del bosco sopra le nostre teste.
Un primo piatto di pasta perfettamente al dente con zucchine, fiori di zucca e pomodori di maremma (offerti dall'orto di mammametallica).
Tutti abbiamo mangiato tutto, fino all'ultima pennetta, ottimo! E leccatina di baffi.
Ma secondo voi, una pittrice e amante dell'arte come la nostra Giarina nonché nobildonna da generazioni fino a risalire a casate perse nella notte dei tempi (anche solo perse andava bene) poteva esimersi dal presentare una tavola impeccabile e piatti di modi e "maniera" squisiti?
No, vi dico io... ed ecco che il manierista Bronzino appare nella seconda portata:
Branzino del Bronzino al forno con contorno di pomodorini leziosi.
Cotto al punto giusto, niente croste da 350 gradi né pennellate di grigiocenere né fumi di Londra...
Tutti abbiamo mangiato tutto, fino all'ultima lisca che non c'era, perché la nostra, con le sue mani regali aveva provveduto alla pulizia perfetta dell'abitante salassiano. Ottimo! E leccatina di baffi
Intanto si parla di pittori, di critici, di mostre, di Parma (il regno dove la nostra dimora) e di cappelletti e prosciutto.
Il connubio tra arte e culinaria è perfetto... siamo ciò che mangiamo e dipingiamo ciò che siamo o vediamo?
Macedonia... Pesche e Pinoli, detta la macedonia di
PP, che abbiamo atteso ma che ci ha potute raggiungere solo telefonicamente. Peccato!
Assieme alla macedonia poteva forse mancare il dolce? naaaaaaa
Semifreddo al caffè con panna.
Il caffè raccolto nella piantagione in Brasile della Regina, dai suoi servitori che, raccogliendolo, cantavano le odi alla loro amata padrona.
La panna che soverchiava la costruzione semifredda e morbida, montata la mattina stessa in Svizzera, dopo mungitura di Carolina da parte del fattore Ernst SchwitzernÙss e recapitata in elicottero in terrazza, in un apposito frigo (sì, tipo quello da trapianto di organi, avete capito bene) per non rovinare la freschezza e consistenza della montatura.
Era talmente invitante che MonnaLiza non ha resistito: mentre assaporava lentamente la frutta ha tuffato nella coppetta macedone una porzione di semifreddo... Con il risultato di un pasticciaccio a sua detta buonissimo (io qualche riserva ce l'ho ma... de gustibus).
Mentre noi ragazze, così come si conviene a signore di buona famiglia (parlo soprattutto per la regina e monnaliza ché io faccio caso a parte) abbiamo degustato acqua mineralenaturale, eau de perrier annata 2006 a Max è stato offerto del vino sottratto alla riserva del principe trequarti.
Tanto Max non guida (ma rompe, e non poco mentre mf è alla guida)
Il pranzo termina con una tazzina di caffè. Lo stesso usato per il semifreddo? Giammai! Questo era stato portato direttamente dal principe, dalla riserva del "Palacio d'or", e appositamente tostato per la moka, mica miciomicio!!!
Poteva mancare di accompagnamento al caffè del cioccolato fondente? No che no!
Poteva mancare l'orchestrina sotto il palmeto?
Si è accennato a qualche passo di danza subito dopo ma la pancia era piena e i movimenti poco aggraziati, quindi abbiamo optato per una passeggiata per vedere il panorama del Golfo.
Ne avrei per un'altra puntata ma ieri avevo promesso di non annoiarvi troppo, quindi accelererò i tempiDopo la passeggiata, ritorno al castello e...
tea time: ovviamente tazze in finissima porcellana austriaca, risalenti al periodo di Maria Luigia e decorate con preziose gemme e inserti d'oro zecchino... Un morbido dolce, sempre preparato dalle nobili mani della nostra ospite, per niente bruciato... come merenda prima di partire...
Ma. Prima di accomiatarci appunto, ché l'ora era tarda un gesto su tutti ci colpì come una freccia di Cupìdo.
Il salone della Regina è in realtà anche una galleria di opere pittoriche della stessa. Ci sono anche due sculture: una che ho ribattezzato Danae (la battuta sul porcozeus, tanto è bella quella testa di donna, non me la sono risparmiata) e un'altra rimasta senza titolo ma una scultura pensante e meditativa.
Ops, scusate, dovevo accelerare.
Il gesto, dicevo... La Regina si avvicina alla parete ovest dove campeggia un quadro e di quelli che lei sapeva io amavo di più.
Un
Uguale più bello degli altri: lo stacca dalla parete, prende una penna e dietro scrive una dedica affettuosa e me lo porge.
Tieni, Sasà (così mi chiama...) questo è per te (anzi, voi perché la dedica è anche per Max).
E non dico altro. Ci sono gesti che dicono tutto, no?
Per finire... La foto ricordo dell'incontro. Non c'è Max perché lui scattava... Io, la Regina e Monnaliza.
E una giornata da non dimenticare.
Buon martedì a tutti, mf

© Max, Tre, 22.08.2006
PS: I commenti ironici, sardonici e pungenti sulle tre ragazze verranno censurati. Potete solo dire quanto siamo intelligenti:)