W-inter-nos-antavila e la calzetta

@ S. Manfredi, Winter, 2008
Ufficialmente non è ancora arrivato. Ma non è così. Fra le piogge incessanti e le nevicate abbondanti di questi ultimi 15-20 giorni si può dire che l'inverno è entrato direttamente, saltando a piedi pari l'autunno. Altro che mezze stagioni, oramai son mezze calzette.
Calzette, cosa vi evoca la parola calzetta, oltre al modo di dire "mezza calzetta"? A me le calzette a metà polpaccio indossate dalle vecchine nel dopoguerra, quelle tirate su con un elastico o rammendate seicentoquarantatrè volte, perché comprarne un paio nuovo sarebbe stato troppo costoso. Inutile fare un paragone, se la recessione recederà ancora noi povere signore ci troveremo a chiedere elemosina per un paio di collant 20 denari. Trenta euro un par di calze? Giuda che non sei altro, impiccaticiviticisivi!
Ma in questo periodo, o meglio in quello che un tempo era il periodo che andava dall'8 dicembre la 6 gennaio, la parola calzetta era la preferita dai bimbi. E anche dai grandi qualora fosse stata riempita di gioielli e soldoni sonanti :)
Adesso si cominciano a vedere calzette nei supermercati e negozi di dolciumi già il 15 di ottobre, SANTA TERESA D'AVILA dottore vergine e monaca, una santa trina!
Mi son chiesta come mai le calzette fossero apparse proprio quel giorno, ho fatto una ricerchina sulla santa española e ho visto che è stata una santa che ha sofferto un sacco di malattie. Ho letto che siccome il monastero che c'era ad Avila era ridotto malissimo, mezzo caracollato, trascurato e con le cellette tutte sporche e con le zecche, decise di fondarne un altro, lei e altre suore Carmelitane. Ma le carmelitane non erano scalze, mi son detta? Sai che freddo, d'inverno, anche se in Spagna meno che in Finlandia, certo! Ma le suore di Teresa dovevano essere povere, per costituzione (come da atto costitutivo della srl Avila & God), ma dovete sapere che i fondi per tirare avanti venivano elargiti da una dama molto ricca, tal Guimara de Olloa, amica cara di Teresa sin dall'asilo. E quindi, quando tutto fu pronto dopo una serie di ostacoli e peripezie burocratiche, Teresa e le sue sorelle si trasferirono, rinunciando prima, sempre secondo la costituzione, a tutti i beni materiali, calzette comprese.
Non è tutto, oltre al dover camminare scalze, o al limite con sandali di legno, la Costituzione prevedeva anche la flagellazione da ricevere una volta a settimana per grazia divina (uno dei tre scendeva direttamente mascherato da master a flagellare la suora di turno). Pensate che Teresa per i primi 5 anni rimase nella sua cella in isolamento, scalza e con la grazia divina che ogni settimana la scudisciava. E sopravvisse, malaticcia ma sopravvisse e scrisse parecchio. Eh, non ci son più le sante di una volta, proprio come le mezze stagioni!
Ma non mi dilungherò oltre con gli anni a venire, in cui Teresa costruì altri monasteri (per par condicio anche per carmelitanI, sempre scalzi). Vi dico solo che la mistica santa morì a 67 anni ma il suo corpo, come quello di molte sante, ivi compresa la nostra Santa Rosa da Viterbo, rimase incorrotto.
Ora, fra le cose che ho letto su questa grande mistica, una infine mi colpì in modo particolare, prima di giungere a una conclusione "realimistica".
Prima di decidere di prendere i voti Teresa ebbe almeno per due anni la visione di Gesù Cristo in carne ed ossa. Ma non è tutto, in un'altra visione vide un serafino, un angelo celeste (non azzurro, quello è un altro) che le trafiggeva il cuore con una punta di una lancia d'oro (Teresa era una metallara, digiamolo), una roba che le faceva un male corporale e divino at the mismo momiento che non si può capire se non lo si prova! Tutto questo diede vita poi al suo motto:
Signore, lasciami soffrire o lasciami morire. ha sofferto tantissimi, poi è morta.
Ma sto divagando, quello che volevo dirvi è che colui che spinse la povera e sofferente Teresa a dare un che di concreto a queste sue visioni e al suo misticismo fu colui che in seguito divenne consigliere e guida spirituale fu
Pietro d'Alcantara (anch'egli poi santificato).
Io ho una teoria strampalata ma ve la dico lo stesso, questi poracci di monaci e suore carmelitani stavano 7 mesi l'anno a morì di freddo coi geloni e le piaghe sanguinanti ai piedi. Vogliamo credere veramente che uno che di cognome fa Alcantara e che se è diventato santo ci sarà stato un motivo, al tempo non abbia inventato un modo per evitare che le sue pecorelle (era un pezzo grosso del giro) morissero di polmonite o di tetano o di aids?
Volete che uno che si chiama alcantara non abbia inventato qualcosa per proteggere i piedi delle suddette pecorelle? Qualcosa che somigliasse a una specie di calza/scarpa/stivaletto???? Volete che poi la sera, le pecorelle, al freddo del convento non se li togliessero (almeno lì) e li mettessero vicino al grande camino per scaldarli? Volete che la sera del 25 dicembre, quand'erano belli caldi non ci mettessero dentro del pane o delle castagne per mantenerli tiepidi e per portarseli nelle cellette per il post flagellationem? Ecco, dopo aver fatto questo lineare ragionamento Erminio e gli altri tre neuronatalizi han capito perché quest'anno le calzette di natale sono apparse il 15 ottobre.
Ringrazio R.T (un blogger e amico su fb) per l'ispirazione di questo post prenatalico.
Buona giornata a tutti, mf