venerdì 29 agosto 2008

Senza titolo 1588


Par(ente)allelismi?








Io ho un caro amico che se fosse nero potrebbe essere scambiato per il fratello di Barack Obama.
Ma anche la nostra Ministra don Gelmina ha parentele americain, a quanto pare... O i miei magnifici neuroni vedono cose inesistenti come gli ufo, come al solito?
Buon week end a tutti, mf.

Senza titolo 1587


La "S" che fa la differenza








Alitalia, una compagnia che vedrà la resurrezione grazie a una cordata di uomini con grandi
Spalle(link) e che non peserà più sulle palle degli italiani?

giovedì 28 agosto 2008

Senza titolo 1586


Paesaggi di passaggio (IX)



© S. Manfredi,Half black moon, 2008






Tagli su legno
Distogli lo sguardo dal disegno.
Illuminato l'occhio
Aguzzo e acuminato,
scuro, duro, freddo.
Come un amante
diamante.

E la luna bussa di rado

s.n.S.

martedì 26 agosto 2008

Senza titolo 1585


Ero Eris. Fu.ero?



© S. Manfredi, Bruco che brucava, 2008






Viterbo, 30/16/4398 - ore 19,00 - ufficio


Ero un cane ma non abbaiavo alla luna, bensì alle foglie dei salici che cadevano gialle, ma qualcuna anche verde, sulla mia coda.


Ero un gatto ma non facevo le fusa, quel rumore mi dava fastidio, pensavo lo desse anche al mio padroncino, invece mi prendeva a calci perché non lo facevo, finché mi sono rotto i coglioni, che non avevo più, e graffiandolo gli ho "cavato" l'occhio destro.


Ero un topo ma come mangiavo groviera switzerland, mi riempivo di buchi allo stomaco e puzzavo di formaggio stantìo per tutto il giorno. Dovevo andare fuori dalla tana, per non disturbare gli altri fratelli che mangiavano solo radici.


Ero un leone ma mi tagliavano la criniera di continuo e la dipingevano di giallo e verde, perché il proprietario dello Zoo di Berlino apparteneva al gruppo punksturditenkrafterwerk e voleva che nello zoo fossimo tutti Animalpunk.


Ero un maiale ma non mi rotolavo nel fango: ero allergico e, quando accadeva, mi venivano piaghe enormi e purulente sulla pancetta, stavo male per mesi, a volte anche anni.


Ero uno struzzo ma non sono mai riuscito ad infilare la testa nella sabbia. Mi hanno catturato quando ancora ero nell'uovo e sono cresciuto a Wall Street, e vi assicuro, la testa nel cemento fa male, ma nella borsa, soffochi.


Ero una pulce d'acqua, ma un menestrello capellone m'ha fatto rubare l'ombra (sotto minaccia armata) da un sacco di gente che, quando mi ha trovato, non solo se l'è ripresa ma mi ha anche spaccato la faccia decine di volte.


Ero un coccodrillo ma non sono mai diventato borsa, scarpa o valigia (che gran culo eh?)


Ero un cavallo ma non ho mai galoppato per più di 659,89 metri, finivo sempre in qualche trappola di qualche ragazzino scemo, mi azzoppavo e ogni volta dovevano spararmi.


Ero un higlander e nel '700, innamorato di una nobildonna parigina, durante un pomeriggio ludico mi fecero giocare a moscacieca prima e provare una nuova invenzione poi (ero ancora bendato dalla moscacieca). L'invenzione si chiamava Ghigliottina.


Ero Ero, giovane vergine splendida, punita dagli dei per aver amato senza voler dei miei... ('sti stronzi) che Il mio diletto sposo Leandro annegar tra i flutti di nettuno fecero. Ed io, che senza di lui non avevo ragion di vivere, lo raggiunsi e da Ero divenni Ero-stata.

Tu sai chi sei o chi eriS?

Torno al lago, prima però devo rimettere l'orologio nel panciotto, mf







© S. Manfredi, Ero un ciclope, II sec. a.c.


lunedì 25 agosto 2008

Senza titolo 1584


Saluti da...



© S. Manfredi, CartoLake, Qui, 2008



... Il Capo mi ha concesso altre ferie
In cambio di Meta.....llismi,
che avete capito?
Au revoir, mf

venerdì 22 agosto 2008

Senza titolo 1583


nipo-photo



© S. Manfredi, Nipote n. 1, Sardegna, 1993


La sorella maggiore di JoPuyo: sistemando i vari archivi fotografici è uscito fuori un suo ritratto "da piccola" fra quelli che meglio la rappresentano. Qui eravamo in vacanza in Sardegna, costa sud-ovest, dintorni di Portoscuso, per l'esattezza.
La "piccola" ora ha quasi 18 anni. È stata qui un paio di giorni e, mostrandole la foto, le ho chiesto se si "riconosce" o se ha memoria di quella bambina. Ha detto di no, spalancando gli occhi allo stesso modo, assonnati perché ha passato la notte a leggere ben due libri della metalibreria: Nothomb, Anticrista e Stupore e tremori. Stamattina alle 6,30 quando mi sono alzata mi sono STUPITA nel trovarla ancora immersa e verso la fine del secondo libro.
E pensare che la sorella piccola, alias JoPuyo, mi ha fatto dannare per leggere 5 pagine di Geronimo Stilton, fra l'altro tra le sue letture preferite...
Chicca, la incornicio e te l'appendo in camera?
No zì
Guarda, qui starebbe bene, oppure qui?
No zì, non la incorniciare, non la voglio
Va bene, quando tornerai per l'inizio della scuola la troverai appesa, alzati ora... Visto che sei così arzilla vieni a camminare con me?
Quasi quasi vengo, mi sento sveglia. Però non farmi fare salite e non più di mezz'ora, ok?
Ok

Siamo uscite alle sette in punto, mi ha fatto perdere 6 minuti al distributore di sigarette, che risputava ogni moneta tre volte prima di accettarla.
E siccome si è fumata ben due sigarette in mezz'ora ho allungato il passo e ho fatto il percorso lungo.
Arrivate a Valle Faul mi prega di fermarci perché ha la nausea.
Ma la colpa ovviamente non è del fumo combinato alla camminatona bensì della colazione, "rito" al quale lei non è abituata e che le dà la nausea.
Arrivate a casa si è piazzata di nuovo davanti alla libreria per scegliere un altro libro. Si è buttata su Calvino, immagino stanotte lo terminerà, a casa sua.

Mi ricorda un'altra adolescente testona e fumosa, a volte. Ma non glielo dico, dovrei smettere di farle prediche, poi...

Torno alle mie ferie, oggi il lago era meraviglioso, buon week end a tutti.
mf

PS: però io di notte dormivo e come dormivo!

giovedì 21 agosto 2008

Senza titolo 1582


Pu-pazza



©JoPuyo & Mf, Zia, facciamo un castello di sabbia?, 2008



... Ad opera finita io e JoPuyo ci sdraiamo sui teli, a poca distanza dal "castello"; poco dopo passa una bambina, si ferma a guardare con i suoi occhi di cielo la scultura, si avvicina verso di noi: ha dei capelli biondi bellissimi e degli occhi azzurri traparenti, un po' inquietanti, direi, forse più di quelli enormi di Giorgia, quando ti guarda impaurita.
Ci trafigge con lo sguardo e con una vocetta trillante, indicando la pupazza sabbiosa ci dice: È incinta?
Giorgia mi guarda chiedendomi di rispondere.
E io rispondo - Quando abbiamo iniziato non lo era, ora forse sì, nel pancione ha un sacco di bambini.
La risposta la soddisfa, ci sorride. Noi le sorridiamo.

Ricordati o lettore, genitore o no, se dai una risposta ad un bambino e se la risposta lo soddisfa, stai tranquillo che ne seguiranno molte altre.

La bambina bionda con gli occhi di cielo (sei anni e mezzo) praticamente è rimasta con noi (bagnetto compreso) fino a che non ce ne siamo andate...(du' palle!!!)

Torno in ferie, baci a tutti, mf

venerdì 15 agosto 2008

Senza titolo 1580


Intermezzo vacanziero



Lo zainetto è piccolo ma pesa come un sacchetto di piombo, 2008



... Anche in ferie si continua a camminare, nel bosco c'è fresco.
La programmazione "regolare" riprenderà ma non so quando, intanto rinnovo l'invito al "trekking day" , in un giorno di settembre da decidere, in base alle esigenze di chi vorrà partecipare, presumibilmente fra un sabato o una domenica .

Last but non least, Buon Ferragosto a tutti voi che entrate (pochi mi pare:).
Mf


ps: scusate le spalle, ma Max sta sempre dietro:)

domenica 10 agosto 2008

Senza titolo 1579


Agosto, blog non ti conosco



© S. Manfredi, Riposo, Piediluco, luglio 2008


Mf e i magnifici 4, anch'essi come il musicista della foto, si prendono qualche giorno di riposo.
Dal lavoro, da se stessi, dai pensieri negativi delle ultime nottate quasi insonni, si spera.
Non fate troppo casino nei commenti oppure fatene tanto. Però non spostate i quadri alle pareti, soprattutto i quadri metafisici, grazie.
A presto ma non troppo, un abbraccio a tutti, mf

venerdì 8 agosto 2008

Senza titolo 1578


Ottimizz-azioni







Avevo cominciato con lo scrivere otto cose che da "giovane" non mi piacevano ma che ho imparato ad apprezzare da adulta. Me ne sono venute in mente solo 5, di cui una tutelata dalla privacy.
Questa data mi piace, è tonda, è rassicurante, è piena. Visivamente è infinita verticalmente.
So già che oggi non accadrà nulla di speciale, ma nel caso accadesse ne attribuirò la "specialità" alla magìa dei numeri tondi. Cribbio, un po' di magìa ci vuole, nella vita, no?

Saluti, e buon ott'ott'otto: mf

ps: continuerò a spremere i magnifici quattro per fargli ricordare altre tre cose, al tempo rifiutate, ora gradite. Ci provate anche voi?

ps del ps: fra i nati l'ottootto
- il "grande" John Holmes (morto fra l'altro nell'Ottantotto) e Lucia Annunziata

giovedì 7 agosto 2008

Senza titolo 1577


Sogno di una notte d'estate



© S. Manfredi, Blue Falls, 2007


Muro con fontanile adiacente. C'è una cornacchia sul tetto davanti, a quest'ora sta facendo un concerto in cra-be molle, insopportabile. Ma stanotte ho dormito bene. Ad un certo punto mi sembrava anche di fare un sogno piacevole, ma ero un'altra, correvo in salita e senza sforzo alcuno, anzi rincorrevo qualcosa o qualcuno, in salita. Ricordo che al termine della salita ero in una città, Chicago forse, entravo in pantaloncini in un ristorante cinese come un atleta affamato dopo aver gareggiato. Attraversavo la cucina svicolando fra i grandi tavoli rotondi e i commensali, quasi tutti orientali, tranne pochi del luogo, non mi guardavano né io loro, non più di tanto. Infatti non ho fissato nessun volto e se, devo pensarne uno, mi viene in mente solo quello di Liao, il proprietario di un negozio di abbigliamento nella via dove lavoro.
In cucina grandi pentoloni e purtroppo, nonostante il cibo in cottura fosse in abbondanza, non potevo sentire alcun odore neppure lì: anosmìa anche in sogno, cazzo!
Peccato, continuo a correre e vedo, al limite del vicolo, ciò che rincorro...
Sorride come a dirmi: "non mi prenderai mai".
Le sfide notturne sono come le sfide nei cartoon, sai che la fatica non esiste. Penso che se mi cadrà un vaso di gerani di Chicago in testa, sopravviverò, sono sopravvissuta a qualcosa di peggio, un vasetto potrebbe solo ferirmi e farmi sanguinare e correndo potrei sembrare un'atleta colpita durante un'Olimpiade alla quale qualche coglione con la rima giusta nel cognome mi aveva detto di non partecipare.
Ma io sogno questa sfida da sempre, mi sono ammazzata di fatica e non in sogno, per ore/giorni/anni e ogni volta che qualcuno mi diceva di prendere anche solo acqua fresca con lo zucchero io rifiutavo.
Guarda la mia falcata quando corro, guarda le braccia come l'assecondano, guarda i tempi e dimmi: "Ti sembro un tipo da zuccherare"? Questa è la mia passione e se voglio essere incoronata lo voglio perché queste gambe e questi polmoni mi daranno il supporto necessario e non mi abbandoneranno, durante il tragitto dei cinque cerchi.
Ma non interrompermi che le vie di Chicago sono affollate e perdo la vista di ciò che sto rincorrendo. Lo vedo lontano, so che sorride. Non so chi sia, però. Non so perché ho cominciato a rincorrerlo, è iniziato tutto dal fontanile nel parco. Ora sto correndo vestita di un abito color panna, una specie di maglietta con la gonna lunga sotto, ma la gonna è tutta strappata, le gambe sono scoperte, mi specchio passando davanti ad una vetrina e mi vedo bionda ma soprattutto molto giovane, 20enne direi, e non mi riconosco, forse non sono io, forse sto sognando.
Cerco una vetrina più specchiante, tanto ho visto che ciò che rincorro sta prendendo fiato, un paio di cento metri più avanti, appoggiato ad un muro sotto ad un balcone del primo piano di un albergo.
"È cotto", penso.
Trovo la vetrata giusta e mi specchio attentamente cercando i miei segni. Ci sono. Sono io, dunque, chissà perché così ma sono io. Posso riprendere a correre, ancora più veloce... e poi c'è una discesa. Sarà San Francisco, ora? No, non vedo nessun ponte ma gonfio i polmoni e mi lancio come un missile verso la discesa, ho i capelli corti e l'aria che sposto non li sposta. Sposta però la gonna strappata, il tessuto è talmente leggero che corro praticamente in mutande con spicchi color panna che mi fanno da coda. Sembrerò una pinguina senza il panciotto, mi dico.
Il senso di libertà e gioia che pervade un atleta quando sa che sta per farcela è indescrivibile, è un senso di onnipotenza ma non prevaricatrice, onnipotenza con te stesso. Le discese, per chi corre però, spesso sono più ardite delle salite e nello slancio e nel sentirmi onnipotente non faccio in tempo ad accorgermi che da un incrocio sta per attraversare una mamma con una carrozzina. Me ne accorgo quando sono a tre metri da lei e non riesco in quel lasso ti tempo/spazio minimale a frenare come si deve. Investo la madre, cade, cadiamo. Lei mi maledice ed è tutto un "FUCK! FUCK YA!" È una mamma giovane, avrà la mia, ops, l'età di me ora, quindi si lascia andare ad un linguaggio poco ortodosso. Mi rialzo come una molla, la prendo di forza per le braccia robuste e la rialzo, guardo nella carrozzina, due piccoli chicaghesi mi sorridono. Byebye! E ricomincio a correre.
Potrei correre per un mese, lo sento, ma la meta è vicina, la vedo.
Ora giro un angolo, è una strada deserta, rallento il passo per guardarmi intorno ed evitare pericoli che sento fiatare nell'aria.
Qualcuno mi afferra per un braccio con forza. Non urlo perché lo conosco.
Mi guarda piegato sulle ginocchia, è stremato, mi sorride con gli occhi, con la fronte, con la bocca infine.
"Ti ho presa, finalmente"!
"Guarda che tu stavi scappando, vorrei ricordartelo, sono io che ti ho preso".
"Ho sete", gli dico stringendogli la mano. "Là c'è un fontanile", ci avviciniamo lentamente. Una targa in marmo lo sovrasta, vi è incisa una data ma illeggibile, sotto scolpita una scritta: Blue Falls.
Ora sapete il perché del titolo della foto.

Saluti, mf


La colonna sonora scelta è Questa

mercoledì 6 agosto 2008

Senza titolo 1576


Meta(llica)fisica



©Hidden portrait





Per recuperare la giovinezza basta ripetere le proprie pazzie.

O. Wilde



ps: tutto ciò che è nascosto non si vede, me, compresa la "pazzia". Buone giornate a tutti, mf

martedì 5 agosto 2008

Senza titolo 1575


Met'Art II



© Jo Puyo feat mf, come sporcare il tavolo di marmo con cera gialla
e digitalizzare la macchia con un pollice, Tarquinia 2008








Epinesthesys, l'opera di Shody Graham era (ovviamente) una pinocchiata d'agosto, ma a parte l'epinestesia di Graham, il resto era tutto vero.


A parte questa precisazione dovuta, oggi ho un grosso problema: mi si è appiccicato un sogno sgradevole dalle tre di questa mattina; mi è colato nel cervello proprio come cera fusa, di un colore raggelante.
Dopo 4 ore non brucia più, ma si è solidificato e ha ingombrato gran parte dell'abitazione dei magnifici 4.
...E ovviamente non posso usare la spatola, dentro al cervello.
Provo con un caffè ma dubito, ci vorrebbe un controsogno che spezzi quello maledetto.
mf

lunedì 4 agosto 2008

Senza titolo 1574


Met'Art



© Shody Graham, Epinesthesys, Denver 2007
Cere colorate su marmo, 13 cm x 15,5 cm


Non so se mi ha attratto di più il titolo, la forma del "titolo", o il colore solare adatto, almeno meteorologicamente, a questo periodo.
L'artista, nato in Colorado negli anni 30 ma trasferitosi in Europa dagli anni 50, lavora prevalentemente su piccole superfici in marmo, "dipingendole" con cere colorate, drippandole seguendo una sorta di sinopia preparatoria.
Epinesthesys l'ho fotografata direttamente a casa di mio zio, pittore anche lui seppure di tutt'altro genere e amico di Graham, avendo condiviso anni fa uno spazio espositivo in Germania.
E io condivido l'immagine con voi, sperando vi piaccia.
Ah, ieri sera, dopo aver letto l'ultima pirlata (link) del nostro caro S.B. (o meglio a detta dell'articolo è stata un’iniziativa di coloro che, nello staff presidenziale, provvedono alla cura dell’immagine di Berlusconi ). Pensavo dunque, guardando il piccolo cerchio solitario sulla destra del quadro, di cambiare il titolo dell'opera e scrivere: Ecco dov'è finito il capezzolo della Verità.
Anche se la verità o la sua sineddoche artistica basterebbe cercarla in qualche calendario "opportunistico", no? :)
Buona settimana, mf


PS: Ieri sera, alle 18,30 ho detto definitivamente addio, dopo 10 anni
al vecchio ufficio.

venerdì 1 agosto 2008

Senza titolo 1573


MetabarzeZozze









lux fiat!
C’è una coppia sposata da 20 anni…
Ogni volta che vogliono fare l’amore, il marito insiste nel tenere le luci spente.
Dopo 20 anni la moglie ritiene che ciò sia ridicolo e
decide quindi di smetterla con questa folle abitudine.
Una sera, nel bel mezzo di una sessione di fuoco, selvaggia e romantica, accende la luce,
guarda giù e…. vede il marito che tiene in mano un dispositivo a batterie:
un vibratore, morbido, bellissimo e più grande di un vero membro.
La donna a questo punto dà in escandescenze: - Tu, impotente bastardo! - grida lei - Come hai potuto mentirmi per tutti questi anni? Esigo che tu mi dia una spiegazione!
Il marito alza la testa, la guarda fisso negli occhi e calmo risponde:
" Cara, Io ti spiego il vibratore… se tu mi spieghi i bambini"!



Funziona, funziona!
Un anziano contadino emiliano si reca a S.Marino perchè ha sentito parlare del Viagra.
Al farmacista chiede: "Un flacone di Viagra" - "Sono 400€" risponde il farmacista.
"Accidenti" pensa il contadino, ma subito dice: "Allora me ne dia due" Il farmacista si assenta per andare nel retro e lui di corsa fugge con il flacone.
Arrivato in paese incontra un amico che gli chiede:
"Dove sei stato?" "A S. Marino a comprare il viagra"
"Ah! e funziona?" "Certo" - dice il contadino - "Ho appena ciulato il farmacista!!!"



"MIssione" segreta
Un missionario viene mandato in un paese sperduto nel bel mazzo della Africa a vivere in mezzo ad una tribù. Passa anni con questa gente, insegnando loro a leggere, scrivere ed i modi cristiani dell'uomo bianco.
Una cosa sottolinea particolarmente: il male causato dal peccare facendo sesso. Non si deve fornicare o vivere nell'adulterio.
Un giorno la moglie di uno dei nobili del villaggio dà alla luce un bambino bianco. Il villaggio é sotto choc e la gente manda il loro capo a parlare con il missionario.
"Tu ci hai insegnato la malignità del sesso depravato, ma qui una donna nera ha partorito un bimbo bianco.
Tu sei l'unico uomo bianco che abbia mai messo piede nel nostro villaggio, e non ci vuole un genio per capire cosa sia successo...".
Il missionario replica: "No, no, mio caro amico, ti stai sbagliando... Quello che abbiamo qui é un fenomeno naturale - quello che si chiama albinismo.
Guarda in quel campo. Ci sono un mare di pecore bianche e tuttavia tra di loro ce n'é una nera, la natura fa di questi scherzi ogni tanto...".
Il capo riflette un attimo e poi dice: "Sai cosa?! Tu non dici niente della pecora ed io non dico niente del bambino...".



Nonni generosi
Un nonnetto ancora arzillo se ne va a passeggio per il parco col proprio nipotino.
Intravedono un lombrico bello grosso in un'aiuola ed il nonno, per scherzare dice:
- "Pinuccio, ti darò 20 euro se riuscirai a infilare questo lombrico nella sua tana!"
Il nipote ci pensa un attimo, poi parte di corsa, rientra in casa, va dritto filato in camera della sorella e ne riesce portando con se una bomboletta di lacca.
Raggiunge il nonno, raccoglie il lombrico e lo stecchisce ben bene spruzzandolo abbondantemente di lacca, dopodichè facilmente lo riinfila nel suo buchino.
Il nonno, sorpreso e meditabondo, si congratula e gli dà i 20 euro scommessi.
Il giorno dopo nonno e nipote si incontrano di nuovo, ed il vecchietto tira fuori e porge altri 20 euro.
- "Ma nonno... la scommessa me l'hai già pagata ieri!!!"
E il nonnetto: "Si lo so... ma queste te le manda nonna

Buon fine settimana a tutti, e buone vacanze a chi parte! mf

Senza titolo 1572


pills 01 -Meta o Fisico?






Erminio: Chi era Max Planck, un attaccante del Bayern Monaco?
Joe, Mary, Immanuel: Ma QUANTO sei ignorante?

mf: Sapete che cosa cercava il Tottore tetesco che è arrivato qui dal Max Planck Institut für molekulare Physiologie?
Erminio: Chi?
mf: Non ne ho la minima idea ma mi piace sapere che abbiamo ricevuto la visita di qualche illustre ricercatore molekulare.

mf


pills 02 -trans-locata!





Eccomi qua, primo agosto, ore 11,40: sono finita a piano terra, o come diceva ieri Skylark nei commenti: "Sono caduta in basso"!.
Sto scrivendovicisiviciVI dal nuovo ufficio. Di sopra è rimasta ancora un sacco di roba da togliere/sistemare/buttare/riciclare, un caos primordiale il cui pensiero mi fa accapponare la pelle già accapponata per il freddo "ufficiale" (in ufficio).
Domani si vedrà, tanto le ferie servono a sistemare i casini che non si riescono a sistemare per mancanza di tempo, durante i giorni feriali, no?:)
Non mi rendo ancora conto del cambiamento, tranne che per la temperatura. Qui c'è l'aria condizionata e per quella che è la mia temperatura metallica si muore di freddo, ho la pelle d'oca. In compenso uscendo ti senti invadere da un getto d'aria calda che ti pare di essere entrata dentro Sesamo, in Persia.
Max dice che per lui è perfetta, la temperatura.
Mi chiedevo una cosa: ma come si fa a stare per oltre 20 anni con una persona che è l'esatto contrario di te?:)