venerdì 28 aprile 2006

Senza titolo 946



Ricordarsi...



S. Manfredi, Foglie di "ippocastano" che si affaccia sul Tevere, Roma 2006


... che domani, 29 settembre, seduta in quel caffè... no... domani, 29 aprile, nacque Max (l'unico Max) e quindi ricordarsi di festeggiarlo come si conviene ad un Max.
Sarebbe però utile sapere, in tempo debito, se domani sera vuole essere festeggiato a casa, con cena fra amici, preparata da Sabrina, oppure con cena fuori, sempre con amici, preparata dal cuoco ma pagata da lui (non dal cuoco ma da Max).
Sabrina propenderebbe per la seconda ipotesi : )

Inoltre, considerando i prossimi tre giorni di festa e l'assenza di mf da questo schermo, gli auguri li anticipiamo di un giorno e ti regaliamo la foto con le "palline" di ippocastano, poiché sappiamo essere un tuo "amuleto" (più che le palline proprio la "castagnetta" ma quella non l'abbiamo trovata).
Ah, carissimo Max, sappiamo anche che la tua memoria è quella che è, quindi mf e Sabrina ti ricordano che questo è il ventesimo compleanno che festeggiate insieme...
Abbracci e baci... dal vivo, molto meglio.

A tutti voi buon fine settimana e PRIMO MAGGIO, mf





Aggiornamento delle 12,31


Max ha deciso: a cena fuori, amici avvisati e io mi sono levata il pensiero di fare le pulizie di Pasqua in tre ore e di cucinare per quasi tutto un sabato pomeriggio, che occuperò andando a comprargli un regalo e forse con Pujo, se mia sorella la porterà per il lungo fine settimana.
Di nuovo, saluti a tutti, mf

giovedì 27 aprile 2006

Senza titolo 945



Metadedica



Georgia O'Keeffe, Poppy, 1927



S. Manfredi, Poppy, 2006



Most people in the city rush around so they have no time to look at a flower. I want them to see it whether they want to or not.
[La maggior parte della gente si affretta avanti e indietro per la città, non ha tempo di guardare un fiore. Io voglio che lo guardino lo vogliano o no]
Georgia O'Keeffe

Sono fra quelle persone.
Ma ogni tanto mi fermo e guardo.
E ieri, facendolo davanti a questo papavero, non ho potuto non pensare a questa grande artista e donna che è stata Georgia O'Keeffe.

Buon giovedì a tutti, mf

Rimanendo in qualche modo in tema di...


Messico e di deserto, di arte e di capolavori (è sul mio comodino) vi segnalo l'uscita di QUESTO FILM, sperando che sia straordinario come il libro.



Cosí l'ho intitolato Chiedi alla polvere, perché in quelle strade c'è la polvere dell'Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici.
Una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere.
E c'è una ragazza ingannata dall'idea che felici fossero quelli che si affannavano, e voleva essere dei loro.

John Fante nel Prologo a Chiedi alla polvere

mercoledì 26 aprile 2006

Senza titolo 944



Paesaggi di passaggio



© S. Manfredi, Passaggi I - La porta di legno, 2006


Un'entrata. Angusta, tuttavia praticabile; di quelle che, nei sogni, a varcarle spesso portano ad affrontare lunghe scalinate in discesa o in salita, ma sempre sospese nel vuoto. Pronte a cambiare direzione per un soffio di vento o il battito d'ali di un falco che passa sopra la nostra testa, prima di andare a ghermire la preda, giù sulla riva del lago in fiamme in fondo a una delle scalinate.
Un'altra entrata, più ampia e meno buia forse, ci condurrebbe in un terreno pianeggiante. Ma altre porte, lungo la via dinanzi a noi, si aprirebbero invitanti, ad indicarci la strada più giusta per un percorso senza buche. Ma il dubbio del "forse" ci impedirebbe qualsiasi scelta dettata dalla logica e ancor più quelle dettate dall'impulso.
Da sempre le porte o gli spazi di entrata ed uscita a seconda che ci si trovi dentro o fuori da essi, ovviamente, sono dei PASSAGGI.
Passaggi cui vengono attribuiti, di volta in volta, dei poteri, magici, divini, ultraterreni e sui quali sono state scritte centinaia di pagine in psicoanalisi.

Proviamo solo ad immaginar un Etrusco in punto di morte, terrorizzato magari da quello che lo aspetta nell'aldilà perché sa che, avendo condotto una vita non proba, lo aspetta la punizione del dio.
Si dice che l'Etrusco negli ultimi istanti di vita veda davanti a sé la porta dell'ADE e che, esalando l'ultimo respiro, trovi la forza di alzare un braccio verso di essa, come a cercare di allontanarla.
Ho iniziato da poco un mio percorso fotografico che intitolerò Passaggi. Sarò lieta di condividerne qualcuno con voi.
Buon rientro dal ponte e buon mercoledì, mf

venerdì 21 aprile 2006

Senza titolo 943


Metaponte



Buona minivacanza a chi la farà e buon fine settimana e 25 Aprile liberatorio a tutti gli altri.
Mf





©S. Manfredi - Dalla Ripa - Tarquinia, 2006

Senza titolo 942


Terza ora: Storia dell'Arte


by Fede


Sul retro di questo disegno, che rappresenta con le icone i vari tipi di droghe in "voga" fra i ragazzi oggi, c'è una scena: una specie di raduno giovanile davanti ad un palco dove domina Vladimir Luxuria, Bisio e un paio di ragazzi/e che inneggiano alla pace e alla sinistra bertinottiana.
Io a 15,5 anni durante l'ora di storia dell'arte o disegno (si faceva molto disegno, nella mia classe) disegnavo capitelli corinzi a tutta a classe o tutt'al più ripassavo la lezione per l'ora successiva.
Il primo spinello l'anno dopo, in gita, durante un pigiama party nella stanza dei ragazzi rivoluzionari di quarta.

Buona giornata, mf.

PS: non sapevo, guardando le "faccine", cosa fosse lo Shaboo (o shabò, in gergo).
Beh, spero che Fede eviti di provarlo, è una droga sintetica che pare abbia "sostituito" il crack. Eviterei.

giovedì 20 aprile 2006

Senza titolo 941


Metallimiti
I Nani nella mitologia nordica






Nella mitologia nordica questi esseri hanno un'importanza notevole e vengono associati alla pietra , alle caverne e all'arte della forgiatura (Il riferimento all'Efesto della mitologia greca viene da se).
Questi esseri furono creati da Odino e i suoi fratelli (Vilì e Vè) durante la creazione del mondo e del gigante Ymir (il primo , gigantesco,essere vivente nato dal caos primordiale), dentro il quale, appunto i nani nacquero ecrebbero come delle larve nella sua "carne" (ovvero nella pietra e nelle rocce).
In seguito gli vennero forniti l'intelligenza e un aspetto "umano": vengono descritti come esseri piccoli e decisamente brutti secondo i canoni estetici degli umani.
Inoltre la luce del sole, se esposti poteva trasformarli in pietra (e quindi tornare da dove erano venuti).
Vivevano in uno dei nove mondi (secondo la cosmologia nordica), Nidavellir, ed erano considerati degli esseri avidi, molto furbi ed egoisti.
Però erano dei maghi nel forgiare i metalli... Nessuno li poteva battere in quest'arte molti di loro furono chiamati a lavorare dagli dei per fabbricare questo o quell'oggetto di cui il loro capriccio giornaliero avesse bisogno.
Fra i nani nordici più famosi ve ne presento oggi tre.
Nel caso vi interessassero gli altri, non avete che da segnalarmelo e provvederò in seguito a parlarvi anche degli altri.
A ognuno i propri nani -







Alvis
Alvis era il nano "tutto saggio" ("all-wise") che aveva stretto un patto con gli dei:
lui avrebbe forgiato delle magnifiche armi per loro e in cambio aveva chiesto la mano di Thrud", figlia nientepopodimenochè del martellante Thor.
Thor però che aveva un caratteraccio e che, come molti padri non avrebbe mai voluto che la figlia lasciasse la casa paterna cercò di ostacolare le nozze, nonostante il naneronzolo avesse forgiato delle armi superbe.
Un giorno Thor chiamò Alvis e gli disse:
visto che dovrai diventare mio genero vorrei un'ulteriore prova della tua saggezza.
E Alvis: "Comandi, mio signore, tutto quello che mi sarà possibile fare lo farò"
E Thor, bastardo... si inventò una prova qualunque, che avrebbe presentato difficoltà minime per chiunque ma fece in modo che la suddetta prova durasse a lungoa, almeno fino al sorgere del sole.
Per chi non lo sapesse la "storia" vuole che i nani esposti alla luce si trasformano in pietra.
E Alvise il saggio diventò un bel blocchetto di roccia e Thrud non dovette così sposarlo.

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Andvari

Andvari era un nano che viveva in un bel rifugio fresco, sotto una cascatella d'acqua... Era capace di trasformarsi in pesce ogni volta che lo desiderava e, inoltre aveva un anello magico (vi pareva che non ci finivamo dentro, all'anellone del nanolungo?) chiamato Andvaranaut che lo aveva fatto diventare e lo aiutava a rimanere ricco.
Nella versione Wagneriana Andvari è in realtà, conosciuto come Alberich. Loki lo catturò di sorpresa e grazie ad una rete da pesca e lo obbligò a consegnarli, sotto minaccia, sia l'anello che il suo ORO.
Fu così che Andvari gettò una maledizione su Andvaranaut:
"Chiunque verrà in tuo possesso o potente Andvaranaut possa essere colto da peste bubbonica, diarrea, enfisema e morbo del nano basso finché morte non sopraggiunga e vi separi".
E da questa maledizione le innumerevoli sfortune che si sono succedute ai vari possessori dell'anello, nella "saga dei Nibelunghi".

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Dvalin
Dvalin era fra i nani più potenti ed era conosciuto e famoso soprattutto per l'invenzione delle Rune. ma anche per aver creato la parrucca d'oro di Sif, Gungnir, la lancia infallibile di Odino e altri oggetti magici che sarebbero andati in possesso agli dei maggiori, per aiutarli nelle loro battaglie.
Fra gli altri oggetti Brísingamen che però progettò e forgiò con l'aiuto di altri artigiani eccelsi, nonché colleghi nani: Álfrigg, Berling e Grér .
L'oggetto in questione è il monile che era un monile di rara bellezza donato poi a freyja, la bellissima dea della fertilità la quale, per ripagare i quattro "mastrifabbri" secondo il patto avvenuto in precedenza trascorse con ognuno di essi una notte d'amore. (mica stupidi i nani, veh?)



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Buona giornata a tutti, mf

mercoledì 19 aprile 2006

Senza titolo 940


15 verticale
42 orizzontale



Definizioni:
15 verticale: lo ha sempre in testa mf ma non le provoca dolore (sette caselline)









PH by Max - mf verticale - Torre Alfina - Pasquetta 2006



42 orizzontale: lo dice sempre Max a mf quando le scatta una foto
(versione edulcorata, naturalmente:): caselline 6, 2, 5 (frase)



PH by Max - mf orizzontale - Lago di Bolsena - Pasquetta 2006



Buon mercoledi a tutti, mf

martedì 18 aprile 2006

Senza titolo 939


Uovo etrusco










uovo etrusco




Sabato scorso, girando per le compere "pasqualizie" (uova e dolciumi per il nipotame, prevalentemente) ho VISTO l'uovo perfetto per Max.
Una bella confezione di cartone patinato bianco, con all'interno un uovo di medie dimensioni, di cioccolato fondente al 70% (Max è un cioccofondipendente), avvolto in una argentea carta metallica e con un bel nastro in "testa".
Un libricino allegato spiega quali potrebbero essere le sorprese, all'interno: tutte per intenditori di cioccolata o vino.
Perfetto: lo prendo, poi vado a fare la spesa.
Vado a casa, sistemo la spesa ma lascio inavvertitamente l'uovo in macchina.
Sabato pomeriggio qui la temperatura era sopra le medie stagionali e la macchina era parcheggiata al sole.

Quello che vedete in foto è l'uovo di Max aperto la mattina successiva, a colazione.
Non vi sembrano frammenti di un'opera etrusca?:)

Buona ripresa (????) del quotidiano a tutti, io oggi mi sento una lumaca in un cesto di gasteropodi, mf

sabato 15 aprile 2006

Senza titolo 938


Buon Pasquale










uovo di pasqua metallico natalizio
O... palla di natale Pasqualina


Auguri di buone feste a tutti, e un augurio particolare a Joe e Mary che nacquero durante la pasqua del 2004 (post pasquale n. 1, n. 2, n. 3 e n. 4 per chi si fosse dimenticata la storia della loro nascita (lunga, tortuosa, travagliata e divina).

A presto, mf

venerdì 14 aprile 2006

Senza titolo 937


S.P.Q.F.
Sono Pazzi Questi Filippini












Filippine, crocifissi e flagellati per i riti pasquali

Nelle Filippine i riti della Settimana Santa implicano anche crocifissioni e flagellazioni. Nelle foto, una delle penitenze cui si sottopongono i fedeli a Kapitangan, cittadina a nord di Manila.
Da: www.repubblica.it

A parte il fatto che il volto e la posa del "cristo" sono di fattura mantegnana più che filippina.. vabbè non sindachiamo sul plagio...,
ma io mi chiedo: come faranno a farlo volare fino in paradiso, domenica?

Un saluto, mf

Senza titolo 936


Deliri romani

delirio cpd1989- III e ultima parte parte







"Chissà?!"...

The end


Il tempo
non ritorna e il
giocatore si lascia impaniare
dal vischio flessuoso e
prigioniero
schiva o cerca
la libertà
o la morte.


I versi di Angelo Manitta li ho aggiunti io, oggi, perché mi sembravano in tema con il post e con mie elucubrazioni di cui non vi parlo, perché noiose.
Buona giornata a tutti, mf




Fuori Tema


Rileggendo il "passato" ho potuto constatare che la POZIONE MAGICA di Jo Pujo Splendente ha funzionato.
Un uovo di pasqua super se lo merita, che dite?:)

giovedì 13 aprile 2006

Senza titolo 935


Deliri romani

delirio cpd1989- II parte











Lui, lo sconosciuto, sempre con il sorriso dolce stampato fra naso e mento si avvicina, mi abbraccia e osa darmi anche un bacio lieve sulle labbra.
Ma dico, sei impazzito? Come ti permetti? - gli dico, stizzita ma senza esagerare perché lo ammetto, la cosa non mi era affatto dispiaciuta, lo straniero emanava calore e quel bacio affettuoso aveva il sapore di caffè e fumo, appena gustati.
E continuando per fargli capire che la cosa comunque mi dava un po' fastidio feci un passo indietro e continuai, sempre senza eccedere ma con lo stesso sorriso sulle labbra:
Credi che io sia tua moglie, forse?
E lui, guardandosi l'anello al dito e prendendo la mia mano sinistra e indicando con lo sguardo il mio anello, uguale al suo:
E chi saresti, di grazia? La mia vicina di casa che è qui per chiedere lo zucchero?
Senti, io devo sbrigarmi, sono in ritardissimo, vado a correre un po', vieni con me?

E guardandomi sospettoso:
No, forse oggi è meglio di no, sei stanca e si capisce, credo tu abbia bisogno di dormire ancora un po', ciao mia cara... Ci vediamo più tardi.
Mi dà un altro bacio, (ma allora è un vizio!?) e mi lascia lì, di nuovo sola, nel corridoio.
Rimango con lo sguardo fisso verso quell'uscita, l'indice della mano destra inconsciamente poggiato sulle labbra dove poco prima lo straniero mi aveva baciata.
Quando riesco a distogliere di nuovo lo sguardo dal vuoto cerco dentro di me, magari in qualche piega di questo strano pigiama giallo, il coraggio per pensare a cosa...
La prima cosa che mi viene in mente è di aver dormito 10 anni di seguito. di nuovo trecentomila domande affollano la mia mente... Che quel tipo figo sia mio marito? Che questa sia la mia casa? Che io abbia già 36 anni?
LO SPECCHIO! Ho bisogno di uno specchio. Se non sbaglio in camera l'ho intravisto, torno indietro di corsa, inciampando su un tappeto (ancora tappeti? Mica avrò un marito che vende tappeti?) e rischiando una caduta fenomenale...
Arrivo in camera, lo specchio è lì, appeso , verticale, su una parete accanto l'armadio. Devo solo fare due passi prima di soccombere al potere della riflessione. Li faccio. Lo sguardo dal basso sale verso l'alto fino ad incontrare me stessa domani, o meglio oggi ma ieri diventato oggi.
Cristo! Sono quasi bionda! Almeno non li ho tagliati... Mi avvicino ancora di più, guardo gli occhi: qualche rughina si, niente di importante ma si vede che sono cresciuta.
Apro la bocca come se avessi di fronte a me un cavallo e io fossi il veterinario. Ecco, lo sapevo, una capsula nuova, il molare che ricordo mi faceva male spesso... ora è incapsulato.
Chiudo e riapro gli occhi 5 volte, nella speranza che prima o poi lo specchio mi renda la mia vera immagine. ma ha lui il potere di riflessione e me lo impone impietosamente.
Allargo in vita il pigiama, insieme agli slip, non si sa mai... ricordo il film in cui lei si trova la sorpresa fra le gambe...
FIUUUUUUUUUU, nessun "Filippo" fra le gambe, almeno questa è una bella notizia.
E comunque il mio sbalordimento è tale, davanti a me stessa inaspetttamente e chissà come, "futura", che nn mi consente di essere logica e provare a spiegare razionalmente, se possibile, l'evento.
Nel frattempo sento un sibilo acuto provenire da non so dove ma sicuramente dall'interno della casa.
Si interrompe per una frazione di secondo e poi ricomincia... così per diverse volte. Dal corridoio sento povenire poi, una voce: è femminile, un tono molto deciso ma piacevole, l'accento è simile al mio (quello non è cambiato).
La voce bussa alla porta e si affaccia nelle sembianze di una ragazza con una scamiciata ampia color crema, lunga fin sopra il ginocchio, di un tessuto molto vaporoso, scarpette nere con un tacco a rocchetto... e una capigliatura rosso fuoco degna di una ballerina ritratta da Lautrec. La ragazza che sembra essere molto contenta mi dice:
Buongiorno e Buon anno, sorella!!!! C'è il tuo amico Enzo, al telefono che vuole parlarti non so di quale lavoro e farti gli auguri.
TU... TU... sei mia sorella??????
e le punto l'indice contro, come a frapporre qualcosa di meno invisibile fra me e lei e il tempo che è trascorso.
Che hai fatto ai capelli? Se se...mbri una.... una.... - E mi zittisco -
Lei, con l'aria di chi ti ha ascoltato ma non ha sentito o ha fatto finta di non sentire ribatte:
Ma è possibile che alla tua età hai sempre voglia di fare la scema... proprio come 10 anni fa? (TATAPUNFFFF! mi siedo pesantemente sul letto, con le braccia penzoloni)
Piuttosto, sbrigati che c'è Enzo che sta ancora aspettando che sua maestà si degni di andare al telefono a rispondere. E così come era entrata se ne va...

Segue

mercoledì 12 aprile 2006

Senza titolo 934


Deliri romani


delirio cpd1989- prima parte











Cosa si può fare in un giorno assolato di gennaio, quando si é rinchiusi in un ufficio, senza il capo fra le balle e si é soli con una macchina da scrivere?
Scrivere?
A saperlo fare... Ma cosa scrivere?
Ora mi verrebbe di scrivere la storia di una ragazza che............

La sveglia ha dato l'allarme già da diversi minuti, la guardo e vedo numeri simili: 12,12;
come sempre, la domenica mattina non riesco ad alzarmi prima di quest'ora; le ore piccole erano molto piccole ieri notte, anzi stamattina e a dire il vero ho la sensazione che tutto sia più piccolo intorno a me, come se i festeggiamenti per il nuovo anno, oltre a portar via tutto il vecchio lo abbiano anche ridotto di spessore... a cominciare dai numeri che, fosforescenti nel buio della stanza cambiano velocemente sullo schermo della radiosveglia a quarzo liquido (che poi mi vien da dire ma il quarzo liquido sarebbe quello solido bollito?
Sbadiglio, distendo le braccia a crocifisso contro la spalliera del letto, mi stropiccio l'occhio sinistro e poi il destro e ascolto i vapori al mentolo che salgono dalla laringe, memore di non comprare più quelle sigarette, che detto fra me e me, fanno proprio schifo.
Accendo la radio e dopo la canzone di un cantautore se ho capito bene, canadese, quindi una canzone canadese, intitolata tenda per due, lo speaker dice a voce piena e aperta:
E a tutti coloro che si sono messi ora in ascolto sulla frequenza di radio Buondì AUGURI DI BUON ANNO, Felice 1999
Che questo anno possa essere per tutti voi un anno pieno di fortuna, denaro, amore, sesso e serenità
Insomma, tutto quel che desiderate, amici di radio buondio... e ora dal vostro DJ SuperManlio un'altra canzone per facilitare il risveglio:
Prina Jingle Bells, nella versione cantata da Carlo Tiepoli e poi, a seguire, Tu scendi dalle stelle nella magnifica interpretazione di Cristina d'orzo.
Buon ascolto e a più dardi; amici del novantanove
.

Rimbambita ancora dal poco dormire e dalla voce acuta e perforante di questo dj de noantri, faccio mente locale alla serata appena trascorsa con tutti i miei amici, al "Fico Muto", un localaccio al Testaccio pieno di musica, musicisti, artisti presunti e presuntuosi manager residuo degli anni ottanta, ormai quasi al termine... e penso a quanto debba aver bevuto o chissà cos'altro, il DJ per arrivare a dire in diretta, BUON 1999!
Si é mangiato 10 anni in due secondi, ora riceverà un bel cazziatone dal capo della redazione, spero.
Beh, mi consola il fatto che stamattina non sono l'unica rincoglionita a Roma e immagino, nel paese intero.

Tutto questo é accaduto al buio, le tapparelle ancora abbassate non mi avevano ancora dato modo di guardare meglio a quel senso di strano che percepivo intorno a me;
sento di avere fame, mi siedo sul letto e appoggio i piedi in terra a cercare le mie ciabatte di lana, non le trovo, mi alzo lo stesso... Seguo
la luce che filtra dalla finestra e arrivo a tirar su le tapparelle.
Apro gli occhi già immaginando la mia bella vista sul mare d'inverno, magari riuscendo a scorgere il primo pescatore che pesca il primo pesce dell'anno...
ODDIOOOOOOOOOOO
Dove cacchio sono? Sto sognando, é l'effetto della maledetta tequilabumbum? lo so che mi fa male, perché mi ostino a Bummarla?
Mi stropiccio di nuovo gli occhi, fino a lacrimare, li riapro e un senso di vertigine cupa mi scuote e invade, o invade e scuote, la sequenza é indifferente data la scossa invadente o l'invasione scuotente.
Niente, lo stropicciamento non ha sortito nuovi effetti collaterali, tutto rimane come prima ma ora che capisco che é reale, tutto é
MOLTO peggio di prima (se mai è esistito un prima):
Mi sto affacciando da un palazzo che a occhio e croce, guardando prima in basso, poi in alto e poi i palazzi adiacenti, sarà un grattacielo di 50 piani e io, sempre a occhio e croce dovrei essere al 47simo (il piano dei "morti che parlano", sorrido tra me e
me, cercando di non farmi trascinare sull'asfalto dal senso di vertigine cupa. Forse sono morta ieri sera, la tequilabum mi ha fatto fare bum e per contrappasso son finita su, quassù ma per contrappasso di cosa?.
Il sorriso sulle mie labbra fa solo capolino, l'ansia vertiginosa si impossessa di nuovo di me: Cristo, ma dove sono finita?
Non mi pare di aver passato il capodanno a New York e a dire il vero, quasta non mi sembra nemmeno New York, quel cupolone a New York non c'era lo scorso anno, quando sono stata in vacanza là...
Ma questa casa di chi é?
Mi sistemo il pigiama (che non ricordo di aver mai comprato, non ho mai avuto un pigiama giallo uovo e a dire il vero non mi piace neppure)
Non riconosco nemmeno la stanza, troppo in ordine, troppi mobili e troppi tappeti, chissà chi li pulisce questi ricoveri di polvere e acari?
Quest'ultima domanda mi spinge verso l'uscita della stanza, a cercare i miei coinquilini di sempre, gli studenti universitari con cui divido l'appartamento da due anni.
Mi trovo, anziché nel tinello dove ci si trova tutti ogni mattina, per il buongiorno e la colazione, in un corridoio che mi sembra quello dell'albergo di SHINING, ci manca solo che Nicholson sbuchi fuori con la faccia da pazzo e gridi, pigliando ad accettate la porta e siamo a cavallo.
Mi va di culo, niente Jack lo squartatore... solo diverse porte a destra e manca, nessun triciclo da bambino, nessun bambino e niente Jack... Non è il seti di un film, allora.
Ma allora dove sono?
Di sicuro non é un albergo, sbircio attraverso una delle porte di legno massiccio senza numero dorato in bassorilievo, quella appena socchiusa e vedo un salotto a fiori, con una grande libreria, stracolma di libri, tutti rilegati con copertine dello stesso colore delle tende.
Intravedo anche un orsacchiotto di pelouche con un braccio staccato ma non é mio, forse di qualche bambino che abita qui, boh... esco dalla stanza tappezzata di libri tappezzeria e mi dirigo di nuovo verso la parte del corridoio del quale, finalmente, vedo la fine.
Mi verrebbe da urlare a squarciagola, sperando in un effetto (nei sogni quando urli, terrorizzato ti svegli ma
almeno ti svegli).
Però ho la vaga sensazione che il mio urlo disperato non produrrà tale effetto: anche perché, non mi sento in pericolo.
Buongiorno cara
Dalla porta alla fine del corridoio, poco prima che io entrassi esce un uomo alto, magro, sulla quarantina, indossa un'orrida giacca di pigiama dello stesso colore della mia ma deve essere di una misura troppo piccola per lui, gli copre appena l'ombelico e si intravedono gli slip, per fortuna quelli non gialli, e un paio di gambe sottili, coperte di un leggero soffio di peli.
Lo straniero mi guarda e mi sorride con un sorriso appena smorfioso ma che lascia intravedere una dolcezza incredibile e poi mi dice, stiracchiando le lunghe braccia verso il cielo, come a scacciare l'ultima visione onirica della notte:
Buongiorno cara
Cara????????? Ma chi lo conosce?

Segue...

martedì 11 aprile 2006

Senza titolo 933


Santi e piccioni








Meta e santo con piccioni



Passata la festa gabbato lo santo?

Domenica, election day, Max e mf gironzolano per Viterbo, di mattina.
Mf si appoggia al muro del retro di una chiesa, sotto la lunetta del Santo.
Ma prima che un piccione si posi sulla spalla destra di mf e un altro in basso, ai suoi piedi, così come quello, ai piedi del santo...
Max scatta la foto e mf riprende il cammino, felice di non essere stata "colpita" da pidgeonshit.

Saluti, mf

Senza titolo 932


Aggiungi un post tavola












Italiani nel mondo
Abitanti / Elettori ---- 3.521.009 / 2.358.521


4 "seggiole" in più fanno comodo a tavola, sempre!

Senza titolo 931


Voto dadaista









Senza titolo 930


Samo 1 - Tracia X








Nike di Samotracia

Per ora Samo all'Unione e la Tracia ancora in bilico

lunedì 10 aprile 2006

Senza titolo 929


Metallimiti









EDIPO A COLO(G)NO








L'idea me l'ha data LEIche, nel suo ultimo post, cita l'Edipo spettinato.
Erminio si è sdraiato a pancia all'aria e mi ha suggerito poi, il titolo della foto ed ora ve lo propongo.
E non fate i puntigliosi dicendo che SB non ha votato a Cologno, ok?:)



ps:

di nuovo... Buon compleanno al carissimo ...
Sifossifoco !!!!



mf

Senza titolo 928


EquAzioni

X













X





Nell'attesa, Buon lunedì!, mf



ps:

Buon compleanno al carissimo ...
Sifossifoco !!!!


sabato 8 aprile 2006

Senza titolo 927



Dei blogger che ciclicamente si inseriscono in rete
e dell'ignoranza pericolosa.




Sapete tutti del caso giornalistico di questo ultimo scorcio pre elettorale, di come agenzie e quotidiani online abbiano tempestivamente dato notizia di un increscioso attacco di hacker coglioni al sito del governo.

Ne dà un completo report Macchianera (I coglioni sono molto più di due) o anche Wittgenstein che cita Mantellini...

Capolavori giornalistici, presi a caso.
Tra parentesi quadre, in corsivo, commenti metafisici.

INTERNET: BLOGGER CONTRO BERLUSCONI SU 'GOOGLE', POLIZIA POSTALE AL LAVORO
(La Stampa web)
La polizia delle comunicazioni ha preso contatti con i responsabili del motore di ricerca 'Google' per eliminare dalle pagine web [le pagine web di chi?] la biografia del presidente del Consiglio pubblicata sul sito del governo Italiano che compare cercando le parole 'miserabile', 'buffone' e 'fallimento' e cliccando sulla casella 'mi sento fortunato'.
L'anomalia [che è l'essenza stessa di Google, cioè il modo in cui "funziona" il motore di ricerca], a quanto si è appreso, va avanti da alcuni anni [e te credo! altrimenti non lo userebbe nessuno]: ciclicamente i blogger si inseriscono on line [semplicemente da rotolarsi dalle risate] riuscendo a creare il collegamento tra l'insulto come parola chiave e la biografia del premier [minchia! ingegnosi questi blogger, riescono addirittura a fare un link!]. Di volta in volta, l'inconveniente [l'inconveniente sarebbe sempre l'anomalia di cui sopra] viene eliminato. Oggi le autorita' di polizia sono intervenute dopo l'ennesima segnalazione. ...

HACKER ATTACCANO SITO PALAZZO CHIGI
(Ansa) - Roma, 7 aprile
Hacker hanno attaccato il sito internet del governo, ma il sistema di difesa dalle intrusioni esterne ha limitato i danni. "Non e' la prima volta che capita - spiega il responsabile del sito, Fabrizio Casinelli - e anche questa volta la difesa del sistema e' stata perfetta". I tecnici hanno gia' provveduto a chiamare 'Google' per avviare l'indicizzazione dell'apparato. "In poche ore - ha aggiunto Casinelli - sara' tutto a posto".

Da questa seconda agenzia si capisce che la "pezza" consiste nel chiamare Google dopo aver aggiunto una righetta di codice stupida stupida. Che il webmaster avrebbe potuto inserire già dalle prime avvisaglie, senza coprirsi di ridicolo tirando in ballo il sistema di difesa dalle intrusioni...
Nella pagina "incriminata" da oggi si legge la magica formuletta: - meta name="googlebot" content="noindex, nofollow" -.

Tutto questo la dice lunga sulle conoscenze informatiche di tanti giornalisti ma, soprattutto, conferma che l'ignoranza è veramente pericolosa.

Max

giovedì 6 aprile 2006

Senza titolo 926


Sembrava ma...







Joel Peter Witkin - Man with dog - 1990




Joel Peter Witkin - Brooklyn, New York, 1939

L'arte è una scorribanda nell'ignoto, un viaggio in un mondo sognato che non ha limiti.
Joel Peter Witkin ha assunto, nelle sue fotografie, tutte queste componenti assolute ed è arrivato a identificare nel materiale terrificante e spaventoso legato al tema dell'estremo limite (la morte) il suo veicolo espressivo.
Corpi di esseri umani defunti, tagliati e sezionati, ambientati scenograficamente in contesti fantastici ed enigmatici che ricordano le scene di nature morte, di decapitazioni e di torture, da Bosch a Dürer, da Tiziano a Rubens, sono riproposti attraverso il linguaggio contemporaneo della fotografia, con l'intento di rendere nuovamente attuali i temi della "vanitas" e del "memento mori".
Spirito religioso, Witkin fa ricorso a fisionomie e fenomeni corporali, vivi e morti, quali persone con disfunzioni e deformazioni, scheletri e transessuali, per solidificare visioni spirituali ed eretiche, che spingono a ripensare all'evidenza dell'identità umana, dalla nascita al trapasso, in tutti i suoi stati e generi, materiali e sessuali.
I suoi lavori più recenti, che si richiamano anche ai maestri della fotografia, da Margaret Cameron a Man Ray, ripercorrono, attraverso un assemblaggio tra una testa decapitata, uno scheletro e un pene, l'orrido del supplizio di San Sebastiano, santo caro agli omosessuali, oppure esaltano la visione della bellezza raffigurata In una figura femminile sorprendente: una donna con tre capezzoli.
Lì meraviglioso e il mostruoso convivono per esaltare la potenzialità di un linguaggio fotografico che, nel ricongiungersi al limite della realtà, la morte, ritrova il suo valore immaginario.

da "L'Espresso" del 17.2.2000, di Germano Celant

Per chi volesse entrare nello strano mondo di questo fotografo, segnalo questa galleria.
Ma non la visitate se già l'immagine da me postata vi è sembrata "eccessiva" o disgustosa.
Un saluto, mf

Senza titolo 925


Par blogghicio?






XXXXXXX - 1900125




Ieri, nei commenti al post sul "bottom-quiz", Matteo ha usato il termine "macelleria" e poi, giustamente, di preferire il tutto piuttosto che una parte.
Da puro qual è ha apprezzato molto la foto successiva del post successivo.
Ma siamo in par blogghicio anche oggi, e io, tornando sull'immagine "puzzle" vi farò un piccolo test.
Vi lascio questa metonimia corporale: è un taglio di una foto, ovviamente.
Ma di quale foto e fotografo?
Con i quadri siete molto preparati (vero, Paolo?:), e con le foto?
Matteo, ovviamente ti ritengo "escluso" dalla gara.
Un saluto a tutti, mf

-3!

mercoledì 5 aprile 2006

Senza titolo 924






Michael Kenna - Suspended vine - Marly, France, 1995




Senza titolo 923



Tanto per ingannare l'attesa
...
e "coglioneggiare" un po'


Test: sai riconoscere un fondoschiena femminile?
Vietato ai minori di 14 anni .
Clicca qui







Immagino sia un test più per signori ma io l'ho fatto lo stesso e ho totalizzato 15/20.
Casomai, per parcondicio ne proporrò uno anche per le signore.

ps: sono curiosa di conoscere il risutato di Max e di un amico estimatore di...:)
Buon mercoledì a tutti, mf

martedì 4 aprile 2006

Senza titolo 922



Testicolo sarà lei!



Sono fra i milioni di COGLIONI che manderanno a casa l'ex presidente del consiglio. Ma della cogliona possono darmelo pochissime persone e già mi incazzo.
Basta coi buonismi e i Prodismi, se devo mangiare qualcuno lo mangio a parole o parolacce, tanto mi pare che le cadute di stile siano all'ordine del giorno!

E tu, ti senti un testicolo destro o sinistro?
MetaFuriosa

Senza titolo 921



MetalliPaintings





Leonor Fini - La Guardiana dell'uovo nero - 1955


Un uovo nero non è un uovo bianco né, tantomeno, un uovo rosso.
Nonostante la Pasqua sia vicina non è un uovo di cioccolata.
Il quadro è del 1955. Esiste (remota ma esiste) la possibilità che la pittrice avesse incontrato, quando era ancora molto giovane, la signora Rosa Bossi e che, da pittrice onirica e visionaria qual era, avesse visto allora il futuro ed in seguito, dipinto questo quadro, solo dopo aver rivisto la signora Rosa e pargolo già giovane universitario.
Quadro dal sapore e dal colore apocalittico.
Okay, forse ho esagerato... Non vorrei qualcuno mi dicesse che sono comunista. Quell'uovo nero ha un fascino sì oscuro ma ora non vorrei demonizzare colui che ci ha appena promesso una nuova IncredibileCazzataImmorale.

-5.

Un saluto, mf

lunedì 3 aprile 2006

Senza titolo 920


Dedicato a tutti i bambini...






Sebastiao Salgado - Brasile, 1981




Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese.
Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza il mare.

Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino.
Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.

Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione.

Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.

Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.

Peter Handke


Non è la prima volta che pubblico queste parole di Handke (recitate da una voce fuori campo ne "IL cielo sopra Berlino")

Credo che queste semplici parole valgano più di ogni gara a colpi di microfono o teleobiettivo per cogliere una lacrima di sangue che scende dal volto di una madre disperata o per il grido di rabbia furiosa di un padre che vorrebbe avere fra le mani, chi gli ha brutalmente ucciso il figlio.
Parole che credo restituiscano la dignità a tutti quei bambini nel mondo vittime dei "grandi cattivi" .
Non sono affatto convinta che queste frasi non siano ripubblicate ma lo spero vivamente per tutti quei genitori ai quali dei loro bambini non rimane che un'immagine su carta, dove facevano una "faccia da fotografo".

Un saluto, mf

sabato 1 aprile 2006

Senza titolo 919



Ascensioni







L'immaginazione è ascensionale.
Immaginiamo in maniera verticale.
Le spirali sono divagazioni ludiche, che si incrociano per poi perdersi in volti sconosciuti o del passato.
Le città sono invisibili, alcune invivibili.
Le notti infinite di giorno riposano.
I mondi sommersi abitati da tristi maschere con la maschera. L'atmosfera pesante l'immaginazione la rende leggera.
Si può morire così, perdendosi in un miagolìo di tartaruga marina.

Senza titolo 918



Pesce d'aprile








Il primo (riuscitissimo) l'ho fatto a Max, che c'è cascato in pieno come un pollo.
Giustificato, perché si era alzato da poco e quindi ancora rimbambito (anche se il caffè lo aveva già bevuto).
Il secondo, fra l'altro nemmeno premeditato ma in passato aveva sempre funzionato, l'ho fatto a LUI, il mio caro "amichetto" Sua Saltità Saltino I.
Ma dopo averci pensato (perplesso, stupito? divertito?) qualche secondo ha capito subito che trattavasi di un "pescione" e mi ha messa KO (tecnico).
(n.dr. Fabry: io so che tu sai... ma tu sai che io so che tu sai... l'uroburo non ha fine;-)

Ora ne ho in previsione un paio, che so andranno di sicuro in porto ma...
...Prima devo assolutamente farVi vedere qualcosa di Mitico e spero non troppo "odoroso", QUI.

Che la Sirena non possa mai cantare per voi:)
Buon fine settimana, mf