sabato 29 settembre 2007

Senza titolo 1354



crashphone


avevo un cellulare ora non più




Se qualcuno mi ha mandato sms e/o provato a chiamarmi e io non ho risposto non è perché non volevo.
Ieri, dopo l'ennesima caduta libera, al contrario di mf nei sogni il mio cellulare si è completamente aperto.
Buon fine settimana, mf




Per chi ha commentato credendo che la foto qui sopra fosse quella del mio cellulare dopo la caduta: No, questa è una foto presa dal web. Il metaphone si è aperto in due ma non così, e che diamine, mica sono Attila!
Resta il fatto che è inutilizzabile...
(e l'adsl ha di nuovo problemi!)
Vabbuò, buona settimana a tutti e nuovo mese, mf


SEGNALAZJIA delle 8,49:

E' on line il nuovo numero di Buràn: Leggetevillo!

venerdì 28 settembre 2007

Senza titolo 1353


metadream


cibo notturno


Ore 5 del mattino. Sogni sparsi, quasi incubi ma non troppo... Ho rubato in una gioielleria un anello che credevo appartenesse a me per eredità o lascito. Il figlio del proprietario, gioielliere anche lui, se ne è accorto. Ci conosciamo ma se ne strafrega, dice che non mi denuncerà se gli restituirò il maltolto.... Col cavolo penso io, tu lo hai maltolto a me. E mentre camminiamo fianco a fianco per le strade metalliche e piene di carcasse di auto bianche, affretto il passo e decido di nascondere l'oggetto rubato. Lo ingoio, facendo in modo di continuare a parlare col mio "amico". Mi si blocca a metà gola... resisto e in qualche modo riesco ad inghiottirlo. CAZZO! Ho inghiottito l'anello sbagliato! Quello della nonna che porto sempre al dito...
L'altro si è volatilizzato nell'aria, apparentemente.
Sto correndo e penso che sarà dura digerire la grande pietra verde... ma che le vie sono infinite anche se di via ce ne sta solo una... Mi piace prendermi per il culo in certe situazioni. Il tizio mi insegue ora, correndo. Cammino in bilico su lame affilate e mi viene in mente la barzelletta del pisello che corre sulla lametta che mi ha raccontato Nybras e che ogni tanto mi serve per terrorizzare Max.
Supero tutte le lamiere accatastate, è una specie di mega industria. Sento che il tipo da lontano vuole spararmi o lanciarmi qualcosa per atterrarmi, davanti a me un precipizio di una 20 di metri e in fondo pavimento granigliato bianco e giallo, già sporco di sangue.
Come sempre so che mi butterò e non succederà nulla: sarà come riempire un vuoto d'aria per 19 metri su 20 e mi butto, assaporando per pochi attimi la sensazione che dà il volo. Sì sì, Freud, il sesso, ma il godimento qui è diverso, non c'entra nulla con quello sessuale è solo mentale e sublime: fisico/peso/gravità/terrore contro fisico/aria/niente/terrore specchiato.
È magnifico buttarsi senza sapere di schiantarsi, ve lo consiglio vivamente. Il corpo fa da propulsore negli ultimi due metri e sono salva. Nessuno più mi insegue.

Mi sveglio e alzandomi per andare in bagno do una ginocchiata, maremma maiala grido, porca puttana ecc ecc ecc...
Avevo lasciato la scaletta per salire in cima all'armadio in mezzo e l'ho presa in pieno. Max bofonchia ma non capisce.
Alle 5,30 su Italia uno un film ignobile mi permette di dimenticare il sogno. La tomba vuota e la bara piena, o la bara vuota la tomba piena... non me lo ricordo, perdonatemi. Sicuramente un b/movie anni 70 (Contenebbia, aiutami tu) con una serie di omicidi perpetrati dall'ex moglie morta del proprietario di una casa apparentemente stregata. La nuova fidanzata idiota di lui (invece di andare in cantina che sai essere piena di ragnatele e topi e forse cadaveri, cerca di scappare, no) si muove imbambolata fra tende di velluto pesante, gli abbracci di lui e corpi dissanguati. Meno male che è quasi alla fine e l'assassina ri-muore.
Alle 6 torno a letto. Decido cosa indossare stamattina. Ovviamente poi ho cambiato idea, così fa rima con Ikea... è lì che sto per andare...

Un saluto a tutti, mf

giovedì 27 settembre 2007

Senza titolo 1352



Boh?


©Mf - Nonricordol'oggetto




Giuro che non è un quiz, anzi , per me è un mistero.
Sfogliando l'archivio fotografico ho trovato questo scatto e mi è venuta l'idea di pubblicarlo.
Ma, al momento della titolazione mi sono detta: "Che caspita è"?

Mi affido ai vostri sguardi chè la mia memoria sembra latitare.
Però stamattina la scatola era aperta, e non c'era il polistirolo, dentro.
Buon giàgiovedì a tutti, mf

mercoledì 26 settembre 2007

martedì 25 settembre 2007

Senza titolo 1350



25/09/2007


©S. M. Narciso e Boccadoro





Non è il nostro compito quello di avvicinarci, così come s'avvicinano il sole e la luna, o il mare e la terra.
Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra mèta non è di trasformarci l'uno nell'altro, ma di conoscerci l'un l'altro, d'imparar a vedere ed a rispettare nell'altro ciò ch'egli è:
il nostro opposto e il nostro complemento.



Narziss und Goldmund - H. Hesse

lunedì 24 settembre 2007

Senza titolo 1349


Capita, che a volte...





A volte ti afferro, all'improvviso, senza preavviso, come un'onda che si fa cemento armato mentre monta schiumosa.
E ti conduco a forza dentro un abitacolo qualsiasi per fare di te tutto quello che è in mio potere.
Ti strappo, ti graffio, ti piego al mio volere, ti scruto con occhio sicuro, ti giro su te stesso, come nel più arduo amplesso.
E a volte faccio gridare, supplicare, ti stano dal guscio, ti tento con lusinghe e moine, ti affondo i denti affamati laddove la tua carne è più tenera e indifesa.
Tutto in tua funzione, mi sostituisco al tuo desiderio, divento te e detto io, almeno per una volta ogni tanto, le regole.
Mi faccio te e ti domino, io padrona, di questo stupro.
Raramente accade ma accade, che tu, o sacco di minuti, possa essere posseduto da me.
Anche se non riesco a legarti, perché di nuovo mi sfuggirai, grande figlio di puttana che non sei altro.

Buona settimana a tutti, mf

sabato 22 settembre 2007

Senza titolo 1348



Nonpropriobarze ma quasi




Approfitto del funzionamento apparente della linea per lasciare un paio di "quasibarze" e augurarvi di nuovo un buon fin settimana, mf


Troppa vodka?
Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare. Domandò quindi al Vescovo come poteva fare per rilassarsi e questi gli suggerì di mettere alcune gocce di vodka nel calice della messa. E così fece.
Si sentì così bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta. Però quando tornò in canonica, trovò la seguente lettera dell’Arcivescovo:


Caro Don Perignon,
- Per la prossima volta, mettere gocce di vodka nel vino e non gocce di vino nella vodka e non mettere limone e zucchero sul bordo del calice.

-Il mantello di Gesù non deve essere usato come tovagliolo.

- Ci sono 10 comandamenti e non 12.

- Ci sono 12 discepoli e non 10.

- Non ci si riferisce alla croce come “quella T grande”.

- Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come “GC e la sua band”.

- Non ci si riferisce a Giuda come “quel figlio di puttana”.

- Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono “Il Vecchio, Junior e il Colombo”.

- Quella “casetta” era il confessionale e non la toilette.

- L’iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole, però ballare la macarena e fare il trenino mi sembra esagerato.

- L’acqua santa serve per benedire e non per rinfrescare la nuca.

- Le ostie vanno distribuite ai fedeli e non devono essere usate come antipasto e accompagnamento per il vino.

- Quello nella croce era Gesù Cristo e non Che Guevara.

- Berlusconi è proprietario di Mediaset e del Governo italiano, ma non della Chiesa Cattolica.

- Cerchi di indossare le mutande e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca.

- I peccatori quando muoiono vanno all’inferno e non a farsi fottere.

- Ricordo ancora che la messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti e che quello seduto al suo fianco e che lei ha chiamato “travestito in gonna rossa”… ero io!





Pillole divertenti di saggezza


Confucio dice:

1) La vera felicità sta nelle piccole cose: una piccola villa, un piccolo yacht, un piccola fortuna.

2) Se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio.
3) C’é un mondo migliore… però minchia… é carissimo!
4) L’importante non é vincere. L’importante é competere, senza perdere nè pareggiare.
5) Avere la coscienza pulita é segno di cattiva memoria.
6) Colui che é capace di sorridere quando tutto va male, é perché già ha pensato a chi dare la colpa.
7) Chi ride ultimo, pensa più lentamente.
8) Alcune persone sono vive solo perché l’assassinio é illegale.
9) Se non puoi convincerli, confondili.
10) Il denaro non fa la felicità … figurati la miseria!
11) L’amore eterno dura tre mesi.
12) Chi nasce povero e brutto ha buone possibilità che, crescendo, si sviluppino entrambe le condizioni.
13) Pesce che lotta contro la corrente muore fulminato.
14) Quando il sole si alza iniziano i problemi.
15) Chi se la tira troppo, rischia di strapparsela tutta.
16) Uomo molto saggio é colui che non gioca mai a saltacavallo con unicorno.
17) Non é la misura del trattore che conta, ma quanto tempo trascorri ad arare il campo.
18) Uomo che va a dormire con problemi sessuali si risveglia con la soluzione in mano.
19) Uomo che va a dormire con prurito al culo si sveglia con dito puzzolente.
20) La fine del giorno é vicina quando uomini bassi fanno lunghe ombre.
21) Se la montagna viene verso di te… cooorrriiiii!!! E’ una fraanaaaa!!!

venerdì 21 settembre 2007

Senza titolo 1347



Possibile che dopo una settimana di controlli alla linea adsl singhiozzante e talvolta moribonda dopo prove, prove singole, prove incrociate, interventi di mattina, di pomeriggio,all'ora di pranzo, dopo le 16,30 niente da fare che l'orario di lavoro è terminato;
possibile che prima un tecnico, poi sempre lui ché oramai conosce il problema (???) e poi in due, per verificare contemporaneamente i cavi a piano terra e quelli al nostro piano, cavi che pare di sotto siano di un colore e di sopra di un altro e che In caso di bomba da disinnescare ora dovreste essere tutti al metamax funerale?
Possibile che, oggi, delle ore 13,15 il problema sia stato individuato e risolto e alle 15,07, ora del rientro in ufficio tutto andava di nuovo a rotoli?
Possibile che abbiamo dovuto richiamare l'assistenza tecnica ed aprire una nuova segnalazione perché la vecchia era stata già chiusa in quanto il problema era stato risolto?
Mi fermo qui con le possibilità, che spero, durante un attimo di ripristino della linea adsl, riuscirò a postare.

Va bene, nonostante tutto vi auguro un buon fine settimana, mf slineata, o quasi.





E non ho scritto nemmeno una parolaccia (ma ne ho pensate molte)




Senza titolo 1346



META-premiazjia




Ieri mf riceve una busta a lei indirizzata con dentro questo misterioso pacchetto, con sopra un affettuoso saluto.



Sul retro del pacchetto un rotolo di pergamena, sigillato con tanto di ceralacca.


dentro il pacchetto un sacro legno proveniente dalla valle di Giosafat, con una candida piuma ad esso sigillata.


Mf srotola la pergamena e ne legge le parole vergate a mano: la piuma è stata strappata al suo angelo custode, MELAHEL, il quale veglia su mf (e sui magnifici 4) donando loro salute e apertura mentale e fortuna.


Grazie di cuore a GiorgioFlavio , per questo regalo specialissimo.
In realtà, da quando propose il concorso La vetrina delle credenze e mise in palio i premi , ho tentato in molti modi di corrompere la giuria per avere la bianca piuma (che per una serie di giri mentali più o meno equilibrati e che non sto a dirvi, per me ha un valore simbolico molto forte).
Qualche giorno fa la giuria (meravigliosa e generosissima) ha decretato i winners e assegnato i premi.
Incredibile ma c'era anche mf e ieri il premio è arrivato in tempi velocissimi. Grazie, Giorgio*****


PS

Max:" Perché non mi avevi messo al corrente di questo concorso"?
mf: Ma se ogni volta che provo a dirti qualcosa mi dici che hai da fare, di non rompere e che non hai tempo!!!

Max:" Avresti dovuto dirmelo, lo sai che mi piace seguire le tue follìe virtuali"
mf: Solo virtuali? Va beh, la prossima volta che ci sarà un concorso ti avviserò, ma guai a te se mi dirai di non scocciarti che hai da fare, ok?


Buon fine settimana a tutti, mf

giovedì 20 settembre 2007

Senza titolo 1345


Gabrielle di Rivombrosa




Maestro della scuola di Fontainbleau, Gabrielle d'Estrée con la sorella, duchessa di Villars, 1595




Titolo suggerito da Undulant che ieri mattina, in privato, aveva già dato la soluzione al metaquiz.
Ha inoltre proPOSTo di narrare le gesta di questa nobildonna ritratta nel quadro del "Maestro della scuola di Fontainbleau", proPOSTa che ho intenzione di esaudire, tempo e linea adsl permettendo (al momento pare funzioni).

Dunque la vita di Gabrielle di Rivombrosa, alias Gabrielle d'Estrée, e del quizquadro è complessa e quasi leggendaria.
La nobildonna è famosa soprattutto per essere stata l'amante di Enrico IV di Francia, soprannominato "Le vert galant" per la sua passione per il colore verde, con cui amava vestirsi, e per le donne, che però preferiva svestire (ça va sans dire).
Un re famoso, soprattutto per le varie mogli e le decinaia di eredi (più gli illegittimi) che da loro ebbe.
La frase "Paris vaut bien une messe" pare sia da attribuire a lui.
Ma andiamo avanti con Gabrielle di Rivombrosa, la sua amante pare dall'età di 20 anni fino alla morte. E questo nonostante fosse maritato con Caterina di Valois (il matrimonio durò dal 1572 al 1599). Non negò mai il profondo "affetto" che lo legava a Gabrielle la quale, al contrario della prima moglie, gli diede tre figli che in seguito vennero tutti legittimati con annessi titoli nobiliari e bei possedimenti in appannaggio.

Riguardo al dipinto da me ieri quizzato dovete sapere che ne esistono diverse versioni oltre questa in cui Gabrielle è raffigurata insieme a sua sorella, la duchessa di Villars.



Scuola di Fontainbleau, Gabrielle d'Estrées al bagno, inizi XVII sec.




Versione "bagneuse". Questo quadro, successivo a quello del "Master", è della stessa scuola ma anonimo e nella tavola (ad olio) si vede di nuovo la nobildonna Gabrielle di Rivombrosa, appena coperta da un velo trasparente, che fa il bagno.
È un quadro quindi non stupiamoci per i gioielli indossati o l'acconciatura perfetta di madame, pensiamo ai film di oggi dove le attrici, magari dopo una notte passata a far fuoco e fiamme, hanno un aspetto che sembrano uscite dall'estetista in quel momento, e pure con la piega intatta. Roba che io di mattina, anche solo dopo aver dormito, sembro Medusa coi serpenti vivi in testa.
FINZIONI, signori, FILMzioni!.
Gli altri personaggi sono, due dei figli avuti dal re, Cesare, in seguito alal legittimazione duca di Vendôme, che spia incuriosito la fruttiera, forse per rubarne un frutto prima che diventi marmellata?
E suo fratello Alessandro, poi cavaliere di Vendôme, allatatto dalla nutrice, decisamente più popputa della mamma con seni da coppa di champagne, o da bicchierino di grappa, come suggerito sempre dall'esperto Undulant.
Sullo sfondo si vede una fantesca intenta alle faccende domestiche in cucina.

Nel quadro precedente invece, quello del maestro, la nutrice e i due bambini non ci sono, ma essendo il quadro del 1595, è elementare Watson, era nato solo Cesare (1594) e probabilmente la cosa non era ancora di dominio pubblico, quindi non raffigurabile.
Il gesto alquanto particolare del "pizzico" al seno da parte della sorella di Gabrielle pare stia a significare che sia la favorita del re.
A me ha sempre fatto pensare a una sintonizzazione su Radio-bagneuse ma se il gesto significa questo e se nesuno mi dà altre spiegazioni (io non ne ho trovate), lo accetto di buon grado. Lo trovo un gesto delicato, impercettibile nella sua delicatezza e conferisce al quadro un non so che di atmosfera misteriosa e sensuale presente nel quadro. Atmosfera accentuata dal drappo rosso, quasi dannunziano come memoria (memoria a venire, ovviamente).
Il mistero invece insolubile è: Chi caspita è la donna sullo sfondo? Non c'è una cucina, nè la fantesca. La mia ipotesi personalissima è che si tratti di una sarta e che quella sia la stanza del piccolo Cesare e che lei oltre a vegliare silente il sonno del piccolo stia cucendogli un vestitìn.
... continua




Anonimo Scuola di Fontainbleau - Gabrielle d'Estrées al bagno, con la sorella, 1594




Un'altra versione di questo strano quadro è questa, 1594, il piccolo Cesare è nato da pochissimo, di nuovo la balia che lo allatta, di nuovo le due sorelle che fanno il bagno. Gabrielle indossa una collana di perle, probabilmente un dono di Enrico per la nascita del piccolo. Anche io ne ho una simile, ma è di perle tarocche, però sotto la doccia fa la sua figura, confusa fra le bollicine di bagnoschiuma.
La sorella sembra essere in posa per il pittore, pronta a leggere le notizie del TG1. La figura femminile sullo sfondo è sempre presente, sembra semplicemente come spettatrice della scena, sempre sconosciuta però.
Esiste una copia di questo quadro, una brutta copia, di un anonimo e dello stesso periodo. Unica differenza è che il pittore, forse pudico o forse per "normalizzare" la situazione ha "vestito" le due dame con delle tuniche leggere e chiare. Vi mostro la foto ma è brutta anche la riproduzione della riproduzione.




Anonimo - Gabrielle d'Estrées e sorella, fine XVI sec










Anonimo Scuola di Fontainbleau - Dame al bagno, Fine XVI sec




Un quadro dipinto e ridipinto, variando di poco i particolari e aggiungendo o togliendo personaggi. Sempre presenti però le due figure centrali: Gabrielle di Rivombrosa e sua sorella, sicuramente sua confidente e segretaria dei suoi discorsi più intimi. Quest'ultimo è visibile in Italia, agli Uffizi ed è incentrato sulle due figure femminili, appunto. Sempre intente a prendere un bagno, anche se qui il mistero si infittisce. La dama a destra, finora considerata Gabrielle sta infilando un anello all'anulare della dama di sinistra, finora duchessa de Villars. Fra le poche e frammentarie notizie trovate (ma farò ricerche più accurate, promesso) trovo che questo gesto è il lapalissiano riferimento di un imminente matrimonio fra Gabrielle e il re.
Tutto può essere. Enrico IV aveva riconosciuto i suoi tre figli come legittimi e pare avesse veramente intenzione di sposare l'allora 26enne Gabrielle d'Estrèe e farla sedere accanto a lui, sul trono di Francia.
Pare che il suo matrimonio con Margherita di Valois fosse già stato annullato e la data delle nuove nozze fissate per il 10 aprile 1599. Non solo, la nostra Gabriella di Rivombrosa era di nuovo incinta di sei mesi, in quel periodo. Avrebbe dato alal luce un 4° figlio al re da lì a pochi mesi.
Ma... le storie col principe azzurro, in questo caso con il RE VERDE non sempre finiscono con il "... E vissero felici e contenti".
La notte prima del matrimonio la futura regina di Francia fu colta da spasmi, convulsioni accompagnati da dolori fortissimi e.. a nulla poterono tutti i dottori di corte che si recapitarono immediatamente al suo capezzale.
Morì quella notte e con lei il nascituro.
Quel matrimonio pare fosse malvisto sia dalla corte che dal popolo perché tutti pensavano a quell'unione come dannosa politicamente, per Enrico IV, e quindi l'ipotesi della morte più valida è quella dell'avvelenamento, ipotesi che prese largo piede dal giorno dopo il funerale-
Ma chi? Chi aveva provocato quell'atroce fine a Gabrielle? Chi voleva proteggere così fortemente il re verde? Il mandante non fu mai trovato, nè fra i nemici nè fra i parenti e/o amici di corte.
Fra le molteplici ipotesi una non va tralasciata: e se Enrico IV avesse voluto liberarsi di un'amante oramai divenuta scomoda?
Ma a me preme di più sapere il perché, nell'ultimo quadro i ruoli delle due donne sembrano essersi invertiti.

E inoltre devo confessarvi una cosa: fra date e anonimi vari ho barato un po'... mi perdonate, vero?
mf

mercoledì 19 settembre 2007

Senza titolo 1344


Metalliquizquadro








Unico indizio: Nel quadro (famoso) sono presenti tre donne.
Undulant, la risposta per te, al solito, in privato:)

Buona giornata a tutti, mf

martedì 18 settembre 2007

Senza titolo 1343


Metallimiti (puntata LVII)
Tifone








La Grande madre Terra decise un bel giorno di vendicarsi dell'eccidio dei Giganti (uccisi dopo essersi rivoltati agli dei dell'Olimpo e a Zeus per il confìno nel Tartaro dei loro fratelli Titani). Cosa escogita la Madre Terra? Innanzitutto va dal signor Tartaro nella sua immensa grotta in Cilicia e lì si fa ingravidare dal signore notturno. Facile per la madre terra... fa vedere sotto alla gonnella fatta di fronde d'albero sempreverde l'apertura verso un antro che porta direttamente alle viscere della stessa, roba che Verne si è dovuto sciroppare chili di stupefacenti per penetrarci dentro e Tartaro che pur sempre masculo era alla vista di quell'apertura non se lo fa ripetere due ma nemmeno una volta e entra e semina con tutto il suo vigore.
Il raccolto della semina, mesi dopo: il figlio più giovane di madre Terra, ovvero il mostruoso Tifone.
L'essere più grande che abbia mai visto la luce del sole: certo le forme lasciavano a desiderare, dalle cosce in giù un ammasso aggrovigliato di serpenti che nemmeno la testa di Medusa. Le braccia che, allargate, misuravano circa cento leghe ciascuna, al posto delle mani avevano non si sa bene quante teste di serpenti affamati. Con la testa poteva toccare le stelle nel firmamento e va detto che non aveva una testa qualunque, il ragazzo ma una testona d'asino. Era anche alato, il nostro e quando le spiegava le due alucce potevano oscurare persino il dio sole. Last but not least, dagli occhi era un simil Caròn... Usciva bragia. e dalla bocca vomitava, quando incazzato, pietre rocce infuocate.
Madre terra aveva scelto un bel soggetto, con cui accoppiarsi, per generar simil vendetta, nulla da eccepire, no? Vendetta sulla quale aveva ben istruito il giovane Tifone (nomen omen?).
E quindi, il nostro in preda ad una delirante incazzatura, parte verso l'Olimpo per vendicare quella cara "donna" di mammà!
Quando gli olimpionici lo intravidero da lontano, sputar fuoco, arrivare praticamente con poche falcate, su in cima al sacromonte, cominciarono a darsela a gambe e a fuggire facendo le divin valigie in 4+4 tre secondi tanta era la paura che generava la visione di cotal mostro (e dire che gli dei ai mostri erano abituati).
Nemmeno a farlo apposta fuggono tutti in Egitto* e là si "travestono/trasformano, ognuno in una bestia differente:
*PorcoZeus=ariete
Apollo=corvo
Dioniso=capra
Era=muccavacca bianca
Artemide=gatto
Afrodite=pesce
Ares=Cinghiale
Ermes=Ibis

L'unica che non si spostò dal sacromonte fu Atena, la vergine bionica e guerriera, come ti puoi sbagliare? Che non solo rimane a difender la sua casa ma si infuria come un'anguilla e fa arrivare le sue grida di rimprovero, per la codardìa dimostrata, fino al padre Zeus-arietizzato.
E deve essersi incazzata parecchio perché, ad un certo punto, Zeus smette di nascondersi sotto al manto peloso dell'ovino e, riprese le sue gigantesche sembianze, con tutta la potenza divina che ha in corpo scaglia una delle sue incredibili saette contro quel Bischero di un Tifone e subito appresso quel falcetto che tanto gli fu utile per tagliar gli zebedei al genitore Urano.
Ciàpa chì! - gli gridò contro -
Tifone, ferito e dolorante se la diede a gambe e si rifugiò, sanguinando copiosamente, su un monte a nord della Siria, il monte Casio. Che Casio di rifugio mi sono andato a cercare? - Grida il mostro, alla vista del nemico.
Il grande Zeus seguendo gli sgocciolamenti lo sguì e raggiunse sulla montagna e lì, si affrontarono senza "senza esclusione di colpi".
Ferito e quindi ancor di più collerico erabbioso, Tifone si scaglia sul padre degli dei con la forza della disperazione e, dopo averlo imbrigliato e avvolto con le sue braccia da cento leghe serpodotate, gli strappa via il ferale falcetto e... ZAKKKKKK! - Tranquilli, sarà ancora e per sempre il nostro PorcoZeus - gli taglia i tendini di mani e piedi e avendolo messo KO lo trascina di forza, sanguinante e sgocciolante, così come si era pria trascinato lui, nella sua caverna di Coricia, in Cilicia, dove almeno riuscì a cambiarsi la camicia.

Il mondo è piccolo, lo era anche ai tempi olimpionici e la notizia di Zeus stendinato (o steso, come vi pare) giunse in vetta all'olimpo nemmeno Ares fosse stato lì, presente. Gli dei tutti ne rimasero sconvolti e attoniti. Subito Ermes e Pan, sprezzanti del pericolo andarono dal loro padre e cercarono di sistemarlo ALLA "bene e meglio" che poterono.
Dovete sapere, anzi lo sapete già, che Zeus era immortale e che dunque nessuno temeva per un eventuale funerale o vedovanza di Era o "orfanaggine" dei milioni di pargoli, dei olimpici compresi, sparsi per il mondo ma... Senza tendini e con una forte tendinite il povero dio maximo era costretto all'immobilità più immobile.
Dovete anche sapere che Tifone aveva raccolto tutti i divini tendini e li aveva nascosti in una pelle d'orso la quale era stata messa sotto la stretta sorveglianza di quel mostro di sua sorella Delfine, una specie di donna dalla coda di serpente, famelica e violenta come suo fratello... se non di più.
Erme e Pan che avevano capito, planando verso la grotta, che in quella specie di valigia pelosa Delfine nascondeva qualcosa di prezioso escogitarono un piano d'attacco:
plana prima il dio caprino che, lanciando un urlo bestiale e dico poco terrorizza sua mostruosità Delfine, il tanto che basta a distrarla e fare in modo che, repentino, il fratello alato, ratto e quatto sottraesse la pelle d'orso alla guardia della mostressa che rimase con un palmo di naso.
Subito dopo i due dei raggiungono il padre steso su un giaciglio umido, in preda a dolori lancinanti che nemmeno quando gli era nata la figlia dal capo aveva avuto.
Estraggono i tendini e cercando di non mischiare quelli delle braccia con quelli delle gambe onde evitare l'effetto pupo siciliano in futuro, li ripongono nelle membra paterne, il quale dopo pochi minuti riacquista le forze ed è pronto per tornare a casa, accompagnato dai suoi salvatori, su un carro regale trainato da una pariglia o forse due, di cavalli alati.
E Tifone? Qualcuno tifa per lui?
Dopo poche ore, il nostro Zeus, avendo fatto un lauto pasto, un bagno rigenerante 12/13 zummate con ancelle e fanciulle varie, appena un poco claudicante, tornò come nuovo: e subito volle risalire sul carro alato per andar a cercar quell'infido macellaio.
Durante il tragitto scagliava folgori a destra e manca. - "Prima o poi lo becco" - pensava. E intanto incendi si propagavano per tutta l'attica, fino in Sicilia, allora Trinacria e Calabria allora Punta Stivalis. Tutti a dare la colpa a tutti per quel fuoco che distruggeva tutto ma nessuno capì mai chi realmente fosse il colpevole (chissà se nell'estate 2007 si è verificata una cosa simile?).
Tifone intanto i era rifugiato sul monte Nisa e lì, le Moire (altri tipi che è meglio perderli che trovarli) gli avevano fatto dono
di certi frutti che, a sentir le tre megere gli avrebbero fatto tornare le forze in breve tempo. In realtà, mangiandoli sarebbe andato contro a sicura dipartita. Dal Nisa giunse al monte Emo, in Tracia dove accatastò diverse rocce e massi giganteschi in modo da farli rotolare, tentando di investirlo, verso Zeus che si stava avvicinando sempre di più verso di lui. Ma Zeus mica è Zeus così, solo per fotter fanciulle e ingravidare tutto quello che trova dinanzi a lui, veh? Zeus si fece scudo lanciando una raffica di saette con tanto di tuono che tutti i massi e rocce non poterono far altro che rimbalzare di nuovo verso il loro "lanciatore", ferendolo quasi a morte.
Gli ettolitri di sangue che sgorgarono dalle ferite di Tifone crearono dei veri e propri fiumi rossi e fu proprio da lì che il monte Emo prese il suo nome, prima era sconosciuto, un po' come i Tokio Hotel e simili. invece sabato scorso, durante l'inaugurazione di un negozio di informatica un gruppetto di adolescenti, maschifemmineamboternoequant'altro, tutti EMOciati e bianchicci, coi jeans calati fin dove il pudore glielo consente, cinture con borchie metalliche (che gli invidiavo molto, lo ammetto) e capelli che coprono ogni visuale possibile, lasciando allo sguardo una visibilità normale, consentita solamente dallo spostamento manuale delle tendine tricotiche.
Transeat.
io indossavo a 16 anni, le giacche di mio padre (che mi arrivavano al ginocchio) e a volte anche i suoi maglioni le cui maniche coprivano abbondantemente le mie mani, tanto che una volta, durante un'interrogazione la prof di Lingue mi disse: "Manfredi, le sono cadute le braccia o ha intenzione di farle cadere a me, con questo "strange look", stamattina"?
Tifone?

Semi dissanguato ed esangue riuscì a trascinarsi fino in Sicilia ma lì, Zeus vendicativo, pose fine ai suoi giorni, in maniera definitiva:
Ad un certo punto il nostro sollevò il monte Etna e lo scagliò con tutte le forze, nonostante i tendini rialalcciati gli facessero ancora male, contro il mostro fino a schiacciarlo. Da quel giorno l'Etna cominciò a vomitar rabbioso fuoco e fiamme (lapilli, lava e quant'altro).

The end


Aneddoto: Stamattina, a casa
mf: "Max, l'atro giorno, all'inaugurazione del locale di F, hai visto quella piccola banda di emo-kids, fuori"?
Max: "Ah, si chiamava così il gruppo che suonava? Chi te lo ha detto?"
Mf: "Mi riferisco a quei 4/5 ragazzotti che si sono piazzati fuori ad ascoltare il gruppo che suonava e che sembravano, salvo la mancanza di eye liner in abbondanza e unghie smaltate di nero (i genitori a certe cose, ancora ci tengono), la copia esatta dei Tokio Hotel!"
Max: "Ah, no... non ci ho fatto caso."
Fine Aneddoto e buoni giorni, mf

*La fuga degli dei in Egitto (in certi periodi fugavano tutti là, pare) è stata inventata per spiegare il culto egiziano Dio/animale (no, non sto bestemmiando) e quindi Zeus/Ammone/ariete - Ermes/Toth/Ibis - Era/Iside/vacca - Artemide/Pasht/gatto e così via...

lunedì 17 settembre 2007

Senza titolo 1342


Metamovies
KlimT




Realizzare film su importanti figure storiche è sempre una scommessa difficile. Perdere questa scommessa sembra essere stato il fine del regista Raoul Ruiz, in questo caso.
Uso come metafora una scena del film per darvi la sensazione che ho avuto io, guardandolo. Gustav Klimt sta meticolosamente applicando foglie d'oro su una tavola. Una donna (presente in tutto il film ma non si capisce bene quale sia il suo ruolo) dopo una breve discussione esce dalla stanza e, per divertito dispetto, sbatte la porta così da creare un piccolo vortice d'aria che farà volare tutte le minute scaglie dorate. Quei brevi attimi di sospensione del "mezzo" con cui l'artista ha costruito gran parte dei suoi capolavori riassume la sostanza del film.
Un mancato capolavoro di "visioni". Sospeso in aria, in attesa di collocazione, come le tessere di un puzzle o come le foglie d'oro utili al completamento di un'opera di Klimt.
Un plauso comunque per l'interpretazione di John Malkovich e dell'attore che interpreta il pittore e amico Egon Schiele, Nikolai Kinski. Ma il film, nel complesso, è una cagata pazzesca... per dirla à la Fantozzi.

Buon lunedì a tutti, mf

venerdì 14 settembre 2007

Senza titolo 1341


Metabarzenontroppozozze





La nonna
(inviatami da Amber)


Ora di cena, a tavola: mamma, papà, tre figli e la nonna che sferruzza sulla poltrona.
Uno dei bambini a un certo punto chiede: "Mamma, come sono nato io?"

La mamma un po' imbarazzata, improvvisa: "Sai, un giorno è arrivata una bella e grande aquila e ha
appoggiato un fagottino sulla finestra, ed eri tu!"

La nonna continua a sferruzzare e alza un sopracciglio. Allora il secondo bambino, incuriosito
chiede: "E io, come sono nato?"
La mamma prosegue con lo stesso tema: "Tu invece sei stato portato da un grande condor!"
La nonna continua sempre a sferruzzare e alza l'altro sopracciglio. Il terzo bambino ovviamente vuole sapere com'è nato anche lui.
E la mamma: "Un giorno è arrivata una bellissima cicogna e ti ha depositato sul davanzale della finestra!"
La nonna smette di sferruzzare ed esclama: "Mi pareva infatti che fossero tre uccelli diversi..."

Questione d'onore:
(inviatami sempre da Amber)


Una ragazza siciliana di 16 anni torna a casa e, sconsolata, annuncia ai genitori :"Papà, Mamma, sono incinta..."
Il padre, fuori dalla grazia di Dio, impugna una pistola e chiede chi è quel bastardo e giura sulla Madonna che lo va ad uccidere.
La ragazza: "Papà... è un tipo perbene, farà fronte alle sue responsabilità!"
A quel punto, si ferma un'auto di grossa cilindrata nel cortile della cascina e ne scende un uomo molto distinto. Saluta la famiglia riunita, si siede di fronte ai genitori impietriti e, guardandoli negli occhi, dice:
"Ho avuto una storia con Vostra figlia, però i miei impegni familiari mi impediscono di andare avanti con lei. Detto ciò, sono un uomo d'onore, e voglio rimediare al torto che subite.
Non intendo lasciare né lei né il bimbo nel bisogno, ecco perché vi propongo, se vi va, l'accomodamento seguente:
- Se nascerà un figlio maschio gli intesterò un conto corrente dove depositerò un milione di euro, e aggiungerò 5 concessionarie Alfa in tutto il paese.
- Se nascerà una figlia, anche lei avrà diritto ad un conto da 1 milione di euro, ma al posto delle concessionarie auto, le intesterò 10 saloni di parrucchiere su Palermo e Catania.
- Se invece dovesse malauguratamente... perdere il bimbo.......... "
Il padre lo interrompe mettendogli la mano sulla spalla e gli dice: "te la scopi di nuovo, che problema c'è... "

Esperimenti:
Uno scienziato inizia un esperimento su una rana.
Prende la rana le taglia una zampa e le dice: "oop rana salta"! - e la rana salta.
In un notes lo scienziato scrive: la rana senza una zampa salta.
Riprendere la rana le taglia la seconda zampa e le dice: "oop rana, salta"! - e la rana salta.
Nel notes scrive: la rana senza due zampe salta.
Le taglia la terza zampa e le dice: "oop rana, salta"! - e la rana salta.
Nel solito notes scrive: la rana senza tre zampe salta.
Le taglia la quarta zampa e le dice: "oop rana, salta ! oop rana, salta"!
Ma stavolta nel notes scrive:
la rana senza quattro zampe diventa sorda.


Appunti di lingua italiana:
TESTICOLO = da Testiculus, piccolo testimone, colui che assiste all'atto sessuale senza prenderne parte.
Praticamente...un coglione!



Muto guarito:
Un muto cerca disperatamente un dottore che lo guarisca dal suo handicap.
Un giorno gli dicono che esiste un dottore che per questa malattia fa miracoli e così lo va a trovare.
Spiegato il suo problema al dottore questi gli ordina di spogliarsi nudo e di piegarsi in avanti.
Pur non comprendendo il perchè della richiesta il muto esegue le indicazioni del dottore e non appena si trova nudo sente un enorme membro che lo sodomizza!
"Aaaaaaaaaaahhhhhhh!"
Il medico allora:
"Bene, mio caro, ora potete rivestirvi ... e tornate domani per la B"



carabinieri:
C'è un posto di blocco dei carabinieri,fermano un'auto,un carabiniere si avvicina al conducente e dice:DOCUMENTO.
Il conducente risponde: DIGOS?
e il carabiniere:DOCUMENTOS, señor!


Milan- Roma 0:1:
l solito milanese spocchioso dice ad un romano per vantarsi :

il milanese: "se mi dai un martello e un chiodo ti faccio una nave!"
e il romano: "se me dai tu moje te faccio l'equipaggio...."


Morale Zen del Giorno
Un cavallo depresso si sdraia e non vuole più saperne di rialzarsi.
Il fattore disperato, dopo aver provato di tutto, chiama il veterinario.
Questi, arrivato in loco, visita l'animale e dice al fattore: "Casi così sono gravi; l'unica è provare per un paio di giorni a dargli queste pillole e
Se non reagisce sarà necessario abbatterlo".
Il maiale ha sentito tutto e corre dal cavallo: "Alzati, alzati, altrimenti butta male!!!" Ma il cavallo non reagisce e gira la testa di lato.
Il secondo giorno il veterinario torna e somministra nuovamente le pillole, dicendo poi al fattore: "Non reagisce: aspettiamo ancora un po', ma credo non ci sia alcunchè da fare."
Il maiale ha sentito tutto e corre ancora dal cavallo : "Devi ASSOLUTAMENTE reagire: guarda che altrimenti sono guai!!!". Ma il cavallo niente.
Il terzo giorno il veterinario verifica l'assenza di progressi e, rivolto al fattore: "Dammi la carabina: è ora di abbattere quella povera bestia."
Il maiale corre disperato dal cavallo: "Devi reagire, è l'ultima occasione, ti prego, stanno per ammazzarti!!!"
Il cavallo allora si alza di scatto e comincia a correre, saltare gli ostacoli ed accennare passi di danza.
Il fattore è felicissimo e rivolto al veterinario gli dice: "Grazie... Grazie!!! Lei è un medico meraviglioso, ha fatto un miracolo!
Dobbiamo assolutamente fare una grande festa:
Su, presto, ammazziamo il maiale!!!"
Morale Zen: FATTI SEMPRE I CAZZI TUOI!

Buon fine settimana a tutti, mf

Senza titolo 1340




L'intenzione iniziale era di postare
solo
la prima foto





... Poi, come spesso accade, mi son lasciata prendere la mano.
Buona giornata a tutti, mf




































giovedì 13 settembre 2007

Senza titolo 1339


Metallimiti (Mito Bantù)



L'origine dell'uomo e...


Dopo che il Creatore aveva creato la volta celeste e i pianeti e infine il mondo terrestre con tanto di monti, laghi fiumi, qual è il fiume più lungo del mondo e la capitale delle isole Katonga e la montagna col picco più innevato in agosto... non sapendo più cosa inventare per far interrogare i bambini negli anni a venire decise di inventare i genitori dei bambini.
Sì, decise di creare l'uomo ma non sapeva come... La bacchetta magica era roba da femmine, il fango lo avevano già usato per descrivere altre creazioni e poi alitare in bocca a uno sconosciuto dopo aver mangiato pesante non gli sembrava educato...
Pensò di ingravidare la terra o il mare, ma poi quanti miti greci o romani o di altri paesi avrebbe tolto di circolazione? E poi era pigro e non gli veniva proprio di eccitarsi con quella palla di terra o quel mare tsunamico degli albori...
Ebbe quindi una folgorazione: andò, durante la passeggiata della mattina, nella Savana. A quell'ora dormivano tutti e la sabbia era immobile e il caldo non creava problemi di miraggi.
Cominciò dunque a scavare, scava che ti scava fa un buco profondo una metrata e settanta circa e un altro di una 15na di cm meno profondo.
Dice tre o 4 paroline in Diese e dai buchi escono fuori un uomo dal primo e una donna dal secondo (cronologicamente è uscito fuori prima l'uomo ma io non ne sarei sicura).


Appena i due uscirono fuori dalla trivellazione divina on the sand, un po' sporchetti di sostanza nerastra e terra desertica, si diedero una ripulita a vicenda, il creatore gli diede anche lui una spolveratina con una grande foglia e subito i due cominciarono a far domande: di quelle insidiose ma alle quali uno come il creatore, avendo già programmato tutto, sapeva cosa rispondere.
"COSA DOBBIAMO FARE"? Dissero all'unisono i due terrestri, guardando dio con aria perplessa...
E lui, serafico: Lavorerete la terra e seminerete del miglio, poi vi costruirete una capanna e lì andrete a dormire.
"E COSA MANGEREMO"? - di nuovo all'unisono -
E il creatore, sempre serafico: Dopo aver raccolto il miglio, macinerete i suoi semi che vi daranno la farina e con quella otterrete il pane con cui sfamarvi, quello sarà il vostro cibo.
I due si guardarono e, sebbene perplessi presero i semi di miglio che il creatore porse loro e iniziarono a fare come detto da lui. Lavorarono la terra e cominciarono a seminarla.
Il sole batteva forte e i due faticavano e sudavano come due colabrodo. Ma che fatica stare piegati, ma un altro modo per mangiare non esite, ufff... E questo sole che picchia come fossimo a ferragosto... Che lavoro ingrato, e dire che siamo i primi ad essere stati creati e non godiamo di nessun privilegio e non ci sta nemmeno il FIOM, che vita di merda....
Nonostante il caldo e la fatica il campo di miglio fu infine seminato e siccome padre tempo era nato anche lui da brevissimo, i frutti crebbero in fretta e dopo i primi germogli , le spighe.
L'uomo e la donna, stanchi e affamatissimi come leoni, senza pensarci 1 minuto a voler accendere un fuoco e/o macinare il miglio per farne farina, si gettarono sulle spighe mature e ne mangiarono i frutti crudi e nudi.
Inoltre era sopraggiunta la tarda sera e i due non avevano ancora costruito una capanna, ove potersi coricare, la notte... come gli aveva detto lui.
Ripensando alle parole del creatore e alla capanna, si guardarono, parlottarono un po', e la conclusione fu questa:
Perché dovremmo costruirci una capanna se qui ci sono tantissimi alberi frondosi? Sun un ramo dormiremo molto bene sicuramente, senza doverci spezzare di nuovo le reni per costruire una capanna piccola e senza servizi che a quest'ora l'idraulico col cavolo che ti viene a casa e se viene, come minimo ti chiede 1500 lingue di frogboy, introvabili persino su divinEbay. Siamo matti? Mettiamoci a dormire su un bel rametto di baobab O magari, disse la donna all'uomo, io potrei anche distendermi sul tuo albero genealogico...
Si "sdraiarono infine su un ramo grande da tenerli entrambi e si addormentarono, esausti.
NOTTETEMPO IL CREATORE PASSO' A VEDERE COME I DUE SE L'ERANO CAVATA...
Qundo si accorse che parte del raccolto era stato "spigato" e i resti buttati qua e là per la savana ma soprattutto quando vide i due dormire come ghiri sull'albero andò su tutte le furie, come solo lui era in grado di fare.
Chiamò dunque a gran voce (imitando l'urlo di Weissmuller) una scimmia maschio e una scimmiessa. Impartì loro le stesse istruzioni date ai due umani in precedenza e se ne andò. Le due bestiole cominciarono a lavorare alacremente da subito. Il miglio fu seminato e la capanna costruita mentre lei irrigava il terreno (Le scimmiesse sono grandissime piscione, sappiatelo). Accesero il fuoco mentre le spighe maturavano, le raccolsero, ne macinarono i semi e le misero a cuocere (certo, ogni tanto qualche seme veniva mangiato dai due scimmiotti... come resistere?)
Infine i due animali ricavarono delle pagnotte di pane degne del fornoDivino. fragranti, profumate e invitantissime. Le due scimmie fecero un pasto, dividendosi un pane e poi, stanche andarono a dormire nella piccola capanna.
NOTTETEMPO IL CREATORE PASSO' A VEDERE COME I DUE SE L'ERANO CAVATA...
Chiamo' di nuovo, alla sua maniere le due scimmie che, mezze addormentate si affacciarono in desabillé sull'uscio della capannina (Famoso locale dove ancora oggi uomini e donne scimmiottano certi atteggiamenti primitivi). e sbadigliando udirono la voce di dio che, dopo aver staccato loro le code disse: SIATE UOMINI. Si dimenticò di staccargli anche i peli, ma il dolore dello strappo di coda era simile alla ceretta e per questo i due si ritirarono doloranti, nella capanna, con tutta la pelliccia addosso.
dopodiché il creatore si diresse verso l'albero e tuonò di nuovo, facendo cadere i due dal ramoletto: VOI DUE!.
Quelli al cospetto del signore sbadiglianti e impauriti si sentirono attaccare qualcosa dietro, in maniera violenta. Le code delle due scimmie.
DA ADESSO IN POI SARETE SCIMMIE! - E da quel giorno le scimmie, diventate uomini vissero nelle case mentre i due primi uomini diventarono scimmie e ancora oggi continuano a dormire sugli alberi.

The end.

Un saluto, mf


mercoledì 12 settembre 2007

Senza titolo 1338


The pen is on the table



La nipote n. 1 mi telefona mentre sono in bagno per dirmi che, arrivata a scuola, non ha trovato nessuno salvo l'insegnante di storia dell'arte che l'ha invitata al bar a prendere un caffè/cappuccino/quello che voleva ma lei non ha preso niente.
Dopo di che, entrati nell'edificio scolastico, lui le fa presente che oggi le lezioni non ci saranno... "ecco perché non c'era nessuno, di sotto". Ma incredula, perché pare che l'insegnante di storia dell'arte sia un burlone, sale e chiede conferma al bidello che oltre a darle conferma di quanto detto dal prof. V. le dice di tornare l'indomani, ridendole in faccia per la sòla presa.
Avverte sua madre e poi chiama me, chiedendomi se può passare in ufficio e aspettare qui fino a quando potrà riprendere l'autobus che la riporterà a casa (ore 12,50).

Morale della favola: si è impadronita del mio computer e si sta scaricando da iTunes ore e ore di podcast con lezioni di letteratura tenute all'università di Stanford che poi si passerà sull'iPod così, viaggiando sull'autobus la mattina, avrà di che fare esercizio e imparare qualcosa.
"A zì, a casa ho la connessione da lumaca, qui è una scheggia... e ho bisogno di fare molto "listening" per non perdere l'abitudine". È stata un mese a Dublino, durante l'estate, e dopo la maturità vorrebbe entrare, se possibile, in un'università a Londra.
Mentre io vi sto scrivendo lei ascolta il primo podcast scaricato, "The Literature of Crisis - Course introduction", e sta dando dello "strano" al professore perché, dice, parla più di se stesso e della sua vita che non dell'argomento di cui dovrebbe parlare.

Da vecchia matusa quale mi sento certe volte, confrontandomi con lei mi dico ... but... where is the pen?
Buon mercoledì a tutti, mf

ps: stamattina avevo in testa un discorso che han fatto i magnifici 4 partendo da un breve romanzo di Hemingway. Se riesco a non farlo fuoriuscire dai neuroni bucati magari lo scriverò un'altra volta.

martedì 11 settembre 2007

Senza titolo 1337


From 6,30 to 7,30


Finché le temperature saranno così miti, io e Gilga la mattina continueremo, se possibile, a percorrere le vie di questa città.
E a fare qualche scatto, laddove il soggetto sia meritorio. Non per una particolare estetica ma per una particolare attitudine.
Dopo la serie dei piccioni morti, un'altra specie sembra subire le angherie e torture mortali di qualche cittadino dedito alla guida spericolata, o peggio, come nel caso del topo avvelenato, a fornire al povero animale uscito dalla topodisco la mattina tardi, dosi di stupefacenti troppo stupefacenti. Infatti, come potete osservare, il topolone (o pantegana) dopo aver fumato il corpo del reato, rimasto come prova a pochi cm dalla su bocca, è letteralmente esploso.
A pochi metri da lui, un barboncino dall'aria deliziosa, probabilmente testimone dell'efferato delitto guarda impettito.
Ho provato, passando ad accennare a un "pat pat" sul capo riccio (sai, tra ipertricotici..) ma quello per poco mi azzanna come fossi stata una bistecca.
Al contrario, il bastardino che dapprima sembrava essere minaccioso si è rivelato tranquillo e pacifico.
Il micio nero, appollaiato sul muro mi ha fatto un regalo: due mattine fa era di nuovo lì ma io avevo la macchina scarica e allora gli ho detto: "Micio, domattina ripasso, ti fai ritrovare allo stesso punto?". E lui puntuale era lì... Purtroppo così non è con gli uccelli. Ho detto loro di mettersi vicino al micio per fare una foto di gruppo, mica mi hanno dato ascolto. Vabbè, non mi chiamo Francesca, io... né sono santa..
Buona giornata a tutti, mf



Mouse and cigarettes (r.i.p. 1)





"Pat pat"






Pacifico






Il gatto guarda ma gli uccelli non ascoltano






Un topo e le sue budella (r.i.p 2)

lunedì 10 settembre 2007

Senza titolo 1336



Domenica è sempre domenica
Fotoracconto metaculinaturistico






Lo dicevamo da un po', con la sorellona Riccio nascosto, di tornare a mangiare sul lago, come avevamo fatto lo scorso anno. E così, dopo vari tentativi per accordarci sul giorno giusto (per tutti) abbiamo optato per ieri, domenica.
Insieme a noi 4 (Max and me, Riccio e consorte) si sono aggiunti alla compagnia il mio accompagnatore mattutino di passeggiate, Gilgamesh, con le sue due ragazze, signora Gilga e bimbamesh (Emma).
La giornata è stata meteorologicamente perfetta, un bel sole, temperatura ancora estiva ma senza tracce di afa o umidità fastidiose.
E questo ha permesso al ristoratore di imbandirci un tavolo all'aperto, anziché all'interno: non è che dentro non si mangi bene, ma volete mettere avere il lago a due metri dalla sedia?
Cominciamo col fotoracconto che sarà lunghissimo nonostante la mancanza dei primi piatti.

Dopo esserci incontrati con Riccio e consorte, in attesa dell'arrivo degli altri, prima tappa: Macchina di Santa Rosa, vista la vicinanza dal parcheggio e visto che loro non l'avevano mai vista.



Il tempo di scattare qualche foto, commentare un po' l'imponente struttura, che ci raggiunge la Gilga family e per le 13 o poco più siamo al lago seduti comodamente al tavolo prenotato a nome Emmeffe.



Optiamo per un antipasto a base di pesce, servito su vari vassoi, a seconda del tipo di pesce. Antipasto e primi non sono stati fotografati perché il senso del gusto ha prevalso su quello della vista ma vi assicuro che abbiamo tutti gradito molto le pietanze.

PS: Con noi il grande assente, il signor GiorgioFlavio, che avrebbe voluto essere dei nostri ma che per impegni di lavoro, nonostante in termini chilometrici non fosse molto distante, non ce la farà a raggiungerci nemmeno per un caffè, come ipotizzato. Però mi ha fatto promettere che avrei fatto un resoconto dettagliato della giornata, quindi casomai questa giornata per voi fosse lunga e noiosa, prendetevela con lui :)




L'unica parte di antipasto che sono riuscita a fotografare è questa "cozzata".
Fra i primi non vedibili, in ordine di apparizione, penentte alla crema di scampi (x 2), ravioli al pesce persico (x2) risotto alla pescatora.

Secondi piatti



Anguilla arrosto ordinata da Gilgamesh




La frittura mista della signora Gilga



Frittura di persico per Riccionascosto




Grigliata metallica

... To be continued...


In realtà, considerando l'abbondanza delle porzioni e degli antipasti e dei primi avremmo potuto dire benissimo STOP, ma così non è stato... voi lo avreste detto?





In attesa del dolce , la zia Riccio gioca a dadi con Emma... L'unica cosa che l'ha distratta per un po' dai suoi Winnie Pooh and Company




Golosismi, caffè e panorama




Crema catalana flambizzatissima, profiterole, e torta "ricotta e pere".




Caffè in onore al grande assente, Giorgioflavio e....
4 chiacchiere guardando il panorama lacustre...



Panorama




Dopo le 15,30





Una passeggiatina lungolago per cominciare a smaltire le calorie e per godersi la leggera brezza che si è appena alzata... (Nella foto manca max che come sempre è assente in quanto "scattatore"



Meta successiva: Bolsena






Non lontana e soprattutto di strada "verso casa", decidiamo di fare una sosta a Bolsena, e per un altro caffè, e per visitare il centro del paese, Basilica di S. Cristina compresa.
Siamo rilassatissimi, il sole ci scalda con piacere, suo e nostro. Emma ha energie da vendere, e ha nel pancino la colazione a base di yogurth e un paio di pranzi a base di latte di mammà (un altro miracolo, questo).



Per strada, prima di arrivare, fermata obbligatoria davanti all'orto di un contadino che, avendo l'orto e il campo infestato da cornacchie "rosse" ha deciso di porre rimedio usando un simulacro di Silvio, come spaventa passeri.



Quasi finito...







La sorellona Riccio, detta anche la precisina, in famiglia e Max che stanno leggendo notizie dettagliate non so bene su cosa...
Quando sono precisi, niente da fare:))))





La Gilga Family al completo con Emma piccola peste finalmente tenuta a doppia man-data, nonostante le ripetute manifestazioni di indipendenza.



Un'ultima occhiata al panorama prima di riprendere posto in auto e dirigersi verso casa. Tutti molto appagati dall'andamento della giornata e, salutandoci, la promessa con un'occhiata di fare un bis al più presto. GiorgioFlavio compreso, stavolta
FIN
mf


PS: QUI, dalla sorellona , un resoconto meno ingombrante.