mercoledì 31 maggio 2006

Senza titolo 977



Fine Mese


© S. Manfredi, Rete Meta(llica)Fisica, 2006


Fine mese, un'occhiata ai referrers di mf...
Molti legati ai miti, molti ai quadri postati, molti più o meno "hot" a causa delle barzellette.
Alcuni cercano notizie sulla metafisica o sullo sbadoing... insomma di tutto di più, un po' come è questo blog caotico e strampalato.
Alcuni surreali e veramente senza senso. Ne ho selezionati e "commentati" un po'.
Nonostante io pensi che questo blog (si) sia esaurito (e io con esso) e che mf abbia ben poco ormai da delirare, non riesco ancora a considerarlo "finito", sarà che gli voglio bene?.
Sì, sì... anche a voi!!!!

* Vomitare i funghetti a pezzettini (sperando che non siano di quelli velenosi)

* "Il più stronzo dei giornalisti del new york times..." (Chissà qui chi ha trovato?)

* Non portava la sua giacca scarlatta (E le scarpe da tennis? Sicuramente cercava un tipo che fa cabaret)

* Un bambino annoiato ad una festa (a me alle feste non mi ci mandavano (quasi) mai)

* Aneurisma alla carotide (sperando che gli sia andata bene, come a qualcuno di mia conoscenza)

* Da dove arrivano le tarme (di certo non dal mio blog... o no?)

* Dottore paolo regolo neurochirurgo (Il mio si chiamava Prof. E, non ricordo nessun Paolo, nello staff, forse cercavano Terzilli?)

* Femminile di messere (Messera? O ma è sera?)

* Fiona may nella pubblicità del kinder fetta al latte (Ciao, sono sempre io, Fiona!)

* Gemelli ama cancro (questo è stato nyb, lo so :)))) )

* Mancato superamento della fase edipica + k.m. (Qui, tutt'al più può trovare un mancato superamento di un sacco di fasi ma essendo un donnino, non quella edipica...)

* Non portava la sua giacca scarlatta wilde (E questo dopo che l'hanno scartato a Zelig c'ha provato in un cabaret anglosassone)

* Pulite il pappagallo che non sta mai zitto (Quale mente può fare una ricerca simile?)

* Vomitare tutta la notte i funghetti a pezzettini (secondo me il "vomituri" è morto)

Un saluto a tutti, mf

martedì 30 maggio 2006

Senza titolo 976


Meta-incontri







Ieri pomeriggio - Parcheggio.
Mf sta andando verso la metamobile quando, controluce intravede una "strana" silhouette di donna che agita le braccia a mo' di saluto.
mf in quel momento si rende conto di essere l'unica persona al parcheggio... "Sta salutando me?" - si chiede.
E va verso la silhouette, sorridendo controluce.
La donna ora si è palesata. Abraccia mf e le chiede come sta.
Mf risponde bene e tu?
La donna risponde, accarezzandosi un pancione (era la strana forma intravista in controluce, evidentemente) pieno di qualcosa che non è aria o peperonata della sera prima e coperto da una casacca in stile Indiano, bianca, con qualche fiore ricamato sui bordi:
"Appesantita ma sto bene" - e sorride mentre il sole che continua a starle di fronte le illumina lo sguardo e il sorriso.
Mf le chiede come mai sia da queste parti e lei le risponde che ora lavora alla CFA, che si trova a 100 metri dal parcheggio e che si sta appunto recando al lavoro.
Mf chiede alla donna quando nascerà il bambino , anzi la bambina, visto che la donna le ha già detto di aspettare una bimba.
La donna le dice che è all'ottavo mese (anche se la pancia era bella grossa e tondissima tutto sembrava fuorché la classica gestante, grassa, all'ottavo mese che soffre e sbuffa per le caviglie gonfie... anzi!).
"Quindi nascerà verso metà luglio"? - chiede mf
"Si! Esatto! Metà luglio" - ribadisce la donna.
"Se nascerà il 15, cioé il mio giorno di nascita la chiamerai Sabrina" - dice sorridendo e scherzando, mf
"No, abbiamo scelto il nome Irene, magari se farò un'altra bimba"
mf le dice che Irene è un bel nome e le fa gli auguri. Si salutano, la donna e il pancione vanno verso la CFA e mf sale in auto con una domanda che ancora oggi l'attanaglia.

Chi era quella donna??????????

lunedì 29 maggio 2006

Senza titolo 975


Tu chiamale se vuoi...

... Illusioni...






Ranallo o Cavana?
Non è che io sia andata in fissa con le rane, è proprio che, in rete mi piovono addosso come nel famoso FILM.
Ma questa, girata diventa cavallo, mica principe:)

sabato 27 maggio 2006

Senza titolo 974


Tempus fugit ...


Maryam Zandi, Leila Hatami, attrice iraniana


Too much analysis kills emotion.

E questi tre anni con voi e mf di emozioni me ne hanno regalate molte.
Un grazie a tutti, presenti e non.
Sabrina

venerdì 26 maggio 2006

Senza titolo 973


Non sembra ma "penso"...

Penso ingarbugliato ma penso...


©S.M. - Indifferenza - 2006



Dizionario:
in|dif|fe|rèn|za
s.f.

Atteggiamento di chi prova o mostra disinteresse, noncuranza, distacco:
guardare, ascoltare, comportarsi con i.; mostrare i. per le sofferenze altrui

Non è tra i miei programmi diventare una statua, neppure se scolpita da Bernini, Canova o Michelangelo e quindi immortale.
Certo, l'esserlo ha i suoi vantaggi: potrei avere uno sguardo disincantato e un sorriso sulle labbra nonostante un piccione stia per farmela in testa, e non passare per una pazza...
Potrei fregarmene di un atto vandalico perpetrato nei miei confronti... il dolore non mi "colpirebbe", la fama nemmeno nè la bellezza o il suo contrario.
"La bella statuina", oggetto di foto da cartolina e di sguardi ammirati.
Ma la statua non "VEDE".
E' marmo, per di più cieco.
E lo sguardo di un cieco umano? Come si relaziona con l'essere? Con il pensiero?
Lo sguardo di per se non può essere disincantato, lo sguardo recepisce troppo per rimanere indifferente, troppa luce, troppi stimoli, troppa bellezza , troppa indifferenza.
Lo sguardo di pietra della fanciulla è indifferente a tutto. Ma lo sguardo, ciò che percepisce lo proietta direttamente al centro dell'universo di un umano, il cervello.
E la differenza dell'essere indifferenti sta proprio qui, nel "do ut des" fra sguardo e acquisizione di questo.
Ma l'essere umano non è solo "sguardo", sarebbe limitativo. Lo è una statua, lo è una qualsiasi cosa "non pensante".
Credo però che la fonte di stimoli primaria per l'umano sia proprio lo sguardo... Ma sempre dopo il pensiero che, di stimoli ne riceve da tutte le altre funzioni "comprimarie" (per me), cioè gli altri sensi.
L'esperienza acquisita trmite tutto quello che non è sguardo è comunque un "tramite" per la conoscenza...
Quindi un cieco sicuramente potrebbe essere un grande filosofo.

Sto bene, ho solo tentato di dare una risposta (arzigogolata ma io mi sono capita:) , ad una domanda che un paio di giorni fa è stata posta ad Adelaide, F ed M da M, e sulla quale, con lei abbiamo cercato di venirne a capo
E non chiedetemi chi è Adelaide
Buon fine settimana a tutti, mf

giovedì 25 maggio 2006

Senza titolo 972


blue-red dragon


©S.M. - Dallo "zoo di Pujo" - 2006


I draghi non hanno paura delle belve feroci.
mentre il ghepardo tentava di assalirlo al fianco, il drago minacciava l'obiettivo, aprendo le fauci. sbattendo le ali e "rampando" violentemente, pronto all'attacco, ignorando senza riguardo alcuno il felino affamato.
Il ghepardo, quindi si è stupito dell'indifferenza del mostro alato e mentre partiva il flash si sono immobilizzati entrambi, per quell'attimo che "ipnotizza".
Chi fotografava non aveva paura dei due mostri ma coraggio da vendere e pronto a sfidare chiunque avesse osato violenza contro la sua persona.
Dopo il "clic" i due hanno smesso di digrignare i denti e affilare le unghie e se ne sono tornati nel castello della principessa il primo e nella Jungla di plastica, il secondo.
E Pujo li ha sgridati entrambi e gli ha detto che avrebbero saltato la cena per una settimana.

mf

Senza titolo 971


Equi-librismi



Il Gioco è qui.

È difficile mantenere l'equilibrio, soprattutto se cammini su un filo a svariati metri da terra, soprattutto se c'è un temporale incredibile sulla tua testa, soprattutto se la pioggia scrosciante riempie 4 secchi posti a due a due sull'asta che ti aiuta a mantenere l'equilibrio.
Soprattutto se sei un'alce. E questo è il gioco.

Dal gioco alla teoria dei giochi applicata al gioco e poi alla finanza.
La morale, in questo caso è: "Ognuno per se, ognuno per tutti".
E ogni riferimento è puramente casuale.

ps: la mia renna è squilibratissima :)))
mf

mercoledì 24 maggio 2006

Senza titolo 970


Metallimiti - 54 puntata
Semele


G. Moreau - Jupiter and Semele* - 1889/95



Semele

Semele, bellissima fanciulla era la figlia amatissima nata nientepopodimenoché dal matrimonio del secolo, quello di Cadmo e Armonia e ora, adolescente viveva la sua vita di figlia, fanciulla e vergine in quel di Tebe, assieme ai suoi genitori, parenti, servitù e qualche animaletto in giardino.
Aveva i suoi precettori che le insegnavano le materie scolastiche, in greco antico era un po' una capra ma si riscattava con la matematica e la fisica.
E come tutte le fanciulle andava con le ancelle al fiume, insieme alle amiche per giocare con i nastri rosa e a palla prigionierae.
Quel giorno la (S)fortuna volle che la palla andò lontano e toccò a lei andare a recuperarla.
Nel bosco incontrò... sì, lui, che si era preso un giorno di vacanza da quella brontolona di sua moglie Era.
lui chi? Ma il nostro PorcoZeus!
Semele era bella, giovane e ingenua e quasi svenne, alla vista di quell'uomo sì affascinante e imponente , coi riccioli che gli scendevano sul capo, fino a ricongiungersi morbidamente con quelli della fluente barba, fino a formare una cascata prufumata (Zeus era un vanitoso e si profumava sempre prima di scendere dabbasso. "Non si sa mai"- pensava - "Potrei sempre incontrare una bella fanciulla e, che figura ci farei se puzzassi come quel caprone di Sileno?"
Un po' come era solita (lo è ancora a dire il vero...) dire mia mamma quando eravamo piccoli (io e i miei fratelli): " Mi raccomando, dovete indossare sempre le mutandine pulite e immacolate, dovesse mai succedervi qualcosa, che figura ci fareste, in ospedale"?
Ora, quando capita ancora di sentire questa frase parte la "grattata" apotropaica ma allora ci impauriva e c'erano dei giorni in cui mi stavo sempre a lavare e a controllare che le mutandine fossero pulite.
Quando sono finita all'ospedale per lo "sbadoing" avevo 30 anni appena compiuti, era estate, faceva caldo ed era notte. Quindi niente slip (FREGATI!!!!!!!).

Ma torniamo a Semele... Incontra Zeus ed è colpo di fulmine.
Per lei che rimane a bocca aperta davanti a quell'uomo magnifico.
per lui che (no, non posso dirlo perché è troppo scurrile e ci sono persone troppo educate che leggono qui, non sta bene, sono una signora).
Per lui che rimane con lo sguardo impietrito come avesse visto Medusa, di fronte a simile beltade...
e di pietra ebbe nonsololosguardoscusamalastoriaè
cosìnonpossosempreautocensurarmi:).
"Piacere, signorina, sono Zeus, PorcoZeus" - disse il nostro, imitando Sean Connery , e subito dopo, si piegò verso di lei e la baciò.

E seguirono altri baci e altri fino a che Zeus la portò in braccio lì vicino, in una grotta e le diede altri baci.
Poi Semele tornò a giocare a palla.
ma per un po' di giorni a venire, lei e alcune sue amiche complici andarono nello stesso luogo e mentre le amiche giocavano o ricamavano o ciarlavano, Semele incontrava Zeus e si baciavano.
Fino a che un bel giorno Semele disse al suo amato:
Zeus, amore mio infinito, ci siamo baciati troppo, aspetto un figlio.
Zeus che di figli ne aveva già a tonnellate non si preoccupò più di tanto e rassicurò la giovane che come per altri fanciulli , si sarebbe preso cura lui del nuovo nato e che non gli avrebbe fatto mai mancare nulla.
"Intanto continuiamo a baciarci, piccola Semele" - concluse il dio.

Ma il paese è piccolo, la gente mormora e l'Olimpo aveva un'acustica perfetta: si sentiva tutto quello che il popolo diceva dabbasso... e quando c'erano i concerti pareva di stare in un Olimpoforum, con tutti gli dei pronti per cantare e ballare assieme ai loro gruppi preferiti.
Fu così che giunse al nobile orecchio della regina Era, la più gelosa delle dee, che il suo maritino ne aveva fatta un'altra delle sue o s volete , se ne era fatta un'altra.
E che questa, come tutte le altre perché Zeus non voleva mai usare l' Olimipikondom... mica per nulla, nelle apoteke dell'Ellade non riusciva mai a trovare la sua taglia... Zeus, ricordatelo, era figlio di un titano, era signore dell'Olimpo e padre di tutti gli dei.
E molti padri di fanciulle da lui amate, violentate, incintate avevano messo sulla sua testa un'enorme taglia... Subito a pensar male, voi, eh?:)
Insomma Era venne a sapere di Semele incinta e subito ordì la vendetta.
Si trasformò (come in tutte le favole) in una brutta e vecchia donna rugosa e con il mantello nero che la copriva da capo a piedi e andò a cercare la ragazza.
Incontratala in piazza a Tebe, la avvicinò con la scusa di vendere dei sonaglini da neonato, e la invitò a sedersi per mostrarglieli.
Semele che era ingenua e nonostante tutti i baci ancora molto "fanciulla" ascoltò e parlò con la vecchia.
Dopo averle detto che il padre del bambino era il grande Zeus, la vecchia ebbe un moto da "delirium tremens" del 5 grado della scala mercalli tanto ché, in piazza, tutte le bancarelle tremarono e caddero a terra molte mele che, ruzzolarono fino ai piedi di Semele. Questa fece per prenderla e addentarne una ma la vecchia la fermò: NON MORDERLA! è avvelenata, non mischiamo le storie e poi, ripresa la calma e sparito il tremore, come una nonna puo' parlare ad una nipote le disse:
Cara ragazza, sei stata fortunata ad avre l'amore e i baci di Zeus, non è da tutte, sai? (e dentro di se: è da tutte quelle che respirano!!!) Zeus è un uomo straordinario e magnifico, ho sentito cose inenarrabili sul suo conto e ho visto cose che voi umani...ehm, scusa che voi fanciulle giovani...
E Semele: Buona donna, non sapete quanto mi fate felice, io lo amo e non vedo l'ora di dargli questo figlio, farei di tutto per lui, potrei anche morire, se me lo chiedesse
E la perfida Era: Devi però sapere una cosa mia cara. Di solito, quando Zeus si presenta al popolo o a un umano non lo fa mai sotto le sue vere sembianze; Il vero Zeus sì che colpisce, tanto è magnifico e dirompente in tutto il suo fulgore.
Sono in pochi, a parte gli dei, quelli che l'hanno visto e ti posso assicurare che sono stati veramente "segnati" da quella visione
Comunque, se tu ti sei innamorata di ciò che hai visto finora, va bene così, perché sottoporti, perlopiù incinta di suo figlio, a vederlo in tutta la sua magnificenza, magari col rischio di una gravidanza anticipata, con conseguenze per il nascituro? fai finta che o non ti abbia detto nulla, cara...
E dandole una carezza sulla pancia che cominciava ad essere ben visibile, si alzò e se ne andò.

La giovane donna rimase ancora un po' a pensare alle parole della vecchia, ignara che nascondessero la vendetta di una donna tradita dal marito.
ma nel pomeriggio incontrò il suo amore e mentre si baciavano gli disse:

Ma io non vi ho detto ancora una cosa importante: la vecchia aveva suggerito a Semele di chiedere a Zeus di esaudire un suo desiderio come prova del suo amore e Zeus, davanti a quella richiesta, in previsione delle lunghe ore di amore che lo attendevano nei giorni a venire non potè che accettare e promise alla fanciulla che le avrebbe concesso QUALSIASI DESIDERIO
E Semele non se lo fece ripetere due volte che subito manifestò il suo desiderio, in quel momento impellente
Oh, mio amato Zeus, avrei una cosa da chiederti, un desiderio che mi sta in cuore più di ogni altra cosa, vorrei che tu, o mio divino ti manifestassi a me in tutta la tua magnificenza, te ne prego, rendimi felice fino in fondo
Zeus rimase di stucco come un barbaZeus, di fronte a quella richiesta... sapeva bene che se l'avesse accolta Semele sarebbe morta ma aveva anche fatto una promessa alla ragazza e lui, per quanto disgraziato fosse, le promesse fatte da dio le manteneva sempre.
Quindi, dopo aver cercato invano, di dissuaderla le disse:
Mia amata, al mio 3 mi vedrai come nessun'altra donna mortale mi ha mai visto, godrai del dio in tutta la sua onnipotenza per un attimo e sarà l'attimo più lungo della tua vita.
la baciò appassionatamente, sapendo che era l'ultima volta che la baciava e cominciò a contare, lentamente per assaporare gli ultimi sguardi di quella fanciulla che per lui era disposta a morire.
Uno...


Due
Due e mezzo
Due e tre quarti
due, trequarti e na n'ticchia
Sei sicura, Sem?
due tre quarti e tre n'ticchie e.....
addio, mia amata...
TRE!

Per il secondo preannunciato dal dio, Semele potè ammirarlo in tutta la sua gloria e potenza ma... Zeus era anche fuoco divino e quando così si manifestava non poteva non incenerire l'oggetto che lo contemplava... e fu così che Semele fu praticamente cremata viva in un battibaleno ma...
Quel fuoco che toglieva la vita la diede anche... Scaldò il bimbo in grembo e prima che quello si rendesse conto di cosa stava accadendo Zeus lo prese fra le ceneri, non ancora completamente formato e se lo nascose nella sua coscia, affinché potesse nascere al momento giusto.
Fu così che al nono mese esatto nacque un magnifico bambino cui fu dato il nome di Dioniso (link: Nascita di Dioniso da una coscia di Zeus).
The end

mf





NB: Il quadro


Jupiter and Semele*
olio su tela; 212 x 118 - Parigi, Museo Gustave Moreau
Il quadro è una delle opere più complesse di Moreau.
La vicenda rappresenta il momento in cui Semele chiede al dio di mostrarsi nella sua gloria, senza sapere che ciò causerà la sua morte, perché incenerita dai lampi divini.
Le figure sono disposte secondo una piramide gerarchica: Zeus sul trono, con il capo cinto dai lampi della gloria, Semele sulle gambe dell'amato in adorazione e nel contempo ferita a morte, come si vede dal fianco insanguinato.
le immagini della Morte e del Dolore, nel registro inferiore e così via personificazioni di figure dolenti e notturne, in un insieme visionario e scintillante.

martedì 23 maggio 2006

lunedì 22 maggio 2006

Senza titolo 968



MetalliMovie - Broken flowers


S. Manfredi, Flowers, Viterbo, "San Pellegrino in fiore"
maggio 2006


Broken flowers (2005)

Regia: Jim Jarmush
Con: Bill Murray, Sharon Stone, Frances Conroy, Jessica Lange, Tilda Swinton, Julie Delpy, Chloë Sevigny (e molti altri)
Voto: 7,5

Don, il protagonista (Bill Murray), al ragazzo che crede essere suo figlio:
Il passato è passato e non dobbiamo pensarci più, il futuro ancora deve venire, l'unica cosa che conta è il presente.

Un applauso alla Colonna sonora

sabato 20 maggio 2006

Senza titolo 967


Test del Week end





Giochino per il Week end. Con l'importanza solita che si può dare ad un test vi propongo (per lui e per lei) questo:
Qual è la vostra perversione?: le domande sono per tutti, grandi e piccini, puoi farlo anche tu, mia cara amica, si si, tu...:)
Poi mi fate sapere, eh?



per LEI



per LUI



E puntualmente è uscito il risultato che mai e poi mai mi sarei aspettata:

Il tuo profilo:

Orgia
Sei da sempre una persona di compagnia. ( E stare in compagnia mi piace)

La tua generosità è nota a tutti e la gente fino ad oggi se ne è approfittata anche troppo. ( si, forse qualcuno se ne è approfittato ma non tantissime persone, tutto sommato so "difendermi").
Prenditi una rivincita e utilizza la tua dote migliore in un'orgia di passione e sentimento.
( sono per il dualismo ad oltranza, non mi convinci caro test) Lasciati trasportare dalla confusione eccitante di trovarsi improvvisamente un piede in bocca, mentre qualcuno cerca di svitarti una rotula.
( l'importante è che non mi svitino la clip metallica in testa e poi, un piede in bocca no, possibile che fra tante parti del corpo deve capitarmi proprio un piede????) Sfoga i tuoi istinti nella perversione che ti vedrà regina di ogni amplesso.
( Mi accontento di fare la principessa e questo test è una sòla, la mia perversione è un'altra ma visto che non è uscita allo scoperto rimarrà segretissima)

E voi? Mi fate sapere il vostro risultato?
Buon fine settimana, perverso, eh?:)



Risultati parziali



Triangolo: Ivan - Matteo
Andrea - Marcello
Max-Masso


Sadomaso (lui): nybras -
PP

Mauro




Culinaria: damina - Ecatina



Feticista: Fabiana


Parapendio: lakross - Wookie - Rosadistrada


Sadomaso (lei) LaFaina

Oggettistica: Lotrovassi

venerdì 19 maggio 2006

Senza titolo 966


Gelosia?







OTELLO - Attento a te, furfante: sii sicuro
di possedere la prova provata
che l'amor mio è donna da postribolo.
Siine sicuro: dammene una prova
ch'io possa constatare coi miei occhi;
o ch'io, per l'immortale anima mia,
ti giuro che sarebbe stato meglio
per te nascere cane,
che reggere al ridesto mio furore.


Otello - William Shakespeare



Nella gelosia c'è più amor proprio che amore
François de La Rochefocauld


L'arte è un'amante gelosa.
Ralph Waldo Emerson



V'è una passione profondamente radicata nella sessualità,
e che è esasperata dall'età: la gelosia.

Beauvoir


La gelosia come il fuoco può accorciare le corna, ma le fa puzzare
Swift


Per la gelosia, niente è più tremendo della risata
Francoise Sagan


Gelosia
Sentimento doloroso che nasce da un desiderio di possesso esclusivo
nei confronti della persona amata e dal timore,
dal sospetto o dalla certezza della sua infedeltà

Definizione del Vocabolario della Lingua Italiana - De Mauro


Otello vuole "LE PROVE".
L'avrà e la tragedia si consumerà.
Doppia tragedia, quando si renderà conto che le suddette erano prove "falsificate".
la gelosia, secondo voi è come recita il dizionario: "desiderio di possesso esclusivo" oppure una distorsione della "visione dell'amore" aggravata da centinaia di sovrastrutture, quelle letterarie comprese?

O semplicemente puro egoismo?
Buon venerdì a tutti, mf


PS: quando mi capita di provare "gelosia" mi "oscuro" come Otello.

giovedì 18 maggio 2006

Senza titolo 965


Meta-soluzione



Raffaello Sanzio - Crocefissione - 1502/3



L'opera era questa.

La signora Geomangio ha subito capito di che quadro si trattava... il commento da lei postato lo descrive esattamente, anche se non cita Autore o titolo.

Trattavasi di un particolare della Crocefissione di Raffaello.

Un saluto, mf

Senza titolo 964


Meta-particolare di?





Un particolare di un quadro d'autore... Lei???. No, sbagliato, lei è molto brava e di alberi ne dipinge in continuazione ma sebbene si lamenti sempre dei suoi 84 anni, non sono mai 500 come quelli di questo magnifico quadro (e questo è un indizio).
Un altro? Va bene, oggi sono uno zuccherino...
E' (anzi, era) un pittore italiano (ma lo avevate già capito, nevvero?)
Ora basta, però... a chi vorrà cimentarsi , buon lavoro !
E buona giornata a tutti, mf

mercoledì 17 maggio 2006

Senza titolo 963


Delirio n. 85986xcp



Gustave Moreau - Salomè con la testa
di S. Giovanni Battista (partic.)
, 1890/98


Non c'è orrore nè sangue... inquietudine (forse un soffio, la tua), dolore o ossessione alcuna
Anzi è tutto molto tranquillo intorno, quasi rasserenante.
Solo sguardi, i tuoi attraverso quegli occhi così scuri, fissi sullo specchio che io non vedo, perché alle mie spalle...
I miei, quasi udibili tanto ti sono vicina in quel luogo buio.
Sguardi fissi anche su di me perché lo specchio è anche fra di noi ma la sua trasparenza mi costringe a guardarti senza che tu mi veda.
Ognuno sa che l'altro lo sta guardando, diretto e quello sguardo produce emozioni e sensazioni inspiegabili, almeno per me è così forse anche per il tuo non essere, questo non mi è dato saperlo, però.
La voce è allegra, rasserenante e a volte tentennante... ma è solo l'imbarazzo di non saper cosa dire ad uno sguardo. Non ci sono timori, l'atmosfera che pare elettrica è mediata da parole scritte e parole dette ma anche solo pensate e impossibili da dire perché è lo sguardo a dire tutto.
Se solo non fossi SOLO una bella testa appoggiata lì, sul vassoio.

mf in : tra sogno e realtà, vorrei che la testa del Battista non fosse solo una testa.
Un saluto a tutti, mf

martedì 16 maggio 2006

Senza titolo 962


I gatti



©S. Manfredi - Gatto nero, gatto bianco, Saline di Tarquinia, 2005


I gatti sembra aspettino sempre qualcosa...
Non sanno cosa ma sanno aspettare, foss'anche l'impossibile.

mf

Senza titolo 961


STILL ALIVE



Acciaccata ma viva e vegeta(le).

Un saluto a tutti, mf*

lunedì 15 maggio 2006

Senza titolo 960


Bollettino medico








- Starnutisco

- Mi cola il naso

- Ho mal di gola
- Ho i brividi

- Forse anche un po' di febbre

- Se non mi "vedete" in giro preoccupatevi pure:)
- Ora vado a casa, saluti a tutti, mf

domenica 14 maggio 2006

Senza titolo 959


Pollici e pollici



©S. Manfredi - Messico e Nuvole - 2006



Non vedrete mai l'unica pianta (o quel che ne rimane) che vegeta nella mia casa .
Vegetare è più che appropriato come termine e non solo perché è una pianta.
In famiglia hanno tutti il "pollice verde smeraldo", io, la pecora nera ho da sempre il pollice verso... (immagino che in una vita precedente, da imperator avrò fatto uccidere centinaia di gladiatori)
Dove pianto io non cresce l'erba.
Non si può essere perfetti, no?

Un saluto a tutti, mf


PS: il titolo me l'ha ispirato il DJ Nybras, mentre mi faceva ascoltare l'omonima canzone

venerdì 12 maggio 2006

Senza titolo 958


Specchio specchio..



©S. Manfredi - specchio per caso - 2006






Specchio, specchio Dei meta-frame (da leggersi frame, così come è scritto
chi è la più (a scelta) tra tutte le (A scelta: dame, rane, sane, grame, anconetane, samaritane, etc.. etc..) del Reame?



Lo specchio cuore-mosaico di MF è appeso su un muro di un antico palazzo, vicino all'obitorio del vecchio ospedale.
Locazione a parte non ho resistito a MetaFotografarlo.

(Nybras ha già detto che è orribile, lo specchio... non infierite oltre, vi prego, ha perfettamente ragione ma è anche vero che non c'è la pretesa di competere abituato ai mosaici bizantini, a Viterbo non abbiamo siffatte meraviglie)


Buon venerdì e fine settimana, mf


P:S: a voi il compito di porre la domanda "Specchio, specchio...!

giovedì 11 maggio 2006

Senza titolo 957


Mf morse










--.- ..- . ... - .- . ..- -. .- ..-. .-. .- ... . .. -. .- .-.. ..-. .- -... . - --- -- --- .-. ... . -.. . .-.. .-.. .- ... . .-. .. . -. --- -. ... --- .--. .. ..- -.-. --- ... .- .. -. ...- . -. - .- .-. -- .. .-.-.-

mercoledì 10 maggio 2006

Senza titolo 956



Il castello


S. Manfredi, Il castello, domenica di aprile, 2006


Era domenica quando K e K. arrivarono. Dal paese era appena scomparsa la nebbia.
Ma la collina ancora non si vedeva, le tenebre la nascondevano, e il fioco raggio di luce indicava il grande Castello.
K e K si fermarono a lungo, stanchi, su una panchina posta sulla via che conduceva alla strada maestra al villaggio, e diedero le loro spalle curve su nel vuoto apparente.


Francesco Cafca feat. mf

Senza titolo 955


Aforismi che turbano









A turbarci e' la tendenza a credere che la mente sia qualcosa di simile a un omino che sta dentro di noi.
Ludwig Wittgenstein



Io che tendo a credere di averne quattro, di omini in testa (per l'esattezza, tre omini ed una donnina), quanto posso essere turbata?
Chiedo aiuto all'Espertone di Wittgenstein per la soluzione.

mf


PS: per alleggerirvi degli omini nelle vostre teste (se ne avete) tornate al post precedente:)

Senza titolo 954


Manamanà o Birobiro?









The question is... Who is Manamanà?
The question is: Who cares?


Guarda e ascolta

Buona giornata, mf

martedì 9 maggio 2006

Senza titolo 953


Quando non si ha niente di nuovo da dire..







... Nè da far vedere, allora si propone un test.
Il test diverte sempre, incuriosisce ed il risultato spesso è lontanissimo da quel che ci aspettiamo.
Tutti diciamo che non ci piace fare i test ma poi appena ce ne capita uno siamo lì a mettere crocine e a calcolare punteggi.
Sì, anche tu, lo so che di nascosto lo fai:)
Questo è un test velocissimo da fare e si intitola "che personaggio dei cartoon sei"?
Titti pare sia quello di mf e mf adora questo pennuto giallo da quando le sono spuntate le prime alucce metalliche.

E il tuo, qual è? QUI per vederlo.

Un saluto a tutti, mft


Risultato del test di mf
TITTY

Sei delicatamente bello-a, e tutti ti amano.
Sei il miglior amico che nessuno vuole perdere. Non provochi mai dolore agli altri e raramente feriscono i tuoi sentimenti.
La vita é una passeggiata.
Sei grazioso e calmo per la maggior parte del tuo tempo.
Tieniti alla larga dai traditori e resterai libero dalle preoccupazioni.


Avrei qualcosa da obiettare in proposito, io Titti me lo ricordo come un gran bastardo furbacchione, finto indifeso, anche se sempre insidiato dal gattaccio che gli sembla di vedele.
Ma tanto è solo un test, no?:)

POST SCRIPTUM: sono curiosa di sapere se c'è un Silvestro, fra voi...

lunedì 8 maggio 2006

Senza titolo 952


Paesaggi di passaggio (II)





© S. Manfredi, Passaggi II - Stargate - 2006






Dopo la "porta di legno", un altro passaggio:
un passaggio legato all'acqua, amniotico, pur tuttavia "piantato" sulla terra.
Un passaggio che probabilmente conduce in un mondo parallelo.
La commistione di elementi naturali mi affascina da sempre.
La natura è un'artista geniale. Al nostro sguardo il compito di vedere l'opera.
Un saluto a tutti, mf

domenica 7 maggio 2006

Senza titolo 951


Perché?












Al casello dell'Autostrada (in qualsiasi parte del mondo io mi trovi) finisce sempre che, se non "imbrocco" la casetta con l'omino che mi dice Buongiorno, mi deve "tot"... pago, aribuongiorno, alza la sbarra e io vado,
devo chiamare l'operatore finché il conducente (stavolta gentilissimo, e anche molto carino, di solito scocciato perché ha perso minuti preziosi) dell'auto dietro scende e viene in mio soccorso?
Che poi è perché infilo il biglietto sempre in qualche buco sbagliato, i soldi li ho sempre precisi e contati, veh?
È successo poco fa, di ritorno da QUI, dove sono stata oggi per QUESTA
iniziativa.
Un grazie a Gabryella per l'invito, la amichevole compagnia e per l'ottimo Cous Cous .
Un saluto a tutti... mf

PS: e non è tutto, sono riuscita anche a non ricordare dove avevo parcheggiato la meta-mobile, nell'unico parcheggio di Fiano Romano... Mi devo preoccupare? Uhmmm



©S. Manfredi - Scritture di strada 2006



Mi sono dimenticata...






Sempre ieri, sempre in autostrada alzo gli occhi verso uno dei grandi cartelloni "informativi, posti al centro della strada e leggo:
Non fischiare in autostrada
se hai sonno accosta
.

Ho pensato subito che fischiare casomai aiuterebbe a rimanere svegli e anche se non avevo affatto sonno ho cominciato a fischiettare qualcosa, sfidando il cartello e la sorte.

Sulla strada del ritorno, di nuovo il cartellone ma la frase in basso non riguardava il sonno (ma l'andare a una velocità moderata) e soprattutto ho capito di aver letto male l'incipit che per qualche gioco di luce si era trasformato in "NON FISCHIARE".
In realtà la parola era non Rischiare. Volevo ben dire che fischiare in auto non è poi così pericoloso.

Buona giornata, mf

venerdì 5 maggio 2006

Senza titolo 950


Metallimito (54 puntata)
Melampo, suo fratello e le loro storie










Metallimito lungo, lo so ma a chi interessa potrà leggerlo con calma, rimarrà qualche giorno:)




Melampo fu un tipo molto particolare e straordinario.
Innanzitutto fu il primo uomo fra i mortali a cui fu concesso (dal sommo Apollo) di profetizzare attraverso la "lettura" delle viscere degli animali.
Pigliava il cuore di un capretto o la milza di un furetto e ti sapeva dire se quell'azione in borsa ti avrebbe fruttato parecchie dracme o se , al contrario il rischio era il "Ricucciaggio" e la bancarotta o in mancanza di liquidi per rientrare anche un'anca rotta fraudolenta (La B è della Banca, di default).
Melampo fu anche il primo ad esercitare l'arte medica e il primo che costruì un tempio al dio Dioniso in Grecia.
Insomma , un primo della Classe (quand'ancora Classe nemmeno esisteva e nemmeno Apollinare).
ma non è finita qui: Il nostro Melampo capiva la lingua degli uccelli(*) : Allodole, pettirossi, rondini e colibrì, passerotti e quant'altro... Meglio di San Francesco che in seguito per distinguersi da lui imparerà anche a parlar coi lupi.
E sapete come fece ad imparare il linguaggio della LIPU che, guarda caso anagrammata dà proprio LUPI? (Melampo, non Francesco)
Un giorno, mentre giringirava per il solito bosco vide un uomo (dagli stracci laceri che indossava e sporco com'era gli sembrò un servo) che aveva in mano una cesta. La cesta era piena di serpenti appena nati, dei cucciolini che a vederli ti veniva voglia di farti una sciarpina sibilante e morbida o un collier viscido da sera con linguina biforcuta che finisce fra la scollatura ...
Il servo però a quei cucciolini voleva eliminarli: quando Melampo vide che il servo accendeva un focherello per farsi gli spiedini di serpe a cena intervenne e lo fece fuggire minacciandolo con un bastone, una spada e un temperamatite.
E mentre stava riponendo nella cesta, amorevolmente, due dei serpentelli che avrebbero dovuto essere sacrificati per primi, tutti gli altri, per riconoscenza gli si inerpicarono su per le spalle, poi al collo e infine gli andarono tutti, in fila per uno, come bravi scolaretti, a leccargli le orecchie...
Quelli più piccoli e sottili fecero anche da cotton fioc, infatti, poi, il nostro oltre a capire quel che dicevano gli uccelli, ci sentiva 100 volte meglio tanto che udì la su mamma chiamarlo dalla casetta in paese:
Melampooooo, Melampo vieni a casa che t'ho preparato il souvlaki come piace a te!!!!!
Ora non venitemi a chiedere perché uno che viene leccato da un serpente si trova a parlare l'uccellese... e non provate nemmeno a scrivere nei commenti il processo "inverso", okay? Vi diffido dal farlo, pena la cancellazione del commento:))))
Torniamo a Melampo.
Costui aveva un fratello che si chiamava Biante. Biante era innamorato di Pero. Pero era la loro divina cugina (e pure qui niente battute ché il commento ve lo cancello!:). Ma Pero aveva un padre, tal Neleo (di cognome faceva Locco) che, avido com'era pretendeva che chi sposasse il Pero portasse in dote la famosa mandria del re Filace.
(Filace, era così geloso delle sue bestie che tutto pensava fuorché a venderle e aveva fatto un reticolato metallico, con tanto di scossa elettrica a 450 V attorno che nessuno osava avvicinarsi, nemmeno a guardarle).
Oltre alla sua mandria però Filace amava ancor di più suo figlio Ificlo ed era disperato per lui perché il giovane aveva problemi di potenza sessuale. Cioé?
Cioé era impotente, con la sua signora faceva cilecca, si era autodepisellizzato, insomma un dramma anche perché così la dinastia regale non poteva avere seguito (a meno che non si fosse interpellato il giardiniere o il bovaro o il cuoco).
Il nostro Melampo allora si presentò a Re Filace e gli disse:

Mio signore, vi propongo un affare: io guarirò vostro figlio dal male che lo affligge e vi farò diventare nonno ma... in cambio voi mi darete la vostra mandria .
Il re che teneva alla dinastia, per fortuna, più che a 1536,9 vacche e capre e agnelli disse a Melampo che l'affare si poteva fare.
Oh, voi non ci crederete ma il Re Filace dopo nove mesi era un Nonno Felice del piccolo Podarce.
(immaginatevi Gino Bramieri con il peplo e la corona in testa e avrete l'immagine del re ellenico).
E così Melampo ebbe il bestiame... E siccome aveva fatto tutto questo affinché suo fratello Biante potesse coronare il suo sogno d'amore col Pero... che fece? Regalò tutta la mandria a Biante che, innamorato com'era portò subito la dote a Neleo il quale non ci pensò due volte a dare in sposa Pero a Biante e così vissero TUTTi contenti e felici...

Ma...



Hermes trasporta una donna morta con un angelo alla guida del carro


Dove andate? Mica finisce qui!

Allora, diciamo che per un po' tutti furono felici e contenti ma si sa, la felicità non dura mai in eterno, anzi, a volte nemmeno 20 anni:)...
Disgrazia numero uno: dopo qualche anno Pero morì ed era ancora molto giovane... non si sa di che morì ma posso assicurarvi che Pero perì fra le braccia del marìto.

Disgrazia numero due: che è poi quella che è direttamente attinente al nostro protagonista del metamito, ovvero a Melampo.
Dovete sapere che in quel periodo regnava in Argolide il Re Preto. Costui aveva tre belle figlie: Lisippe, Ifinoe e Ifianassa (okay, dai nomi sembrano tre caccavelle ma vi assicuro che erano tre fighe).
Pare che ad un certo punto le tre fanciulle, fecero un grave un torto alla dea Era, che noi sappiamo quanto essere vendicativa e incazzosa all'uopo.... e che questa, appunto per vendicarsi le aveva fatte impazzire tutte e tre di colpo.
Ma mica le aveva fatte impazzire così, tipo il mio amico Nyb o come il Matto di Francesco... no, no! Era aveva fatto in modo che queste tre sorelle tutt d'un tratt pensassero di esser diventate delle Giovenche, o vacche, se preferite...
Fatto sta che le tre se ne andarono su per i monti, con la loro follia, probabilmente a seguito delle Menadi (ve le raccomando...) a far baldoria e orgiastizzare giorno e notte, costringendo i poveri viandanti a soddisfare tutte le loro voglie e brame.
Che c'entra Melampo in questo casino? presto detto... Il nostro uomo di nuovo si offrì come solutore del problema, così come aveva fatto tempo prima per l'impotenza di Ificlo, così anche stavolta si presentò al re Preto e gli disse:
Mio signore, vi propongo un affare: io riporterò sane, salve e soprattutto con la ragione di nuovo al proprio posto tutte e tre le vostre figliole.
In cambio mi cederete un terzo del vostro regno, che ne pensate, sire
?
Il re lo guardò e pensò che dopo le figlie anche quello aveva perso la ragione e lo invitò ad andare a bersi qualcosa all'osteria che forse non si sentiva bene.
E Melampo uscì dal palazzo...
Ma la pazzia furiosa contagiò anche altre donne di Argo.
Chi andava in giro danzando danze lascive, chi si prostituiva senza ritegno davanti ogni portone, chi si offriva nuda ai passanti e chi... ancor più folle arrivò ad assassinare i propri figli... Molte seguirono nella disgrazia le figlie del Re Preto su per i monti.
Allora il re, sconvolto da quello che stava accadendo nel suo regno ripensò all'offerta di quello strano giovane e lo mandò a chiamare, dicendogli che aveva pensato di nuovo alal sua proposta e che accettava.
melampo che era sì generoso e buono ma anche scaltro e intelligente disse allora al re:
Mio signore, giorni fa la mia proposta riguardava la guarigione di tre donne, ora sono aumentate e di gran numero, ritoccherei un pochino la "parcella", sapete mio signore quanto è difficile vivere degnamente, al giorno d'oggi e quanto costa la vita... ho un sacco di spese...
Il re lo guardò quasi adirato e gli chiese in cosa consistesse quell'aumento.
Mio signore, venendovi proprio incontro e cercando di farvi lo sconto più grande possibile ora vi chiedo due terzi del vostro regno, un terzo per me, uno per il mio povero fratello vedovo ché da quando gli perì Pero più non si riprese dalla depressione e anche i suoi affari furono lasciati andare...
E poi Sire, gli affari sono affari, giusto? Io vi libererò dalla follìa che affligge Argo e voi mi pagherete l'equo compenso, suvvia, resterete pur sempre re per un terzo, la corona non mi interessa, che ne dite?

Al re non rimase che accettare, seppure a malincuore, l'offerta di Melampo e firmarono un contratto dove si stabilirono le condizioni nel caso in cui le tre figlie del re e le altre donne tornassero ad Argo rinsavite.
Melampo riferì quindi del colloquio avuto col re, al caro fratello e insieme "assoldarono" un gruppo di giovani forti e determinati per porre fine alla disgrazia che regnava su Argo.
Il gruppo trovò l'altro gruppo invasato di sesso opposto che, ovviamente cercò di sopraffare sessualmente il gruppo maschile...
ma i baldi giovani, in previsione dei due terzi del regno i due fratelli e della lauta ricompensa i giovani, riuscirono a dire No a tutte le ragazze che si offrirono loro nei modi più svariati...
Non solo ma riuscirono a raggrupparle tutte e dopo averle messe in fila per due, minacciandole di percosse a male parole, quelle li seguirono fino alla città di Sicione dove i masculi virilissimi le costrinsero ad entrare in un pozzo consacrato e purificatore dal quale, dopo il bagno forzato ma catartico, ne uscirono pure e monde come delle verginelle e la frenesia "lavata" rimase a far ribollire le acque del pozzo per diversi giorni.
Tornarono quindi tutti ad Argo, il re rispettò il contratto , ai due fratelli andarono due terzi del regno, le donne tornarono a casa chi dai loro mariti, chi dai genitori, chi dai loro figli morti (le più sfigate)---
Inoltre Melampo prese come sua sposa Lisippe, mentre Biante volle maritarsi con Ifianassa.
Ifinoe, vsto che non c'era un terzo fratello rimase lì per lì zitella ma poi, sicuramente avrà trovato uno sposo.

E stavolta vissero veramente tutti felici e contenti.
The end

Buon fine settimana a tutti, mf





(*) La comprensione del linguaggio degli uccelli allude alla conquista dell'immortalità: "E tale conquista dell'immortalità" spiega Guénon "implica essenzialmente la reintegrazione nel centro dello stato umano, cioè nel punto in cui si stabilisce la comunicazione con gli stati superiori dell'essere.
Appunto questa comunicazione viene rappresentata dalla comprensione del linguaggio degli uccelli; e di fatto gli uccelli sono assunti frequentemente come simbolo degli angeli, cioè precisamente degli stati superiori.



Renè Guénon, Simboli della scienza sacra

giovedì 4 maggio 2006

Senza titolo 949


4 Maggio duemilasei(virgola cinque)









©S. Manfredi - Cespuglio non ancora fiorito - Tuscania, 2006


C'è un nuovo mediometallimito in attesa di reinvenzione ma oggi non ho molto tempo per reinventare anzi sono proprio di corsa.
Domenica scorsa, andando verso Tarquinia per riportare Pujo nel suo nido (prima che la zia la frullasse dal balcone) Max ha voluto fare sosta a Tuscania per farle visitare le due chiese antichissime, Santa Maria Maggiore (V sec) e San Pietro (VIII sec.)
In tanti anni le ho visitate diverse volte ma ogni volta , questi antichi mattoni riescono a sorprendermi.
Buona giornata, mf

mercoledì 3 maggio 2006

Senza titolo 948


Questa non è una rana








©S. Manfredi - Avrebbe potuto essere un principe - Tq, 2006



Era un principe.
Non era biondo nè aveva gli occhi azzurri ma era un principe.
La principessa lo aveva guardato, con tanto di "flap flap" di ciglia e movenze sinuose.
Forse non sarebbero stati felici, probabilmente contenti... ma lui voleva la felicità.
All'avvicinarsi di lei verso sue labbra si era principescamente tirato indietro, con un inchino nobile e gentile.

Ma non aveva messo in conto che, una principessa rifiutata è una principessa vendicativa.

Buon mercoledì a tutti, mf

PS: La rana senza testa l'ha trovata Pujo nel giardino di casa e l'ha presa in mano , come niente fosse (Max, da un lato che guardava schifato il corpo straziato del batrace) gridando: Una rana senza testa! Una rana senza testa! Poverina, mettendola poi a terra sia a "pancia" all'aria che a "pancia" in giù.
Poi le ho chiesto di metterla in posa per una foto regale e questo è il risultato:)

martedì 2 maggio 2006

Senza titolo 947



Epifania di aprile


S. Manfredi, Piccione in pericolo, Roma 2006


Il primo maggio, quest'anno mi è sembrato un po' come il giorno della Befana: L'Epifana tutte le feste si porta via.
Dopo Pasqua e il ponte del 25 aprile con questa data si è concluso un mese quasi natalizio.
E gli italiani (soprattutto i più coglioni) si sono fatti un regalo.
Dopo la Festa del Lavoro si ricomincia.
Quindi un semplice augurio: Buon Lavoro a tutti (e per tutti).
E buon martedì a voi.

mf