giovedì 28 febbraio 2008

Senza titolo 1465



S'io fossi...



© S. Manfredi, Titolo per un libro sulle tartarughe, 2008


No, non foco (c'è già sifossifoco splinderista:), né acqua, né vento, né Dio, né imperator (caso mai imperatessa, ecco sì:))).
No, si fossi una scrittora, una vera scrittora, di quelle che fanno sognare chi legge, che fanno pensare e riflettere, di quelle che conoscono alla perfezione la lingua italiana e che mettono le virgole sempre al posto giusto e non alla sinfasòl/ndo'cojocojo. Si fossi una scrittoressa io scriverei un sacchetto di libri i cui titoli sarebbero:


1- Elogio della lentezza delle tartarughe (pp. 68):

(titolo pensato guardando Uga, la tarta di Jo Pujo già uscita dal letto di Argo e che sul prato va decisamente più veloce di Achille).



2- Vorrei vedere veramente le scene che mi immagino nella testa (pp. 359,6):
(Libro di deliri onirici dettati dai magnifici 4).


3- S.P.M. Sintomi, durata e conseguenze (pp. tante quante il numero di s.p.m. nella vita di una donna):

questa sindrome che tutti credono di conoscere ma solo chi ne soffre veramente sa quello che ti può far fare e non fare : .
Sì lo so, a quasi 45 sono praticamente in pre menopausa (si sbrigasse) ma io ne soffro e vi assicuro che non è piacevole.


4- Le mie memorie (pp. 2597,5):

libro da scrivere prima dell'AVVENTO ... del morbo di Alzy, ovviamente).



5- Parenti (s)conosciuti, Владимир Ильич Ульянов (pp. Q.B.):

Capire il perché del fallimento della sua grande rivoluzione) . Ma questo è un libro storico non un romanzo e dei parenti, seppure alla lontana e defunti, è bene non parlarne.


6- L'ontano lontano (pp. 189,9):

(Storia di un amore impossibile ma col cacchio che la protagonista finisce sotto a un tram, scordatevelo! Anche titolo di una metafoto, mi pare).



7- Geronimo: 1-2-3-9 (pp. 1239):

(Storia di amori segreti, di silenzi, di parole non dette, di manoscritti in bottiglie e di pensieri immondi).




Sifossi una scrittora questi sarebbero i titoli di ALCUNI dei libri che scriverei. Ma non lo sono e saranno solamente il pretesto per scrivere un post.
E non sono nemmeno Cecco, tutt'alpiù "Sononsono". Va beh, vi voglio bene lo stesso (a tutti!).

Buon giovedì notte, venerdì e fine settimana, io domani verrò trascinata da un'amica da M.W perché deve comprare un iPod touch per il compleanno del marito, e qui nella TusciaCapital pare siano tutti esauriti.
mf



Segnalazjia /solo per oggi, signori e signore...






QUI e solo QUI , troverete il blog che non c'è, arroccato sull'isola che ognuno di noi pensa di vedere almeno una volta nella propria vita, sì, quella in fondo a destra prima del bagno, e poi dritto, fino a mattina.
Solo per oggi, andate e leggetene tutti... e ringraziate HErr Herzog/Effe per saper fare magistralmente cose che non esistono:)

mercoledì 27 febbraio 2008

Senza titolo 1464




Gioedi, 28/02/2008


Come ieri, più di ieri= the post remains the same

Tiro, Pelia, Neleo e altri feat. Jimmy, Robert, John...
I had a dream. Crazy dream. Listen here




PS: Crepi la liquirizia: voglio anche confortarmi con le stelle, che oggi sembrano essere positive (saranno malate?)



cancro

Oroscopo del giorno
Giovedì 28 febbraio 2008

Oggi grazie a Urano in buon aspetto puoi prendere una iniziativa coraggiosa alla quale pensi da tempo.
Sia l’amore che il lavoro sono sotto la buona stella.
















Metallimiti (LVII)

Tiro, Pelia, Neleo e altri











C'era una volta una bella fanciulla. il suo nome era Tiro. Tiro andava sempre con le sue amiche, al fiume vicino casa, a lavar la biancheria, a raccoglier sassi di fiume, a raccoglier fiori nel campo adiacente...
Vai oggi, vai domani, ogni giorno si bagnava presso la riva del fiume Enipeo, tanto da arrivare a covare per lui (per il fiume, sì!) un folle amore.
Inginocchiata sulla sua riva giorno dopo giorno gli sussurava parole soavi e dolci... era amore
Fiume fiumello sono innamorata di te, sogno di tuffarmi nelle tue acque e di lavarmi con la tua schiuma , ti prego, dimmi che anche tu mi ami come io amo te.
E così per giorni e giorni... Ma Enipeo niente, non se la filava di pezzo... nemmeno un'onda a bagnarle la veste virginale, quell'infamone.
Poseidone, fratello di porcoZeus e non meno impudico di lui, dal profondo del mare che tutto ode aveva ascoltato per giorni quelle parole d'amore e aveva capito che Enipeo proprio non voleva saperne della bella Tiro.
E visto che era proprio bella e quelle parole erano veramente suadenti
in tiro ci fini lui con tanto di tridente impennato verso il cielo, a sfidar la gravità marina.
E così, visto che era bobile e generoso decise di fare una buona azione e di aiutare quella povera vergine a riempire il suo cuore di amore e... trasformatosi in Enipeo dichiarà tutto il suo amore a Tiro e in tiro per tiro e su tiro e i due si accoppiorno per ore ed ore, annaspando fra i flutti e le onde (oggi qui tra noi ci sarà un blogger che leggerà, con tanto di brevetto da sub, appena conseguito, e immagino si immergerà in apnea, nel postiro:).




Ph: Lucien Clergue (© tout droit réservé galerie baudoin lebon)


Come in tutte le storie di accoppiamenti non protetti, lei rimase incintissima... Non solo, capì ma non chiedetemi come che non era stata "presa" da Enipeo ma dal possente Poseidone e dalla vergogna decise di nascondere i frutti del suo peccato (va beh, vergogna, vuoi mettere il grande pesce degli abissi con un pescetto d'acqua dolce?) e così in segreto partorì due bei gemelloni e sempre in segreto li abbandono sulla montagna.
Come in molti altri miti passò di lì a breve e per caso un guardian di cavalli che aveva sentito piangere un bambino. E ti credo, un cavallo, passando aveva dato una zoccolata in fronte a uno dei due e fu per questo che il guardiano non appena li vide, chiamò Pelia quello col bozzo sulla fronte (meno male che non lo aveva scalciato sulla fontanella aperta!) e Neleo quello senza bozzo. E se li portò a casa dove l'aspettava sua moglie (una befana antipatica e scorbutica) Sidero e ivi crebbero i due pargoli.

Durante il periodo in cui i ragazzi vissero col mandriano e signora, questa si comportò peggio che la matrigna con Biancaneve, li trattava male, li picchiava, li faceva sgobbare come muli e li trattava come due schiavi, anziché come due figli, come avrebbe dovuto essere. Ma i due se lo ricordarono, poi, di tutto quel che Sidero (fredda, lo dice il nomen omen!) gli aveva fatto passare. Quando i due furono abbastanza grandi gli fu rivelato chi fosse la loro vera madre e i due decisero di vendicarsi della matrigna. UCCIDENDOLA.
Sidero, che stupida non era e che un po' di sensi di colpa forse li aveva capì subito le intenzioni dei fanciulli e andò a rifugiarsi e di corsa nel sacro tempio di Era. Si sa, come in chiesa un tempio è sacro e inviolabile, chiunque puà chiedere asilo e ancor più nell'antica Grecia. Gli dei che vedevano oltraggiati i loro templi potevano diventare veramente feroci, dpo.
Ma Pelia e fratello se ne sbattevano del tempio e una volta dentro, per Pelia fu un attimo acchiappare Sidero, bloccarla e, tagliarle di netto la gola proprio davanti l'altare della grande dea Era (n.dr.Rimembrate questo fatto).
Dopo l'efferato eccidio la loro madre, Tiro, oramai adulta decise di sposarsi, stavolta niente fiumi o mari o pesci ma con Creteo, un eroe tessalo. Da Creteo ebbe altri figli fra cui Esone , che da grande sarà il padre del grande eroe Giasone. Ma ora questo non ci interessa.
Pelia, che proprio uno tranquillo, come si è visto, non era ad un certo punto fece la voce grossa e usurpò il trono al fratellastro Esone, che vabbè, ha la rima già stonata di suo ma se è per questo ce l'hanno tanti politici nostrani la rima in Oni e non solo quelli che io non amo particolarmente:).
;a anche questo ci interessarà dopo metà aprile, vediamo che succede con gli oni del M. mito:).
Pelia ora era diventato il re di Iolco e siccome non si sentiva la coscienza tanto pulita decise di andare dalla signora Pizia per sentir cosa gli riservava il futuro.
la Pizia, precisa come sempre gli predisse che un bel dì avrebbe dovuto tenersi alla larga da un uomo con un sandalo solo.
Cazzo dice questa? Penso' Pelia ma ringraziò e tornò a palazzo e per lungo tempo le cose andarono lisce come l'olio di Grecia che è buonissimo.
Tempo dopo il re Pelia decise di indire una giornata in onore di suo padre Poseidone , giornata di festa, di agnelli e buoi sacrificati, di danze, di balli, di qualche orgiuncola e di musica a base di aulos, cetra, flauto e siringa. Il re Pelia , che aveva un bel palazzo fuori città, per onorare la festa dovette spostarsi e attraversare il fiume che lo separava dal villaggio.
Nel frattempo per il sacrificio a Poseidone un altro uomo si recò al villaggio, Giasone e nell'attraversare anche lui il fiume smarrì uno dei sandali. Non appena Pelia lo vide ebbe anche una chiara visione dell'oracolo e, senza perdere minimamente la testa si avvicinò con nonchalance al giovane e gli disse:
Senta lei, buon uomo, mi consenta una domanda: se lei fosse un uomo di potere e se un oracolo, mettiamo la Pizia le rivelasse che uno dei tuoi sudditi ti ucciderà, lei che farebbe?

Giasone che era stato già avvisato e "imbeccato" da Era (che doveva vendicarsi per l'affronto subito nel suo tempio, ricordate?) rispose con altrettanta nonchalance:

Manderei questo cittadino alla ricerca del Vello d'Oro, vostra maestà.
Pelia non se lo fece ripetere due volte e ordinò al giovane di andare a cercare il Vello d'oro e senza perdere tempo.
Giasone in poco tempo mise insieme il meglio della gioventù greca e insieme partirono alla ricerca di questa che altro non era che la pelle di un ariete che era stata consacrata al dio Ares e che era passata di mano in mano fino a consumarsi e fino ad essere protetta da un drago grande e grosso, in una terra ai confini del mondo conosciuto, chiamata Colchide, che a saperlo, col cavolo che Giasone sarebbe andato, con tutti i casini cui è andato incontro, dopo averla cercata facend un giro che pure Amundsen a saperlo, e guardando QUESTA mappina, si sarebbe rifiutato di fare.
Nel frattempo Pelia si macchiò di altri crimini, mai stanco di potere e di esercitarlo su chiunque.
Aveva condannato a morte il fratellastro, Esone, nonché padre di Giasone. In onseguenza di ciò la moglie di Esone, nonché madre di Giasone si tolse la vita, impiccandosi maledicendo quel farabutto spietato di Pelia.
Nel frattempo la donna, aveva avuto un altro figlio da Esone, quindi fratello di Giasone: Promaco. Figlio che seppure di pochi mesi, Pelia ebbe il coraggio di uccidere, eliminando così, un altro possibile successore al trono.
Insomma, una specie di Unno greco, una morte falciatrice spietata il cui futuro era comunque già stato scritto e rivelato anni prima, dall'oracolo.






Giasone affrontò decine e decine di avventure, prima di riuscire a conquistare il Vello d'oro ma, come sappiamo, alla fine ci riuscì e lo portò trionfante a Iolco, da quel re che gli aveva fatto quella strana domanda. Una volta arrivato in patria venne a conoscenza della morte di Esone, di sua madre, dell'assassinio del piccolo Promaco e di tutte le schifezze perpetrate sa quel mostro malato. Ma attese. Andò da Pelia, gli consegnò la pellaccia dell'ariete morto e salutatolo come si fa con un re, se ne tornò a casa sua, dove c'era sua moglie , la maga Medea che si era portato direttamente dalla Colchide. E siccome in quel periodo andavano ancora d'amore e d'accordo come due piccioncini, una volta arrivato al porto, dove ancora era ancorata la nave con parte dell'quipaggio a bordo, dopo averla coccolata per un'oretta e 48 minuti le disse: Medea mia, tu mi devi aiutare a fare in modo che quel figlio di Tiro la paghi cara, per tutte le sue nefandezze!
Medea che era maga, nipote di Circe, bellissima donna e donna temibilissima (anche lei, in quanto a nefandezze non è seconda a nessuno ma questa è un'altra storia) che fa? Promette al suo beneamato di aiutarlo e il giorno dopo, dopo essersi, grazie ad una pozione magica trasformata in una vecchia mendicante riesce ad entrare a palazzo del re così conciata.
Una volta dentro "PUFFFF" si ritrasforma nella splendida donna che era, anche con qualche rotondità in più che si sa, non guasta mai e si propone al re come colei che puo' farlo ridiventare giovane e forte come tanti anni prima.
Per far questo si serve della magia e, preso un ariete (il solito povero ovino sacrificale), lo uccide, lo fa a pezzi e lo mette a bollire in un gran pentolone.
Mescola un poco e dopo poco ne tira fuori un giovane agnello belante. Cazzo!!! Esclamò Pelia,incredulo , che forse avrebbe dovuso chiamarsi Pelione, vista la furbizia dimostrata in questo caso. Come hai fatto? Pure io, pureio voglio tornà bello giovane e forte così butto via ste pastikkoi da puffo che mi fanno male al Kardià - e pregò la maga di sottoporlo al trattamento antirughe il prima possibile.
Medea che non cercava altro gli disse di andare a adormire e, trovate nel palazzo le sue due figlie, Evadne e Anfinome, le convinse ad ucciderlo, farlo a pezzi e metterlo nel calderone a bollire. Va da se che le due figlie non amavano il padre alla follia ma rimasero comunque titubanti per parecchi minuti prima di farsi convincere dalal maga Medea , che alal finele convinse al cento per cento della storia del ringiovanimento. E così fecero.
Pelia fu ucciso nel sonno, smembrato e bollito.
Medea, che aveva calcolato tutto, disse alle due donne di andare su in cima alla torre perché per fare in modo che l'incantesimo riuscisse, qualcuno avrebbe dovuto agitare delle fiaccole in direzione Olimpo, per ingraziarsi gli dei. Ovviamente questo era il segnale convenuto con Giasone, affinché si apprestasse a salpare l'ancora e aspettare che Medea lo raggiungesse, dopo essersi accertata che il gran bastardone fosse diventato purea di Pelia, anziché farlo resuscitare con 30 anni di meno.
E fu così che Giasone ebbe la sua vendetta. Acasto, figlio di Pelia, una volta scoperto il parricidio divenne lui re di Iolco e bandì dalla città e Giasone e le sue sorelle, colpevoli di parricidio e istituirà dei giochi ginnici in onore di suo padre.
Ma la storia di Acasto magari ve la racconto la prossima volta, che è pure più breve di quella del nefando padre.
saluti, mf

lunedì 25 febbraio 2008

Senza titolo 1463


Met*art*quiz


© MF, li ho solo uniti in un unico quadro, 2008



QUI la versione XXL.
Non è affatto difficile, Undulant mi ha comunicato la soluzione telepaticamente. Posso solo dire che sono due quadri distinti e che i due soggetti sono stati anche due "metallimiti".
mf



Madame De Mimosas


Ha indovinato l'accoppiata, nonostante la vittoria telepatica fosse di Undy...
Siete troppo bravi. Dovrò usare particolari particolarissimi, tipo qualche chiodo di crocifissione o la freccia usata per trafiggere una coscia di S. Sebastiano.
Non c'entra un tubo ma... qualcuno di voi ha notato che, nella pubblicità di una nota marca di latte, dicono: XXXXXXXX produce i LATTI di migliore qualità?
Capisco che la lingua nei tempi debba necessariamente evolversi e che, pur aggrappandosi a qualche specchio, QUI si arriva anche a giustificare i "latti". Perdonatemi però, io ho imparato la grammatica sui libri di Pinocchio e il latte pluralizzato mi fa venire un po' di acido.
Buona giornata tutti, mf

sabato 23 febbraio 2008

Senza titolo 1462


MetasorpresaperMax


© Max il giovane fecit


... È appeso nella stanza di Federica.
E ora qui nel blog, all'insaputa dell'autore, che da giovane disegnava e dipingeva, autodefinendosi Michael Angel :)
mf

PS: nota tecnica, il quadro è un particolare di una foto scattata da 6 metri di distanza e quindi la qualità della riproduzione è pessima. Se l'autore vorrà potrà rifotografarlo a dovere...

25 febbraio
Fotografata con luce migliore e da vicino, QUI la Max opera giovanile che, per precisione, è "grafite e olio su tela".



Aggionatjia/segnalatja del lunedì


È uscito qualche giorno fa l'ultimo numero di Buràn, dedicato al cibo. A lato, sulla colonna di sinistra il banner: cliccate e mangiatene tutti.
mf

giovedì 21 febbraio 2008

Senza titolo 1461


Meta-variazioni


... Perché quando io rimango sola a lungo... i magnifici 4 non potete immaginare cosa combinano.
E oltre al dolore fisico causato dall'influenza, quello psichico, causato da "silenziosi ma assordanti silenzi". E io penso, rimugino, grido nello stomaco e sentenzio.
In realtà è un bombardamento continuo e assordante ma senza rumore alcuno, proveniente dall'esterno.
Che Zeus ci protegga, buon fine settimana a tutti. mf












Senza titolo 1460


Meta is Back?!?


Caravaggio, La resurrezione di Lazzaro, 1609


Bentrovati a tutti. Sono (quasi) guarita. Ho le gomme un po' a terra e residui di muco nasale non molto eleganti da lasciarvi come immagine. Il metallo con la febbre si è un po' scaldato ma tornerà nella sua forma iniziale, credo. Qualche residuo anche di tosse metallica, con brevi "gracchìi" gialloverdini in caso di espulsione violenta. Ma sto bene.
Invece stamattina, ho messo in moto la metamobile e... MORTA. Anche lei influenzata? Come primo giorno di uscita subito smadonniamo! E chiama l'assistenza e aspetta l'assistenza... Da una prima analisi la diagnosi è Batteria= 0!: le auto sono in simbiosi con i loro proprietari?
Sali sul carroattrezzi e vai nella Toyotautofficina. Visita approfondita: diagnosi= Batteria=0.
Intanto Max al telefono incolpa Meta delle peggiori efferratezze nei confronti della "creatura". Ma che cazzo ne sai tu, che non distingui il freno dalla frizione? Mi raccomando, digli che lasci sempre la chiave nel cruscotto inserita!!!
Guarda che la lascio spenta, la macchina, testone! E ricordati di prendere appuntamento per fare il tagliando! Ecco, questa è l'unica cosa sensata che hai dtto... anche se dovrai risolvere quel problema che sai, prima. Tu non preoccuparti, prendi appuntamento al resto ci penso io.
Visto che ci sono poi passo a prender appuntamento anche dal giardiniere, l'influenza ha ammosciato pure il cespuglione e mi pare di avere più capelli bianchi, cacchio!
Fai come ti pare ma poi vieni in ufficio, che io mi sono stufato di stare senza di te.
Allora ti manco? Lo ammetti che senza di me sei perso? Diciamo che i percepisce la tua assenza... Dài sbrigati, poche chiacchiere... e parcheggia bene!

Signori e signori, tutto cambia, niente cambia e... i magnifici quattro sono ancora molto incorlusprodiostriti
Buon giovedì a tutti, mf

PS:: il film di Raiuno sul Caravaggio a noi 5 è piaciuto.
PS2: grazie a tutti i commentatori al post "Obama"-"Malattia" e in particolare a Francesca, Piero, Andrea, Petarda (c'ha un nome strano non so se vuole renderlo pubblico:), e la sorellona Sabrina che riesce sempre a trovare qualcosa di buono laddove io vedo solo merda :)

sabato 16 febbraio 2008

Senza titolo 1459



Great expectations


© S. Manfredi feat. Max, 2008



Aggiornamento, lunedì 18:
qui a casa Metalla siamo tutti malati: MF e i quattro neuroni sono a letto con la febbre, fanno fatica a riconoscersi tra di loro. Ariel ha smesso di rigurgitare peli ma ha iniziato a starnutire. Io (Max) sono passato in ufficio per sistemare un paio di emergenze ma fra poco me ne torno a letto.
Insomma, se fra una paio di giorni non avrete avuto altre notizie mandate i soccorsi... ecciù!

venerdì 15 febbraio 2008

Senza titolo 1458


Arraffazzoned English Lesson
Al posto delle metabarze



Dopo lo Svalentinaggio, S. Faustino... e più infaustino che altro. Amberella che mi invia per mail tutte le barze che di solito ho già postato, qualche giorno fa mi ha spedito lo scioglilingua (adatto soprattutto a logopedisti e Romagnoli). L'inglese lascia a desiderare, va beh, ma nessuno è perfetto né noi 5 si tende alla perfezione come ultimo scopo della nostra esistenza.
Fra l'altro, stamattina sto scrivendo dal mio "vecchio" eMac e mi sembra di essere nel parco giurassico dell'informatica. I tasti sono duri, lo schermo piccolo, ho dimeticato gli occhiali al ristorante a Perugia e ancora non li ho recuperati, ma il mio supermac serviva a Max e io sono stata momentaneamente spodestata.
Se ci saranno più errori di battitura del solito sapete perché.
Vi lascio alla strana lezione di "Suichsuoch", meglio.


Per chi dice che l'inglese è facile, legga questo a voce alta...


1 - Modulo principianti


Tre streghe guardano tre orologi swatch. Quale strega guarda quale orologio swatch?

In inglese:

Three witches watch three Swatch watches. Which witch watch which Swatch watch?


2 - Modulo avanzato

Tre streghe "trans" guardano i cinturini di tre orologi Swatch. Quale strega trans guarda i cinturini di quale orologio Swatch

In inglese:

Three switched witches watch three Swatch watch switches. Which switched witch watch which Swatch watch switch?


3 - Modulo per masters

Tre Streghe svedesi transessuali guardano I cinturini di tre orologi "Swatch" svizzeri. Quale strega svedese transessuale guarda quale cinturino di quale orologio "Swatch" svizzero?

In inglese:

Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches. Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch switch?

Buon fine settimana a tutti, mf

giovedì 14 febbraio 2008

Senza titolo 1457


Metallipaintings + Svalentinaggio



Quadro di... (particolare con illuminazione aggiunta)




No, non è lo Zio Fester ma ogni volta che vedo questo personaggio non poso fare a meno di pensare a lui. E mi sono divertita (mi basta poco, lo sapete) a "illuminarlo" con una lampadina, alla maniera dell'Addams.
Ora tocca a voi però dire da quale quadro è stato prelevato lo zietto. E Undulant non c'è!!!!!!!

Nel frattempo mf chiude per Svalentinaggio. Mattinata di ferie che trascorrerò con nipote n. 1, Federica.
Buon svalentinaggio a tutti.
Geronimoooooooooooooooooooooooooooooooooo!


A chi interessa, il quadro da cui è stato scontornato lo "Zio Fester" era questo:






L. Signorelli - Pala di Sant'Onofrio -
Madonna e Bambino con Santi
- 1484



mercoledì 13 febbraio 2008

Senza titolo 1456



Metallicafisicando



© S. Manfredi, Like a horse(Man)?, 2008


Se non vi piacciono i Metallica non cliccate QUI. Nel caso voleste farlo, alzate il volume al massimo. Se ci si deve fare male bisogna farsi male sul serio, non credete?
Non c'entra un metatubo ma la scena incriminata io l'ho vista e non mi sembra così volgare. Almeno non tanto quanto culi e tette al vento che si vedono la domenica pomeriggio, durante certi programmi di "intrattenimento".
Fra l'altro ieri la suddetta scena era anche su You Tube, stamattina non c'è più.
Invece il "povero" Nanni Moretti rischia, a causa della scena HOT, girata durante le riprese di Caos Calmo, un bell'anaLtema!
Leggi
QUI!
Ma un sano e liberatorio vaffanculo a questo don Nicolò non glielo dice nessuno?
Riporto parte dell'articolo:
«Da un bravo regista e coraggioso idealista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari - scrive don Anselmi nella lettera ai giovani che andranno a Sydney - mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d'amore aperto alla vita, ad un figlio».
Il sacerdote è deluso per «la scena erotica pesante» di Caos calmo, visibile «in versione integrale» anche su «YouTube» e alla quale, lamenta, il Tg1 ha dedicato «molti minuti» lasciando solo «pochi secondi alla guerra civile in Kenia».
«I due attori fanno l'amore in piedi, vestiti, senza guardarsi in faccia: capisco - spiega don Anselmi - che la scena vada letta e inserita nel contesto del film, ma confesso che anch'io sono rimasto stupito e disturbato. Molte persone osservano che i consacrati non possono e non devono parlare di sessualità corporea perchè non la vivono.
Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull'altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia. Per questo preghiamo per chi svaluta questi gesti
».

Domanda n. 1 - Ci sono più figli di Sodoma nell'esercito della chiesa di quanti non ve ne fossero ai tempi di Lot. Lo fanno sempre guardandosi in faccia?

Domanda n. 2 - Non la faccio perché rischio, come Moretti, un anatema. Sono pur sempre la nipote del FU Monsignor XXXXXX... mia madre ne morirebbe, a leggere che sua figlia è stata scomunicata.

PS: cliccate sul pezzo e alzate il volume. Molto meglio, magari durante un amplesso con il vostro partner (come i missionari, savasandìr).

Buona giornata a tutti. mf

martedì 12 febbraio 2008

Senza titolo 1455


Metallismi

Al that Cats!


© S.M., Porta lapalissiana, 2008


È chiusa ma basta bussare affinché venga aperta. Esce fuori un gatto piccolo, beige, dal pelo folto che ti guarda incuriosito e dopo averti guardato rientra, lasciando uno spiraglio, il tanto che basta per sbirciare con il naso e parte del volto.
Vedo un tavolo con sopra le vecchie 50 lire, quelle con l'Omino plasmon che si dà una martellata sulla mano sinistra. E ieri, dopo aver portato di corsa, a far visitare la gatta dal veterinario, a causa di vomitate continue, anche dopo ingestione di liquidi, e dopo la diagnosi di possibile gastroenterite son dovuta andare a comprare degli omogeneizzati, da dargli al posto dei bocconcini.
Pollo e vitello. Costano molto di più dei bocconcini che costano tanto.
Altro buon motivo per evitare di procreare. Pare che ogni marmocchio costi ai genitori, dalla nascita al 18simo anno di età circa 500.000 euro. Il gatto non è la stessa cosa, è lapalissiano anche questo, e di solito non arriva nemmeno a compiere 18 anni.
Ariel ne compirà 14 ad Aprile. È un gattoro, come il suo proprietario, Max, che però è uomotoro (uomoro no, perché è biondo). Sono proprio fatti l'uno per l'altra, simili, anche se max è meno peloso e non si rifà le unghie sul tronchetto.
Ho sempre avuto un gatto, da piccola anche il cane ma non sono mai stata cinofila. Invece coi gatti ho sempre avuto un feeling. Ricordo alcuni nomi di gatti da me "raccolti e accolti": Pallino (un classico), siamese (senza nome ché non lo ricordo) ma fece una brutta fine: mangiò del sapone a pezzi, di quello fatto in casa, mia zia Loina diceva con le ossa dei morti, e morì dopo poche ore fra spasmi e convulsioni. I morti ammazzano? Chiesi allora a mia mamma. Ammazza la soda caustica, e quel gatto era sempre troppo curioso e sperimentava cibi di tutte le specie.
Poi un gatto triste che capiva quando io ero giù di corda e avrei voluto una corda per appendermi a una nuvola che passava, un bel cumulonembo gravido di pioggia. Si accucciava accanto a me e "fusava", strusciandosi e dandomi piccole testate contro le mie gambe. Poi la nuvola passava e così lo stato d'animo grigio. E lui se ne andava via trotterellando.
Poppy, il mio primo vero gatto tenuto in casa, nell'84 a Viterbo, quando andai a vivere da sola. Da sola si fa per dire, eravamo io e due studentesse universitarie ma a volte eravamo in 6/7/8... Il citofono suonava: Oh, so' Gloria, ho lasciato le chiavi nella fruttiera!: Oh, Gloria, la fruttiera non ce l'abbiamo ma sali, c'è posto!
Poppy me lo aveva regalato Valter, il fidanzato di una cara mica con cui lavoravo, allora. E che spesso viveva a casa mia. A un certo punto anche lui si fermò a dormire, qualche volta. Soprattutto quando faceva freddo boia e non c'aveva voglia di tornare a casa, col suo pick up pieno di spifferi, su al suo paese verso le nostre montagne cimine.
Mi portò il micio che ara praticamente appena nato, nascosto nel suo giubbino di pelle di Fonzie.
Poppy è stato in casa con noi un anno circa, poi dovetti cambiare casa e la persona per cui lavoravo si offrì di ospitarlo lei, nel suo giardino, nella sua casa in campagna, con i suoi gatti: lo portai da lei in un pomeriggio di luglio, ricordo che faceva molto caldo. Appena arrivammo in campagna scesi dalla macchina e presi il cestino: Poppy non era mai stato fuori, non aveva mai viaggiato. E io deficiente non avevo previsto che tutto ciò avrebbe potuto scioccarlo. Come lo feci uscire dal cestino cominciò a correre come un razzo interplanetario e in 6 secondi e tre lo persi di vista. E da allora non l'ho più visto.
Vi annoio? Non importa, oramai sto scrivendo le mie memofeline e se vi annoio smettete.
Philip, ma parliamo di molti anni dopo, di quando vivevo a Roma, al quarto piano di Via vicino piazza re diRoma
(romolonumapompiliotulloostilioancomarzioserviotulliotarquinioprisco
etarquinioilsuperbochericordoancoraammoria) e che Max, come in un film di Frank capra, o come in Colazione da Tiffany, andò a salvare sul tetto del capannone al primo piano, durante una tempesta di pioggia romana, dopo averlo sentito miagolare disperatamente, per molti minuti.
Lo so che vi annoio, accorcio. Philip, così ribattezzato da Max in onore di Philip Marlowe morì a Tarquinia, mesi dopo, schiacciato dalle ruote di un mercedes di proprietà di un amico di mio fratello che, entrando nel cancello, non si accorse del piccolo gattino nero che gli stava attraversando la stradina.
Filippo (Mia madre Philip non ce lo avrebbe chiamato mai, per lei sono tutti: "pstttt psttttt") morì e l'amico di mio fratello se ne dispiacque.
Mi diedero la notizia per telefono, mentre ero in ufficio a Roma. Scoppiai a piangere e meno male che ero sola, in quel momento, avrebbero potuto pensare che avesi perso un familiare.
E poi ci fu Binario, e Grigione, e altri che si sono susseguiti in un viavai riproduttivo con finale però sempre in stile "gatto spiacciato fuori dal cancello, o avvelenato da qualche pesticida in giro per il giardino o in garage: I gatti sono gatti - dice sempre mia mamma, anche se so bene che ad alcuni si era affezionata e ha sofferto anche lei nel ritrovarli a polpetta sul manto stradale.

Okay, è bene che smetta, nel frattempo mi si è "addormentata" la gamba sinistra e per riattivarla ho dovuto chiedere aiuto a Max.

Richiudo la porta ridandogli così il senso per cui è stata chiusa. Ovvero quello di ricordare lei e trattenere i pensieri del viandante.

Speriamo solo che Ariel guarisca :)
Un saluto, mf

lunedì 11 febbraio 2008

Senza titolo 1454


Metamete
Perugia-Spello / 2


Fotoinvestitura, Spello, 2008



Dopo la magnifica visione della colomba, che "scagliata" dall'alto dei cieli "investe" Maria e le annuncia tramite l'arcangelo che sarà la mamma di Gesù, e moltre alte visioni poco prima di splendide Madonne, una luce proveniente da un corridoio in pietra rosa fra la Cappella Baglioni e la Pinacoteca ci attrae.
C'è ancora uno strano presepe. A dire il vero è una rappresentazione di come dio, dall'alto dei cieli e sul suo scranno, tenti di distogliere gli uomini dal commettere peccato rappresentato da QUESTA IMMAGINE, è posta fra il cammino degli uomini e l'altissimo.

E l'unico modo per evitare di peccare sembra essere quello di aggrapparsi all'ancora che l'altissimo getta sula terra, in particolare sulla barca dove naviga, verso il peccati, il primo uomo della lunga fila.

Sopra campeggia la dicitura illuminata che ho chiamato "Fotoinvestitura":
Lasciati investire dalla luce di dio e vincerai le onde del male (o mare).
Mentre fotografavo, una voce blasfema dietro di me: "Sì, ma l'assicurazione paga?".

Buon lunedì a tutti, mf

venerdì 8 febbraio 2008

Senza titolo 1453


Metamete

Perugia-Spello









Metavagabonderemo nel week end: domani no ma domenica prevedo di passare gran parte della mattinata qui, e gran parte del pomeriggio QUI.
Fate uno squillo se siete in zona, tiferemo Juventus insieme:)

Buon fine settimana a tutti, mf

Senza titolo 1452


Metapills (01)
Metallimovies


Irina Palm (link)


Sono andata a vedere questo film. Convinta e sicura, dopo aver sentito giudizi positivi da chi lo aveva già visto, che mi sarebbe piaciuto. E così è stato. Una commedia dolceamara, dove la disperazione e la preoccupazione per il nipotino molto malato portano una vedova di mezza età, magistralmente interpretata dalla "vecchia ragazzaccia beat" Marianne Faithfull, ad accettare un lavoro "particolare" in un locale dove gli uomini vanno per sesso.
Posso dirvi solo, visto che è una Metapill, che è un film da vedere: delicato, divertente e commovente. E che per il tema trattato avrebbe potuto facilmente scadere in un film di serie B o C. Invece regista e attori lo hanno reso una piccola perla nel pazzo mondo di celluloide.
mf

PS: era un sacco di tempo che non facevo una serata cinema+pub.
Al pub io bevo succo di frutta o fanta, possibile che ogni volta Max si debba scandalizzare?


Metapills (02)
Metallibooks



La vera storia della Principessa sul pisello (link)


Altro caso disperato, altra manifestazione dello stesso ma in forma scritta. No, non è il libro di Irina Palm, ma di una ragazza che frequenta da un po' di tempo il mondoblog e che avete letto spesso nel commentario di mf.
La ragazza in questione è Marina Garaventa, aka la Principessa sul pisello che ha pubblicato La vera storia della principessa sul pisello.
Forse è riduttivo parlare di questo libro in una metapill, infatti avevo scritto un sacco di cose e il discorso era prolisso. A lei non piacerebbe, lo so.
Dirò solamente una cosa. Le donne, di fronte alle avversità hanno molte più "palle" degli uomini, Marina ne avrà una dozzina, almeno. Questo libro merita di essere letto da tutti, ma soprattutto da tutti coloro che pensano che arrendersi sia la cosa più facile.
La principessa sul pisello non si è mai arresa e mai lo farà, cazzo! (lei le parolacce le dice, e pure io!)
mf

giovedì 7 febbraio 2008

Senza titolo 1451




Quiz ..ehm.. ehm...





© Helmut Newton - Saddle - Parigi, 1976

Quando i neuroni si sollazzano beati al lago e le idee sono sul fondo dello stesso, a guardare i pesciolini evitare gli ami, allora si ricorre ai test. Vista la ormai inoltrata quaresima, cosa meglio di un test "puritano per NON vergini"?
Dando per scontato che i miei lettori l'abbiano persa (la verginità) tutti, vi invito a cliccare QUI per determinare il vostro punteggio.
Non è un test nuovo di zecca, lo so... ma nel tempo i gusti possono cambiare e si possono fare nuove esperienze, no? Il mio punteggio? Quasi il doppio della media ma vi giuro che non l'ho mai fatto contro la legge nè sotto elettroshock... ah, nemmeno in un cimitero, c'ho paura dei corpi morti, lo sapete.

Buon giovedì a tutti, mf.

PS: Ho approfittato del tipo di quiz, anche per pubblicare una foto del Maestro, cosa che non faccio da quanto è scomparso. E' considerata una delle più belle foto degli anni Settanta.

mercoledì 6 febbraio 2008

Senza titolo 1450



E ora qua... Max-resima






Ieri ho sgarrato alla grande, oltre a farcirmi di ravioli alla ricotta ho pure concesso ai magnifici 4 un dito (orizzontale) di grappa.
E dopo ho rubato il cappello da fata ad una delle nipotine di Max. Volevo fare le magie ma la bacchetta delle Winx si era rotta e quindi tentavo magia telepatica. Niente.
In compenso ieri sera Max mi ha fatto incazzare come una biscia (lui sostiene il contrario, ovviamente) e quindi da oggi lui sarà considerato in quaresima.
E spero che sia un post abbastanza divertente, per lui.
Colonna sonora quaresimale: Sabbra Cadabra

Buon mercoledì a tutti, S.

martedì 5 febbraio 2008

Senza titolo 1449


Erminio e martedì grasso

Penitentiagite!







Carnevale, ovvero Carnem levare!
Verme carnale, il verme è carne, no? Non si mangiano vermi! Ma i vermi sono anche verdi, alcuni, si mimetizzano con le foglie, forse sono vegetali?
No vermi! Godetevi oggi le ultime prelibatezze, soprattutto quelle dolciarie, che da domani si mangia solo verdura. Niente carne. E spirito. Ah, sì, perché da domani si quaresimizza non solo per il cibo ma anche per la carne.
Basta riti dionisiaci e saturnali gozzoviglianti. Basta droga, sesso e rock and roll! Vi concedo uno strappetto all'hard core, ma solo musicale, sia chiaro.
Vi concedo anche un tiretto ma uno solo di Maria (Non tiratela troppo che ha una certa età, si potrebbe strappare davvero). Vi concedo anche, se proprio non ce la fate, su 40 giorni so che per molti di voi non sarà facile, uno, al massimo due approcci intimi con il vostro la vostra... con chi vi pare, crepi l'avarizia, è quaresima mica si fa un viaggio in Portogallo, no?
Potete anche approcciare con voi stessi, se siete da soli, certo... non sta proprio bene, durante la quaresima... Ma io che ho sempre creduto nella natura umana , molto umana di mi chiedo: Ma durante i 40 giorni nel deserto davvero potendo fare tutto quello che voleva, e avendo 33 anni, e quindi nel fior fiore della gioventù/esuberanza/forza/virilità, non come tutti gli ultraquarantenni, o quasi che circolano nei paraggi metallici, davvero un CRISTIANO carne e ossa non ha mai ceduto ad una tentazioncina? Allora sì che avrebbero dovuto farlo santo! Io, Erminio, un ce la faccio mica a stare 40 giorni e 40 notti senza una neuronessa che mi sollazzi per qualche ora, almeno.... E in mancanza di siffatta neuronessa, la carne, anche quella del cervello, essa di più... è debolissima, quasi ti senti svenire per la mancanza di piacere e allora, anche noi neuroni cediamo al rischio della cecità.
PENITENTIAGITE! Ma da domani, amici! Oggi è giorno grasso: Farina, uova, latte, ricotta fresca, zucchero a velo, burro e chi più ne ha più ne metta; No non di burro che poi si scivola.
Che altro dirvi? Che sto per svegliarmi dal letargo invernale, che ieri Max ha brontolato che mf fa post troppo tristi e drammatici, che deve essere più cazzona. Lei mi ha svegliato e mi ha detto: "ERMY, ho bisogno di te, riattivati" - E mi ha dato una sgrullata di quelle... E ora caro Max, peggio per te. Non dire che il post è troppo cazzone, che è troppo sconcio, non dire a MF, come fai di solito: "Ma non ti vergogni a scrivere parolacce, a postare le barze così sconce, a scrivere del nulla"?
NO, Max, non ci vergogniamo!. E poi oggi è martedì grasso, ultimo giorno di CARNEVALE, la monnezza sull'Italia fra un po' sarà tanta a coprire l'appennino centro meridionale. Magari attappa o' Vesuvio, visto mai! Riempiamo O' Vesuvio di monnezza e poi accendiamo la miccia.
Il governo più mascherato di così, nemmeno quando in TV davano i carri in bianco e nero, con il capoccione di Andreotti sempre in prima fila!
Ne riparliamo dopo la Pasqua, ad aprile. Quando il grande nano risorgerà dalle ceneri e avrà la benedizione del popolo italiano. Non ci voglio pensare. cancella immagine.
Beh, cari amici, lo sapete, potrei sproloquiare per righe e righe, ormai sto sveglio e ho anche preso il caffè della Sabrina, stamattina.
Ora vado a scegliere la maschera, quasi quasi mi travesto da Sarkozy, no, la Bruni non mi attizza, e poi se si mettesse a cantare durante l'elezione del presidente... ops, pardon, l'erezione del Presidente, secondo me, Erminio, si ammoscerebbero pure tutti i fiori dell'Eliseo, nel grande Jardin... Cambio maschera: ma quale?
Mo' ci penso, la giorata è lunga e posso mangiare carne fino alle 24.
Buoni gozzovigliamenti a tutti, tranne ai milanesi. Quelli so' sempre diversi, Ambrosiani.... tzè:)
Erminio

PS: Colonna sonora: Cuccurucucu song

PS2: Ho deciso, mi maschero da Obama, oggi è il supermartedì, no? ErminiObama votantonio!

lunedì 4 febbraio 2008

Senza titolo 1448


Ora d'aria e d'arte
È che io i corpi morti proprio non riesco a GUARDARLI



© S. Manfredi, muro/prigione/espressionismo/astratto




... È reale, non è una balla. La foto è veramente la porzione di un grande muro di un EX carcere della zona.
Ognuno vede in un'immagine tutto, niente o parte di elaborazioni subconscie e dettate da sovrastrutture subliminali. Io e i magnifici 4 a volte vediamo il tutto nel niente.
Un muro è un muro, impiastricciato di vernice è un muro impiastricciato di vernice. "Chi te lo fa fare a sprecarci uno scatto e il tempo per farlo?" Nessuno, ma per me non è uno spreco di tempo, è un momento sublime. Non voglio inoltrarmi in un discorso che so già andrebbe a parare nell'assurdo e, a dire il vero, volevo solamente postare la foto senza darle neppure un titolo.
Ma ogni immagine merita un titolo, i "no title", che pure ho postato qualche volta è come se non vivessero, come se fossero più inesistenti di quanto possa esserlo una pipa che non è una pipa o un pomodoro che è sinonimo di zuppa.
È che da stamattina ho in testa che gran parte del "sentire" è vedere, e questo mi scaturisce in parte dall'anosmìa. Non sento odori ma a volte li vedo. Una sinestesìa particolare ma non vi è mai capitato di guardare un'immagine con su stampato il vostro piatto preferito e di "sentirne" quasi l'odore? Ecco, a me succede spesso. Ovvio che non mi riferisco solo all'odore propriamente sensoriale, ma alla "puzza di bruciato" che viene da qualche situazione poco convincente.

O da un odore particolare, appunto, che emana un'immagine. Odore che racchiude un racconto, una storia che in brevi secondi proiettate al di dentro della vostra mente, senza quasi accorgervene. Perché non siete abituati. Io vedo storie continuamente. No, non sono visioni, magari, quelle le lascio alle sante vergini e martiri.
Mi devo accontentare del martirio che alcune immagini provocano. Quelle che ti fanno vedere solamente storie terribili, antiche e moderne, ma terribili.
E dire che sono figlia della TV, anni e anni passati a guardare immagini. Cambio canale di fronte alle notizie di canili in stato pietoso e di maltrattamenti su animali.
Cambio canale spesso, meglio Tom & Jerry.
Dietro questo muro storie di uomini soli. Sì, uomini che hanno rubato, ucciso e provocato la visione di tante immagini che fanno scardinare le fondamenta dello stomaco e assordano le orecchie con le loro grida. Ma una prigione, soprattutto una prigione come era negli anni '70, vi assicuro, visitata ora che siamo oltre il 2000, sembra un luogo per torture 400sche.
E girando per qualche cella, minuscola due per tre io sentivo l'odore di Tizio ladro e assassino, l'odore del suo sudore misto a quello della lana ruvida della sua tenuta, poggiato col volte sul pagliericcio, altrettanto ruvido, l'odore della pioggia che batteva sulla finestrella, gravate da spessa grata metallica. L'odore del tuono che, seppure fosse un uomo grande e grosso, ne veniva spaventato, durante le notti di febbraio solitarie e acuminate da sogni di verità taciute.
L'odore degli anni che passavano e dei ricordi che si facevano sempre più lontani e quasi sollevavano lo spirito, perché dimenticare il passato faceva bene, a volte, a Tizio.
Faceva così bene, che dietro a quel muro passò un quarto della sua vita. Il quarto che gli rimaneva, come rimane quel quarto id rosso sul tavolo di legno, nella mensa quadrata, dopo che il rancio serale è stato consumato guardando la porzione di cielo specchiarsi nella pozza formatasi dopo la pioggia, a causa di una "falla" nel tetto.
E alla fine del quarto rimanente, l'ultimo sogno: Quel muro fuori, nel cortile dove si consumava a più non posso fino ad iperossigenarsi a volte, e cadere svenuto, l'aria dell'ora d'aria. Quel muro imbrattato da Tizio e il suo compare "Andò", con la vernice avanzata per ridipingere la saletta antistante la Cappella.
Un'ora d'aria trasformata in un'ora d'arte.
Faccio un bel respiro e mentre scatto, vedo Tizio sognare e subito dopo smettere di respirare.
È che io i corpi morti proprio non riesco a GUARDARLI.

mf

venerdì 1 febbraio 2008

Senza titolo 1447


Metabarzezozze (VM. 18)

Dopo tanto tempo, il ritorno. Sorridere fa sempre un gran bene, sempre che vi facciano sorridere.
Buon fine settimana a TUTTI, mf








01
Piero un arzillo vecchietto di 84 anni si reca dal medico di fiducia, che conosce fin da quando quest'ultimo era ragazzino, e gli espone il suo problema:
" Dutur , ce l'ho sempre duro, alla mattina, al pomeriggio e perfino la sera "
Il medico alquanto stupito risponde "Ma Piero, figuriamoci! Alla tua età è impossibile! Ma che vai dicendo" ?
Piero un po' infastidito insiste:" Ma è vero ... Lo giuro!!!"
E il dottore: " impossibile...Ma dai, fammi vedere un po' "

Dopo averlo esaminato accuratamente per qualche minuto, con un sorriso divertito sentenzia :
" Piero, caro Piero, questo non é duro....é secco ! "


02
Due coniugi hanno dei problemi a quadrare il bilancio familiare.
L'uomo propone alla moglie di prostituirsi in strada e questa, dopo le prime reticenze, si lascia convincere a patto che il marito rimanga lì nei pressi, nascosto.
La prima sera si avvicina un cliente che chiede il prezzo. La donna lo fa aspettare e raggiunge il marito dietro l'angolo per chiedere consiglio su quale prezzo chiedere.
Tornata dal cliente dice: "Sono 50 euro per una scopata e 20 euro per un pompino". "Vada per il pompino, ho solo 20 euro", risponde questo e la fa salire in macchina.
Ma quando si tira giù i pantaloni, alla vista di un pisello enorme, la donna scende immediatamente e corre di nuovo dal marito: "Senti non è che avresti 30 euro da prestargli?"

03
In Sicilia:

- Concetta, i e pecché tieni sempre quella faccia triste? Vuoi una pelliccia nuova?

- No, Salvatore!

- Vuoi una casa al mare?

- No, Salvatore!

- Vuoi un braccialetto di diamanti?

- No, Salvatore!

- E si può sapere che minchia vuoi?!?

- Una qualsiasi, Salvatore, una qualsiasi...


03/bis
Un uomo di 80 anni si sposa con una ragazza di 30.

La prima notte appena a letto lui gli fa con le dita il segno di tre.

La ragazza si sbalordisce e dice: - Alla tua età ne fai ancora tre?

- Hai capito male - risponde lui - scegliti il dito.

04
Un albergo della periferia ospita persone da varie parti del mondo, tra le 
quali un nero con un pisello di quaranta centimetri.
Una donna un giorno lo vede e gli propone di fare sesso. Al nero sta bene ma le chiede 5.00 € al centimetro. La donna ci pensa e poi dice che ha solo 50.00 €.
Lui accetta dicendo: "Va bene, ne infilerò solo 10 centimetri".
Mentre stanno consumando vicino alla porta, entra una persona che involontariamente urta il nero e questi finisce con l'infilarlo tutto. E la donna:
"Siiii... facciamo dei debiti!!"

05
Una donna muore e arriva in paradiso. Mentre aspetta in fila davanti a San Pietro ode delle urla e dei lamenti terribili. Questo la disturba decisamente e quindi decide di rivolgersi al Santo per sapere cosa sta succedendo. Pietro candidamente risponde:

- Ah, non è niente. È la donna prima di lei in fila... le stanno trapanando dei buchi nella schiena per mettere le ali.

La donna è un po' scioccata dalla risposta e si fa scura in volto quando sente delle altre urla e vede del sangue schizzare fuori da una stanza. Impaurita chiede spiegazioni a San Pietro che risponde:
- Niente di grave, ora le stanno trapanando un buco in testa per mettere l'aureola.

La donna, ora terrorizzata, esclama: 
- Mi scusi San Pietro, ma proprio non me la sento. Se lei potesse mettere una buona parola, preferirei sinceramente andare all'inferno!

Il Santo, cercando di farle cambiare idea: 
- Ma è sicura? È un posto terribile! Lì finirà stuprata e sodomizzata tutti i giorni!!!

La donna tranquillamente risponde: 
- D'accordo, ma per quello ho già i buchi

06
Circo di Periferia. Di quelli sfigati.

C'è un numero che attira però il pubblico e cioè il numero del domatore e del coccodrillo.

La sera dello spettacolo la gente accorre numerosa e finalmente arriva il numero CLOU.

domatore e coccodrillo si trovano uno di fronte all'altro quando improvvisamente il domatore sferra un pugno terribile sulla testa del coccodrillo il quale, ammaestrato, apre immediatamente la bocca; il domatore tira fuori l'uccello e sicuro lo mette tra le fauci del coccodrillo. A questo punto il domatore sferra un'altro pugno sulla testa del coccodrillo che richiude la bocca lasciando l'uccello del domatore perfettamente situato tra un dente e l'altro.

Il pubblico in delirio applaude!! 
A questo punto il domatore dopo essersi ricomposto sferra un'altro cazzotto terribile sulla testa del coccodrillo il quale di nuovo spalanca le fauci. Il domatore rivolgendosi al pubblico con fare di sfida: "Cè qualcuno così coraggioso disposto a ripetere il numero?"

La gente si guarda allibita quando ai alza una vecchietta abbastanza arzilla che dice: "Beh io sarei interessata, a patto però che le botte sulla testa non siano troppo forti!!!"