mercoledì 31 marzo 2004

<br><br> Se c'&egrave; u...




Se c'è una cosa che odio...




Michael Joo - Sin (cabeza), 2004





... E' sentirmi fragile come il cristallo e vuota...
Eppure dover far finta di avere la corazza di metallo fusa addosso.
So di non essere invincibile e forte come un Titano ma...
ma a volte si deve mentire, prima di tutto a se stessi
per riuscire a farlo bene con gli altri
Stringere i denti fino a spaccarseli per andare avanti.
Non è cosa da tutti, guardare in faccia il tuo aggressore e
dirgli, scherzando e sorridendo che non ti fa paura
E' una tortura per l'anima, per l'io e pure per il super io
Ma nella vita succede, e non una volta nè due.
può succedere di continuo:
E bisogna spaccarsi i denti e chissà che altro


Niente "raccontini per bambini",
nè raccontini di sesso ( che tra l'altro non mi pare di aver mai scritto )
nè di vomito o di vermi putrefatti

Allora ho scritto un piccolo post che ricorda
uno SHIT-GAP-LIFE ( okay, la parola merda l'ho scritta in inglese!!! Perdonatemela:)


ps: non preoccupatevi, sto bene...è solo la mancanza dei ragazzi:)

Un saluto a tutti, mf:)

martedì 30 marzo 2004

<br><br> La spesa...




La spesa della signora Fantasia
e prime ore senza Ermy e Imma:



...conseguenze







Salve bloglanders!
Partiti i due eroi per Montego Bay, la signora Fantasia si è definitivamente impossessata dell'alloggio:
ha unito i due lettini, per stare più comoda... ha riposto tutte le sue cose nell'armadio grande ed è uscita a fare la spesa (di solito per Ermy ed Imma ci penso io ma lei è un'estranea in fondo, lontana parente del nonno dei due ragazzi).
E' tornata con due buste di carote e siccome pesavano per lei che è mingherlina, ho chiesto a Piero, grande amico di Erminio e unico neurone forzuto di Max) di aiutarla.
Una volta in cucina parte ne ha messe in frigo, parte le ha lessate e surgelate e parte se le è mangiate crude...
ne sono rimaste due sul ripiano della cucina: ha detto di non toccarle: dice che sono Caro e Cara, un "caroto" e una carota... marito e moglie dalla nascita e siccome si amano alla follia vogliono restare abbracciati per sempre, finché non marciscono...
Si sa la signora Fantasia è buona, dolce e gentile...

Allora, se è così, perché prima ho intravisto Bugs Bunny in giro per la stanza e poi ho sentito un sordo rumore di Ciomp ciomp, gnam slurp e grida vegetali? E poi qualcosa (credo le radicette) che si aggrappava tenacemente: stuckkk e si staccava a mo' di ventosa, dall'interno del mio cranio?
Che dite voi, al rientro dal macellaio, la signora Fantasia troverà ancora i due sposini in "casa"???

Un saluto a tutti, mf




Neurons' holidays<br...

Neurons' holidays




Salvator Dalì, La cabeza de la guerra







Buongiorno bloglanders!

Dopo qualche giorno di intensa attività,
supportata anche dalla signora fantasia, che aveva chiesto ospitalità quaresimale...

stanchi e sfiniti ... spremuti come due limoni,
Erminio ed Immanuel ieri sera mi hanno detto:

Sabry, diamo una bella ripulita, aspirapolvere, straccio,
cif ammoniaca e "splendisplendi" per il pavimento:
Qui dentro da qualche giorno sembra di vivere nella Cabeza de la guerra
mancava solo facessi il Metallimito sul Minotauro e sarebbe stato perfetto, così pareva Guernica!

Noi vorremmo andarcene per qualche giorno a Montego Bay con le due neuronesse giamaicane che abbiamo conosciuto quando è venuto in ufficio Samuel, il fratellastro di M, ricordi? :
staremo al caldo e ci riposeremo per qualche giorno che siamo stanchi

E poi Erminio ha bisogno di una scorta...con le richieste che gli hai fatto la settimana passata, non c'è più niente nemmeno nel calzino verde!
Non ti dispiace, vero?









Non me la sono sentita di dire no, se la meritano una vacanza, voi che dite?

Comunque la signora Fantasia ha detto che almeno fino a Pasquetta, rimarrà ospite, a casa dei due "turisti"


Vedremo che succede:)


Buona giornata a tutti, MF



PS: ho postato tardi perché ho pure dovuto aiutarli a fare le valigie:))

domenica 28 marzo 2004

<br> L'Orella porel... - 1


L'Orella porella (oggi pure legale)
Un'amica indimenticabile


II ed ultima puntata

Se qualche masochista fosse interessato alla prima,
la trova al post che precede questo :)
Buona lettura... Ah! prendete i fazzoletti! ;-(




Di come lo intruglio veniva infin versato su la parte mancante et seguito...

Dunque, il risultato di tale miscuglio di liquidi e solidi veniva poi mescolato con un po' della nostra saliva (esattamente uno sputazzo a testa nell'innaffiatoio ) e versato da me in quantità modiche, di mezz'ora in mezz'ora sull'ex indice di Orella.
Il primo giorno non accadde nulla, il secondo nemmeno e fino alla domenica (avevamo iniziato di lunedì con la luna nuova, mia mamma diceva che se si seminava con la luna nuova i fiori crescevano in fretta e rigogliosi... e noi così facemmo nella speranza che il Fiordito spuntasse a breve) quando, mentre ero ancora in casa, in cucina a far colazione con i miei fratelli, bussò la mamma di Orella, ancora in vestaglia e con un fiocco a pallini (fondo rosa fucsia con pois enormi verde stinfalo) in testa, agitatissima... che a voce alta diceva a mia mamma anche lei ancora in vestaglia e "scofanata":
Dove sta Sabrina? Devo assolutamente parlarle e deve assolutamente venire al Pronto Soccorso con me, Oreste e Orella sono già andati da un pezzo.
Inoltre deve accompagnarci suo marito perché ho trovato la gomma della 500 a terra


Mia mamma fu presa da un attacco di ansia, venne in cucina e mi prese per una treccia dicendomi "Stavolta che hai combinato???"
Ioooooo??? niente, ecco... ve la prendete sempre tutti con me perché sono piccola e nera !!!






Entrò in cucina anche Ottavia: i miei fratellini la guardavano con curiosità...
[e ti credo, la mattina alle otto sembrava fosse già fatta di LSD+ TPC mischiato nel latte ( TPFLC= Tutto Per Fare La Cacca, era stitica ed era solita prendere delle pastiglie ogni giorno: quelle che poi noi, ogni tanto usavamo per l'intruglio, alternandole agli stupefacenti)]
Ad un certo punto mio fratello, rivolgendosi a mia sorellina ridendo le dice: Mi presti la tua bambola nuova? La faccio diventare come la signora Ottavia: tutta colorata!!! (il che significava: te la rendo inutilizzabile e come bambola e come qualsiasi altra cosa).
La piccola corse subito in camera a prendere la bambola e ci si sedette sopra finché il ghigno malefico di Hulkyno non scomparve addentando un altro biscotto, dopo averlo immerso nel latte.
Insomma per farla breve (sì, sì okay, magari ci vuole la terza puntata e saltiamo i miti della domenica...:)) mia mamma mi spedì con Ottavia (chauffer: mio padre che durante il tragitto di sicuro parlò metaforicamente, per non farmi capire ma io CAPIVO già, delle loro partite a scopa) al Pronto Soccorso per rendere testimonianza.

Avevo capito che era successo qualcosa di grave a Orella ma che cosa esattamente, lo capii solo guardandola, una volta arrivati al P.S.
Orella era in una stanza con un dottore. Appena mi vide mi disse, mostrandomi le mani:
Guarda Sabrina, si è seccato tutto!!! e mi mostrò la parte di mano che annaffiavamo ridotta peggio della Terra desolata di Eliot o di un cretto di Burri che, secondo me, prima di cominciare la serie quel giorno o i successivi aveva visto la mano di Orella e ne aveva tratto ispirazione.
Si erano formate delle crepe profonde che lasciavano intravedere i tendini, e anche qualche ossicino carpale...



Alberto Burri, Cretto G 1 - 1975




Per fortuna non le davano dolore (evidentemente nell'intruglio c'era qualche autoanestetizzante, secondo me la CocaCola... chissà!!
A vederle erano uno spettacolo pietoso e rivoltante...
Le dissi "dai, Orella! vedrai che il dottore ti guarisce... non piangere ora gli parlo".
Il dottore mi prese da una parte e carta e penna si fece dire che cosa avevamo messo come fertilizzante sulla manina di Orella.
Io gli dissi tutto, però non mi ricordavo i nomi di tutte le pastiglie usate... gli descrissi solo le forme e i colori. Dopo un breve consulto prima con altri medici e poi con i genitori di Orella giunsero alla conclusione che la bimba doveva restare sotto osservazione e soprattutto doveva farsi curare quei crepacci prima che si aprissero ancora di più e si dovesse arrivare al taglio della mano.
Ci lasciarono sole per qualche minuto, prima di andare via...
Orella aveva la mano fasciata, le lacrime agli occhi e si disperava perché il dito non le era ricresciuto...
Non ci siamo riuscite Sabrì! E ora, ho sentito che se non riescono a richiudere i crepacci che si sono formati, mi taglieranno anche la mano... ti prego aiutami!
Come facevo? io mi sentivo pure in colpa, anche se l'idea della pozione "cresciditocresci" era stata sua non mia...







L'avevamo chiamata così perché ogni volta che "innaffiavo" cantavamo insieme:
Cresci dito cresci,
speriamo ci riesci,
altrimenti ti diamo in pasto ai pesci
.

A detta dei dottori le conseguenze dell'annaffiata giornaliera non sarebbero state così "invasive" se non ci avessimo messo le pastiglie che avevano degli alti contenuti venefici, causa della "nuova" cancrena alla mano di Orella.
A quel tempo "tenere tali prodotti" in casa e soprattutto alla portata di bambini era illegale e perseguibile ai fini di legge quindi, dopo una denuncia partita dai medici a carico di Oreste e Ottavia, i Carabinieri fecero una perquisizione a casa dei signori R. (che vennero arrestati per detenzione e, si scoprì, anche spaccio di stupefacenti e in seguito condannati a scontare non so quanti anni di prigione ma so che quando uscirono era passato qualche anno, 5 o sei forse).

La perquisizione fu fatta anche casa dei miei, data la vicinanza e visto che Ottavia aveva detto che io e Orella praticamente eravamo inseparabili.
La cosa più stupefacente che trovarono fu una coppia di bambolotti "trattati" in maniera alquanto "makumbesca" (non so se il termine è esatto ma a parte gli spilloni conficcati in corpo, l'effetto era quello che vedrete nella foto appresso inserita) alla vista dei quali l'allora Maresciallo C. (ora pensionatissimo) sobbalzò e interrogò Hulkyno per sondare la sua piccola mente perversa, magari sperando di farsi dire se nei bambolotti era stata nascosta della droga.
(Hulkyno lo sguardo "spiritato" lo ha sempre avuto, da appena nato... tanto che mio padre voleva rimandarlo indietro)





Mio fratello e la piccola avevano ricevuto per uno dei famosi compleanni di agosto la stessa bambola, femmina per lei maschio per lui (ovviamente?), e la sorellina piccola, dopo un'accorata e accurata opera di coinvolgimento da parte di Hulkyno costatale 100 lire e la collezione quasi completa della cavalleria Airfix [(in realtà mia sorella prese un cavallo e un fantino e minacciò di masticare l'uno e buttare l'altro nella tazza del bagno) mio fratello, piuttosto che perdere un soldato, decise di cedere al ricatto e "prestarglieli" tutti, poi tanto, avrebbe trovato il modo di riaverli...], la sorellina dicevo...infine, paga del "riscatto", decise di dargli la sua bambola amata per l'esperimento.

Quindi, dopo la visione delle "bambole assassine", i carabinieri decisero che a parte dei ragazzini squilibrati per cause naturali, non c'era null'altro in casa che potesse far partire un'altra denuncia a carico stavolta dei miei genitori e se ne tornarono al comando, stavolta a sirene spente (erano arrivati che pareva dovessero arrestare il delinquente più ricercato d'Europa e di tutti gli altri continenti).




ninoooooooooninooooooooninoooooooo un casinooooooooninooninoooooooooo (per chi non capisse, sono le sirene:))

Torniamo a Orella!
In seguito alla cattura dei due genitori fu affidata temporaneamente a nonna Velia che, nel frattempo, era diventata ancora più sorda e "urlona" e si era trovata pure un nuovo marito, più giovane di 10 anni, si chiamava Nello e al dito le aveva infilato l'anello.
(Quello vecchio glielo avevano rubato due scippatori "Torpigna" dopo che Nicola, il suo primo, povero marito era defunto, spiaccicato dal 64 a largo Argentina, mentre attraversava la strada in carrozzina)

I dottori anche stavolta non erano riusciti a fermare la cancrena e si rese necessario, per evitare l'espandersi della stessa, amputare la mano e buona parte del polso per rimuovere tutto il "cretto Burrifero" ed evitare l'espansione dell'infezione.
Orella continuava a dirmi che prima o poi anche se le avessero tagliato un braccio, sarebbe ricresciuto... io ormai non ci credevo più, anche perché a casa mia madre mi aveva fatto un lavaggio del cervello a forza di dirmi che le parti del corpo agli umani non ricrescono ma che poteva succedere solo ad alcune famiglie di animali o insetti...




Orella passò i due mesi successivi l'operazione in ospedale tra medicazioni e fisioterapia applicata e con la nuova amputazione le cose cambiarono.
Stavolta non riuscivo a guardare la parte menomata, mi sentivo troppo male, mi sforzavo di nuovo ma vedere quel polso senza la mano appresso mi procurava un dolore tale che Orella doveva rendersene conto perché un pomeriggio mi disse: Senti Sabrina, se non mi vuoi più come amica, dimmelo... io capirò, lo so che sono diversa e questo braccio monco ti fa impressione, lo vedo che non lo guardi, sai? ma non è colpa tua. Sono stata io a dirti di innaffiarlo e comunque non è colpa tua, il medico mi ha detto che è stata una stupidaggine ma che comunque il dito non sarebbe mai ricresciuto.
Mi sentii, forse per la prima volta in vita mia, una merda puzzolente e scappai dalla stanza piangendo. E continuai a piangere per tutto il pomeriggio finché la sera, sul tardi, mi buttai vestita e con tutte le scarpe sul letto e mi addormentai profondamente.
Se vi dovessi raccontare tutto l'evolversi della storia, staremmo su splinder per i prossimi 289 giorni... vado velocissima ora, contenti? :))
Io e mia mamma e qualche volta Hulkyno e la sua "borsa degli attrezzi" (tenaglie, forbici, colle varie, temperini e un piccolo trapano elettrico malfunzionante) andavamo spesso a far visita a Orella che, sebbene non fosse proprio sempre allegra, aveva comunque ricominciato a sorridere, soprattutto quando Hulkyno le chiedeva se una volta tornata a casa, gli avrebbe fatto fare qualche esperimento col suo braccio...

Un mese dopo...

Orella in ospedale, nei giorni successivi, conobbe un bambino poco più grande di lei che era finito in ospedale esattamente per lo stesso tipo di "trauma" al dito.
Il bambino però non era stato "bruciato" dal cugino ma si trovava un giorno in uno dei negozi di alimentari di famiglia e in assenza del commesso che era andato in bagno, tentò di farsi un panino con il salame...
Tagliò la prima fetta, la seconda poi, siccome il salame era arrivato alla parte finale del "culetto", tentando di metterlo in modo da avere altre fette, gli scappò il dito nella lama dell'affettatrice accesa così che parte del dito (praticamente tutto tranne un cm) finì insieme alle fette già tagliate per il panino.
L'ospedale più vicino era lo stesso in cui era ricoverata Orella.
Era un bambino sveglio, la menomazione non lo aveva scoraggiato troppo, tranne la paura iniziale per sei litri e mezzo di sangue versato sul bancone, sul pavimento e un litro nella borsa della madre, durante il tragitto in ambulanza.
Ho altre nove dita, diceva ad Orella che gli aveva raccontato la sua storia.
Divennero subito amici e i genitori di lui, grossa famiglia terriera della bassa maremma e proprietari appunto di una serie di negozi di alimentari dove vendevano gran parte dei prodotti delle loro terre, venuti a conoscenza della storia triste di Orella e vista la reciproca simpatia che era subito nata fra i due decisero, dopo aver conosciuto anche nonna Velia, il neononno Nello e i genitori in carcere, di chiedere loro l'affidamento di Orella.
Non fu difficile, avevano grosse conoscenze in campo giuridico e bastarono tre o quattro telefonate al giudice X e al giudice Y per ottenere la custodia della piccola che, una volta espletate le pratiche, andò a vivere con loro nella grande tenuta in Maremma.






Dal giorno in cui ero scappata piangente dall'ospedale Orella non aveva smesso di volermi bene... prima di partire mi regalò la sua bellissima bici col manubrio da impugnare, ovviamente con due mani, quindi per lei inutilizzabile (non aveva mai imparato ad andare in bici senza una mano o senza entrambe, per cui almeno si era risparmiata qualche dente) e mi promise che mi avrebbe scritto...
Quando se ne andò a vivere con loro aveva quasi 10 anni, mi scriveva quasi tutti i giorni e io le rispondevo.
Si trovava bene ed era contenta. Diceva che quando sarebbe stata più grande le avrebbero innestato una specie di mano vera così alla fine avrebbe avuto ragione lei...
Poi le lettere rallentarono... una a settimana, una al mese... ma non smettemmo mai di rimanere in contatto...
Quando tutte e due andammo al liceo per i primi due anni non facevamo che scriverci dei nuovi amici e di quanto fosse dura studiare...
Al terzo anno mi telefonò (lei aveva avuto da sempre il telefono, i miei lo fecero installare nel 1979, dopo che mio padre tornò da un lungo viaggio "catartico" in Nepal, fatto insieme a Oreste e Ottavia tornati in libertà) e mi disse che si sarebbe sposata, ovviamente con lui, che aveva già preso il posto del padre nell'azienda di famiglia...
Si erano innamorati e aspettavano anche un bambino [a quel tempo io ancora mi chiedevo come entrassero nella pancia, come uscivano lo sapevo: da sotto i cavoli, sputati fuori dalla terra oppure lasciati cadere giù per il comignolo dalla cicogna (il che avrebbe giustificato tutte le ecchimosi che avevo appena nata:)]




Mi mandò poi l'invito (su carta pregiatissima con caratteri in oro, elegantissimo) esteso anche a tutta la mia famiglia e mi chiese di farle da testimone:

LOrella Runcini (detta Orella Uncini) e Don Dito Badalarmenti sposi
avevano scelto come data il 24 agosto, ovvero la data in cui eravamo solite festeggiare i compleanni di tutti :)
Ero commossa, emozionata, preoccupata ma non sarei mancata per nulla al mondo a costo di andarci in bicicletta se i miei non mi avessero portato (e il rischio c'è stato perché mia madre non voleva che mio padre rivedesse Ottavia, invece poi io riuscii con pianti e pianti a convincere tutti ad andare).
Fu una festa memorabile, Orella era bellissima, aveva un gran pancione e il vestito color crema del Volga (la stoffa era stata acquistata dalla sua futura suocera mesi prima, durante una vacanza all'Est) e quasi non notai la mano mancante anche perché lei si era fatta cucire appositamente un vestito con delle tasche "tattiche" e teneva quasi sempre la "non mano" nascosta.
Insomma, un matrimonio degno di Cenerentola

A ottobre del 1979 nacque Sabrina Badalarmenti, una bellissima bambina oggi già maritata felicemente con il figlio di un amico di Dito.
Inoltre quest'anno Orella e Dito festeggeranno le nozze d'argento.
Ovviamente sono già stata invitata :)

Ah! Sabrina ha trascorso per molti anni le vacanze nella stessa casa in cui le trascorreva Orella (insieme ai nonni paterni,ovviamente:
Oreste e Ottavia ripartirono per il Nepal dopo il matrimonio, mio padre non li seguì...e là sono rimasti, non si sa nulla di loro da anni
)

THE END ( padroni di non crederci, ho le lacrime agli occhi, Max è testimone)

Un saluto a tutti, Sabry


Picasso, Donna in lacrime - 26 ottobre 1937


venerdì 26 marzo 2004

<br> L'Orella porel...


L'Orella porella
Un'amica indimenticabile (part one)






Onde di mare mosso hanno scosso queste poche canne al vento che mi fanno da albero maestro durante tutte le mie divagazioni assiomatiche o ermeneutiche (trovare asintoti e ossimori nelle frasi non è difficile).

Detto ciò la storia di Lorella vi vado a raccontare:

Orella era la mia amichetta del cuore quando eravamo piccole: lei abitava di fronte a noi, solo nel periodo estivo, il resto dell'anno stava a Roma; viveva con i suoi genitori Oreste e Ottavia ma spesso per qualche giorno veniva anche sua nonna Velia, una signora anziana che aveva come hobbie quello di farci delle merende da urlo, ogni santo pomeriggio alle 17 in punto...: Loryyyyyyy, Sabryyyyyyy, venite è prontoooooooo.
Era un po' sorda e il tono di voce era sempre esagerato. A volte ci chiamava urlando, magari eravamo dietro di lei, facevamo certi salti... :))).
Lorella era una ragazzina molto carina, alta come me ma con i capelli lisci (che io puntualmente le tiravo per vedere se erano veri o aveva la parrucca) scuri e l'apparecchio ai denti...( lo volevo anche io ma non ne avevo bisogno, allora masticavo due tre chewingum del ponte, li modellavo e me ne facevo uno verde o rosa a seconda del gusto e poi mi divertivo a sbiascicare le parole come chi appunto parlava con l'aeroplano ai denti).

D'estate indossava solo magliette a righe come suo padre Oreste (che pareva un gondoliere de Roma emigrato sulle coste laziali) e pantaloncini ogni giorno di un colore diverso a seconda di come Ottavia si metteva il fiocco ai capelli. Aveva sempre i capelli legati dietro e fissati con un fioccone enorme.
Eravamo diventate amiche due giorni dopo che lei si era trasferita per la prima vacanza: i primi due giorni ci siamo scrutate, io facevo avanti e indietro con la bici nella via e passavo davanti al suo cancello, lei era dentro e giocava con il secchiello e la paletta ma senza sabbia, con il brecciolino del giardino (in seguito usato per terribili battaglie di sassi).

Il giorno dopo io esco con mia mamma e incrociamo lei con la sua. Quel giorno la ricordo bene, aveva un fioccone color diarrea fumante e Lorella i pantaloncini pendant: un obbrobrio, dissi fra me e me. Ci salutammo e la mamma "che carina la sua ragazzina, ha solo questa? beata io ne ho 4 ma sono buoni, non mi lamento" (mia mamma... ora smadonna tutti i giorni a tutte le ore, rimpiange di non essere una single zitella e più sola di un lama del perù:)
"Che bei ricci che ha la sua, sono tutti e 4 così? Beh, vero suo marito... lei invece li ha lisci, bellissimi" (vero, mia mamma aveva dei capelli splendidi, lunghi fino alle chiappe e di solito li raccoglieva a mo' di "cofana" stile Anna Marchesini allo stadio).
Blablabla, cominciarono a ciacolare e io e Lorella facemmo lo stesso.
E così diventammo amiche!!!

Passavamo quasi tutto il giorno insieme a giocare, ad andare in bici, a vendere i nostri Topolino per la via agli altri bambini che passavano, e con il ricavato gelati e chupa chups a volontà! Parlavamo della scuola, facevamo i compiti insieme, se una di noi si catapultava con la bici l'altra subito a farle da "madre"...
Insomma tanto amiche da decidere di sancire ad un certo punto questo "amore" con un patto di sangue.
Quando ancora era Lorella, avevamo visto in TV un qualche film dove due bambini, promettendosi di rimanere amici per tutta la vita, si fanno un taglio e uniscono i loro polsi insanguinati...
La cosa ci era piaciuta e un giorno ci buttammo appositamente giù dalla bici e unimmo il sangue delle nostre "sbucciature ginocchifere". E così sigillammo l'eternità della nostra amicizia... della quale io conservo ancora la cicatrice.

Come Lorella diventò Orella

Il suo nome all'anagrafe era Lorella R. ma un giorno (accadde dopo un paio d'anni che eravamo già diventate amiche per la pelle) sua cugina Laura, giocando con i fiammiferi nella cucina della sua casa romana, per sbaglio (ovvio, almeno si spera sia stato così) le diede fuoco ad un dito...
E dopo giorni di cure mediche e ospedale, era subentrata un'infezione e due vermi gialli avevano preso a rosicchiarle il dito e a farle fuoriuscire pus giallo ocra e dal dito e dal naso, quindi a cancrena inoltrata... i medici decisero di tagliarle l'indice incriminato e incancrenito...

Così, deficiente di un pezzo, i genitori che erano due artisti (secondo mio padre pazzi e drogati, ma lui con Oreste ci giocava a tresette e con la moglie a scopa e in quei momenti erano persone bravissime) decisero di eliminare anche qualcosa dal nome, per non farla sentire squilibrata... e




Lorella così diventò Orella. Io quando tornavo a casa e mia mamma mi chiedeva dive fossi stata le rispondevo "da Orella porella".
La cosa all'inizio mi faceva senso e pure schifo... digiamolo... ma io ho sempre avuto un forte senso di PIETAS nei confronti di chi stava peggio di me (e Orella in quel momento ci stava) che superai lo sgomento e lo "schifo" e continuai, memore il patto di sangue, a volerle bene... anche più di quando aveva tutti i pezzi :))

Pensate: io e Orella eravamo nate lo stesso anno ma lei a giugno, io a luglio. Lei non sempre era in vacanza a giugno quindi avevamo deciso di festeggiare un unico compleanno ad AGOSTO
ci facevamo fare una bella torta, così potevamo metterci anche le candeline dei miei fratelli più piccoli nati in quel mese...
Fino a che Orella venne a passare l'estate in quella casa io festeggiavo il compleanno ad agosto così, dicevo, invecchiavo un mese dopo.
Da dopo l'incidente però Orella aveva sviluppato una forte idiosincrasia per tutto quello che le ricordava la mancanza del dito quindi NIENTE candeline accese sulla torta. Mettevamo quelle per i miei anni, quelle per i suoi e quelle per i miei due fratelli "agostini".

Per quanto la torta fosse bella e grande la mancanza di luce ne faceva un cimitero di cera, seppur colorata e divertente e mia mamma per evitar di far piangere i due piccoli, che volevano spegnere le loro candeline, la sera faceva una specie di sceneggiata con le candele accese, magari piantate su una scatola che la torta era finita e i due mocciosi si accontentavano.





Il dito di Orella non crebbe più...
All'inizio lei lo credeva, i suoi le avevano fatto un quadro/collage con tutti ritagli di giornale e vecchie sue foto dove, se si vedevano le mani, lei aveva 10 dita e non nove e un cm... le avevano lasciato un moncone nella speranza a primavera fiorisse.
Dopo due anni (avevamo ormai nove anni a testa, quindi volevamo scappare di casa perché maggiorenni) il dito non era ricresciuto e Orella cominciò a dare segni di squilibrio. Parlava con il dito mancante, nella speranza ricrescesse, gli cantava la ninna nanna tutte le sere:
Ninna nanna al dito mancante
fai la nanna ditino pedante
torna presto indicino latente
se nun torni te dò la corrente

fai la nanna piccoletto
che orella ti dà un bacetto...

nun me laricordo piùùùùùùù


E visto che io ero la sua più cara, inseparabile amichetta del cuore, Orella mi aveva dato un compito... tutte le mattine alle 7,30 mia mamma annaffiava i suoi preziosi vasi di fiori (mia mamma fa fiorire anche le scope, io faccio morire anche le piante che non vogliono né acqua, né luce né friskies né ciappi... un vero pollice nero) quando mia mamma aveva finito io, che tanto a quell'ora ero sveglia come una Mantispa vispa, dovevo prendere il mio annafiatoio piccolo di plastica, riempirlo di acqua...





andare a casa di Orella che mi aspettava in piedi sul terrazzino... entrare con lei in casa, andare in bagno a pianterreno (di sopra gli squilibrati facevano meditazione), rubare una pasticca nell'armadietto dei medicinali dei genitori (non chiedetemi che rubavo, ce ne stavano di tutti i tipi e ogni mattina ne prendevamo una da una confezione diversa, tanto per non farli insospettire) la scioglievamo nell'acqua. A volte passavamo prima in cucina e ci mettevamo anche coca cola o fanta o quello che c'era in frigo di bevibile (compresi alcolici e una volta un liquido bluastro che, vi giuro, sembrava sangue)....

Max mi dice che sto esagerando, di spezzare il post in due puntate... per una volta gli dò ascolto:)))

per ora chiudo qui la prima puntata...buona serata a tutti, mf

giovedì 25 marzo 2004

<br> Parenti famosi...


Parenti famosi
Lo zio Artù





Non capisco le escoriazioni mentali che mi ritrovo dopo aver battuto solo un ginocchio sullo spigolo del letto, durante una corsa in bagno, in preda a un mirmidone che tentava di uscire da spazi intercapedinali, con una lancia affilata dall'arrotino, figlio del mio prozio Artù (che però ho sempre chiamato zio, sin da piccola... io l'ho conosciuto quasi morto: era un vecchietto piccolo piccolo, con una dentiera enorme e senza un capello) noto pilota di aerei nella prima guerra mondiale. Volava senza freni, senza ali, senza cloche, senza fusoliera, volava a terra, e imbracciava un fucile italotedesco intriso di sangue blu perché glielo aveva regalato il colonnello von trippentrop (nessuna parentela col più famoso ribbentrop) dopo averci ucciso sua moglie: la baronessa Ingrid der Minchienohf seconda a nessun'altra baronessa nell'arte di infinocchiare eroi di guerra facendogli vedere (non pensate male, porci!!!) tutti i suoi beni che spaziavano dalla pianura del più e del meno fino alle colline vicino Tubinga (che non era parente di Woobinda), attraversando paesini pieni di mucche che davano il latte già scremato, parzialmente e non...






La baronessa era anche una splendida donna alta 179 cm, bionda e giunonica... quindi. Dopo aver preso il colonnello (che al contrario era bassetto e smilzo) per la gola e avergli fatto vedere la carta geografica con l'espansione di tutti i suoi terreni, gli diede la sua mano e si sposarono in una cappella di proprietà del padre della stessa, nel bel mezzo della foresta nera.
Mio zio Artù era stato chiamato dallo sposo per sganciare dal suo aereo, all'uscita degli sposi, coriandoli e cotillons sugli invitati.
Il colonnello lo aveva conosciuto 6 mesi prima, dopo un aspro combattimento svoltosi nei cieli inglesi, durante un pranzo il cui invitato principale era il cavalier Barone MANFRED von RICHTHOFEN, il più famoso BR della storia dell'aviazione mondiale, il quale aveva tanto elogiato la bravura, la fierezza e lo spirito di sacrificio dello zio che il colonnello lo aveva voluto subito nella sua squadra di piloti scelti. Infatti lo zio artù dovette lasciare al paese la fidanzata Maria Adelaide, detta Lina, incinta di 9 mesi e 28 giorni, sola con i suoi genitori che, non avendo mai accettato quella maternità fuori luogo per una fanciulla perbene, non appena lo zio Artù morì la cacciarono di casa con tutto il fardello nella pancia... E fu costretta a partorire allo scadere del 10° mese, due splendidi fanciulli alati... primo e quarto gemelli (in realtà ne aveva partoriti quattro ma secondo e terzino si erano presi a calci in faccia uscendo e morirono sul colpo, lasciando così l'eredità agli altri due)...

Torniamo nella foresta...
Lo zio, dopo il matrimonio, scese a terra e partecipò al banchetto nuziale, acclamato da tutta la nobiltà e militanza presente come un eroe di guerra... tanto che il Barone M v R ad un certo punto se la prese parecchio e per vendicarsi di tale affronto andò dallo sposo e gli disse che mio zio aveva già avuto l'onore di pilotare la sposa...
Il colonnello, che stava mangiando una tartina di cervolante con bacche di canapa indiana, per poco non si strozzò e, direttosi verso la fuciliera, afferrò la prima arma che trovò (una baionetta arrugginita) e la conficcò prima nella coscia, poi nella milza, infine nel cuore e nella pancia della sposa...
Vendetta fu fatta... gli ospiti uscirono tutti e corsero verso la selva nera, chi a vomitare chi a chiamare soccorsi, mio zio rimase a soccorrere la morta chiamandola amorevolmente per nome: "ingridina... ingriduccia... parlame chica, nun me lassà... te quiero" (mio zio aveva fatto il muratore a puerto rico prima di entrare nell'aviazione)...
Ma Ingrid giaceva in un lago di sangue che pareva Uma Thurman in KillBill volume uno...

Il colonnello, con in mano il fucile, si diresse verso lo zio e con fare minaccioso gli disse: "Tu, crante figlien ti zokkolen, afere approfittaten della mia amicizien e sporkaten mio onoren e quello della mia fitanzata... Io ora... uffiziale Arturen... tare te queste sparapallottole e tu antare in foresten blacken e puntare illo in tua pokka italianen... e tiraren il krillettonen... CIURA SU TUO ONOREN TI UFFIZIALE???"

Lo zio spiegò come poteva che c'era stato un malinteso... che la prima volta che aveva incontrato la signora era appena sceso dal suo aereo, dopo il primo volo. Lei andandogli incontro continuava a dirgli fukker...fokker fokke, e si sbracciava... lui pensò a qualcosa tipo fuck... inglese... fotter fotter... e quindi credette che lei volesse impalmarlo e non se lo fece dire due volte... ma quello urlava ancora: CIURA O TI SPARO!!!




(Fokker, aereo usato nella prima guerra mondiale dall'aviazione tedesca)





Zio Arturo, in ginocchio, le mani giunte... giura e spergiura... e scappa imbracciando il fucile.
Una volta arrivato alla foresta Nera, si ricorda di aver percheggiato l'aeroplano e imbracciando il fucile e portando il braccio sinistro nell'incavo del gomito destro...
Kolonnello!!! FANKULEN!
E tornò dalla sua Lina che dopo il parto aveva trovato riparo presso un convento della zona il cui cappellano era lo zio prete (quello morto l'estate scorsa e fratello di Artù) insieme ai due gemelli, primo e quarto...:))) e vissero felici e contenti!

Un saluto a tutti, mf





mercoledì 24 marzo 2004

<br> Pubblicit&agrave; seg...


Pubblicità segreta













C'era una donna nuda ieri, sdraiata sul mio divano. L'ho vista entrando: mi dava la schiena e il sedere...

Subito ho fatto la voce grossa: "CHI sei tu? Che caspita (non ho detto caspita!) ci fai a casa mia ma soprattutto nuda sul mio divano?"

Si gira e impaurita mi dice, con un accento che mi pareva tra l'atesino e il polacco, che un certo signor G., (non Gaber, ovvio che parlava di Max) l'aveva contattata per un lavoro di modella...

"Ti deve fare delle foto?" dico io

No, mi fa lei, mi ha detto che vuole stare per un po' di ore con una donna diversa...
"Sei una puttana, allora?"
No! stare non per fare l'amore... vuole dettarmi delle lettere...
"Si, ora si chiama dettare lettere... gli è venuta l'artrosi per caso? Ma dove sta lui, ora?"
E' sceso in garage a prendere delle pergamene che usava da giovane... Quando avrà scritto le lettere, io dovrò apporre su ogni pagina un bacio e lasciare l'impronta delle mie labbra...









"Oddio, Max mi si è sneuronato del tutto, dovremo campare con due neuroni in due oppure quando sale lo piglio a calci in culo? E poi, cara la mia... come ti chiami, che altro???"
Ha detto che vuole prendere l'impronta del mio sedere, unirla in due e farci un quadro...
"Sempre meglio... gli prenderò l'impronta della faccia, sul cemento armato!"

Tu non capisci, mi dice, lui deve fare un progetto per presentarlo ad un grosso cliente... gli serve una modella bella, un fiore ha detto lui...
"E certo, rispondo sempre più nera, io faccio il cactus, tu il fiore... bella sei bella, soprattutto hai un bel culo... ma fiore, mi sembra esagerata... cos'è questa???"







E' la polaroid che mi ha scattato il mio agente, quella che ha visto il signor G e che lo ha convinto a scegliere me...
"E chiamalo Max che il signor G è morto!!! Da quanto è cominciata questa cosa?"
Da un mese, risponde la tipa, alla quale nel frattempo ho dato un telo per coprirsi...
"Come ti ha convinta a fare questa cosa Max? Quanti soldi ti dà?"
A dire il vero ha parlato con il mio agente... non so quanti soldi però a me ha già regalato questo...
E mi fa vedere un quadro che Max ha dipinto in preda ad un attacco di gelosia, anni fa a Roma...
(ero diventata amica di un artista abbastanza famoso e lui era geloso :) )






Intanto Max entra... mi guarda, ci guarda... capisce e farfuglia, zavaglia... blatera...
Gli strappo via la pergamena di mano, l'accartoccio e la faccio mangiare al coccodrillino che teniamo nella vasca. Si chiama kudo...
Max mi dice di sedermi e, con la calma che lo contraddistingue, mi parla del clientone che lo ha contattato (io non so nulla) e di questa campagna pubblicitaria per un'azienda che è a livello internazionale...
Io come sempre, gli credo ma gli dico che avrebbe dovuto dirmelo prima, invece di farmi trovare la tipa nuda in casa...
Max si scusa, intanto dal bagno si sente uno strano rumore...Kudo grida...
andiamo entrambi e troviamo Kudo trasformato in Kuda, con tanto di CODA...
Max...la pergamena era OGM??? Quasi quasi la faccio mangiare all'altoatesina un pò lacca...chissà che succede???Vado in cucina...con la scusa di preparare un caffè per tutti...frullo un pò di pergamena e una volta triturata e ridotta in polvere ne metto un pò nel caffè della ragazza...
sono tentata di versarne anche un pò in quello di Max ma non voglio rischiare di diventare una specie di vedovallegra nel 2004...
Beviamo il caffè e mentre Kuda sta esplorando il soggiorno, curiosando tra i libri di animali che non abbiamo, la ragazza comincia a fare un verso simile ad un muggito....
e in pochi minuti abbiamo in casa una specie di minotaura parlante
Max mi guarda, guarda Kuda e guarda La minotaura...bonazza








Sabry, mi dice... SEI UN GENIO e stiamo per diventare famosi...
EHhhhhhh??? che ero un genio lo sapevo... mi sfugge la seconda parte.
Il clientone, ti spiego, è francese. Non so come è arrivato a noi e ci ha chiesto di disegnare il nuovo logo dell'azienda perché quello vecchio ormai, seppur noto in tutto il mondo, pare abbia stancato... Hanno chiesto anche uno slogan che faccia il botto...

Max... qui il botto se scende tua mamma, lo fa lei a vedere ste due animale qui dentro. Guarda la povera Ariel (la nostra gatta)... per un pelo non le è venuto un infarto e ha raggiunto Prospero nella verde valle dei gatti... ha tutto il pelo arruffato e non riesce a dire miao ma solo bau...
Si può sapere che hai in mente???
Sabrina, ascoltami: pensa cliente francese... coccodrillo da trasformare trasformato, nuovo logo, nuovo slogan...
Avvicinati che te lo dico nell'orecchio... hai visto mai qui, la muccagnocca fosse una spia :)))

Un salutone a tutti, mf la genia :)))

PS: va da se che qualche spia potrebbe esserci anche su splinder... mi spiace, non posso... segreto :)

<br> Buon non com...



Buon non compleanno MAX!

roses and pomiduars:)






Buongiorno a tutti...
Stamattina sono uscita prestissimo (ore 7,11) per andare a comprare cornetti caldi e bombe alla crema (oggi è il non compleanno di Max e volevo fargli una sorpresa, tanto lui ronfava beato, nemmeno si è accorto he mi sono alzata )
Vicino casa nostra c'è un piccolo negozio che apre prestissimo e i proprietari mi conoscono sin da quando ero un cespuglietto piccolo, visto che mio padre, allora rappresentante, li forniva di cose buone da mangiare)
Buongiorno Francesco (Francesco è un omone viterbesissimo sulla 60na, il classico commerciante simpaticone ma che si lamenta sempre che gli affari vanno male)...
"Buongiorno Francesco...vorrei 4 cornetti e 4 bombe alla crema, per favore"...
Mi spiace signorina (da quando avevo 4 anni che mi chiama così:), il ragazzo del forno ancora non è arrivato, ha telefonato che ritarda un'oretta...Ci stanno i maritozzi, se vuole..freschissimi
"No grazie Frà...adoro i maritozzi ma mi fa schifo l'uvetta e se devo perdere 10 minuti a seviziare il povero maritozzo, preferisco non mangiarlo...a meno che non sia stracolmo di panna...è possibile?"
No, è da un pezzo che non facciamo più la panna, richiedeva troppo lavoro averla sempre frschissima, mi spiace (vi assicuro che lo era, inimitabile e buonissima
"Mannaggia, allora no! Però tra un'ora però è tardi...E pure il forno qui accanto, se non sbaglio è in ristrutturazione...chiuso, vero?"
Sì..sì...loro si possono permettere la ristrutturazione, noi con tutte le tasse che abbiamo pagato quest'anno è già tanto che siamo in piedi...
Evito di incalzare questo genere di discussione, altrimenti ci sto fino alle 11...lascio correre
Sbuffando dico a Francesco che me ne ritornerò a casa senza la colazione...
Quando ero regazzino io, mica c'erano i cornetti e le bombe...:PANZANELLA a colazione e merenda, quanno annava de lusso...
Toh, guardi che bei pomodori freschi...niente conservanti nè edulcoranti nè modifiche genetiche signorì...questi li porto a casa pure per la famiglia...

"Effettivamente sono belli ma io..."

Lei va a casa...prende un bel culetto di pane, se non ce l'ha gliene dò io uno...lo divide in due, lo bagna un po'...
ci strofina sopra un par de pomodori...un friccico de sale, una stilla d'olio...e una foglia di basilico...

"Frà...lo so come si fa la panzanella, d'estate quando ho fretta è tra i piatti più gettonati, magari io poi, ci aggiungo altre cose ma a colazione...
io la mangerei pure...ma Massimo mica lo so come reagisce..:)")
Me dia retta...guardi, je incarto 6 pomodoretti freschi, je incarto un culetto di pane croccante...c'ho pure il basilichetto , EH?
Ovvio che non ho scelta...prendo il sacchetto in mano con un sorriso basito...pago e saluto Francesco...Buona giornata
me faccia sapè se il marito ha gradito
Esco...in piazza c'è un piccolo APE che vende fiori...
Quasi quasi...massì!!! una bella rosa rossa..."per favore..sì una, grazie"
Torno a casa, Max sonnecchia ancora preparo la panzanella, metto tutto su un vassoio con un caffè fumante...
La rosa in mano e vado in camera...

Un buon NON compleanno, a MaaaX?? a Max!!!





buona giornata a tutti, mf


PS: alcune cose di questo post sono vere, altre no...
pinocchiate:)))...salutoni, Sabry

martedì 23 marzo 2004

<br> Le pappardelle...


Le pappardelle di Salomone


Ovvero: che palle i ragazzini! :)












Viterbo - pranzo domenicale a casa dei genitori di Max:

invitati anche il fratello di Max con moglie e due marmocchie (X e Y, rispettivamente di quasi 6 e tre anni)...

Si intravedono in cucina delle pappardelle che aspettano di essere cotte e condite con un sugo da PAURA:)))

X va in una stanza (dove la nonna tiene qualche giocattolo per quando vengono a casa sua le marmocchie) e ritorna con Rita, una bambolina pelata con la tutina rosa che le regalai quando era molto piccola e dalla quale non si vuole separare.

Y, la piccola, allunga la mano per prendergliela (la piccola è una bastardina: nonostante abbia i suoi giochi, pretende sempre quelli con cui gioca la sorella)

X le dice "NO, tu hai il tuo!"... (che tra l'altro è uguale ma con la tutina azzurra)

La piccola mette il broncio e comincia a frignare. Tutti cercano di farle capire che il suo è bello, è più nuovo... ha la tutina più pulita... blablabla...

Lei manco per niente... "Voglio Rita!" e quando il nonno le dà il suo, piglia e lo tira con "violenza" a terra...

Io mi stavo innervosendo, sarà che non ho figli e che quindi non ho pazienza... ma fosse stato per me o si pigliava il suo bambolottino o filava in camera a piangere SOLA... senza troppe smancerie...

Insomma, cominciano a litigare. La piccola (che ripeto, è più bastarda e testarda, come lo zio Max:) dà un pugno alla sorella che incassa ma non cede... quella si incazza e frigna ancora di più, la sorella la snobba. I grandi ancora pensano di convincerle con le buone...

Basta, le voglio uccidere e mettere nella pentola come Tantalo fece con Pelope... sono pure cicciottelle e morbide, sai che pappardelle!!!!!!

Non posso sentire il pianto isterico di un bambino, sarà pazzia ma mi dà fastidio e ermy ed imma si contorcono... e battono i piedi verso l'uscita. Ora ghe pense mi:

Prendo RITA dalle mani di X... mi guarda...

"Okay bambine! Ora la zia fa una magia e vi fa giocare tutte e due con la stessa bambola..."

Strokkkkkkkkk... "scapoccio" Rita e dò la testa a X dicendole: "Tu gioca con questa"

faccio con il corpicino (che intanto stava perdendo l'imbottitura) la stessa cosa e lo dò a Y.


Max in un angoletto mi guardava divertito, ma non diceva nulla...

Tutte e due le marmocchie cominciano a PIANGERE all'unisono con i pezzi di Rita in mano Vogliamo Rita buahhhhhhhhhh

Il papà di Max mi sgrida dicendomi che non ci si comporta così, la mamma di Max mi sgrida che ho sporcato il pavimento con l'imbottitura del pupazzo...

Le bambine mi guardano con odio e continuano a piangere!

Per fortuna il papà delle "mostre" riattacca la testa al corpo così come fu fatto per Pelope e meno male che nessuno si era mangiato la spalla :)))

Rita torna in braccio a X e la piccola continua a frignare...

Signora? Quanto manca per le pappardelle? E' pronto? Meno male!!!


Salomone avrà pur messo la pace tra le due madri...ma questo primo piatto se lo sognava!!!!!:)


Buona giornata a tutti, mf




PS: poi la piccola si è calmata (la fame è fame anche per loro:)) e tutto è tornato alla "normalità" e le pappardelle erano s.q.u.i.s.i.t.e.:)







domenica 21 marzo 2004

<br> MetalliMiti (X... - 1


MetalliMiti (XII puntata)
Atalanta: un mito da Olimpiadi



Bloglanders, non è un "racconto" lungo... di più!
avvisati e salvati :)














Anche questo mito mi è stato "suggerito" da uno di voi :), anzi una di voi... che credo si rispecchi in qualche modo con la protagonista, non faccio nomi, lei si riconoscerà di certo.


ATALANTA, indovinate un po'... anche lei di nobile stirpe (ce fosse un figlio di operai in questi miti, un fabbro... un maniscalco, macché... tutti figli di...). Figlia del re Schenéo si narra che, prima che lei nascesse, il su' babbo desiderasse tanto un moccioso "pisellizzato" (anche il mì babbo, quando mi aspettavano, sperava fossi maschio) invece si trovò fra le braccia una bambina!

Come tradizione voleva per i maschietti, però fu esibita al popolo non appena sfornata e innalzata come un calice sacro... un po' come ha fatto Michael Jackson tempo fa col su fijolo, facendolo dondolare dalla finestra come un pendolo.
Siccome poi ci si accorse che il pisellino nun ci stava e che la mamma non aveva il latte per sfamarla pensarono di darla in adozione ad un'ORSA (gente strana, il ciel l'aiuti) che in quanto a latte ne aveva a ettolitri...
E quindi il mancato maschietto fu affidato alla signora Orsa Yoga (che invece del latte in realtà, le dava dell'ottimo succo di frutta tutti gusti più uno).
La trovarono poi dei pastori che, visto che il periodo dello svezzamento si era concluso, decisero di portarla con loro e farne la propria figlia.

Atalanta crebbe bella, sana e forte in mezzo ai boschi e ai campi... e divenne un'esperta e infallibile cacciatrice nonché un'atleta pressoché imbattibile nella corsa (campestre, of course... io e questa ragazza abbiamo già due punti in comune).
Era diventata talmente abile con arco e frecce che avrebbe potuto essere la sorella gemella di Artemide
Pensate, un giorno nel bosco due bei centauroni, Reco e Ileo, (era ben nota la propensione di questi uominicavallo ai piaceri del vino e soprattutto a quelli della carne, umana o animale che fosse) scalpitanti e ubriachi del nettare di Bacco come al solito, la videro e... clòppete clòppete le corsero dietro per incloppettarsela. Ma lei, più rapida di una saetta di Zeus, non solo non si fece acchiappare e incloppettare ma gli scagliò contro una freccia ciascuno che non fecero in tempo nemmeno a dire "pio" o a nitrire, tanto caddero morti stecchiti...


G. de Chirico - Tributo dell'oracolo




Come per quasi tutti i personaggi mitologici esiste una profezia o meglio un oracolo (e ci stavano più oracoli in Grecia che neuroni nella mia testa) e così si era pronunciato l'oracolo poco prima che Atalanta nascesse:

"Prima che il gallo..." no, quello era un altro, scusate, periodo quaresimale...
Finché la fanciulla rimarrà "fanciulla" nulla di male le potrà accadere ma non appena si sposerà e si "unirà" al marito, pur restando in vita, non sarà più una Creatura umana!!!

Siccome il re Schenéo, nonostante fossero passati diversi anni, non si era dimenticato né della profezia né della su fijola... una volta fatto in modo di riaverla con sé a palazzo, decise di proteggerla in qualche modo ...
Innanzitutto la pulzella di per sé e senza suggerimenti esterni aveva fatto voto di castità, diventando una seguace di Artemide la pura a tutti gli effetti: arco, frecce, faretra e mutanda inattaccabile!

Maschiaccio era maschiaccio la ragazza (pensate, avrebbe voluto partecipare, sì..pure lei!!! alla spedizione degli Argonauti ma il capo della spedizione Giasone fifone le disse No perché impaurito dal fatto che la presenza di una bella figona tra un equipaggio di maschi ipertestosteronici, avrebbe potuto compromettere l'esito della ricerca del vello d'oro... sinceramente rischiare un vello per un pelo non gli pareva il caso... quindi le disse: "bella de zio... resta a terra e trovati un marito "terrestre")


Atalanta così fece. Rimase a terra ma quando gli Argonauti ritornarono volle a tutti i costi partecipare ai giochi funebri in onore di Pelia [ucciso dalle proprie figlie, ingannate da Medea che le aveva convinte a tagliare a pezzi il corpo del padre e a bollirlo in un calderone per rendergli la giovinezza. Pare che fare lo spezzatino di parenti fosse molto in voga allora... ricordate Tantalo che fece fare la stessa fine al figlio Pelope?
Che brutte usanze sti popoli antichi!!!!
]

Comunque Atalanta non smentì la su fama di "tosta" e ai giochi si distinse per forza, abilità e destrezza...battendo anche il campione di lotta in carica ...il prode Peleo Però...però...davanti a palazzo reale ci stava la fila di pretendenti come all'INPS oggi di pensionati o futuri tali agli sportelli...

Schenéo, sempre con l'idea di tener lontana la profezia...disse a quei baldi giovani che avrebbe concesso la mano della figlia solamente a colui che fosse stato in grado di batterla in una corsa...

mica finisce qua...lei avrebbe corso armata di arco e frecce se il pretendente non l'avesse superata... swishhhhhhhhhhstoinggggg, lo avrebbe stecchito.

Qualcuno riprese la sua valigetta e se ne ritornò a casa ma, siccome Atalanta era una sventola da favola e pure figlia di re...molti restarono per gareggiare...(voi che avreste fatto?)



Atalanta:
Attributes:
Strength 9, Dexterity 8, Stamina 6, Perception 9, Intelligence 9, Wits 4,
Appearance 9, Manipulation 9, Charisma 8

Abilities:

Might 7 (Leaping), Athletics 9 (Running), Drive 8, Endurance 8 (Long Distance Exertion), Resistance 8, Awareness 7
(Abbasta???)



Va specificata una cosa....la nostra VERGINE gareggiava vestita che più non si poteva e armata, mentre i pretendenti erano nudi...quindi leggeri e tutto sommato in vantaggio, no?

Niente...quella parea aver un candelotto di TNT con tanto di miccia accesa, infilato da qualche parte tanto era veloce...e " via uno"..."fuori due"..."seccato il terzo"...ne fece fuori svariati prima di... sedersi un attimo, bere un po' d'acqua fresca, asciugare il sudore, riposare qualche minuto e ricaricare la faretra ormai quasi vuota...





C'era in fila per una nuova gara un bel giovane di nome Ippomene, un vero furbastro...infatti costui prima di mettersi in fila, conoscendo la fama di "wonder woman" della nostra Atalanta, aveva pensato bene, prima di recarsi a palazzo, di chiedere aiuto a un'altra gnoccolona (che voi oramai conoscete bene...):Afrodite, dea dell'amore ma anche degli inganni e della furbizia...
La dea, colpita dall'entusiasmo e soprattutto dalla voglia di vincere [diciamo così va...la parola esatta sarebbe trombarsi) la bellissima Atalanta decise di aiutarlo (anche perché la nostra cara Afrodite che sappiamo essere passata da un letto all'altro senza farsi troppi problemi, non amava quelel fanciulle tute caste e pure e schifignose come quell'antipatica della sua parente Artemide)] e gli regalò delle bellissime mele
( che palle ste mele, sempre tra miti , favole e leggende...e Adamo ed Eva...e Biancaneve...e Meleagro...
e Melinda e una mela al giorno toglie il medico di torno e la Apple di mac... e il baco nella mela e non c'è pera senza mela...insomma peggio del prezzemolo!!!
)
e le istruzioni per l'uso...
Il baldanzoso Ippomene si recò infine (non appena la fanciulla fu di nuovo pronta per la gara) alla partenza...
Si guardarono...lei notò che nudo faceva la sua porca figura e lui notò che lei aveva degli occhi stupendi e ne rimase folgorato...
1...2...3...bang! Partenza
Il giovane fece i primi 400 metri in 36, 5"...Atalanta staccata di pochissimo...
Ippomene al secondo giro fu superato ma prima che avvenisse il raddoppio e il tiro al bersaglio,

lasciò cadere a terra le mele una per volta ad ogni giro, facendo in modo così che la ragazza o per curiosità o perché in fondo si era stufata di essere vergine,
le raccogliesse ed ammirasse ad ogni giro, impedendole così di superarlo e gli facesse tagliare per primo il traguardo...

ippomene ebbe così il suo premio...la bellissima Atalanta che pure era rimasta colpita dal giovane atleta dal corpo perfetto



Non appena i due riuscirono a rimanere soli infatti, cercarono un posto dove poter fare altra ginnastica...a palazzo, meglio di no...Papà avrebbe fatto storie, Ippomene era forestiero, non aveva una dimora, gli alberghi e le locande erano tutti pieni a causa della gara tra pretendenti...
le capanne erano tutte stipate dagli animali già che si era fatta sera...
Guarda! disse il ragazzo ad Atalanta, indicando un tempio... che ne dici!?
E trovatala d'accordo, entrarono in quello che era il sacro recinto del tempio dedicato alla dea Cibele (una di quelle incazzose peggio di Era)...ma avevano troppa voglia...
lei nun ne poteva cchiù di questa metaforica cintura di castità...lui praticamente da quando l'aveva guardata negli occhi (HO DETTO OCCHI!!!),
aveva automaticamente subito un innalzamento da sud verso nord/nordovest della "bassa padania". Quasi innaturale per le leggi newtoniane sulla gravità (va beh, in fondo Newton ancora non era nato, quindi la legge non esisteva, no?)... che la corsa era stata ancora più difficoltosa perché l'aria che incontrava, trovava un ostacolo in più...
Ma bando alle ciance e via ai festeggiamenti. Profanarono il povero tempio in 3 ore, 36 minuti e 896 secondi... quell'altare ne vide di tutte i colori: la dea Cibele non sapeva dove guardare...
In tutto questo bai e lamme il giovane si era dimenticato di ringraziare o con preghiere o meglio ancora con un bel pollastro o capretto squartato a dovere la dea Afrodite che lo aveva aiutato nella vittoria e...
si sa, anche le dee (soprattutto quelle che se la tirano come Afrodite) nel loro piccolo si incazzano... e quindi?
Non solo, non ti sei degnato di ringraziarmi offrendomi un voto o una preghiera o meglio un bell'animale, ma te la sei subito svignata per fatti tuoi e dove? in un tempio sacro!!!
VERGOGNA!!! ora, sarete puniti entrambi!!!


Come? Esisteva in Grecia, allora, una strana credenza per cui si pensava che certune razze di animali non si accoppiassero fra loro (pensate per assurdo ad una donna che NON può accoppiarsi con un uomo!!!) e tra queste razze c'erano i leoni... che si pensava invece si accoppiassero con i leopardi ( non chiedetemi perché, ve ne prego)
E quindi, voi due disse Afrodite, brutti sporcaccioni maiali che non siete altro... per non aver saputo aspettare a cedere ai richiami della carne, ora sarete trasformati in LEONE Ippomene e LEONESSA Atalanta!
Sicut dea fecit e l'oracolo ancora una volta aveva detto la verità! Infatti la nostra Atalanta non era più un'umana dopo aver disobbedito al fato!

The end!

Un saluto a tutti voi, mf



sabato 20 marzo 2004

<br> E' difficile, ...


E' difficile, faticoso ma.....
devo farlo, per me e per voi!





G. De Chirico, L'enigma dell'ora, 1911



Salve bloglanders!
Da qualche giorno (ma è successo di nuovo, mesi fa) un po' per la mancanza di tempo ma soprattutto..."DIGIAMOLO"... per una sorta di sospensione iperuranica nell'empireo neuronico di Ermy ed Immanuel, non ho idee: non dico geniali ma passabili per fare un post non dico megafantasmagoriaceo ma decente...

E' vero, non sono obbligata a scrivere tutti i giorni e scrivere post da Nobel :) ma ormai, dopo quasi un anno, mi viene spontaneo arrivare qui la mattina e delirare...
E' anche vero che non sempre lo stato d'animo è dei migliori e siccome questo è, per antonomasia, un blog che vuole strappare (se possibile) un sorriso agli avventori...
Ecco, quando Metalla è in fase calante di conseguenza lo diventa anche questo "luogo".
Come so che è capitato a molti di voi ci sono giorni in cui la tentazione di dire BASTA! è grande,
basta con Bloglandia e bloglanders, vedi di lavorare di più e di perdere meno tempo in cazzate... e giri di parole inutili... e di chiudere così questo spazio...

Ecco, oggi potrei farlo benissimo: l'umore è pessimo.
Il cielo grigio e la mia giacca pure...
"Sono due giorni e più che scrivi da cane..." (Questo all'incirca è quanto mi ha detto uno di voi, stamattina, rendendo il mio stato d'animo, se possibile, ancora più merdosetto)

Per di più, hai in mente una cosa da scrivere ma non riesci a "buttar" giù nemmeno l'incipit...
Hai fallito pupa!
E ancora non hai festeggiato il primo compleanno di Metafisica
Ecco... un'altra delle tue tante iniziative cominciate, cresciute e poi, FALLITE!
E mi chiedo, leggendo blog che vanno avanti da molto più tempo di me, come caspita facciano a tenere "alto" il morale della truppa...
è vero, non devo niente a nessuno... ma almeno rileggendo un MIO post, la soddisfazione di aver scritto PER ME, qualcosa di leggibile, avrò pure il diritto di pretenderlo, no?
Non è il classico "vuoto dello scrittore" perché io non mi ritengo una scrittrice, né ho tale presunzione...
Ho sempre riconosciuto i miei limiti, sono abbastanza umile: questo sì!
Ed è proprio per questo motivo, perché sono umile e capisco quando è il momento di dire basta ad una cosa che non ha più senso di vivere (l'esperienza insegna), perché oramai sterile e inutile che....
Qundi... cari amici bloggers vi dico che, da domani (oggi, proprio non ce la faccio, perdonatemi...ma non posso)...
Da domani, su questo blog leggerete la scritta...
Metallimiti (XII puntata)

Hey? Mica avrete pensato che???
Davvero??? Chi???
Voglio i nomi!!!!

Un salutone a tutti e buon week end, io stasera avrò la rimpatriata. Vado a rendermi passabile, per non sfigurare con le altre "signore" quarantenni :)))
Gonna o pantaloni?



Pinocchia




Buon week end a tutti!


venerdì 19 marzo 2004

<br> Ore 12: notitl...


Ore 12: notitle










Ciao metallattina, come stai?

Vuota e tu?

Un po' schiacciata...sai? un 42 mi ha pestata per un attimo...

Vieni a Roma con me tra un po'?

Volentieri, spero di essere una buona compagnia...

Basta che non parli...

Ci proverò, A che ora?

ore 14,00 davanti al garage

Ci sarò, a dopo!



Buon week end a tutti, mf

<br> Ore 10: calma ...


Ore 10: calma piatta










Buongiorno a tutti, mf

giovedì 18 marzo 2004

<br> rimpatriate ...



rimpatriate









ORE 11,16
segnale di sms: btropkzttt, bzutt bzutt roartr tr tr

La mia più cara amica Anna: leggo:

"Ciao Sabrinetta! sono qui, (lei lavora a Milano, ci vediamo pochissimo) a Tarquinia
Sabato sera grande rimpatriata
(ex compagni di liceo...lo zoccolo duro:)) a casa di Peter...DEVI ASSOLUTAMENTE ESSERCI!

Ovviamente deve venire anche Max (di solito mogli, mariti e compagni/e sono bene accetti). Ti aspettiamo! ciao, Anna"


Dico a Max della "festa", incredibile: ha detto subito SI'


Sabato sera: una decina/quindicina di splendidi quarantenni all'attacco (delle pietanze:))!!!!



PS: l'ultima volta che siamo stati insieme è stato per il battesimo del secondo figlio di Peter, mi pare tre anni fa!

mercoledì 17 marzo 2004

<br> Other ways of ...


Other ways of speaking
ovvero: i soliti noiosi deliri;


solo io posso dirlo, però:)







Pechino by night





Non mi è mai piaciuto girare da sola, di notte, per le strade di Pechino.

E non l'ho mai fatto.


Sono passata da uno stato di euforia massima ad uno di euforia medio/minima.


Passata la tempesta, non odo augelli far festa: sono morti tutti di freddo.


Tenera è la notte: ho sognato di mangiare bocconcini di vitello al vino, con contorno di patatine al forno, a forma di pallina...



La parola del giorno da queste parti è "banco", Max si è svegliato dicendo Banco!...e lo ripeteva sotto le coperte con un intervallo di 1/2 minuti...
non so se stava sognando di giocare a carte...





Macbeth, Banquo and the Witches on the Heath, 1793-4.



la parola è stata poi modificata prima in Branko (in Tv davano l'oroscopo) e poi, quando è venuto a fare colazione, ha assunto un'accezione culturale...

Banquo

A casa Metalla è la follia a tenere banco nel branco:)


Never be alone again : la sto ascoltando in questo momento

Non mi piace stare da sola, sono un animale sociale, (se qualcuno volesse commentare sei un animale e basta:..non lo faccia, grazie:))


stanotte non sono andata nel mondo parallelo, nè ho potuto telefonare...

Per chi non lo conoscesse, è il mondo di Platone: esiste...

Non è male. però meglio starci per poco tempo, poi mi viene la claustrofobia, e di là ho tutti i neuroni, tranne Ermy ed Immanuel...

ma sono tutti sparpagliati per l'aria...non ho un corpo, nè una testa che puo' contenerli, posso guardarli e capire quando si connettono l'uno con l'altro!okay, ritorno di qua...so che è difficile capirmi:)



Eccomi, sono con voi, mi ero fatta trasportare dalla musica...

Other ways of speaking...and alla fine...la splendida Carpet Crawlers", dedicata allo zio MetaPlatone


della serie come dice Max:

Chi ti capisce è un genio pupa e io modestamente...ti capisco:)))


Buon mercoledì a tutti, MF back from the Other side:)




The Carpet Crawlers, Genesis

15/4/75 Wembley, London

martedì 16 marzo 2004

<br> Ermy? Immanu...



Ermy? Immanuel?

Dove siete???










Blockbuster...
visita veloce per noleggio dvd serale, possibilmente divertente e depensante...

In molti mi hanno ben parlato delle Invasioni barbariche

Ma tutti i dvd sono "fuori"...scelgo una classica commedia Hollywoodiana (George al party ci sta sempre bene) dei fratelli Cohen: Intolerable Cruelty , da noi tradotto immondamente con "Prima ti sposo, poi ti rovino"



Vado a fare la fila per pagare, saluto la ragazza che ormai mi conosce bene...

faccio bella mostra della mia Carta oro (nemmeno fosse la gold card dell'American Exspress!!!!:))), pago...saluto...

"Sabrina ? La ricevuta! un attimo sta stampando"...

Prendo la ricevuta...
"grazie, ciao, buona serata" ed esco...

Sto per attraversare la strada quando mi sento chiamare....

"Sabrinaaaaaa"

???????????????????????

è la ragazza di BB che agita il braccio...mi raggiunge:
" Passi la ricevuta, ma almeno il DVD prendilo!!!":)))))



Buona serata a tutti, mf:)



PS: per la cronaca, Erminio e Immanuel hanno cominciato a sentire "odor di primavera" (aiuto!!!!)






<br> The big shit...



The big shit










Buongiorno bloglandia!

Giornata super primaverile, sole splendido, cielo terso= buonumore

Via il cappottone, via il maglione pesante...

Giacca e gonna di velluto liscio marrone (gonna corta)

Camicia fantasia sui toni del marrone/giallo/panna

collant marroni e stivali marroni.

uhmmm...il foulard è meglio metterlo, non si sa mail...la mia gola è delicata..

uno spiffero e mi prendo la broncopneumogastritepeptica

Et voilà, pronta per uscire...vado da Max:

MF: Come sto?

Max: bene..bene..ma la gonna sarà troppo corta? la giacca la copre, sembra ti sia dimenticata di metterla...e poi..

MF: la gonna un po' sporge e poi, è sempre stata così...meno male che ancora mi sta bene dallo scorso anno...e poi, cosa????

Max: Beh, tutta vestita di marrone, mi sembri una grande cacca!


..............!!!!!..............



Buona giornata a tutti, Metashit:))))

domenica 14 marzo 2004

<br> MetalliMiti (X...


MetalliMiti (XI puntata)
Castore e Polluce = i DIOSCURI




La fontana dei Dioscuri, colle del Quirinale, Roma



Salve mia fedele Metal Militia!

Per questa nuova puntata (porca pupazza, siamo già a 11!!! Incredibile!)...

Su richiesta esplicita di Nybras (PRENDETEVELA CON LUI, okay? :) ), questa settimana vi "narrerò" la storia dei due gemelli Castore e Polluce, meglio conosciuti come i DIOSCURI (Dios Kuroi = figli di Zeus).

Tanto per cominciare sapete già tutto sulla loro nascita... per chi avesse mancato la puntata di Leda e il Cigno, QUI.

In breve Leda "espulse" due uova: da quello fecondato dai seminidivini del Porco Zeus nacquero gli immortali Polluce ed Elena, in seguito di Troia.




Leda e il cigno


Mentre dalla bella "galoppata" amorosa che Leda si fece con il marito Tindaro, di ritorno dall'accoppiamento col porco Zeus, nacquero i mortali Castore e Clitemnestra
(Ad averlo saputo ne avrebbe fatte due di galoppate col cigno, magari sotto forma di cavallo così nascevano 4 Highlander).


I due ragazzi crebbero bellissimi, le due femminucce gnocchissime, soprattutto Elena, forti e sani nel palazzo di Tindaro (il marito di Leda che, ovviamente, credeva che i quattro pargoli fossero TUTTI opera di quella bella galoppata fatta in giardino dopo che Leduzza tornò a casa strafatta da Zeus piumato) che li crebbe dando loro tutto il meglio.

Impararono le arti della lotta, del tiro con l'arco, ebbero i migliori educatori in ogni disciplina.. e più precisamente Castore divenne un eccellente guerriero e cavaliere, mentre Polluce veniva chiamato il guantone più veloce dell'Olimpo... detto anche: ilMuhammedHolyfield Tyson dell'ellade
: Mi verrebbe da dire, data l'origine, un peso PIUMA...ma era invece un massimo e di quelli che nascono una volta ogni 34875 anni:
Insomma...quando si dice una coppia perfetta si dice castore e Polluce!


Quando fu per loro l'età di convolare a nozze...

siccome che erano anche due Dioscuri monelli (non a caso, figli del Porco Zeus), si invaghirono di due belle gnocche ( Ileira e Febe, figlie di Leucippo,
fratellastro di papà Tindaro, nonché "ziastro" dei due gemelloni)
)...le quali però (essendo anche loro pronte per maritarsi) erano già state promesse ad altri due fratelli:
Ida e Linceo (, anche loro figli "divini"...ma di Poseidone , anche se allevati da Afareo , re di Messene...insomma, anche qui un casino:))




Pieter Paul Rubens - Il rapimento delle figlie di Leucippo



Castore e Polluce, in preda a fermento testosteronico decisero di rapire le due ragazze, facendo fessi gli altri due fratelli nobili...

e se le sposarono!


I due fratelli beffati se la legarono al dito e promisero una vendetta esecrabile... ma intanto "the show must go on"...
I dioscuri tra il matrimonio e la vendetta covata dai cuginastri...avranno due bei pargoli dalle loro mogli... e saranno impegnati nel tempo, a compiere varie gesta più o meno nobili...anzi, nobili ed eroiche:)...

Presero parte alla spedizione degli Argonauti ( Più vado avanti con i Metallimiti e più trovo che chi per un verso, chi per un altro...alla fine tutti hanno partecipato a questa mitica spedizione,
mi piacerebbe farci un post ma ci vorrebbero 1859 puntate...uno sfiancamento per me, non oso pensare per voi...anche i più FIDI
)
, durante la quale salvarono l'equipaggio durante una tempesta (quasi perfettaInfatti Altari e statue erano innalzati a Castore e Polluce sulle navi per propiziare una navigazione tranquilla e molti porti avevano le loro statue ai due lati dell'ingresso del mare...
Si narra ai giorni d'oggi che anche i "nostri" Bronzi di Riace altri non sono che i due gemelloni
(Daltronde le coste calabre non distano poi così tanto da quelle greche...anzi e in antichità molti insediamenti greci erano in Calabria,

l'ipotesi , seppur non ancora suffragata da prove tangibili, non sarebbe così campata per aria...no?
)



St. Elmo's fire


Anticamente inoltre si riteneva, che la presenza di Castore e di Polluce sulle navi si rendesse visibile attraverso ciò che noi oggi chiamiamo “fuochi fatui” o “di Sant'Elmo”:
delle specie di fiammelle o scintille di natura elettrostatica che durante i temporali appaiono alle estremità delle strutture metalliche delle navi.
Se si manifestavano in coppia erano di buon auspicio e la nave veniva considerata sotto la protezione dei due gemelli, ma se avveniva l’apparizione di una sola fiamma, era considerato un cattivo presagio.

(Se vedevi solo un braccio o una gamba o addirittura un calzare o le briglie del cavallo di Castore o un guantone di Polluce,
ti attaccava Capitan Uncino e ti portava sull'"Isola che non c'era", e ti faceva vedere Castore, Polluce, Brontolo e Pisolo sotto tortura e non facevi in tempo a vedere gli altri della combriccola ,
perché facevano straordinario in miniera con Trilly che faceva loro da guardiano:))
)





Prima che il loro destino si compisse i due ragazzi liberarono anche la loro amata sorellina Elena che era stata rapita da Teseo.

Come si conveniva a due bravi fratelli partirono a cavallo, assediarono la citta dove la piccola Elenina era stata portata e la liberarono in 4 e 4 = 8 :)


(l'avessero lasciata là, con Teseo, probabilmente avrebbero evitato 10 anni di guerra a Troia e migliaia di morti e ora, probabilmente, voi non leggereste i Metallimiti, ma si sa... il destino è DESTINO)


Orsù... volgiamo al tramonto DiOSCURO... lo so che non ne potete più di leggere. Su, un piccolo sforzo e saprete come finiscono i due:))

Ricordate il rapimento delle due gnoccolone Leucippidi e i due cuginetti incazzati?

Beh, dopo cotante prodezze e gesta eroiche, i cuginetti ancora sono incazzati: ci sono due o tre versioni sul finale, ho scelto come al solito quello che mi sembrava più "adatto" ai nostri fratelli.

Sappiamo che la splendida Elena dopo esser stata liberata sposò, tra tanti pretendenti (era la donna più bella del mondo mica la figlia di Fantozzi, neh!), quel pirla (era un emerito pirla greco, fidatevi) di Menelaolemani...

e durante i festeggiamenti delle nozze i figli di Afareo, i cuginetti, cominciarono ad offendere i Gemelli pesantemente...

Figli di Cigno, Siete nati da uova marce e putride... almeno se nascevate a pasqua vi chiamavano SORPRESA 1 e 2 oppure "Ferrero e Kinder"

Vostra madre Leda è una gran troiazza... si è fatta fottere da un cignone che nemmeno Igor Stravinsky ci sarebbe cascato nel lago... infatti alla fine lo fa morire solo come un C...igno, sul palco! e bla bla bla...


I due non la finivano più...





Passarono poi all'accusa di rapimento delle due gnoccolone (consenzienti... capirai, con quei due bronzoni gemelli nemmeno Maria de Filippi sarebbe rimasta con Costanzo!!!... oddio, magari una volta incontrata la sorellina Elena ai due avrebbe detto... "okay ragazzi... però, restiamo amici" e sarebbe scappata con Elena sull'isola dei "Saranno famosi"... ma questa è un'altra storia!!!)





Insomma, fecero del tutto per provocare i due Dioscuri che dapprima continuarono a bere del buon Barolo barricato d'annata, regalatogli dal pro pro pro zio Bacco Bacchisio, e a fumare sigari cubani. Poi, quando le accuse cominciarono a farsi pesanti, soprattutto le offese alla mamma Leda, i ragazzi non ci videro più dalla fame e Polluce invece di salire a cavallo mentre mangiava la Fiesta, salì sul cavallo di Marc'aurelio (da allora in restauro, causa gravi lesioni interne) e una volta sceso e sazio cominciò a rimboccarsi le maniche...
... e scontro fu:!
Altro che lotta greco/romana, sumo o wrestling... se ne diedero tante ma così tante che dopo che il nuvolone di terra si "spense", lasciando la visuale libera, ci stava un morto stecchito per terra:
Castore (che appunto era mortale), con il ventre squarciato e le budella tutte fuori, sparpagliare per quella specie di insolita arena...

Il padre Zeus (mi sa non aveva capito bene che quello morto era dell'altro uovo... quello Tindareo) che aveva visto tutto dallo scranno olimpico, non appena individuò l'assassino, ovvero uno dei due cuginastri, ovvero il più stronzo, ovvero Ida, gli scagliò contro uno di quegli Zotttt che riservava per i nemici speciali e lo fulminò come uno zunkestkwatt (www.zunkestkwatt.net)

Intanto Polluce, con le budella del fratello in mano ('sti eroi nun se schifavano di niente, io sarei come minimo svenuta, non so voi) vide esalare l'ultimo respiro del fratellone e, piangendo, pregò Zeus di far morire anche lui per poterlo raggiungere nell'Ade e continuare a stare con lui...
Il grande Zeus che ne aveva visto morire uno pensò "e che so scemo a saettare il fratello?" e in alternativa propose a Polluce di rinunciare a metà della sua immortalità in favore di Castore così da poter vivere insieme un giorno nell'Ade, uno sull'Olimpo, insieme, per l'Eternità.
Polluce accettò subito e così, da allora, i due Dioscuri vissero felici e contenti... un giorno sull'Olimpo e un giorno nella tomba presso Terapne dove, ai tempi, fu costruito un tempio per la bella sorella Elena.

THE END (fiuuuuuuuuu, che faticata! :)) )

Un saluto a tutti e un bacio a chi ha avuto la pazienza di leggere tutta la Dioscureide... MF :)


PS: La simbologia antica vedeva nella costellazione dei Gemelli i Dioscuri e nei due emisferi celesti i loro mantelli rotondi!
La costellazione dei Gemelli comprende, oltre ad un centinaio di stelle visibili a occhio nudo, anche due stelle di prima grandezza: appunto Castore e Polluce che è quella più luminosa.