mercoledì 12 aprile 2006

Senza titolo 934


Deliri romani


delirio cpd1989- prima parte











Cosa si può fare in un giorno assolato di gennaio, quando si é rinchiusi in un ufficio, senza il capo fra le balle e si é soli con una macchina da scrivere?
Scrivere?
A saperlo fare... Ma cosa scrivere?
Ora mi verrebbe di scrivere la storia di una ragazza che............

La sveglia ha dato l'allarme già da diversi minuti, la guardo e vedo numeri simili: 12,12;
come sempre, la domenica mattina non riesco ad alzarmi prima di quest'ora; le ore piccole erano molto piccole ieri notte, anzi stamattina e a dire il vero ho la sensazione che tutto sia più piccolo intorno a me, come se i festeggiamenti per il nuovo anno, oltre a portar via tutto il vecchio lo abbiano anche ridotto di spessore... a cominciare dai numeri che, fosforescenti nel buio della stanza cambiano velocemente sullo schermo della radiosveglia a quarzo liquido (che poi mi vien da dire ma il quarzo liquido sarebbe quello solido bollito?
Sbadiglio, distendo le braccia a crocifisso contro la spalliera del letto, mi stropiccio l'occhio sinistro e poi il destro e ascolto i vapori al mentolo che salgono dalla laringe, memore di non comprare più quelle sigarette, che detto fra me e me, fanno proprio schifo.
Accendo la radio e dopo la canzone di un cantautore se ho capito bene, canadese, quindi una canzone canadese, intitolata tenda per due, lo speaker dice a voce piena e aperta:
E a tutti coloro che si sono messi ora in ascolto sulla frequenza di radio Buondì AUGURI DI BUON ANNO, Felice 1999
Che questo anno possa essere per tutti voi un anno pieno di fortuna, denaro, amore, sesso e serenità
Insomma, tutto quel che desiderate, amici di radio buondio... e ora dal vostro DJ SuperManlio un'altra canzone per facilitare il risveglio:
Prina Jingle Bells, nella versione cantata da Carlo Tiepoli e poi, a seguire, Tu scendi dalle stelle nella magnifica interpretazione di Cristina d'orzo.
Buon ascolto e a più dardi; amici del novantanove
.

Rimbambita ancora dal poco dormire e dalla voce acuta e perforante di questo dj de noantri, faccio mente locale alla serata appena trascorsa con tutti i miei amici, al "Fico Muto", un localaccio al Testaccio pieno di musica, musicisti, artisti presunti e presuntuosi manager residuo degli anni ottanta, ormai quasi al termine... e penso a quanto debba aver bevuto o chissà cos'altro, il DJ per arrivare a dire in diretta, BUON 1999!
Si é mangiato 10 anni in due secondi, ora riceverà un bel cazziatone dal capo della redazione, spero.
Beh, mi consola il fatto che stamattina non sono l'unica rincoglionita a Roma e immagino, nel paese intero.

Tutto questo é accaduto al buio, le tapparelle ancora abbassate non mi avevano ancora dato modo di guardare meglio a quel senso di strano che percepivo intorno a me;
sento di avere fame, mi siedo sul letto e appoggio i piedi in terra a cercare le mie ciabatte di lana, non le trovo, mi alzo lo stesso... Seguo
la luce che filtra dalla finestra e arrivo a tirar su le tapparelle.
Apro gli occhi già immaginando la mia bella vista sul mare d'inverno, magari riuscendo a scorgere il primo pescatore che pesca il primo pesce dell'anno...
ODDIOOOOOOOOOOO
Dove cacchio sono? Sto sognando, é l'effetto della maledetta tequilabumbum? lo so che mi fa male, perché mi ostino a Bummarla?
Mi stropiccio di nuovo gli occhi, fino a lacrimare, li riapro e un senso di vertigine cupa mi scuote e invade, o invade e scuote, la sequenza é indifferente data la scossa invadente o l'invasione scuotente.
Niente, lo stropicciamento non ha sortito nuovi effetti collaterali, tutto rimane come prima ma ora che capisco che é reale, tutto é
MOLTO peggio di prima (se mai è esistito un prima):
Mi sto affacciando da un palazzo che a occhio e croce, guardando prima in basso, poi in alto e poi i palazzi adiacenti, sarà un grattacielo di 50 piani e io, sempre a occhio e croce dovrei essere al 47simo (il piano dei "morti che parlano", sorrido tra me e
me, cercando di non farmi trascinare sull'asfalto dal senso di vertigine cupa. Forse sono morta ieri sera, la tequilabum mi ha fatto fare bum e per contrappasso son finita su, quassù ma per contrappasso di cosa?.
Il sorriso sulle mie labbra fa solo capolino, l'ansia vertiginosa si impossessa di nuovo di me: Cristo, ma dove sono finita?
Non mi pare di aver passato il capodanno a New York e a dire il vero, quasta non mi sembra nemmeno New York, quel cupolone a New York non c'era lo scorso anno, quando sono stata in vacanza là...
Ma questa casa di chi é?
Mi sistemo il pigiama (che non ricordo di aver mai comprato, non ho mai avuto un pigiama giallo uovo e a dire il vero non mi piace neppure)
Non riconosco nemmeno la stanza, troppo in ordine, troppi mobili e troppi tappeti, chissà chi li pulisce questi ricoveri di polvere e acari?
Quest'ultima domanda mi spinge verso l'uscita della stanza, a cercare i miei coinquilini di sempre, gli studenti universitari con cui divido l'appartamento da due anni.
Mi trovo, anziché nel tinello dove ci si trova tutti ogni mattina, per il buongiorno e la colazione, in un corridoio che mi sembra quello dell'albergo di SHINING, ci manca solo che Nicholson sbuchi fuori con la faccia da pazzo e gridi, pigliando ad accettate la porta e siamo a cavallo.
Mi va di culo, niente Jack lo squartatore... solo diverse porte a destra e manca, nessun triciclo da bambino, nessun bambino e niente Jack... Non è il seti di un film, allora.
Ma allora dove sono?
Di sicuro non é un albergo, sbircio attraverso una delle porte di legno massiccio senza numero dorato in bassorilievo, quella appena socchiusa e vedo un salotto a fiori, con una grande libreria, stracolma di libri, tutti rilegati con copertine dello stesso colore delle tende.
Intravedo anche un orsacchiotto di pelouche con un braccio staccato ma non é mio, forse di qualche bambino che abita qui, boh... esco dalla stanza tappezzata di libri tappezzeria e mi dirigo di nuovo verso la parte del corridoio del quale, finalmente, vedo la fine.
Mi verrebbe da urlare a squarciagola, sperando in un effetto (nei sogni quando urli, terrorizzato ti svegli ma
almeno ti svegli).
Però ho la vaga sensazione che il mio urlo disperato non produrrà tale effetto: anche perché, non mi sento in pericolo.
Buongiorno cara
Dalla porta alla fine del corridoio, poco prima che io entrassi esce un uomo alto, magro, sulla quarantina, indossa un'orrida giacca di pigiama dello stesso colore della mia ma deve essere di una misura troppo piccola per lui, gli copre appena l'ombelico e si intravedono gli slip, per fortuna quelli non gialli, e un paio di gambe sottili, coperte di un leggero soffio di peli.
Lo straniero mi guarda e mi sorride con un sorriso appena smorfioso ma che lascia intravedere una dolcezza incredibile e poi mi dice, stiracchiando le lunghe braccia verso il cielo, come a scacciare l'ultima visione onirica della notte:
Buongiorno cara
Cara????????? Ma chi lo conosce?

Segue...

14 commenti:

Skylark ha detto...

L'hai scritto nel 1989?

metallicafisica ha detto...

Skylark: certo!**

nonsologeomangio ha detto...

Manca il pezzo in cui ti guardi allo specchio e scopri che....

;)

ciaooooo

metallicafisica ha detto...

GEO: quello accadde verso la fine del 2003, non ricordi Rodrigo?:)*

Giocatore ha detto...

Uhmmm, "un uomo alto, magro, sulla quarantina..." ma è la descrizione esatta di...!!! era già nei suoi sogni, quindi??!! ;-)))

metallicafisica ha detto...

Matteo: io e Max nel 1989 eravamo già insieme:)

(sei un bastardino barbuto, sai?:)***

Giocatore ha detto...

echevvordì!! ;-)

metallicafisica ha detto...

matteo: vordì che è meglio che tu a Vetralla non venga:))))

pbeneforti ha detto...

senti mi fai un abstract?

metallicafisica ha detto...

senti mi fai un abstract?: non posso ma prevedo almeno 4 puntate, se vuoi posso dirti chi è l'assassino:)*

Ecate_ ha detto...

Ma tu eri su un triciclo, confessa! :-)))*****

NYBRAS ha detto...

caspio! 4 puntate? Ma ce l'hai lo sponsor? ;))))

Brododidado ha detto...

lungo.... passo...

metallicafisica ha detto...

brodo: buon passaggio:)*


nyb: non ancora, ti proponi?:)*


Ecate: ebbene si, lo ammetto... triciclavo:)***