lunedì 3 aprile 2006

Senza titolo 920


Dedicato a tutti i bambini...






Sebastiao Salgado - Brasile, 1981




Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese.
Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza il mare.

Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino.
Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.

Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione.

Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.

Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.

Peter Handke


Non è la prima volta che pubblico queste parole di Handke (recitate da una voce fuori campo ne "IL cielo sopra Berlino")

Credo che queste semplici parole valgano più di ogni gara a colpi di microfono o teleobiettivo per cogliere una lacrima di sangue che scende dal volto di una madre disperata o per il grido di rabbia furiosa di un padre che vorrebbe avere fra le mani, chi gli ha brutalmente ucciso il figlio.
Parole che credo restituiscano la dignità a tutti quei bambini nel mondo vittime dei "grandi cattivi" .
Non sono affatto convinta che queste frasi non siano ripubblicate ma lo spero vivamente per tutti quei genitori ai quali dei loro bambini non rimane che un'immagine su carta, dove facevano una "faccia da fotografo".

Un saluto, mf

12 commenti:

sysjena ha detto...

...il grosso problema dei bambini e' che diventano adulti...e molti si scordano del bambino...

Brododidado ha detto...

......

nonsologeomangio ha detto...

giusto!

giarina ha detto...

è passato davanti alla scuola giovedì pomeriggio, quel papà.

ancora sperava.

Clio ha detto...

Le parole sono bellissime, ma sono troppo incaxxata.

padrepaio ha detto...

Una gomma per cancellare tutto questo grigio, please!:-(

Skylark ha detto...

A proposito di bambini: Jo Puyo ha scodellato un altro disegno, o ero distratto?

mestesso ha detto...

:(

latendarossa ha detto...

Bel post, mi è piaciuto tanto. E la conclusione era molto bella, brava Sabrina.

Marcello

braviblog ha detto...

domenica, 02 aprile 2006




Blog e querele


Un capo-struttura e conduttore televisivo di Rai 2 (per ora preferiamo non fare il nome) ci ha querelato e ora siamo in attesa di ulteriori sviluppi. Nulla da dire o scrivere, pensiamo che la sostanza stia nei fatti. Ognuno è libero di agire nel modo che crede più opportuno. Noi pensiamo solo una cosa: che la libertà di pensiero e di espressione sia la base del nostro modello democratico. Luca è già stato chiamato dalla Polizia Postale (molto gentili e attenti, conoscono la comunità dei bloggers e si sono mostrati comprensivi) Matteo e ancora in attesa. Questo blog per noi è solo un passatempo, uno strumento per comunicare e conoscere altre persone e niente di più. Non cerchiamo e non vogliamo "rogne". Con questo non sappiamo quando e se torneremo a scrivere come in un diario per pochi amici ciò che ci piace e che pensiamo.

Cari saluti da parte di Matteo e Luca


lefty333boy ha detto...

che tristess :-//

[IMMAGINE]

Ellend ha detto...

molto molto bello :o)

Ci pensavo ieri. Ci pensavo mentre il tg riproponeva l'intervista con le domande cosa si prova? che ne pensa del perdono?

Gaber diceva che il dolore del mondo diventa spettacolo puro. Purtroppo anche noi molto spesso non riusciamo a sottrarci a questi meccanismi, solo i bambini ci riescono senza fatica e con la stessa semplicità con cui giocano