Paesaggi di passaggio
© S. Manfredi, Passaggi I - La porta di legno, 2006
Un'entrata. Angusta, tuttavia praticabile; di quelle che, nei sogni, a varcarle spesso portano ad affrontare lunghe scalinate in discesa o in salita, ma sempre sospese nel vuoto. Pronte a cambiare direzione per un soffio di vento o il battito d'ali di un falco che passa sopra la nostra testa, prima di andare a ghermire la preda, giù sulla riva del lago in fiamme in fondo a una delle scalinate.
Un'altra entrata, più ampia e meno buia forse, ci condurrebbe in un terreno pianeggiante. Ma altre porte, lungo la via dinanzi a noi, si aprirebbero invitanti, ad indicarci la strada più giusta per un percorso senza buche. Ma il dubbio del "forse" ci impedirebbe qualsiasi scelta dettata dalla logica e ancor più quelle dettate dall'impulso.
Da sempre le porte o gli spazi di entrata ed uscita a seconda che ci si trovi dentro o fuori da essi, ovviamente, sono dei PASSAGGI.
Passaggi cui vengono attribuiti, di volta in volta, dei poteri, magici, divini, ultraterreni e sui quali sono state scritte centinaia di pagine in psicoanalisi.
Proviamo solo ad immaginar un Etrusco in punto di morte, terrorizzato magari da quello che lo aspetta nell'aldilà perché sa che, avendo condotto una vita non proba, lo aspetta la punizione del dio.
Si dice che l'Etrusco negli ultimi istanti di vita veda davanti a sé la porta dell'ADE e che, esalando l'ultimo respiro, trovi la forza di alzare un braccio verso di essa, come a cercare di allontanarla.
Ho iniziato da poco un mio percorso fotografico che intitolerò Passaggi. Sarò lieta di condividerne qualcuno con voi.
Buon rientro dal ponte e buon mercoledì, mf
19 commenti:
Molto interessante!
Immagino una Tpol in difficoltà da salvare, dietro quell'antro scuro su Vulcano. Sono un romantico positivo che ci vuoi fare...
Saltino: Oh, mio eroe!;)*
Matteo: uh, grazie:)*
...porte...mi e' venuto in mente King e la sua saga della "Torre nera".....
l'ideale sarebbero le porte a vetro. E' vero che non sempre cio' che appare e'....ma certamente anche l'apparire e' forse meglio del buio dell'incertezza...
Oddio....residui di weekend lungo...;-))))
Bacio....Andrea
ben tornata
Tesoro, è vero che non avevamo fama di essere dei campioni di moralità, specie noi belle donnine, ma è pur vero che l'adilà ce lo siamo sempre rigirato su un ditino. Eh, sì.
Ma un'entrata è anche un'uscita ?
lotrò: in molti casi lo è:)***
exanonima: siamo su di giri, stamattina eh? un ego piccol piccolo:)***
brodo: grazie, anche a te:)***
sysjena: c'è solo da sperare che il vetro non sia troppo pulito:)***
Chiudi che c'è corrente!
Uhm... ponz ponz ponz.... brzazz brzazz... (rumore del cervello che sfriggola)...
Niente, non ce la faccio a immaginare un Etrusco in punto di morte. Mi vengono solo Ittiti con la varicella.
Bentornata Sasà! Foto splendida e post suggestivo, onorata di condividere entrambi :]*
Me le posso fregare 'ste foto per metterle su un certo blog?
Tu che ne dici?
:P
si consigliano, così all'impronta, "Passaggi" di Rosalind Krause e "I passages di Parigi" di Walter Benjamin.
Bellissimo progetto!
Sulla porta della scuola media che frequentava mia madre, c'era un cartello, scritto da mano fanciulla, che diceva: "lasciate ogni speranza o voi ch'entrate, tanto la licenza nun la pijate!" ;)
Ricordo una puntata di 'Streghe' (o forse era un film dell'orrore) che definiva le porte come passaggi. O forse era un cartone. Forse non ricordo ... ;-)*****
Ecatina: forse ma dico forse, una puntata di Pippi Calzelunghe?:)***
GEO: Fabiana: scuola infernale:)***
pbeneforti: grazie dei consigli***
Falco: ma certamònt:)***
albamarina: l'onore è tutto mio, della consivisione:)****
skylark: che olio usi per friggere?:)***
PP: certe porte non si possono chiudere a comando, solo SESAMO!:)***
Dici che dipende dall'olio? ;-)
Dopo tanti simboli fallici, hai deciso di compensare? :PPPP
Molto bello. dopotutto l'esistenza ha inizio nel momento stesso in cui veniamo alla luce (se non ricordo male, i Latini per dire "nascere" usavano proprio l'espressione "venire alla luce"), attarversando un varco, un'apertura. Attendiamo i prossimi capitoli di questa tua traversata attraverso i varchi) dell'esistenza.
Marcello
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