venerdì 22 settembre 2006

Senza titolo 1064




Falsi incipit



Da un'idea di Zop
, il mio "Falso incipit"

Buon fine settimana a tutti, mf



P. Picasso - Blue Room - 1901








Nessuno di noi bambini era mai stato in un'altro paese che non fosse il nostro.
Un piccolo paese in collina dove la comunità viveva da anni in pace e dove, i rumori dei cannoni si sentivano di tanto in tanto ma lontani.
Ma conoscevamo un sacco di paesi perché nostro nonno, nonno Carlo ci raccontava ogni sera storie di persone che vivevano in tutti i paesi del mondo.
Sapevamo, noi piccoli, che c'era la guerra dietro le colline, e sapevamo che nostro padre stava combattendo ma eravamo piccoli, fra i 4 e i 9 anni e nessuno di noi aveva ben capito cosa la guerra volesse dire, realmente.
Tranne che per un motivo: il poco cibo e il pane e le uova che ogni giorno, sulla nostra tavola sembravano sempre diminuire.
E le ciambelle che la nonna prima della guerra ci preparava tre volte alla settimana ora riuscivamo a mangiarle si e no una volta al mese.
Noi 3 fratellini non avevamo la mamma. Non l'avevamo mai avuta, o meglio non ce la ricordavamo. Tranne un poco io, il primogenito. Ricordavo vagamente un volto sorridente e una voce di donna che mi guardava cantando una canzone allegra. E un odore di dolci appena sfornati. Ecco, per me la mia mamma doveva essere una pasticciera,dal profumo di zucchero.
Da quando il babbo era andato in guerra eravamo rimasti con suo padre, nonno Carlo... un signore anziano, dalla barba bianca.
Il nonno non lavorava più nella "bottega del legno", ma quando aveva voglia e la schiena non gli faceva male costruiva per noi dei bellissimi giocattoli. Ad Ugo, mio fratello piccolino ha regalato due giorni orsono, un carretto con quattro ruote funzionanti. Davanti, un gancio al quale si annoda una corda così da poterla "agganciare" poi ad un trasportatore (io o il nonno) e trascinarlo per il cortile e anche nella stradina fuori al cancello, e giù , di corsa in discesa fino alla bottega del signor Antonio, un ometto anziano anche lui ma meno del nonno, grassoccio e col naso a patata sempre lucido e rosso, proprio come quello dei clown che una volta, durante la sagra delle ciliegie avevano fatto lo spettacolo per noi bambini, in piazza S. Andrea.
Tutte le sere, dopo aver cenato il nonno ci metteva a letto, tutti nella cameretta di legno azzurro, appositamente costruita e verniciata dal nonno Carlo dopo la nascita di Ugo. Poi si sedeva ai piedi del mio lettino e ci raccontava una favola.
Quella sera a cena, un venerdì... La nonna aveva cucinato gli spaghettini con il tonno, quelli che piacevano tanto al nonno e Lucio, l'atro mio fratello, il "mezzano" e il più discolo.
Dài nonno! Comincia!" - gridammo in coro, seduti sui cuscini.
"Va bene, ZITTI TUTTI" - fece il nonno, riempendo i polmoni di aria della sera e di fumo di sigaro puzzolente.



C'era una volta.
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
- No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.

"Falso" Incipit de "Le avventure di Pinocchio" (Carlo Collodi)

mf

17 commenti:

mestesso ha detto...

bellissimo!

bella anche l'idea di zop.

baci****

Princy60 ha detto...

Ottimo! ;-)***

giarina ha detto...

adesso quella del re, dài

padrepaio ha detto...

Roba da chiodi! :-)*****

Giocatore ha detto...

Apprezzabili tutte le citazioni mascherate e intradiegetiche al Pinocchio originale. ;-)

nonsologeomangio ha detto...

st'idea del falso incipit mi piace da morire... mi diverto un sacco a leggerli! ;)

ma pinocchiamf era la sorella di pinocchio? :P***

metallicafisica ha detto...

GEO: Pinocchio c'est moi:)*


Matteo: a quale prezzo?:-)*


pp: fachireggi?:)*


giarina: il re nudo?:)*


princy: non troppo abbondante, però... c'erano dei limiti di battute:SS***


mestesso: Zop ha sempre un sacco di idee, sai?:)***

Skylark ha detto...

E' un gioco fatto per punire chi non resiste alla curiosità e legge subito la fine.

sysjena ha detto...

...oggi ho spaccato legna...

:-)

BuonweSab

latendarossa ha detto...

Poi Pinocchio è uno dei tuoi personaggi preferiti e tu stessa ti sei proposta, come dire, in veste di "Pinocchia" no? Che poi volevo sempre chiederti se conosci il fumetto di Jean Pierre Gibrat... :)

lefty333boy ha detto...

MOMMMMMMMMMMM


-famo domani? sono ummm briachissima !!! guarda che ore sono- kisssssssssssss

gilgamesh ha detto...

Bella l'idea dei falsi incipit, e molto colorito lo svolgimento ^_^


Aggiungo un OT, giusto per comunicarti che ho colmato una lacuna aggiungendoti al blogroll (ero convinto di averlo fatto molti mesi fa, mea culpa) e messo sul blog il filmato dello "straporto" della Macchina di S.Rosa ripreso 20 giorni fa dal balcone di casa. È già che sono off topic ne approfitto per chiederti se tu e Max ci sarete domani a "Viterbo con Amore", su a S. Pellegrino. Nel caso ci si vede al banchetto dell'Unicef?


Ciao e buon week-end

riccardococco ha detto...

anch'io avrei voluto un carretto con le ruote funzionanti. questo post mi ha fatto venire in mente il legno e mio nonno, e certe sere passate tra i trucioli.

lefty333boy ha detto...

SUPER OT- work..

2 ti ho spedito 2 !! @

kiss

Zambini ha detto...

buonfine

Albamarina ha detto...

Passa un buon fine settimana, fotografa dalle mani fatate. :]*

ArimaneBis ha detto...

letto il tuo falso incipit, mi chiedo come mai non trovo fra i tuoi preferiti la Trilogia della Kristoff.

Ma è una domanda retorica.

Piacere di averti letto.

Arimane