Senza titolo 611

MetalliMovie - Ferro3 (La casa vuota)



Di Kim Ki-duk
con Seoung-Yeon Lee, Hee Jae
Sud Corea, 2004

Non è dato sapere se il mondo in cui viviamo è sogno o realtà.

È la frase che compare sullo schermo al termine del film Ferro 3, visione domenicale di Mf e Max.
Sequenze molto lunghe, assenza quasi totale di dialoghi, protagonista indiscussa la Casa, dove vivere ogni volta in maniera diversa ma ossessivamente uguale. Il protagonista ripete quasi ritualmente gli stessi gesti in ogni casa che riesce a riempire con la sua presenza, riempiendo allo stesso tempo il vuoto che è dentro di sé.
Altro oggetto protagonista, un ferro 3, la mazza da golf meno utilizzata dal golfista (i golfisti che passano di qui potranno confermarlo), usata dapprima come strumento di Liberazione della ragazza, sposata a un uomo violento, e poi involontariamente come oggetto di morte e di nuovo come oggetto di espiazione: stavolta è il marito di lei che punisce il ragazzo colpendolo violentemente...
Ma lui sa aspettare, nonostante la dura e violenta prigione che, anzi, gli sarà di aiuto. Di nuovo le pratiche di meditazione per concentrarsi sugli obiettivi reali, che si fanno irreali.



Ci sono molti livelli di lettura in questo film. Alcuni temi, compreso quello della violenza sul corpo come mezzo di espiazione e di catarsi, già presenti in Primavera, Estate, Autunno, Inverno... e ancora Primavera.
Non racconto la trama, tendo a rivelare sempre i finali e già mi avete bacchettato per questo in passato.
Questo film mi è piaciuto molto ma rispetto all'altro mi è sembrato meno scorrevole. Nonostante alcune scene straordinariamente surreali, i molti silenzi parlati e il linguaggio visivo pacato e garbato, credo non sia riuscito a scalare la vetta spirituale allo stesso modo.
Se il primo aveva meritato 8+ (ma mi ero tenuta bassa) a Ferro 3 che pure è un bel film non darei oltre il 7+.

Siamo tutti case vuote
e aspettiamo qualcuno
che apra la porta e ci renda liberi.
Un giorno il mio desiderio si avvera.
Un uomo arriva come un fantasma
e mi libera dalla mia prigionia.
E io lo seguo, senza dubbi, senza riserve...
Finché incontro il mio nuovo destino.
Kim Ki-duk