Senza titolo 379

MetalliMiti - 22ma puntata
Aconzio - Coronide






Puntata dedicata a personaggi Minori e meno conosciuti dei grandi eroi o dei olimpici, avevo dapprima pensato a un altro mito, poi non lo trovavo così interessante e spulciando qui e là, ho trovato questi personaggio non fondamentali ma comunque con una loro importanza, soprattutto per gli scrittori del tempo (soprattutto Ovidio)
Buona lettura!

Aconzio
Aconzio era un giovinetto di rara bellezza che viveva a Ceo.
Un giorno decide di andare a Delo per fare un sacrificio alla dea Artemide e là, conosce e si innamora perdutamente di una bellissima fanciulla:
Cidippe una sacerdotessa di Era la quale di fronte alla dichiarazione d'amore di Aconzio...gli dà un bel due di Picche, se non altro per fare la rima col suo nome:
Cidippe
diede ad Aconzio
un bel due dipicche

Il povero Aconzio non si dà pace... la vuole, la brama...la sogna e si dispera...fino a che...EUREKA
Che si inventa il furbone? Prende una mela ( di nuovo questo frutto che ricorre in un altro mito... ricordate Atalanta? no è? la fanciulla che per raccogliere una mela da terra, perse la corsa con Ippomene etc etc etc... e poi la mela data dalle tre dee per far scegliere a Paride la donna più bella, insomma una mela al giorno fa tante cose)
e sopra la buccia, con un fine lavoro di cesello ci scrive
giuro su Artemide, o Aconzio, di non esser d'altri che tua...e la getta a terra ( Ovviamente aveva calcolato che la dolce Cidippe l'avrebbe raccolta, visto che tutte le mattine alle 10,30 passava di là per recarsi al tempio di Farcinope)
E infatti, alle 10,32 28" arrivò ancheggiando sotto al peplo verde pastello e non appena vide il frutto "proibito" mettersi tra lei e il cammino, si chinò per raccoglierlo ( Meno male che Zeus non era nei paraggi) e guardando la scritta..la lesse ad alta voce...quindi senza pensarci formulò il giuramento e poi, visto che c'era un bacarozzo giallo, prese la mela e la scagliò via.
Nei giorni a seguire molti pretendenti chiesero la mano della fanciulla e ad alcuni lei disse di sì...dico alcuni perché ogni volta che acconsentiva e si cominciavano i preparativi per le nozze, Cidippe fu colta da un febbrone da cavallo che la costringeva a compiere le nozze...
Passi una volta, passi la seconda, passi la terza...poi la giovane interpretò (ricordandosi del giuramento, seppur inconscio, che aveva fatto) le febbri come una punizione somministratale da Artemide per non aver rispettato il giuramento.
Fu così che per questo motivo fu "costretta" a far fede al giuramento e a prendere come marito il furbo Aconzio
The end



Coronide
Costei era una (ovviamente) bellissima principessa dell'Arcadia della quale si era innamorato (contraccambiato) il dio Apollo (che in quanto ad amori e scappatelle era degno rivale dell'ormai noto PorcoZeus).
Un giorno però, mentre il dio tornava stanco dopo aver Apollonato tutto il giorno (anche gli dei facevano le 8 ore sindacali) gli volò incontro il suo uccello sacro ( che avete capito? Apollo, come molti dei, aveva un animale a lui sacro nella fattispecie un esemplare raro di Black Crow) che gracchiando gli riferì
Oh grande Apollo, mio signore e padrone...devi sapere che la tua Coronide ti cornificò! O meglio: è andata aletto.... e non solo... con un altro
Apollo che come tutti gli dei non sopportava il tradimento si infuriò talmente tanto che telefonò subito alla sorella Artemide, gli rispose una voce: La venerata dea non è in casa, in questo momento è a caccia nel bosco con Pan, lasciate un messaggio e sarete richiamati...bippppp Apollo riattaccò e provò al cellulare...DAMN!!! Nel bosco non c'era campo...allora si ricordò di essere a 100 metri dal bosco ove la sorellina era solita far strage di cervi e la trovò infatti mentre aveva appena fatto stramazzare a terra un povero RimBAMBIto che aveva scambiato per cervo...e tutto trafelato Apollo le raccontò la storia di Coronide e si fece giurare seduta stante che avrebbe ucciso la fanciulla con una delle sue frecce.
E così fu...artemide lasciò il bosco di corsa per arrivare prima a casa di Apollo che quando arrivò trovò la bella Coronide tra l'altro all'ottavo mese di gravidanza, che stava esalando l'ultimo respiro...
Apollo la prese tra le braccia...le teneva la testa, sebbene la odiasse non riusciva a non impietosirsi e quando lei, tra le lacrime lo pregò di salvare il loro bambino...non potè rifiutare e prima che lei chiudesse definitivamente gli occhi, estrasse un bambino dal ventre.
Quel bambino era Asclepio (o Esculapio per i Romani)...non potendo tenere con sè il fanciullo, Apollo lo affidò alle cure del centauro Chirone perché lo allevasse nel migliore dei modi.
Poi, seppellita la dolce Coronide e dettole addio per l'ultima volta...prese in mano l'uccello , latore della nefanda notizia e trasformò in un colpo solo il suo piumaggio da bianco a nero.
Così sapete anche perché i corvi son neri:))))

Un saluto a tutti, mf