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MetalliMito - XXXI puntata
Eaco (prima parte)





Buongiorno e buon lunedì a tutti, come al solito un nuovo Metallimito...
Ieri è stata una pessima giornata, è piovuto tutto il giorno e io sono stata a leggere e a scrivere per voi (eh eh eh);
Il mito di oggi è dedicato a Eaco ma visto che è lunghissimo lo suddivido in due parti, intanto spero vi godiate la prima:
buona lettura, mf!


Premessa:
Asopo, dio del fiume omonimo era lo sposo della bella e dolce Metope, una ninfa figlia anch'essa di un fiume;
i due erano molto tristi e abbattuti perché dei numerosi figli che avevano generato le 20 femmine, ultima della serie, giusto ieri, la piccola Egina erano state tutte rapite e a casa eran rimasti solo i due maschietti;
quest'ultimo rapimento aveva gettato nel totale sconforto Asopo e Metope ( che se ne andava in giro battendosi il petto gridando e piangendo ME TOPINA!!! ME TOPINA!!!!) che ad un certo punto il marito, pria che anche la progenie mascolina gli fosse portata via si decise a indagare e scoprire chi c'era dietro a tutti quei rapimenti, visto che non era mai pervenuta nessuna lettera di riscatto nè telefonate anonime.
Aiutato da fidi agenti segreti e camuffatosi lui stesso da Asoperlock riverHolmes, in breve tempo capì che l'autore (e come te sbaji???) dei furti di figlie era il solito niente popodimenochequantunquesivolesseBr>
cercaretuttigliindiziportavanoalui... il PORCOZEUS.

Quindi il nostro subito dopo aver riempito una sportina con del pane e delle fettine di feta si incamminò per Corinto, città dove notoriamente il nostro Zeus solea bisbocciare in una delle sue dependance aumm aumm...
La strada era lunga e ad Asopo venne in mente di chiedere anche ai viandanti se mai avessero visto passare un omone grande e grosso con il saettone in mano , insieme ad una ragazza bellissima e giovanissima.. niente, nessuno li aveva incontrati fino a che il nostro si imbattè in un altro furbone Ellenico: tal SISIFO (figlio del dio Eolo e fondatore della città di Corinto, viene ricordato spesso per la sua furbizia innata, pari se non superiore a quella del noto Odisseo).
Chiese anche a lui se per caso aveva incontrato il Fuggitivo con la fanciulla ma lui rispose:
Weeeeee, Don Asòpo, le infommazzioni costano...











E Asopo a lui: "Dracme? Oro? gioielli???"
"Naaa, robbba da pivellini...voi re dei fiumi siete o no?...facetime sgorgar una bella fonte e io dirovvi tutto quello che saccio in proposito della fuitina Zeusina e l'Egina (la Gina?:)
E Asopo che, disperato come era avrebbe dato la vita pur di trovare la piccola Egina... paffffffff, fece sgorgare all'istante acqua sorgiva e piena di particelle scassacazzi che parlavano,andavano in giro blaterando con vocine stridule, facevano cose, friccicavano etc..etc.
La Fonte di Cirene, per l'esattezza!
In cambio, come promesso, Sisifone gli diede le informazioni che Asopo andava cercando;
e in qualche ora Asopo riuscì a trovare, in un boschetto non distante dal luogo dell'incontro con lo spySisifo... i due fuggitivi.
E lì, infrattati come due porcospini eterosessuali Sorprese e colse sul fatto o sul fallo se preferite, la dolce Egina colPorcoZeus.
Zeus, beccato in flagrante fece un salto sull'ASTA degno del nostro Gibilisco e si diede alla fuga non prima però di assersi vendicato della copulatio interrupta lanciando una folgore e colpendolo (sebbene non mortalmente) il povero Asopo che da quel momento, per le ferite riportate fu come se giorno e notte vivesse con i carboni ardenti inside. (una specie di Giucas Casella ma con la brace dentro al corpo e non sotto ai piedi).
Zeus tra l'altro prese con se anche Egina e la condusse nell'isola di Enone (isola cara ad un mio amico che purtroppo non ha modo di raggiungere tutte le estati per la vacanza), "l'isola del vino", dove dopo qualche mese di incintamento MAXIMO la bella Egina diede alla luce il protagonista di questo metallimito, ovvero il piccolo
Eaco
FINE PREMESSA






Il piccolo Eaco crebbe forte e sano, allevato con affetto e amore da mamma Egina e di tanto in tanto (quando Zeus si ricordava di quel bel donnino) anche da PàZeus che gli portava per regalo sempre dei fulmini da baseball per allenarsi a giocare con gli animali del cortile (ogni animaletto centrato con la palla fulminante vinceva un pupazzo di pelushhhhh raffigurante Joeikos de magghios).
Eaco da ragazzo fu nominato re dell'Isola che chiamò in onore alla mammina, isola di Egina;
Nel frattempo il nostro prese moglie e questo merita un capitolo a parte, sedetevi comodosi;)


Come Eaco costruì una famiglia "FOCOSA":)
Dunque... il nostro ad un certo punto scelse come sua sposa la bella Endide, figlia del centauro Chirone.
dal matrimonio nacquero due pargoli maschi: Telamone e Peleo.
Però il nostro la cui genesi era suindivina ad un certo punto prese una sbandata per una delle tante figlie di Nereo la bella Psamate (a pronunciarla mi si introviggola la lingua e a voi?:);




Boris Vallejo - Nereide


Un bel giorno la bella Nereide faceva il bagno fra i flutti del mare quando il nostro figlio di porcoZeus la vide e così, per seguire le orme del padre e la direzione a NORD che come il progenitore, prendea lo suo volatile allorchè si eccitava...si avventò sulla bagnante senza pensarci nè una, tantomeno due volte ed ella, presa alla sprovvista, sebbene il nostro fosse un giovine di bell'aspetto e gajardo, cominciò a divincolarsi e a cercare di sfuggirgli...
Niente, lui non mollava al presa allora la Nereide Psamate, dotata di poteri metamorfici si trasformò in una FOCA ma poco monaca a quanto pare visto che Eaco si inFOCO' ancor di più e solo dopo vari tentativi riuscì a Focalizzare il punto di entrata e ivi si introdusse incintandola come suo padre migliaia di volte fece con altre fanciulle (o animali che fossero tanto la zoofilia non era punita:).
Cosa uscì dopo nove mesi? un bel bambino che venne chiamato in ricordo della metamorfosi e in mancanza totale di fantasia in fatto di nomistica...FOCO (non sifossi! solo Foco:)
quest'ultimo, nonostante fosse illegittimo fu riconosciuto da Eaco (quel che è giusto è giusto) e visse a palazzo insieme agli altri due che però ne furono gelosi e non poco.




Leni Riefenstahl - Discobolo ,1936





Un bel giorno tutti e tre i ragazzi stavano cando al lancio del disco (lo sport nazionale ellenico ai tempi olimpici) quando, Telamone bastardone, VOLONTARIAMENTE lanciò il 45 giri (titolo del disco "ndòcojocojo" cantano i Telaminikes) contro la testa del figlio della Foca, centrandola in pieno e uccidendolo sul colpo.
Poi con l'aiuto del fratello tentò di occultare il cadavere ma... papi era già stato avvertito del misfatto (il paese era piccolo, la gente mormorava come il Piave al passaggio dei fanti il 4 maggio) e li colse sul fatto e sempre in virtù della saggezza che lo contraddistingueva, li ESILIO' seduta stante.
Peleo si diresse verso la Tessaglia mentre Telamone andò sull'isola di Salamina per poi tornare di tanto in tanto dalla famiglia, visto che dopo un po' di tempo il papà li perdonò e gli consentì di trascorrere le vacanze a palazzo.
FINE parte prima, domani il seguito:)
Buona giornata a tutti, MF