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Due film.

Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, del regista coreano Kim Ki-Duk.
Un monaco, un bambino, una casa/tempio in mezzo ad un lago fra un paesaggio montano coreano.
La vita vissuta attraverso il passare delle stagioni.
L'insegnamento, la conoscenza, il peccato e l'espiazione dello stesso.
La morte e di nuovo la vita.
Un film bellissimo, dove quasi tutto è detto dalle immagini, dal mutare dei colori e dalla vita di molti animali (simbolici per la cultura orientale).
E tutto quello che viene detto (pochissimo) serve a rompere dei silenzi che per noi "umani" risulterebbero forse troppo rumorosi.
Un film che mi piacerebbe avere in videoteca. voto= 8+







Le regole dell'attrazione, di Roger Avary.
4 ragazzi che frequentano un college in America.
4 storie che si intrecciano fra di loro e con altre situazioni all'interno del college in cui essi vivono:soldi (i ragazzi sono chi più chi meno figli dell'alta borghesia americana); droga (tanta, fumata, sniffata, iniettata); sesso (più parlato e onanistico ma spudorato e senza limiti); una strana eccezione "romantica" di una ragazza con la verginità da difendere (in modo alquanto peculiare ma efficace);amori non corrisposti che esortano e risvegliano Thanathos a far compiere il destino di qualcuno.
Un film liberamente tratto da un libro della fine degli anni '80 di Bret Easton Ellis.
Una frase che ricorre come fosse una password verso la distruzione del sé: Rock and roll
Interessanti alcune scelte registiche, soprattutto le 4 storie messe in REWIND all'inizio dopo una breve introduzione a ciascun personaggio.
Troppa carne ed emozioni sul fuoco: voto = 6+

Un saluto a tutti e buona continuazione "festivaLIZIA", mf