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MetalliPaintings


Ofelia

Bentrovati cari amici, sono ancora viva anche se un po' acciaccata:)
Lo sapete che l'Erba cattiva non muore mai, no?:)
Durante la mia assenza ho notato che alcuni di voi si sono "divertiti" a prendermi in giro, vero Nybras, Lefty, Lotrò?:)
Ora son tornata e con me l'ORDINE supremo (rido da sola:).
Purtroppo durante la mia assenza non preventivata è morto il mio Tamaboy. È morto di fame, di sete e di noia....poverino...
Vabbè, rip Tamaboy! Ora ne creo un altro e lo chiamo....(indovinate?)
Vi lascio alle immagini di Ofelia morta per amore di Amleto (o perché fra i due la vera folle era lei?).
Come sempre... buona visione e un saluto, mf

In quel ruscello dove un salice sghembo
specchia le sue brinate foglie nella corrente vitrea;
là ella intrecciava fantastiche ghirlande
di ranuncoli, d'ortiche, di margherite,
e di quelle lunghe orchidee purpuree
alle quali i franchi pastori dànno un nome più volgare,
ma che le nostre fredde vergini chiamano dita di morte;
e lassù, mentre s'arrampicava per appendere
i suoi diademi d'erba alle pendule fronde dell'albero,
un invidioso ramo si ruppe, e quei trofei
ed ella stessa caddero nel ruscello. Le sue vesti
si gonfiarono intorno e la sostennero
per qualche tempo come una sirena,
mentre ella intonava spunti di vecchie canzoni,
quasi fosse inconscia della propria sventura,
o come una figlia dell'acqua, familiare
a quell'elemento. Ma per poco, poiché le sue vesti,
pesanti per l'acqua assorbita, trascinarono l'infelice
dal suo melodioso canto a una fangosa morte.

(William Shakespeare, Amleto, IV, VII)
 


Eugene Delacroix - La morte di Ofelia, 1838


John Everett Millais - Ofelia, 1851/52


John William Waterhouse - Ophelia, 1894



Odilon Redon - Ophelia, 1900/05


Fotografia dal film Amleto - Jean Simmons as Ophelia, 1948