<br> Chi sono?<b...

Chi sono?

delirio pre-pasquale n. 3

...Soprattutto, che devo fare?
meglio ancora: chi me lo ha fatto fare?:)...






L'omino pelato:

e cominciai a sentirmi strana...


Tutto quello che sto per scrivere è come se lo rivivessi in sogno, momento per momento...
quindi, atmosfera vagamente nebbiosa...ombre senza orari, tempo allungato nel tempo, movimenti oblianti e fuorvianti, alito pesante!

Dopo il tremolio Woytilesco mi ripresi e di fronte a me...un uomo, avvolto in un pastrano nero con tanto di cappuccio che scopriva parte del suo capo calvo, due occhi penetranti e oscuri mi guardano diritti, entrandomi dentro e scaldandomi l'anima, raffreddano la mente.
Mi prende gentilmente una mano e mi dice di seguirlo...
Io, ormai in preda all'effetto della polvere da sorcio malefico, ho perso del tutto la memoria per quello che riguarda il MIO ESSERE, il mio passato e il mio presente (la memoria del futuro non l'ho mai posseduta, altrimenti avrei letto le arance (OT: per chi non capisse, i tarocchi:))
Lo seguo per il corridoio d'ospedale, l'uomo davanti a me... con un topo in mano mi parla di nuovo, gentilmente:
vieni, consegnamo il topo alla signora Gisella e poi usciamo!
Non so chi sia quell'uomo ma la sua voce è rassicurante anche se ha qualcosa nello sguardo che mi lascia perplessa, uno strano bagliore... dovuto forse al colore delle pupille minuscole e invece che scurissime come per la maggior parte degli uomini, di un giallino paglierino propilenitico che sembravano lasciar uscire delle piccole pagliuzze dorate che ti entravano direttamente nell'anima.
Entriamo nella stanza dove questa Signora Gisella appena mi vede mi fa:
Ussignorì...ancora qui, state??? , come se mi conoscesse bene..(ovvio, mi aveva conosciuta durante la degenza)
Noto che il mio accompagnatore le fa col gesto dell'indice sulle labbra, segno di far silenzio...e mi cinge la vita con un braccio.
Poi, l'uomo dalla pupilla d'oro (ahò, c'è chi ha la pistola d'oro...chi i lingotti...lui aveva le pupille così) prima di consegnare il Topo malefico alla signora Gisella, spiega sia a lei che al marito la pericolosità dell'animale e come prevenirla e difendersi...aggiungendo infine una frase del tipo:
La signorina non era al corrente delle conseguenze, ora non sa più chi sia...
La signora Gisella come dopo ogni consegna prende il portafoglio e tira fuori una serie di banconote che, di nascosto dal marito...porge al mio accompagnatore.









Il marito che comunque si stava riprendendo abbastanza bene dal suo sbadoing ordina un condor californiano (in via d'estinzione) e mentre la signora Gisella prende accordi con l'uomo, il marito mi fa cenno di avvicinarmi e sottovoce mi dice :
per ritrovarti, stai con lui il minor tempo possibile...sii coraggiosa e tra tre giorni torna qui ma prima di venire da me entra nella porta di fronte a quella di questa stanza
Che avrà voluto dire?
Beh , dissi tra me e me...mi sa che la prima cosa da fare è guardare un orologio e capir quanto tempo dovrò stare ancora in queste condizioni: mi guardai istintivamente il polso e vidi che avevo un orologio a cucù in miniatura sul polso destro, senza bracciale pero'...
Sembrava fissato direttamente al braccio tramite qualche vite..non saprei ma non dava fastidio, le dimensioni erano quelle di un normale orologio...ecco, forse avrei dovuto cominciare da qui per capire chi fossi, un orologio così, memoria o non memoria, guardando le altre persone che mi passavano davanti, non lo si vedeva sul polso di nessuno...
Strano...secondo me pure questo è un effetto del sorcio malefico e della sua polvere... magari è un'allucinazione?




Lo guardai da vicino: sulla porticina da dove credo prima o poi sarebbe uscito l'uccellino c'era inciso: Dakota's ...la cosa in se per se non mi faceva venire in mente nulla se non lo stato del Dakota...ma questa era una reminiscenza puramente geografica e a quanto pare la parte nozionistica non l'avevo dimenticata così come saper leggere e scrivere, camminare e fare quant'altro è dato fare ad un essere umano:)
Comunque, il cuculino segnava le 14,10... da quando mi ero resa conto della cosa sarà trascorsa un'ora circa , quindi partirei dalle tredici...di ieri...alle tredici di dopodomani dovrò trovarmi nella porta di fronte l'entrata della camera del signor marito della signora Gisella.
Ora devo seminare l'uomo nero, come faccio?
Beh, mi scappa di andare in bagno, innanzitutto...lui mi crede completamente in suo potere, non sa che per qualche strano motivo sono molto lucida...mi pare di non essermi mai sentita così lucida e soprattutto in forma come da un'ora a questa parte.
Entro in bagno, faccio pipì e noto che dalla finestra del locale bagno si accede ad un balcone che guarda caso, confina con un balcone con delle scale che portano al balcone del piano di sotto...e via dicendo.
Mi tolgo la maglia perché fa caldo, rimanendo così in maniche di camicia...beh, pare primavera...c'è un bel sole...
annodo la felpa in vita e giù...giù...giù...scendo 5 balconi...siamo al 7mo piano, dal primo si scende da una scaletta esterna mi pare di capire che dovrei farcela facilmente ad "evadere".
ne rimane un settimo ma c'è una persona...va beh, mica ho l'aria losca...sto solo facendo del moto, fa bene alla salute e allo spirito!
La persona in questione è una donna incinta...è in vestaglia e a giudicare dalla pancia dovrebbe essere in fase di "sforning"...le dico un buongiorno gentile e lei che sembra nervosa mi fa:
Scusi, mi fa accendere? e si porta alle labbra la canna più lunga che io abbia mai visto...
mi frugo nelle tasche e trovo una scatola di cerini con su la pubblicità di nuovo del Dakota's: c'è solo un cerino e ci sta vento...le dico che io non riuscirò mai a non far spegnere la fiamma prima che abbia acceso la sigaretta...
Faccio da sola, grazie... Switchhhh.... plip
non ce l'ha fatta...comincia a piangere a dirotto e io non so che fare...ho finito i cerini, mi spiega che dentro non le è permesso (mi chiedo se quando avevo la memoria ci si poteva far canne in ospedale e soprattutto al nono mese di gravidanza, non mi risulta) e che lei deve assolutamente fumare quella canna...
Perché? le chiedo io, figuriamoci se il dottore te lo ha ordinato, comunque, non preoccuparti...se è così urgente entro in corsia e ti trovo da accendere...ma non piangere, non vorrei ti venissero le doglie ...sai, credo che mi farebbe schifo veder uscire i bambini da dove entrano...non sono un'ostetrica...stavo solo facendo jogging
No,risponde lei , smettendo di piangere... vedi? io sono molto cattolica (un'altra??????),e sono una devota di P.Pio (a questa frase non so perché ma ebbi una specie di deja vu...inspiegabile però...
La panzona mi disse inoltre che lui era stato la sua guida spirituale da sempre e in sogno e le aveva sempre consigliato il meglio...la notte prima le era apparso come sempre e le aveva detto che se avesse voluto la vita eterna per i suoi bambini, avrebbe dovuto fumare come disse lei della droga che un infermiere le avrebbe messo nel piattino al posto della pillola per la notte.
Mi girava la testa...l'ascoltavo ma non capivo o se capivo mi girava la testa...quella continuo' a riversarmi un fiume di parole addosso:
Secondo i dettami di nostro Signore e dei consigli del buon frate... Mi sono sposata in chiesa, ho avuto rapporti solo con mio marito, prima e dopo (e durante?????) e solo dopo essermi sposata e solo per avere un bambino, ora ne aspettiamo due...sono un maschio e una femmina, li chiameremo Joe e Mary...
Pensa, saranno battezzati dal vescovo T. in persona, sai una zia di mio marito è della parrocchia in cui lui spesso dice messa e blablablablabla...comincio' a sciorinarmi una serie di menate e stronzate varie che alla fine per un attimo mi vidi lo sguardo dell'uomo dalla pupilla d'oro davanti e presa da un impulso irrefrenabile e violento, le diedi una spinta, facendola cadere giù per le scale e arrivare stesa sul selciato...
subito si ruppero le acqua, fui inondata da 6 ettolitri di liquido semi denso di colore non definito:
e appresso al liquido due esserini piccoli piccoli che considerando le dimensioni della pancia mi aspettai di vederne uscire almeno altri 6/7 da un momento all'altro...
invece no...di sicuro tra poco sarebbe arrivato qualcuno, la donna cadendo aveva gridato e io pure...
tagliai di netto con i miei incisivi i cordoni ombelicali...li annodai alla meno peggio, mi tolsi la felpa dalla vita e ci avvolsi i gemellini.






facevo il tutto come un automa, spinta solamente da una strana forza, non ragionavo, agivo...e questo quando invece riuscivo a ragionare per qualche secondo...mi spaventava.
Cercai di scappare il più lontano possibile, non sapevo dove fossi...la memoria geografica riguardava la geografia, evidentemente non la TOPOnomastica...
I due cominciarono a piangere durante la corsa...almeno sono vivi, non passeggio senza memoria e senza due gemelli in braccio...
Avranno fame? e io che gli faccio mangiare? non credo di avere latte...intanto, meglio trovare un riparo per pulirli che son pieni di piscio e merdazza sciolta e parte di placenta...
La mia bella felpa sarà da buttare...
Vediamo un portone e Joe (ormai avevo capito chi era la femmina chi il maschio, fino a lì ci arrivavo da sola) pare che capisca e con la manina mi indica come a dire...Entriamo là dentro, vedrai che staremo bene...
Entrammo...e vidi la porta di un appartamento completamente aperta, come se qualcuno ci stesse aspettando...
Tutto questo mi ricordava qualcosa? non mi pareva proprio...quel posto non lo conoscevo, quei bambini nemmeno, anche perché erano appena nati...
CUCU' CUCU'.... Oddio. l'orologio...erano le 14 e usciva un piccolo uccellino giallo a cantare...carino!!!! però se sei sopra pensiero, ti fa prendere un accidenti...
Mary infatti si svegliò (no capisco come faceva a dormire tra lo scombussolamente del mezzo di trasporto, i rumori del traffico e le grida che provenivano da un mercato non lontano da dove eravamo finiti...)
e comincio' a piangere ed io per evitare che qualche porta del condominio si aprisse, entrai nell'appartamento e chiusi la porta.
Un'ampia stanza luminosa e bene arredata ci accolse..."srotolai la felpa sul divano, non prima di averci appoggiato un asciugamano che avevo trovato nel piccolo bagno di servizio sulla destra.
I due erano proprio piccoli!!!! O almeno così credevo...saranno stati un 30 cm ciascuno e avranno pesto 2 chili scarsi...erano verdognoli...forse cianotici, il respiro era affannoso...
Vuoi vedere che quella Suorina della madre si sparava canne durante tutta la gravidanza e chissà che altro e i piccoli hanno qualche strana malattia?
Però prima che la buttassi giù dalle scale aveva farfugliato qualcosa sul sogno e sul DOVER fumare una canna...magari era la prima che si faceva e io, sto sotto effetto?
Chissà se l'ho mai fatto? avevo un cerino in tasca, gli altri che fine hanno fatto?
Va beh...laviamo sti due va che sembrano usciti da un'ameba spaziale piena di pongo fuso: vado di nuovo nel piccolo bagno e pulisco i due gemellini che sembrano più due residuati bellici non esplosi (hanno due pancetet gonfissime, chissà perché?)...Mary continua a piagnucolare... Joe è tranquillo ma ha gli occhietti gonfi e sembrano lividi...secondo me, nel panzone, Mary gliele ha suonate...

Una volta Puliti e asciutti....li "vesto alla bene e meglio con dei ritagli di un lenzuolo che ho trovato nella cesta della biancheria in bagno... tanto la casa pare disabitata e poi, è a fin di bene...non ho mica ammazzato nessuno...(ehm...ehm... vabbè, quella era fusa come il metallo in una fornace a 700°) ecco...ora sembrano due mummiette...
MUMMIETTE????? altro deja vu....sospiro e l'aria che esce dalla mia bocca scompiglia il ciuffetto biondo di Joe che apre finalmente gli occhietti gonfi e per contraccambiare mi piscia addosso... e di colpo...si addormenta!





...Segue... forse

un saluto a tutti, mf:)