<br> MetalliMiti -... - 2

MetalliMiti - XV puntata e "Part one"

EDIPO

È lunghissimissimo, quindi lo divido

Edipo... o "Della sfiga maxima"


Cari amici di Splinder, tutti abbiamo sentito parlare di Edipo, della Sfinge e del complesso che la leggenda ha generato, complesso di cui molti maschietti soffrono ancora oggi, nel terzo millennio [solo maschietti sì... le donnine affrontano comunque la fase cosidetta edipica ma, freudianamente parlando, soffrono del Complesso di Elettra (nell'"Elettra" di Sofocle, Agamennone, reduce dalla guerra di Troia, tornato in patria venne ucciso dalla moglie Clitemnestra (uscita, se ricordate, insieme ad Elena di Troia causa della guerra omonima dall'uovo di Leda) con l'aiuto dell'amante Egisto.
Elettra, figlia di Agamennone e Clitemnestra, fece scappare il fratello Oreste.
Dopo diversi anni Oreste, con l'aiuto della sorella, uccise la madre e il suo amante. Elettra sposò poi Pilade, amico del fratello, il quale le ricordava vagamente il padre.)]
Ma ora torniamo a Edipo!
Per chi non si ricordasse la storia vo' a raccontarvela al solito, alla maniera di metallicafisica :)

Premessa importante

Tutta la sfiga ebbe inizio con il padre di Edipo ovvero il re Laio:
Da ragazzo (dopo esser rimasto orfano di padre a pochi mesi ed essendo cresciuto con i due fratelli che più tardi presero la reggenza del paese) Laio capì che non era bene accetto dai due fratelli (che avevano paura gli potesse fottere il trono) e quindi se ne andò in altre terre fino ad arrivare da

Pelope (dovreste ricordarvelo, quello finito nel pantolone tantalico e con la spalla "protesica" che se l'era pappata Demetra senza saperlo), il quale lo accolse benevolmente e sotto la sua protezione.
Il buon Pelope aveva tre figli: Atreo, Tieste (che saranno protagonisti di tragedie, ovvio:)) e il più giovane, illegittimo, avuto da una splendida Ninfa (Astiochie) : Crisippo.
Quest'ultimo era uno dei ragazzi in assoluto più belli della Grecia e dintorni, almeno in quel periodo di una bellezza sconcertante che anche i fiori quando passava, si chinavano per rendergli omaggio , con l foglie tutte "appizzate":)
Il nostro Laio si propose come suo insegnante di "Guida al cocchio" e le cose parvero funzionare finché...Guida il cocchio oggi, guida il cocchio domani, il nostro povero Laio si prese una "scuffia" (cotta) enorme per Crisippo che un giorno gli fece guidare il cocchio prima, poi lo rapì e gli fece guidare il "cacchio" in serata...
Insomma lo fece suo, e ancora suo e ancora suo... preso da un folle raptus sessuale.
Il fanciullo, rimase talmente sconvolto dall'esperienza che, dalla vergogna di essere stato oggetto di quegli atti empi e sporchi, si suicidò.
Il babbo monospalla Pelope quando venne a sapere il tutto gettò su Laio una di quelle maledizioni che nemmeno le streghe di Macbeth insieme alle streghe di Eastwick avrebbero potuto far qualcosa.
Tu, brutto maniaco sessuale, stupratore di fanciulli!!! Non lo sai che ci sono le palestre per questo?
Proprio sul mì splendido figlioletto dovevi avventarti a piantar le tue carni immonde?
Ohhh, la pagherai...eccome se la pagherai! Ricordati che io son protetto dagli dei che mi salvaron dal minestron tantalico!
Ordunque ti maledico e maledico la tua specie maledetta o maledetto Laio! Fanculo tu e tutti i Labdacidi, possiate morire all'inferno!

la maledizione fu pronunciata con tanto odio che la perpetrata violazione dell'ospitalità SACRA arrivò alle orecchie di tutti gli Olimpionici che rimasero tutti disgustati dal fattaccio.
In particolare rimase basita e stupita donna Era che per siffatto oltraggio incazzata come la solita biscia inviò ai tebani (sudditi di Laio il sodomita) indovinate un po' chi?
LA SFINGE che come sapete, nel mito di Edipo giocherà un ruolo di prima importanza.
Ecco, questa è la premessa al perché il povero Edipo si sia trovato condurre una vita sfigata sin dalla nascita!...
Buona lettura!

Tutto iniziò quindi a Tebe, dove regnavano quasi felici il re Laio (che ripresosi dall'amor prof.ano per Crisippo e innamoratosi in seguito di un'affascinante signora, se la sposò senza stare troppo a dire "io ho fatto questo...la maledizione dice questo..bla bla bla")...e la regina Giocasta che fa rima con canasta,casta, pasta, rasta e guasta:)
I due sovrani però avevano un problema: non riuscivano ad avere marmocchi e questo si sa, per un re era un cruccio non da poco...la discendenza era d'obbligo;
E allora quando si aveva un problema ci si rivolgeva ad uno dei tanti Oracoli blateranti sulla piazza.
E così fece il re Laio... zitto zitto, quatto quatto...andò in gran segreto a consultare nientepopodimenochè...l'Oracolo di Delfi (*) che, per bocca della sua sacerdotessa "Pizia" (tra i più gettonati on the place:)
disse codeste parole al Re Laio:


OH! Potente re Laio, qui le cose stanno messe male... Ti predico che se tua moglie Giocasta avrà un figlio...esso sarà l'assassino di suo padre e lo sposo di sua madre!
"per Euterpe, Melpomene e Tersicore"!!! brutte zoccole, bagasce laide che non siete altro!
(non so se disse così, ma quando mio zio M. era arrabbiato, per non bestemmiare se la pigliava con queste tre Muse e io non ho mai saputo il perché su 9 avesse da maledire proprio queste tre:)
Poi, riassettandosi la pelatina scarmigliata e ritornando calmo e tranquillo, persino sdolcinato...:
Pizietta adorata e sacra ...tu sei sicurasicura che il figlioletto della Giò (in Intimità chiamava la moglie così) mi farà la festa??? Ti prego oracoletto, dimmi che hai fallato, ti fo' lo stesso un sacrificio...magari un coniglietto invece di capretto ma te lo fo lo stesso
RE LAIO, vai a palazzo e fa quel che devi....io son sicuro...A quest'ora, dopo il caffè e Marlborina..."oracolizzo" che una meraviglia...mi raccomando il sacrificio, meglio ù capretto, grazie e...addio
e lo congedò...
Il re, che credeva fermamente all'oracolo, non appena tornò a casa...ripudiò Giocasta senza darle nemmeno una spiegazione...






La donna s'infuriò come un'arpia sotto stress, anche perché lei era molto innamorata del fu sodomita... e che fece? Fece ubriacare di brutto l'ex marito e si sa che il vino allenta i freni inibitori e siccome la Giò l'era pure un bel donnino...il POLLO Laio (detto anche pollaio) "zummazumma" con la Giò per tutta la notte...e? Giocasta rimane incinta al primo zum!:)
Dopo nove mesi la regina diede alla luce un bel maschietto (l'oracolo c'avesse azzeccato?) e il re, memore della funesta e nefanda profezia sempre di nascosto andò dalla nutrice, si fece dare il fagottino...prese un chiodo, gli trafisse i piedini neonati da parte a parte,ci fece passare attraverso un cordino per legarglieli insieme, strettestrette ( questa tortura pare inflitta o per far morire il piccolo dissanguato oppure per evitare che dopo la morte il suo spirito potesse camminare...entrambi i casi meritano l'appellativo di gesto sadico e inumano)..e lo espone sulla cima del monte Citerone (il piccolo vide tante stelle che il monte divento Citterione...Negroni (questa è difficile da capire...ma i miei coetanei figli della pubblicità ci possono arrivare, per i più giovani...beh, potevate nascere prima, eh eh eh






Dopo qualche ora di sofferenze incredibili ma ancora vivo...passò di là un tal pastore che si prendeva cura delle greggi del re Poliboche, sentito il pianto come di capretto sgozzato del bimbo, lo pigliò in collo, gli diede le prime cure e dopo il periodo della transumanza (prima un poteva, aveva da governar le bestie:)) lo portò alla corte del re Polibo, il quale guarda caso non aveva figli e pensa bene di adottarlo, e di dargli un nome: Edipo (dai piedi gonfi) e insieme a sua moglie Peribea allevarono il piccolo con affetto e amore proprio come fosse stato il loro figlio naturale...
Dopo diversi anni trascorsi nella massima serenità, Edipetto zoppetto partecipò ad un banchetto (rima involontaria, giuro) durante il quale uno dei giovani presenti lo prese in giro riguardo la sua somiglianza con i genitori:
(ovvero gli disse che non si somigliavano nemmeno un po', instillando nella mente del giovane un ragionevole e giustificato dubbio...anche allora la gente... i cazzetti suoi, no eh?).
Quindi Edipo giorni dopo, con questo tarlo nella testa e sempre più convinto guardandosi e guardando i genitori che sembravano il giorno e la notte e con il DNA più diverso che tra la sottoscritta ed Eva Herzigova... decise di recarsi dove?
ma dalla Pizia!!!!...e partì alla volta dell'Oracolo di Delfi pure lui.
L'Oracolo, per volere del dio Apollo si pronunciò così:

Caro Edipetto zoppetto, vedo brutte cose nel tuo futuro (certo, non è che tu sia stato poi così fortunato finora:)
vedo vedo vedo...ecco sì...oddioooooo!!!! Ucciderai tuo padre e sposerai tua madre e il frutto del vostro amore immondo e sporco, non sarà che una stirpe di dannati!
Ho detto







E si ritirò nelle sue stanze magiche lasciando alla sacerdotessa Pizia il compito di cacciare in malo modo il giovane (sconvolto dalle parole dell'oracolo, come potete ben immaginare) perché Empio a prescindere...
Edipo però, non sapendo di essere stato abbandonato crede fermamente che i suoi genitori veri siano Polibo e Peribea (Da signorina, Beatrice Peri), e siccome li ama molto... sconvolto dalla paura di recar loro sciagure e dolori infiniti tali decise di non tornar più a palazzo e si diresse da Delfi , verso la Beozia, strada statale Tebana Km, 152,600 che accadde ad un incrocio stretto come quello per arrivare al garage di casa mia?
Chi ti va ad incontrare?
Ma il vero padre! il Re Laio che con fare indisponente e intimidatorio gli ordinò di scostarsi e di farlo passar che era suo superiore...
Laio era sul suo cocchio , Edipo a piedi e quando sentì quelle parole irose rispose altrettanto sgarbatamente che lui non riconosceva nessuno come suo superiore, se non gli dei dell'Olimpo e i suoi genitori (avesse saputo di parlar col vero padre!!!!)







A queste parole il cocchio si fece avanti e passando una delle ruote pestò, ferendolo, il piede di Edipo (tanto era abituato, poverino...no?)...costui allora si fece prendere dalla rabbia e dall'ira funesta peggio che il PELIDE Achille:) e con la lancia uccise il cocchiere , padre e seguito (solo un accompagnatore, riuscì a svignarsela di nascosto, quatto quatto)
Quindi, la prima parte della profezia si avverò all'insaputa di Edipo


Fine prima parte... Un saluto a tutti, mf





PS : per chi volesse saperne di più, alcune notizie riguardanti l'Oracolo di Delfi e la Pizia legga qualche appunto interessante appresso, chi non ha modo, voglia o tempo, o chi ne sa già abbastanza.. vada direttamente alla seconda puntata:)



(*) Il santuario risale molto probabilmente all'età micenea, ma in origine esso non era adibito al culto di Apollo: prima di lui si erano infatti succeduti a Delfi la Terra.
L'oracolo di Apollo a Delfi è forse il più famoso tra quelli della Grecia antica, dove era diffusa la pratica della divinazione per entrare in contatto con gli dei e conoscerne, almeno parzialmente, la volontà.
Nel mondo greco esistevano due diversi tipi di divinazione. quella attraverso i segni (volo degli uccelli, visceri degli animali sacrificati, fiamma dell'altare...) e quella orale, che però necessitava comunque di una interpretazione.
All'inizio a Delfi le consultazioni avvenivano una sola volta all'anno, ma in età classica esse assunsero scadenza mensile, salvo la possibilità di consultazioni straordinarie.
Nella consultazione i Greci hanno la precedenza sui barbari e tra i Greci i primi sono i cittadini di Delfi, poi gli altri membri dell'anfizionia delfica.
Prima della consultazione era necessario fare delle offerte: in primo luogo il pelanos , in origine in natura, che poi divenne una tassa, variabile a seconda della consultazione, destinata agli abitanti di Delfi per le spese del culto.
Vi è poi un sacrificio preliminare detto prothysis , la cui vittima, generalmente una capra, deve essere fatta tremare con l'aspersione di acqua fredda come segno di assenso.







Le offerte servivano anche al mantenimento del personale permanente del santuario: i profeti, che vigilano sull'oracolo, gli Hosioi , che si occupano del rispetto dei riti, ma soprattutto la Pizia , incaricata di trasmettere la parola del dio.



La Pizia



La sacerdotessa di Delfi viene scelta a vita tra le donne di Delfi, senza limite d'età; unici obblighi che le sono richiesti sono la purezza rituale e la continenza. Ci potevano essere anche più pizie contemporaneamente.








La tradizione descrive il momento del vaticinio vero e proprio come un atto di mania profetica in cui la Pizia è invasata dal dio mentre, seduta su un tripode, aspira il vapore che esce da una fessura nel suolo, presso l' omphalos , l'ombelico del mondo, forse masticando vegetali allucinogeni come l'alloro.
(Nybras, so che tu leggerai questa parte e forse...
potresti fare i "PIZIO", che ne dici? Magari non con l'alloro...;-)
Gli oracoli, formulati dai sacerdoti interpretando i gemiti disarticolati della Pizia, sono di tre tipi:
* prescrizioni religiose, in genere istruzioni circa i sacrifici, l'arredo dei templi, la fondazione di nuovi luoghi di culto;
* sanzione religiosa alle leggi o addirittura alle costituzioni delle città;

* altri casi, dove la risposta dell'oracolo è molto ambigua e, lasciando ampio spazio di interpretazione, non risulta compromettente per la fama di credibilità dell'oracolo stesso.

Un caro saluto a tutti, mf