mercoledì 22 settembre 2004

Senza titolo 446


MetalliMiti (XXVI puntata)
Pan e Siringa







Jean-Francois de Troy- Pan and Syrinx, 1733


La Siringhina era la solita bella fanciulla NINFA dei boschi che spesso passava le giornate in compagnia di Artemide, a cacciare topi, lepri e fagiani...
Un giorno Artemide era alle prese nello scoccare una freccia in direzione di un piccolo cervo e Siringa era poco distante a raccogliere erbe aromatiche per cucinare poi, in serata, l'arrosto.
Passava di lì, per caso il dio Pano meglio quel mostriciattolo di Pan:
Il dio mezzo uomo e mezzo animale, con condimento di corna, zampe e zoccoli caprini, al quale non appena la vide, cominciò ad apPANnarglisi la vista e a "sbussolare" in direzioni multiple il marchingegno al di sotto della cintola (che si sa esser superdotato di navigatore satellitare under cintura, incluso nel kit caprino)

Pan si dichiarò subito alla bella Siringa con parole ma anche con atti osceni in bosco pubblico e siccome la Ninfa aveva fatto voto di rimaner vergine e casta (come tutte le seguaci di Artemide) , spaventata e impaurita da quell'"orribil VISU" cominciò a correre come una gazzella della Polizia che insegue un assassino per le strade di san Francisco.
Dopo 6 chilometri e trecentocinquantadue metri in 18,51" arrivò stremata (Pan le stava dietro col puntatore fisso e per niente stanco l'avrebbe lasciata andare) alle rive del fiume Ladone (suo padre) e là, gettandosi fra le canne (una se la fumò pur per ridarsi la carica) cominciò a piangere disperata e ad implorare gli dei di salvarla...
Le ninfe sue sorelle ne ebbero compassione e per aiutarla la trasformarono in giunco.
Quando Pan giunse, trafelato pure lui...anche se ancora One direction man:))) abbracciò la ragazza proprio nel momento in cui avvenne la METAmorfosi e si ritrovò abbracciato ad un giunco.
Fu così che il dio, per ricordare la sua amata (o meglio, ex futura amata) tagliò alcune canne di lunghezza disuguale (o diseguale?) le unì tra di loro con della cera e nacque così lo strumento con cui viene raffigurato il dio solitamente, appunto la Siringa








Procuste (e il suo famoso letto)






Il signor Procuste il cui vero nome era Damaste era un vero fetente, di professione ladrone e bandito, abitava in Attica ed era solito assalire ogni povero viandante che gli capitava a tiro, derubandolo e all'occorrenza malmenandolo.
Fin qui sarebbe stata una pacchia per il povero malcapitato...
In realtà li trascinava fin nella su dimora e là il sadicone li faceva stendere su di un letto:
il nostro gangster attico,pare che in realtà possedesse ben due letti: uno grande e uno piccolo che sceglieva come giaciglio del poverino a suo piacimento ma non per farlo riposare o portargli la colazione come faccio io con Max (sovente), bensì per prendere le misure...GIUSTE!
Ovvero?
Allora, mettiamo che io sono Procuste e tu, lettore, il viandante derubato e fatto stendere sul mio letto (ovviamente con la forza e ovviamente una volta steso ti ho immobilizzato).
Prima di fare ciò ti "misuro" a occhio, se sei alto ti faccio "adagiare" sul mio letto piccolo e se guarda caso i tuoi piedi o in alcuni casi parte delle gambe, sporgono fuori dal mio letto, te le sego per la parte che avanza (quando ti va bene e non muori dissanguato);
Se invece ad occhio sei alto quanto il Berluskoi da Arkorà o giù di lì, ti faccio adagiare sul mio lettone grande:OH guarda tu, ci sciacqui come il pesce rosso nell'acquaio che una meraviglia...
Mica va bene così...te devi essere giusto pè l'mi letto,come facciamo?

Semplice! Ti stiro come la parrucchiera a volte fa col mio cespuglione, fino a farti raggiungere il punto desiderato, e anche in questo caso ti faccio molto...molto male.
Ecco, in poche parole e con un esempio questo era il letto di Procuste o Damaste.
Accorcia oggi, stira domani, allunga dopoomani, taglia tra tre giorni...ad un certo punto arrivò nell'Attica il superTeseo, al quale era arrivata notizia di tutto ciò e notizia che fra i Procustati ci fosse stato anche qualche su cugino di 3° o 4° grado, il che la cosa non rallegrò affatto Teseuccio...
Per punirlo di tutto quel che aveva fatto sino ad allora lo prese (SuperTeseo è uno degli Eroi greci più forte, secondo FORSE solo ad Eracle, mentre Procuste era forte sì ma piccolo e tozzo), lo mise nel letto più grande lo immobilizzò ben benino e cominciò a stiracchiarlo...
Ogni volta che le gambe eccedevano la lunghezza stabilita (la fine del telaio del letto)...ZACCCCCCC :
Il prode Teseo tagliava non di netto le gambe ma a tocchetti, giusto la parte che eccedeva appena e poi...ristirava di nuovo... non male è come vendetta?
Quindi pena inflitta doppia...allungato e stirato nonchè poi, tagliato, riallungato e tagliato fino a che ne rimase ben poco...e quel poco che rimase era decisamente cibo per avvoltoi.
Incredibile ma vero?
Ma ancora oggi a veder certi strumenti di tortura (medievali e non) alcuni non distano molto dal letto più famoso della mitologia, non credete? P.a.u.r.A!

Buona giornata a tutti, MF



Novembre 2002, base di Guantanamo


31 commenti:

lotrovassi ha detto...

C'è, in questi giorni, qualcuno che, anzichè i piedi, fa sporgere l'altra estremità e...zaccchete ! Buongiorno, Metalla.

sysjena ha detto...

Allora PAn ha tagliato la canna, cosi' se la zuffola quando vuole...???
Certo...un gran bell'aiutino....una canna tagliata....forse era meglio che lasciasse fare a Pan.....
Ciao....buona giornata...Un bacione....Andy

Damina ha detto...

ops.. Guantanamo..

Damina ha detto...

Pensavo che Artemide invece di scoccare la freccia scoccasse direttamente la Siringa sulle ciapett del Pan di zoccoli! :))
Ma Pan aveva il contachilometri direttamente incorporato nelle corna?
Bella l'immagine dei forzati di Guantanamp che ricordano le torture sadiche di Procuste. Purtroppo lì non arriva nessun Teseo!
Un abbrascion e felice giornata.

Clio ha detto...

ciao metallina :)

politicamente_scorretto ha detto...

cribbio ! un mito !
questo va "gustato" con calma, torno dopo ! intanto BUON GIORNO R.tta e un bacio.
(nonostante il mercoledì m'è toccato da lavorà (mi rifaccio piu' tardi...)).

giarina ha detto...

era giorno..troppo veloce

giarina ha detto...

giono veloce ,meta
corro a scuola e poi torno con calma
ho guardato solo le figure

h2no3 ha detto...

procuste e damaste li liquido subito: sono passati remoti (dei verbi "procere" e "damare" rispettivamente) .. pan invece mi sembra più interessante: intanto perché si risponde "per focaccia", la famosa abitante dei ghiacci cattiva cattiva .. e poi per la "siringa": insomma, prima la "canna", poi la "siringa" .. capisci a'mmé !!

baci !
czap

Skylark ha detto...

Non è meglio Pan e Mortadella? Con la siringa puoi farti male e beccarti l'AIDS. Al limite, Pan e Procuste a fette.

Brododidado ha detto...

sniff snif.. oggi il bicchiere mezzo vuoto..lo vedo mezzo vuoto.......... baci sabbbbra

drbruste ha detto...

ancora la storia del PANino nel formaggino Fanta smino.
i tuoi miti sono come quelli mondadori. non è che per caso mi passi dall'altra sponda?
OT:Libero ha superato le 70.000 copie!
ri OT: per che i tuoi post mi appaiono 2 volte nei preferiti news?
forse perchè sei pre pre ferita?
ferita? ti sei fatta male
ops scusa non volevo
;9
sai darmi una spiegazione?

badgi ha detto...

Bicchiere?? Ancora?
No, please....mi gira gia' il mondo!

nonsologeomangio ha detto...

igienicia non è male... :)))

nonsologeomangio ha detto...

Ricordo la mostra sugli strumenti di tortura a Viterbo!

Invece ad Ischia c'era una volta un castello, adibito a convento. Le monachelle che morivano venivano semplicemente depositate in una stanzetta senza finestre, sedute su una specie di panca in pietra, munita di buco di scolo per smaltire la perdita di liquidi umorali consecutivi alla morte. Le giovani monachelle, invece, venivano obbligate a passare diverse ore al giorno nella stanzetta, a pregare per le anime delle sorelle. Contravvenendo a qualsiasi regola igiencia (i morti fanno male), cosicché le monachelle morivano a frotte. E non era neanche considerata tortura...

OT giornataccia oggi... tre gare in scadenza e riunione imminente!

metallicafisica ha detto...

GEO ma che schifooo le monache sul buco a smaltire...bleachhhhhhh:)))

panda4x4 ha detto...

Porcapupattola: il finale mi ha rovinto la storia... senti: non è che siringhetta potrebbe dàrmi qualche lesione di corsa? Sai, con quei tempi, più che da Olimpo è da Olimpiadi! ^^

Yoga ha detto...

OT: CIAOOOOOOOO!!!!
Pian pianino sto riprendendo il giro.
Un abbraccione e un baccionne. :-))) Syl

mestesso ha detto...

ma Pan non era quel zozzone che notando le mondine curve sulla terra ne sollevava le gonne e le sodomizzava seduta stante?

anonimo ha detto...

Oggi c'eè di che sollevarsi il...morale
ciao . )

metallicafisica ha detto...

Dopo Pan, di Procuste non gliene frega niente a nessuno?
Bene, preparo i lettini:)))))))

nonsologeomangio ha detto...

e perché, ne sei l'erede??? :PPP

mestesso ha detto...

scusa per il blog immacolato ma non riesco a trovare un sinonimo diverso...
OT passi l'attaccapanni metallico...ma le braccia alzate in segno di resa? ********

Kyrija ha detto...

Volevo leggerlo tutto il post.. lo giuro! ma poi mi hanno strappato Via....

padrepaio ha detto...

Un vero Pan-demonio!

REDRUM ha detto...

"Le ninfe sue sorelle ne ebbero compassione e per aiutarla la trasformarono in giunco."

Ma che belle amiche....

MrHide ha detto...

Ogni volta che ti leggo non so se pensare di te come una genia che è rimasta bloccata all'interno di un mondo troppo piccolo senza nessuno che la tirasse fuori o una skizzoide pazzagliona e simpaticissima (nessuno di questi è un'offesa eh!!!).
Uno di quei letti l'ho visto da vicino (non credo fosse proprio quello di Procuste) ma c'erano ancora i segni delle corde che tiravano quando erano di moda nel medioevo!!!
Per quanto riguarda Pan, vedi? mi ha dato una delucidazione non da poco su perchè quel flauto si chiama di Pan!!! Azz mo mi sento più acculturato eheheheh!!!
Grazie per avere un blog!!!

metallicafisica ha detto...

MRhide: la seconda che hai detto...sicuramente:)

RED erano SORELLE, non amiche;)*

REDRUM ha detto...

Bene...la prossima volta che mia sorella si troverà in difficoltà...la tramuterò in un giunco...:P:P
smack..

NYBRAS ha detto...

Se non sbaglio erano i Satiri che sodomizzavano i fanciulli nel bosco...
Confesso la mia ignoranza devo aver capito male la prima volta: io avevo capito il "letto di locuste" :))) Meno male che adesso so.
Comunque, anche i tuoi lettori sono nella mia media. Cito i migliori:
Mestesso "sodomizzava seduta stante"... doveva essere un fenomeno! :|
Panda4x4 "potrebbe dàrmi qualche lesione di corsa?" :)))) a randellate, sì! :))))
Siamo messi bene...

anonimo ha detto...

Non c'è mito che sfugga alla penna anzi alla tastiera di Sabrina. Però, nonostante tutte le maldicenze, a me la figura del satiro tutto sommato sta simpatica, mi fa venire in mente La solitudine del satiro di Flaiano. Certo però che di fronte ad una ragazza che si presenta: My name is Siringa...non è proprio il massimo! ;)
Procuste...sai che questo mito non me lo ricordavo? Fatto bene a raccontarlo! :)