Senza titolo 764

I Tombsk e Quadronia (prima puntata)








Camminando attraverso il quartiere medievale, alla ricerca di qualche angolino non ancora troppo "cartolinato", mi immaginavo strane METAmorfosi, più pacchiane e tolkeniane che non kafkiane, dettate non tanto da un senso di disagio interiore e psichico (pur tuttavia esistente) ma dalla mera voglia di giocare con me stesso e con qualche abitante di mondi passati,futuri, futuribili, paralleli inesistenti o altro.

Passando davanti Palazzo degli Alessandri mi son vista affacciata al bel balcone, vestita da nobil dama, con quei vestiti pomposi e sontuosi (con i quali mi sentirei a disagioooooo) con le trecce lunghe, spesse. morbide e biondo cenere che si calavano come liane sino ai fianchi.
Passava in quel mentre un cavaliere (consentitemi, non il Cavaliere! Che diamine! Almeno non sia presente nei MIEI deliri!!!!) che guardandomi, si toglie il suo bel cappello rubino pimato e, aprendo le braccia in segno di nobile saluto perde l'equilibrio e cadendo da cavallo si aggrappa ad una delle morbide e lunghe trecce e mi porta giù con lui.
Per fortuna il balcone del palazzo non è a una distanza pericolosissima da terra, e io me la cavo con un forte dolore alla spalla destra ma una treccia si è allungata oltremodo rispetto all'altra e pare sfilacciarsi come fune tagliata per sabotaggio... Inoltre ora ho un terribile mal di testa.
Il destino burlone vuole che il cavaliere cadendo, dia una tale zuccata che nonostante il casco-elmolog(g)ato sviene e smette pure di respirare (c'è un'apertura nell'armatura a livello del cuore che mostra un interruttore luminoso su OFF...provo a metterlo su ON ma niente...si sente solo un rumore metallico e uno stridìo insieme...:
sgnegrkbrffrokkkitrrrrdddjjjkkkkkk
Tutto quel clangore provoca il risveglio subitaneo dei Tombsk, ovvero gli abitanti dei tombini medievali...
Dai tre tombini vicini ne saltano fuori almeno 25,3 (uno era ancora nel pancione di una quasimammaTombskessa);
Finora li avevo visti solo nei libri di frottole per bambini, qualcuno anche nelle illustrazioni della Divina Commedia;
il ritratto di uno di essi invece campeggia, circondato da una pesante cornice e visibile solo in parte perché coperto in un angolo da un pesante drappo di velluto cardinalizio, dietro la poltrona di un dirigente di una fabbrica di salumi qui, in città.
Ma quello non è un Tombsk comune, il dirigente si è fatto fare il Tombsk a sua immagine e somiglianza, un po' come dio (dal primo capitolo del libro delle frottole per eccellenza, anno metallico 1975) "costruì" quel pirla di Adamo e quindi nel ritratto il Tombsk è seduto, vestito in un bel completo da uomo griffato goffrato e graffiato (il gatto Goffredo III da Botterdham)
Il Tombsk che sembrava essere il capo, sia perché con una specie di barba intrecciata tutta bianca, sia perché aveva tante rughe come Matusalemme il giorno prima che tirasse le cuoia (il giorno dopo non so come fosse, era stato seppellito:) si avvicinò a me, squadrò la mia treccia sinistra lunga e ora la destra ancora più lunga causa "lianaggio tarzanifero" del Cavaliere e mi dice:
Medamigianella (guai a chi ride!), il messere sembra essere svenuto, non c'è sangue a terra, indi non ci dovrebbero essere perdite o rotture di organi vitali nè perdite per la sua famiglia di vitalizio; Capite la mia lingua?.
Io feci cenno di sì, avevo preso anni addietro un masterillo in Tombskese. Mia madre diceva sempre che nella vita poteva sempre servire avere un appoggio da sotto terra, sia da vivi che da defunti ... e pare che per me fosse giunto il momento.
Nel frattempo un altro Tombsk più giovane aveva provveduto a togliere il casc...l'elmo al cavaliere rivelandone un bel volto incorniciato da bionde chiome fluenti.

Fine prima puntata