Miti Greci (V puntat...

Miti Greci (V puntata)

Leda e il Cigno


Credo si fosse capito dalla foto postata prima, vero?



Dunque dunque...

Pare che questa bella e giovane fanciulla fosse andata in sposa ad un certo Tindareo o Tindaro che dir si voglia (Figlio del re di Messenia, Periére, il cui regno era stato usurpato da un brutaccio chiamato Ippocoònte ma che, con l'aiuto del supereroe Ercole, tornò infine al legittimo proprietario e infine al figlio maschio, appunto Tindaro)

Quindi pare che la bella Leda e il principe Tindaro vivessero felici contenti nel loro bel palazzo e che ebbero diversi marmocchi che poi divennero famosi... i Dioscuri Castore e Polluce (che, come gli altri due, meriterebbero un post a parte... vedremo), Clitemnestra (che divenne moglie del suppliziato Tantalo poi, morto questo, del padre di lui Agamennone e poi, morto questo... beh, mica posso dirvi tutto io, no?) e infine la bellissima, stupenda, sensuale, fantastica, Elena detta in seguito di Troia perché... che pensate?? sporcaccioni!!! Perché scatenò, a causa della sua bellezza e dell'esser diventata Miss alla faccia di tutte le altre bonazze dell'Olimpo, Afrodite in testa, la mitica guerra di Troia (e qui, per chi si volesse ben documentare... il grande Omero ha narrato la storia come un vero genio sa fare).

Questo è quanto si narra sulla storia di Leda e dei suoi splendidi figli... MA...

C'è sempre un ma... il paese è piccolo, la gente mormora... VOX POPULI VOX DEI???
Fatto sta che la vera verità (o leggenda che dir si vuole) sui quattro fanciulli fantastici (dei quali ai nostri giorni potrete trovare le gesta raffigurate negli splendidi fumetti MARVEL)
sia un'altra: e qui ci si diverte (o almeno qualcuno, si è divertito).


Un giorno la nostra fresca mogliettina, dopo aver dato gli ordini alle ancelle per riassettare la casa e preparare il pranzo per il maritino, decide di andare a fare una passeggiata da sola...

Cammina cammina, dopo un po' arriva al fiume Euròta e siccome faceva un caldo bestiale la ragazza decide di immergere il suo corpicino gnocchetto nel fiume...

Gironzolava lì intorno... non troppo lontano dalle sponde... indovinate chi?

Ma quel porco di Zeus saettone, no? Che manco a dirlo aguzza la vista da dio con gli occhi gli escono come a Jim Carrey in The Mask quando vede sculettare la Camera con vista diaz

U.g.u.a.l.e!

tra se e se, zeus polimorfo dice... "la vojo", deve essere mia... ma come faccio? sembro un vecchio e se le dico che sono Zeus mi muore all'istante e sarò porco, maiale, suino e infedele ma... necrofilo no!!! (boh... chissà?)


Allora escogita uno dei suoi piani da travestito e... si trasforma in un bellissimo cigno che vola impaurito verso la fanciulla (la quale nel frattempo è uscita dall'acqua e si sta asciugando al sole caldo dell'Ellade) facendo finta di essere inseguito da un'aquila...
E vola vola vola l'uccellino (insomma un cigno...) arriva a posarsi indovinate dove?

Ma tra le braccia della fanciulla Leda che, dapprima impaurita e poi stupita... comincia ad accarezzare il bel piumato con tenerezza e ad abbracciarlo con le sue candide braccia...

Ad un certo punto però la fanciulla capisce che sto cigno è strano... però questo, becca qui, becca là... becca tutti i punti erogeni della Leda che comincia a gemere di piacere...

Giove che non se lo faceva mai dire due volte (Capito, maschietti?:)... dopo un po' di beccate nei punti giusti... affonda il "becco" come si deve e... GODURIA MAXIMA per entrambivicibici.

(Mi stupirei del fatto che con un dio non fosse così, voi, no?)

Compiuto il gesto, il cigno dà qualche altra "beccatina" alla fanciulla e vola via come un razzo verso l'Olimpo dalla mogliettina che, di sicuro, sarà stata incazzatissima visto che era ora di pranzo da un pezzo e chissà dove stava quel disgrazià d'un omo...

Mentre Leda, si riveste e torna mezza stordita a casa...


N:B importante
Zeus, che tutto scemo non era, fece in modo (per facilitare come dire... le cosette) che durante l'amplesso la splendida fanciulla assumesse le sembianze di un'oca (almeno così narra la leggenda, magari era una papera o una fagiana... ma per rigore "leggendario" diciamo oca).

E guarda caso quel giorno di afa il caso volle ancora che, una volta tornata a casa, la bella Leda suscitò le voglie erotiche pure del marito Tindaro the cornut!

Ancora??? disse Leda

Come an'hora rispose Tindaruzzo e son tre giorni 'he un si tromba, e te mi vieni a dire an'hora?

Leda fra se e se disse, beh, in fondo quello di prima era un uccello... è un'altra cosa... e rivolgendosi con fare ammiccante a Tindaro gli sussurrò: Amore, volevo dire ancora qui? in casa? perché non andiamo in giardino?...

Insomma, per farla breve dopo nove mesi Leda teneva una panza tanta, sembrava una mongolfiera e una notte... presa dai dolori del parto... andò giù di sotto, e non so come si dice... SFORNO' due belle OVA formato lotteria di Pasqua (senza i fiorellini di zucchero però).

Dopo un po' le OVA si schiusero e in uno ci stavano i due dioscuri che in greco significa appunto figli di Zeus (lefty, confermi?) mentre dall'altro OVONE uscirono le femminucce Clitemnestra ed Elena.


Chiaramente Tindaro fece una gran festa per aver avuto 4 splendidi figlioli, e Leda fece riempire il pollaio di cigni :) :) :)

Buona giornata a tutti, mf



Leda and her Children

Leonardo da Vinci



Ah, dimenticavo, cercando materiale per il post su Leda ho trovato questi versi che mi sembrano molto adatti al resto del post, buona ulteriore lettura, Sabry



Giove, padre degli Dei,
Vide Leda, e innamorato
Ebbe il gusto depravato
Di volerne gl'imenei:


E l'aggiunse ai suoi trofei
Con l'astuzia e con l'agguato,
Poi che in cigno tramutato
Si calò nel grembo a lei.


Donna Leda gli diè il covo,
Ma con questo bel lavoro
Fu gallata e fece l'ovo.


Già l'effetto è sempre quello
Quando ruzzano fra loro
Una donna ed un uccello.

Argia Sbolenfi (pseudonimo di Olindo Guerrini)