venerdì 8 ottobre 2004

Senza titolo 461


MetalliPaintings and legends
Varie versioni di San Giorgio e il Drago





Paolo Uccello (1397-1475), San Giorgio e il Drago




Sulla vita di San Giorgio non si hanno notizie storicamente fondate tranne che fu un militare originario della Cappadocia. Tutto il resto è frutto di scritti fantastici che hanno generato leggende diventate patrimonio della tradizione popolare.
Si narra che Giorgio, educato cristianamente dalla madre ad insaputa del padre, era diventato tribuno dell'armata dell'imperatore di Persia o, secondo altre versioni, di Diocleziano.
Quando nel 303 Diocleziano lanciò la persecuzione contro i cristiani (si sa, Diocleziano è stato uno dei persecutori più terribili della cristianità nonostante dio fosse nel suo nome) Giorgio strappò l'editto e proclamò pubblicamente la sua fede (per la serie "ALLORA TE LE CERCHI").





Rogier van der Weyden (1399 ca. -1464), San Giorgio




Fu allora sottoposto a tutto il repertorio di torture ben noto alla martirologia ma ogni volta gli angeli intervennero a salvarlo, naturalmente non per privarlo della palma del martirio. Inoltre (niente stupisce in queste leggende, no? altro che Zeus e le saette!) al povero Giorgio appare il Signore che gli predice sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre volte la resurrezione. Come al solito Dio è buono, pietoso, misericordioso... non dico altro :)))
Ma per confondere i suoi persecutori. Alla fine fu decapitato. Quello che rimaneva del povero uomo fu privato della testa e seppellito a Lydda in Palestina: sulla sua tomba fu edificata una basilica, poi distrutta dal Saladino. (Nemmeno da morto in pace?).







Giovanni Bellini (1426 ca. - 1516), San Giorgio che combatte contro il drago




La leggenda della fanciulla liberata risale all'epoca successiva: si narrava che in una città della Libia ci fosse un lago in cui viveva un drago che avvicinandosi alla città uccideva con il fiato coloro in cui si imbatteva, (ovviamente il nostro dragone aveva origini piemontesi e pasteggiava a bagna cauda colazione pranzo e cena!).
Per placarlo i poveri pastori del luogo gli offrivano due pecore al giorno e, quando cominciarono a scarseggiare le pecore, una pecora e un giovane, estratto a sorte, finché non fu la volta della figlia del re, nonostante le ripetute proteste del nobile padre.

Ed è a questo punto che interviene l'eroe mitologico (divenuto san Giorgio nella leggenda cristiana) che ferì con la sua lancia il mostro, poi disse alla principessa di legarlo con la sua cintura e di portarselo in città al guinzaglio, come un cagnolino.
Giunto in città, San Giorgio ottenne la conversione del re e di tutta la popolazione, poi uccise il drago (le giunte posteriori parlano anche delle nozze fra Giorgio e la giovane principessa Sabra (aggiungerei cadabra vista la magia... no???).

La forza del santo cavaliere è dunque al servizio di Dio.


Edward Burne-Jones (1833-1898), L'uccisione del drago



Un'ulteriore caratterizzazione di San Giorgio si ebbe durante il periodo delle Crociate.
Il Santo guidò vittoriosamente i Crociati durante l'assedio di Antiochia (1089) e comparve in sogno a Riccardo Cuor di Leone durante la III Crociata.
Non a caso, l'emblema di San Giorgio, la croce rossa in campo bianco, fu adottata sia dai crociati, sia dall'Inghilterra. Re Edoardo III, vittorioso a Calais contro i Francesi (1347), proclamò San Giorgio patrono d'Inghilterra, e istituì l'Ordine di San Giorgio, o della Giarrettiera, a ricordo della striscia di cuoio colorata di blu che Riccardo I legava alla gamba dei suoi cavalieri.



Gustave Moreau (1826-1898), S.Giorgio e il Drago




San Giorgio è, con San Martino, patrono dei cavalieri e per estensione, in età moderna, dei Boy Scout. È patrono di tutti quelli che hanno a che fare con armi, armature e altri attrezzi dei cavalieri, compresi i fabbricanti di selle e piumaggi.
È patrono, come già detto, dell'Inghilterra, nonché di Genova e di Venezia, almeno fino al trasporto nella città lagunare delle reliquie di San Marco.
È patrono dei contadini, è invocato contro la siccità e contro il morso di serpenti. È invocato anche contro la peste e la sifilide, malattie infettive diffuse negli eserciti.
Insomma un santo da invocare per un sacco di malanni

Come è possibile vedere e dai quadri postati e in tutta l'iconografia che riguarda la leggenda di San Giorgio che combatte contro il drago, nelle rappresentazioni sono presenti, oltre all'animale che simboleggia ovviamente il Male, anche la principessa, il vessillo bianco con la croce rossa, il cavallo bianco e talvolta l'agnello offerto in sacrificio.



Wassily Kandinsky (1866-1944), S. Giorgio e il Drago


Buona giornata a tutti e buon week end, mf

24 commenti:

panda4x4 ha detto...

Un drago piemontese? e cosa diceva a San Giorgio: gaute da si, nèe...
Cavalieri con la giarrettiera? Già l'immagino in battaglia: pavza, pavza, giochia fra noi colle spade... lallo, lallo...

h2no3 ha detto...

il drago che "uccideva con il fiato" .. mi sa che ne conosco parecchi, anche non piemontesi ... :-))

quanto a sangiorgio (patrono anche delle lavatrici, se non erro), ritengo la sua spada un evidente simbolo fallico, né più né meno della spada fiammeggiante dell'arcangelo grabriele (quello che cacciò adamoedeva dal paradisoterrestre ..)

grazie MF per questi tuoi miti !

czap allegorico

h2no3 ha detto...

OT: dovrei chiamare miss-c ?????

nonsologeomangio ha detto...

Acci e picchia, un supereroe sto Sangiorgio!!! Cosi' la tua antenata (si chiama Sabra, avra' partorito una Sabrina...) se l'e' sposato... eh! Sara' stata colpita dal suo destreggiarsi con la spada...??? ;)

metallicafisica ha detto...

EHM Ehm...più che di san giorgio...mi piacerebbe vi esprimeste sulla scelta "artistica"...grazie:)

mestesso ha detto...

niente da dire ma Uccello è sempre Uccello ;-)))*****

Skylark ha detto...

Tutta questa storia dei sacrifici umani non sarebbe potuta accadere in Nuova Zelanda, dove hanno 50 pecore per abitante. Non avremmo saputo niente di Sabra cadabra; il suo nome non sarebbe stato imposto ai posteri blogger; né avremmo saputo del drago, l'elettroaddomesticato San Giorgio. Non ci sarebbe la Croce Rossa, quindi i feriti non morirebbero nelle ambulanze che si scontrano a 130 all'ora. La giarrettiera la porterebbero solo le mogli dei cavalieri e le amanti dei commendatori. Il mondo sarebbe diverso.

Masso57 ha detto...

Il Santo Patrono della mia città? sono commosso ai limiti della decenza..letto il post precedente, qui si è appena chiuso il concorso dei balconi fioriti (non metaforico, purtroppo/meno male, a seconda dei punti di vista e dei Max di turno...).Vabbè, buon fs a te, metallica, e rispondendo alla tua domanda seriamente, mi è piaciuto molto il Kandinsky che non conoscevo.Grazie anche per questo.

la_mongolfiera_di_Humboldt ha detto...

Se c'è una cosa che accomuna queste rappresentazioni della figura di San Giorgio [e del drago suo antagonista, anzi diciamo pure co-protagonista del mito: dove ce lo vedi un San Giorgio senza draghetto? Povero Grisù] è il fatto che tanto Paolo Uccello che van der Weyden, Bellini, Burne-Jones, Moreau e Kandinskij, artisti diversissimi fra loro raffigurano la lancia del santo-cavaliere che trafigge il terribile mostro.
A drago, tu m'hai provocato ed io me te infilzo!

nonsologeomangio ha detto...

:PPPP Ho annunciato che quel bonifico te l'avevo già fatto!

ninoD ha detto...

Hai dimenticato Raffaello, e non è poco :-)

Comunque a me San Giorgio fa venire in mente Venezia! E che Venezia!

sysjena ha detto...

Io preferisco S.Martino. Il giorno di S.Martino ho imparato a leggere...da un giorno all'altro...sai..quei meccanismi che ingranano improvvisamente...e la poesia di S.Martino e' la prima cosa che ho letto in vita mia. Mamma mia....quanto tempo fa......
Un bacione Sabra...;-))) Andy

biancaneve ha detto...

che senso il suo buon uikend geometra ad una che non ha neppure i venerdì.....
io lamo ma sono in rottama azione
mi sto lasciando andare come una candle in the wind adieu

panda4x4 ha detto...

Dì, ma sai che sei proprio brava?! Che belle immagini che hai scelto! Che belle parole!! Anche la tua ironia coalizzava bene!!! Brava: sei proprio brava!!!! ^^
:)))

anonimo ha detto...

Leopardi e felice nella stessa frase? ;)

Lo sai che un Kandinsky cosi' non l'avevo mai visto?!?

riccionascosto ha detto...

Scusi, sa... permette che, anzichè sulla scelta artistica, mi pronunci su quella temporale? San Giorgio sarebbe il 23 aprile, veramente... :P

Scherzi a parte (mentre, tra parentesi, mi chiedo se Sabrina derivi da Sabra e da Sabr, che secondo alcuni significa "spada" o qualcosa di simile), sai che apprezzo sempre le tue scelte. In particolare devo dire, come Marco57, che non conoscevo il Kandisky. Burne-Jones poi mi piace, avevo già visto altri suoi quadri, qui da te.

(Va bene così il commento, sorellona?)

Besos, Sab

lotrovassi ha detto...

Mi associo entusiasticamente e senza riserve al commento di Panda4x4 (non fiori, ma opere di bene).

NYBRAS ha detto...

Allor:

Notino lorsignori che San Giorgio è protettore anche di alcuni elettrodomestici :)
Notino, altresì, che intervenne per salvare la figlia del re, infischiandosene allegramente quando si davano in pasto i contadini.
Ancora, facciano caso al secondo quadro (Rogier van der Weyden), dove il nostro eroe dimostra astuzia: io avrei trafitto la figlia del re, pare più brutta della malabestia.
Poi, rifacendoci dal primo quadro e scorrendo, tenete d'occhio il drago. Per Paolo Uccello è una bella bestia, c'ha pure le insegne nelle ali come gli arerei militari. In seguito, va riducendosi fino a diventare, per Bellini, poco più di un varano (detto anche Drago di Komòdo, e infatti così è anche troppo comodo per S.Giorgio, che se ne vergogna emanco lo vede più sotto al cavallo). Al punto che nel quadro successivo (Burne-Jones) ci manda un'altro a piedi sennò manco lo vede più (non è biondo e bello, non ha le insegne, nè l'aureola, e neppure è citato nel titolo=non è S.Giorgio!). E ho visto cani ben più grandi del drago... oltre al fatto che la figlia del re s'è data alla macchia.
Moreau trasforma il drago in un calamaro, un verme o un BISCIONE.
Da notare che l'Alfa Romeo usa lo stemma di S.Giorgio accostato al Biscione (il bene e il male) mentre Berlusconi preferisce il Biscione e basta (solo il male)
Kandinsky fa casino come al solito, e a pulire il rivale del fosso ci manda uno dell'ANAS col tipico giubbotto di sicurezza e il casco da motociclista, e vorrei sapere perchè il cavallo ha le scarpe... cazzo, che droghe usava? :)))))
Una postilla seria: la croce rossa su fondo bianco fu anche simbolo dei Templari, di C.Colombo che la mise sulle vele (pare segretamente affiliato ai templari nonostante lo scioglimento dell'ordine) ma...
CHE CI FA SULLE AMBULANZE 'STO SIMBOLO???

metallicafisica ha detto...

panda: grazie....mi fai vergognare:)*

geo:questo quadro ha osrpreso anche me...piacevolmente:)

riccio: abbiamo parlato al tel:)*

lot: idem con patate...come per panda:)*

metallicafisica ha detto...

NYBRAS per te commento a parte....:)
fai più casino di Kandinsky..***

atarax7 ha detto...

Insieme a Sebastiano e (credo) Pietro, San Giorgio è raffigurato nelle teche di Gina Pane "Le preghiere dei poveri e i corpi dei santi", una delle opere più suggestive della body artist. Lemma portante dell'opera è il corpo che, però, in quest'opera è completamente assente. Se ne vedono solo tracce, transustanzazioni... Gina Pane ha fatto anche una "partizione" di San Giorgio, vedo se la trovo... baci

la_mongolfiera_di_Humboldt ha detto...

Scusa Sabri, ma non ho capito granchè il tuo commento su Tamara. Perchè dovrei vendere delle copie?

padrepaio ha detto...

Che dire di te Meta, se non che se non ci fossi bisognerebbe inventarti?
Grazie dei colori. :-)*

Tutore ha detto...

In effetti la storia di San Giorgio è molto controversa. L'identificazione è difficile anche perchè l'immagine è stata concepita nello stesso periodo di altri santi/angeli combattenti. In ogni caso sì, è anche il patrono degli esploratori...