Senza titolo 477

MetavventureBerlinesi (1991) - part II

Dove eravamo rimasti:

e immagini di me torturata di quei due in divisa Nazi mi perseguitavano.. la testa era una trottola, cercavo comunque di riuscire a respirare nonostante fosse difficoltoso...






Mentre dalla fronte scendevano giù per il viso e sul collo, goccioloni grossi che al contatto con la pelle subito si metallizzavano, diventando piccoli ciondoli dorati...al momento sentivo solo freddo e gelo addosso...si stava appropinquando lentamente e meschinamente un collasso...
avevo già assistito ad eventi simili quando il mio amico Peter caracollò steso per terra dopo la terza canna e un bicchiere di coca cola con dentro del Guttalax (nel gruppo c'era un bastardo che ogni tanto colpiva così...).
Per fortuna si riprese subito dallo svenimento ma stette in bagno quasi 2 ore, di cui una a vomitare.
Mi ero posizionata in assetto da uscita qualora i movimenti sordidi che vedevo in camera si fossero fatti ancora più temibili.
Il pomello della maniglia nelle mie mani sembrava metallo nella bocca dell'etna in piena attività...
caldo, freddo, caldo, cazzo..che mi hanno fatto fumare, merda di stercopiteco secca???? Qualcosa di troppo strano, mai successa una roba simile con tre tiri... giramenti di testa sì ma non da ottovolante a 320km/h...
Quei due vogliono fottermi, hanno visto la gonza italiana viterbicola broccola e gnuccola e ora, guardali...mi stanno giocando ai dadi...altro che gay!!!!!







Ommmammamadonninasantateresadigalluraesantaritas'accasciaaiutatemivoi... non voglio morire a Berlino, anche se il muro è caduto, non me ne frega... perché ho fumato con degli sconosciuti??? Sono proprio una deficiente, e se mi violentano che faccio?
che racconto a Max e alla polizia? che sono stata violentata da due gay ? Mi rinchiudono come minimo, dentro la cabina del checkpoint Charlie ancora rimasta in piedi, per essere fotografata dai turisti, e mi tengono là dentro a wurstel e crauti fita natural turanten!!!
Metre deliravo e sudavo ormai solo goccioloni di pensieri folli vedo avvicinarsi (ancora seminudo) Hudson che al mio: "sai? Non mi sento molto bene, ho bisogno di aria..., mi prende per mano (quella cosa molliccia e appiccicosa che era diventata la mia mano) e mi dice... Vieni, di là in camera c'è un balcone.
ECCO, CI SIAMO - fra me e me - SABRY sono in due... mai avuto fantasie del genere? NO? beh, mi sa che avrai solo realtà, niente fantasia, lasciala per quando avrai un blog nel 2004!
"No, grazie...non posso trattenermi oltre, Max mi aspetta per andare alla galleria e ora che arrivo, se mi fermo ancora, passerà troppo tempo, non voglio si preoccupi".
Sicura? vuoi ti accompagni alla fermata dell'autobus? Aspetta, mi vado a vestire
(Vi faccio presente che quei giorni a Berlino faceva un freddo cane, tirava una tramontana che mi gelava anche le mutande sotto a due paia di calzamaglie di lana)
Ma non aveva detto che si vestiva poco fa? o è passata un'ora? o due?
Nel momento in cui le mie gambe dal movimento di "GiacomoGiacomo" stavano per passare a quello di "porcaputtanaporcaputtanaquiosiesceall'ariaossimuorequestononèunossimoro", ritorna Hudson, col baldo Karl appresso che mi prendono sottobraccio, e...
.......................................
Mi ritrovo sull'autobus diretta verso HAUPTstrasse...(ma mi manca in memoria il lasso di tempo tra l'esser presa sottobraccio e la salita sul bus)

Faccio mentalmente (per quello che è possibile) il calcolo delle fermate che deve effettuare il bus prima che io finalmente rimetta piede a "CASA", ma lo faccio male, scendo almeno due fermate dopo, poco male, mi capitava spesso pure quando abitavo a Roma...senza droga una volta sono scesa (di sera, questa era la mia giustificazione...di notte, al buio tutte le fermate sono uguali) in zona Appia/ Colli Albani, invece che in zona Appia/San Giovanni ma ancora non avevo il navigatore metallitare incorporated:)
FINALMENTE riesco ad arrivare alla metà... Busso in camera, Max mi apre e senza dirgli nulla mi sdraio sul letto e gli faccio cenno di non parlare...
Max mi guarda allibito (devo avere una faccia stropicciata e il cespuglione sconvolto dalla tramontana non giova come cornice) e mi dice...SI PUO? SAPERE CHE HAI? e io: sto male, ho fumato qualcosa che mi ha fatto male, devo andare in bagno...
Max mi accompagna alla porta del bagno ma gli dico che non è il caso che entri, ho una colazione + una che stanno lottando fra di loro per chi deve uscire prima.
Entro, chiudo la porta a chiave e automaticamente gli occhi cercano qualcosa che possa contenere la doppia colazione mattutina.
Una volta restituito all'ambiente quello che l'ambiente mi aveva concesso di mangiare... mi dirigo verso la stanza e atterro sul letto senza nessuna sospensione.
Max mi dice qualcosa, ceca di capire ma è inutile... ho la pressione ai minimi storici, un po' come devono averla oggi i rappresentanti della maggioranza governativa e...Mx mi dice che devo recuperare un po' di zuccheri...mangio malvolentieri una banana (superstite unica della prima colazione) e piombo in un sonno profondo.
Dopo qualche ora mi sveglio...Max di fronte a me mi sta riprendendo con la telecamera (o meglio, riprende quello che rimane della mia espressione una volta attenta e sveglia).
Sto un po' meglio ma mi sembra che il muro di Berlino mi sia crollato addosso... Bussano alla porta: sono le due nostre compagne di viaggio...: la nobile dal nome lungo come il Po e la sua amica squinternata.
Entrano, Max gli spiega in due battute (io gnaa faccio) quello che mi è successo...
Si accertano che io sia viva e vegeta e poi, ai piedi del letto vedo la nobildonna tirar fuori cartine e fumo e rollarsi un cannone gigante.
Mi sento male solo a guardarla.

La stronza ha pure il coraggio di offrirmelo e io quello di rifiutare:)))
La sera incontriamo Hudson al locale, mi saluta e mi chiede come sto. gli dico di aver vomitato e di aver dormito e che ora sto bene a parte un po' di testa confusa.
Ci mettiamo daccordo per le foto, dovrò mandargli i provini e in base alle foto più belle faremo delle stampe professionali, i negativi rimarranno a me.
Avrei voluto scusarmi per aver pensato male di lui e Karl ma probabilmente loro non si erano accorti di niente, ero io quella in preda a una crisi di panico.
Mi scuso anche con quelli di voi che si aspettavano una fine del racconto dai risvolti più eccitanti ma fortunatamente Hudson e il suo fidanzato erano gay al mille per mille...
Una buona giornata a tutti.

PS: Se a casa riuscirò a trovare il nastro con il video post vomitata e dormita, proverò (Max proverà) a passarlo in digitale e magari lo posterò...ma non è una promessa:)

Ah, la mostra fu un successone! Posto uno dei ritratti presenti e Luzi mi sembra molto adatto in questo periodo.


Ph. by Max® - Mario Luzi, Parma 1991