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MetalliMiti (XXXVIII puntata)
Apollo, nascita e avventure - prima puntata








Musei VaticaniApollo Belvedere



prefazione
Buondì a tutti. Nuova, lunghissima (la lascerò per un po', quindi leggetela pure con calma:) puntata dei M.Miti. La scelta su Apollo è stata volutamente casuale:)
Ovvero: avevo voglia di scrivere un nuovo metamito ma non avevo idea del soggetto,
Ho preso il mio bel libro n. 2 sui miti (ne ho tre che uso sempre come fonti attendibili)... ad occhi chiusi l'ho aperto (pagina 35 per l'esattezza) e sempre ad occhi chiusi ho puntato il dito indice stortignaccolo su una porzione di pagina e il caso o l'oracolo (???) ha voluto che il mio indice stortignaccolo finisse proprio sulla parola APOLLO.

Apollo è uno dei 12 dei dei olimpici (il cui numero era fissato dal canone ionico-attico), quindi fra i più importanti e venerati, forse il più importante dopo Zeus); è un dio che ha a che fare con gli oracoli e che ha visto e fatto cose che voi umani... non potevo non esaudirlo, no?:)
Che altro? Che sarà molto lungo e quindi così come è successo altre volte verrà "diviso" in puntate;
mentre scrivo sono solo alla prefazione, non ho la minima idea di quante ce ne vorranno ma almeno tre ve le prometto:). Let's go e che Zeus vi protegga! MF







In un altra puntata dei MetalliMiti, esattamente QUI si è parlato della madre di Apollo e della sua gemella Artemide, ovvero della signora Latona detta anche La Tona.
Il padre anche stavolta è lui, il PorcoZeus (detto anche l'Inseminetorkos olimpikoi).
In preda alle doglie dogliosissime La Tona, dopo lungo peregrinare visto che nessuno (per paura della vendetta di ERA che le aveva messo alle calcagna un mostro orribile che la seguiva ovunque) voleva darle ospitalità...dopo giorni e giorni di etenuante cammino n'coppa a o' ciuccio di Posillipo giunse infine presso uno scoglio sul mare che la "ospitò" e poco prima che si rompessero le acque latoniche, lo scoglio si fissò al fondo marino con delle colonne diventando così l'isola di Delo.
Latona gemente e urlante si era inginocchiata e aggrappata poi a un ramo dell'unico albero presente sulla neoisola e dopo un urlo atroce si udì un sordo PLOPPPP: e Artemide fu.
Poi anche se la nascita era prevista dopo un paio di mesi (non chiedetemi perché ma sebbene Artemide e Apollo erano gemelli Arty nacque esattamente dopo nove mesi mentre il fratello che nacque insieme a lei era settimino (Fu fatta la prova del "Carbonio 14" all'istante che stabilì l'età del "piccolo"...evidentemente Zeus aveva alcuni spermatozoi ritardatari:)...
E quindi un'altra spinta, un altro grido, un nuovo PLOPPPPPPP: eApollo fu:
nacque appunto di sette mesi e come aprì gli occhioni azzurri il Cielo e la Terra gli sorrisero.
Oggi parliamo di Apollo quindi mi concentro sulla sua nascita, non per questo la piccola Arty fu messa in un cantuccio...:)
E non solo! Quelle grida svegliarono tutto l'Olimpo e le dee che son intelligenti capirono che qualcosa di bello era successo e accorsero tutte ai piedi dell'albero figlio unico di Delo (che dopo il tiratira di donna Latona gli era diventato un FUSTO d'albero dacché la forza con cui si era aggrappata lo aveva "diramato" in toto) e come i magi fecero più tardi col figliol di Donna Maria così le dee porsero al nuovo arrivato dei doni:
Gli levarono di dosso, innanzitutto, tutto il putridume placentare di cui era ricoperto, lavandolo con acque fresche e aulentissime in cui avevano immerso pria dei fiori... indi lo asciugarono con morbide stoffe e lo avvolsero in fasce legate con un Nastro d'oro, mica un cordoncino di poliammide qualsiasi, nèh?:)
Quindi la bella Themis lo nutrì con nettare e ambrosia che diedero al piccolo forza e vigore, tanto che cominciò a crescere come il Fagiolo magico.
Cigni bianchissimi e celestiali si innalzarono nei cieli e fecero sette volte il giro dell'isola (poi finirono il carburante e ammararono di nuovo nel laghetto aspettando qualche secolo per essere celebrati degnamente da musica straziante e divina).
Ermes gli donò (in segno di pace visto quello che aveva fatto finora donna Era) un guscio di testuggine fornito di corde armoniose , che ad un lieve tocco di dita sprigionavano dolcissimi suoni : era la prima cetra !
Apollo ne fu così entusiasta che da subito amò tanto quell’arte da diventare il protettore di tutti gli artisti e capo delle nuove MUSE, protettrici delle nove arti:

lo stesso PorcoZeus si presentò e offrì doni a quel figlio che avrebbe amato, assieme alla sorella Artemide, forse un ciccinino in più rispetto all'esercito di pargoli e pargolesse procreati.







Gli regalò una mitra d'oro ma senza palottole chè ai bimbi era vietato giocar con le armi... e gli regalò poi un meraviglioso carro trainato da cigni magici...con il quale in seguito avrebbe scorazzato in lango e lungo fra cielo e terra.
(al tempo le zucche scarseggiavano e ogni semestre veniva effettuata una derattizzazione su tutta l'Ellade, ci penserà in seguito un'altra fanciulla a viaggiare sullo zuccocchio.
Tutto questo ben di dio, è il caso di dire e... E non era nemmeno Natale!



Gli dei, si sa... crescono in fretta! Pensate solo ad Atena che esce fuori dalla testa di Zeus già bella grande e armata!:) E il nostro pargolino dopo quattro giorni a furia di nettare e ambrosia cominciò subito a chiedere loudly arco e frecce, che il vecchio gobbo olimpico, Efesto subito gli porse giacché le aveva fabbricate di recente.
Lo splendido Apollo dai lucenti riccioli d'oro: uno schianto di ragazzo, divenuto subito "dio della luce" o Apollo "Phoebos", cioè il brillante...
dio inoltre della bellezza della musica e della poesia... insomma nu' babbà, orgoglio di mamma e papà.




Quindi il sommo Zeus gli "ordinò", dopo qualche giorno ( quando appunto lo ritenne pronto per partire... Anche se appena nato era già abbastanza grande per comprendere e far fagotto...non come da noi che almeno fino ai 30 si sta ancora a casa di mammà:)) di andare a Delfi.
I cigni invece, una volta in Cielo lo dirottarono verso gli Iperborei (Popolo favoloso che si riteneva vivesse in uno stato di perfetta felicità in una terra sconosciuta dove il sole non tramontava mai. Secondo altre tradizioni, nel loro paese sarebbe stato collocato il Giardino delle Esperidi che custodiva i pomi d'oro.)
Qui rimase per ben un anno visto che lo avevano accolto con onori e tributi e gli avevano dedicato un culto, perché andarsene troppo presto?:) "prendiamoci un anno sabbatico e poi si comincerà a lavorare", si disse il bel giovane..
poi ripartì e stavolta dove gli era stato "comandato" dal padre, ovvero a Delfi:
anche qui fu accolto con tributi e onori e feste e danze da parte degli abitanti del luogo.
Probabilmente non fu mandato a Delfi casualmente... Perché?
Ve lo spiego subito: da diverso tempo la città di Delfi era in subbuglio a causa del serpente Pitone (il mostro viscido e "biscidoso", figlio di Gea la Terra, nato dalla melma AFTER il diluvio e che donna Era, scoperto che Latona era stata incintata dal marito, le aveva mandato contro per vendetta e che poi aveva preso dimora in una grotta presso Delfi, appunto.)
Apollo a sto biscione "magggico" proprio non lo reggeva... aveva perseguitato la su' povera mammina per nove mesi , l'aveva fatta arrivare n'copp a nu ciuccio fino a Delfi , provocandole pure la rottura delle acque oltre chè di palle anzitempo e fatta accucciare sotto a quell'alberello cui tese la tonetta mano...
per fortuna durante il parto si era dovuto assentare, causa bisogni impellenti e così il piccolo (piccolo, si fa per dire:) era nato e non era stato fagocitato come da programma ma era riuscito a salvarsi e a crescere fortissimo e ora:




Fine prima puntata! Buon giovedì a tutti, mf