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MetalliMiti - X puntata
ORIONE



Avviso ai naviganti: solito post lungo ma meglio di così, perdonatemi, non so fare :)



Orione era un ragazzone enorme, un vero Gigante, la cui nascita fu quanto mai particolare e curiosa che vale la pena di scriverla.
Un giorno Zeus, Ermes e Poseidone durante un lungo viaggio chiesero, stanchi morti, ospitalità ad un uomo che viveva in una capanna in Beozia... Ireo. L'uomo fu così gentile e caldamente ospitale che la triade, prima di riprendere il viaggio, chiese lui quale fosse la cosa che più desiderava al mondo.
Il vecchio rispose senza pensarci due volte: Un figlio... ma son troppo vecchio e temo che ormai l'attrezzo, che un tempo fu un aitante guerriero, oramai debba usarlo solamente per annaffiare l'orto.
I tre si diedero un'occhiata e senza parlarsi presero un otre, ci versarono dentro 3 litri di pipì divina a testa riempiendolo, poi chiusero e dissero al vecchio Ireo di sotterrrarlo ben bene nel campo.

Così fece.








Dopo 10 mesi, un giorno la terra tremò un pochino. Il vecchio Ireo, spaventato, corse verso il campo per mettere a riparo la mietitrebbia e le pecore quando vide che dalla terra, come successe anni a venire al fagiolo magico, salì su un bel fijolo grande e grosso: appunto il Gigante Orione.

E Orione fu chiamato proprio in virtù del fatto che era stato generato dalla sì divina ma pur sempre Orina = Ouria.


Si narra che era così alto che poteva camminare toccando il fondo del mare (al largo, ovvio) e uscire fuori con la testa e parte delle spalle...

Il giovane era proprio un bel fusto, in pochi giorni si sparse la voce che il vecchio Ireo aveva avuto un figlio figo, sì alto ed enorme ma bello come pochi mortali lo erano al tempo.


E per questo motivo il ragazzo cominciò ad avere la fila di fanciulle, giovani e meno giovani, vergini e meno vergini, sposate e non davanti la porta della casa dove dimorava...

pareva di stare in banca il giorno di scadenza del versamento Irpef o IVA.


Ebbe ovviamente (visto che era un vero masculo figlio di tre DEI con la D di Donna Maiuscola) numerose amanti...:

Si prese anche una moglie, tal Side ( melagrana con la quale generò i Coronidi ma che, dopo un po' di tempo, essendo si che sta Side era un po' superba... la dea Era la fece gettare nel Tartaro privando così il povero Orione della sua sposa...


Il nostro partì per un viaggio e arrivato a Chio il re Enopione ( ebbene sì, fanno tutti rima con One in questo metamito :) ) gli promise in sposa la sua splendida figlia Merope, sulla quale ci sarebbe molto da dire perché era una delle Pleiadi che in teoria dovevano essere delle fanciulle castissime, purissime, "levissime" e verginissime... in realtà scava scava, pare che il solito Zeus Porco Maximus Olimpionico se ne fosse ripassate tre: Maia(la) che poi divenne la madre di Ermes (detto anche Herpes ché Zeus scopa qui scopa là chissà quello che non poteva essersi preso), Elettra da cui nacque Dardano e Taigete...



Il dio Ermes invece ebbe l'onore di "impalmare" Sterope mentre Poseidone, fratello altrettanto porco di Zeus, si occupò delle giovani Alcione e Celeno.

E Merope??? Ce ne fu anche per lei, tranquilli. E nientedimeno che da parte di Sisifo (e questa, rispetto alla fatica che gli toccò in seguito, fu come andare in bicicletta giù per la discesa di San Martino)







Torniamo a bomba!
Il re Enopione però, chiese al nostro Orione figone di far fuori tutte le fiere che terrorizzavano il paese e dintorni se voleva portare veramente all'altare la bella Merope.

Un gioco da ragazzi per Orione: in una settimana 4 ore e trentasei minuti libera l'isola da tutte le belve che la infestavano e di corsa (anche perché la fanciulla era niente male e lui era vedovo e casto già da mesi...) va a palazzo del re per chiedere la ricompensa promessagli...

Quel fetentone di Enopione però, non si sa perché ne come, quel giorno aveva le palle girate e non rispettò il patto: niente Merope!

Orione!!! Si incazza come un biscione e comincia a bere per dimenticare e l'offesa ricevuta e le belle curve sinuose di Meropella verginella (o quasi)... ma niente. Il vino acuì ancor di più i morsi causati dall'assenza prolungata di una donna e quando fu ubriaco "tronco" entrò di soppiatto ( come si fa a non sentire un gigante che gira per casa indisturbato, questo lo IGNORO... ma tant'è) nella cameretta della fanciulla, si calò i bragoni e senza che la Meropina potesse dire né ahio, né pio, la violentòcon quel coso gigante che scaturì fuor dalle braghe.


Il re ovviamente venne subito a conoscenza del fattaccio (secondo me, Merope cacciò un urlo tale che si svegliarono anche gli abitanti dell'antica Bari) e cosa fece? per vendicar l'onore (ma quale? Sisifo le aveva già fatto la festa svariate volte) della fanciulla si appella a suo padre Dioniso (mica uno qualunque)
il quale, facendo ricorso ai suoi devoti Satiri, che fa?

Fa in modo ovviamente che Orione si ubriachi di nuovo come una cucuzza, cada a terra come morto, dando così modo all'ex futuro suocero di fargli quello che Ulisse&Co... fecero al poveroPolifemo.

Lo accecò (ma da entrambi gli occhi, visto che non era ciclope ma solo un gigante!)

Le sofferenze penose non ve le racconto, arriviamo alla parte in cui un oracolo (per fortuna che ci stavano gli oracoli in Grecia!) disse al povero cieco che avrebbe potuto recuperar la vista se avesse volto le orbite (vuote o quasi) verso Elio,dio del Sole, dalla sorgente dell'oceano

Essendo cieco il povero Orione trovò aiuto e guida da un ciclope (tal Cedalione, uno dei garzoni che lavorava per Efesto, presso la sua fucina, alle falde del Kiliman... ops, scusate... dell'Etna)

Una volta giunti sulle rive dell'Oceano quindi, grazie all'aiuto del ciclopone, Orione riebbe la vista e di corsa si fiondò di nuovo a Chio per vendicarsi di quel lestofante di Enopione.

Il re però, che tanto scemo non era, si era nascosto preventivamente in un rifugio che gli aveva "trovato" Efesto e stava là con la sua bella scorta di tonno e fagioli in scatola e acqua a volontà... nel caso in cui Orione non avesse desistito facilmente.

Ma Orione, non trovatolo a Chio, pensò, guardando la mappa, che avrebbe potuto scappare a Creta da Minosse suo caro amico di baldorie in gioventù e così si incamminò verso Creta...
Niente da fare, pure a Creta nulla!

Orione sempre più incazzato cominciò a fare il suo vecchio mestiere: IL CACCIATORE e minacciò di sterminare tutti gli animali della Grecia.
A quel punto però intervenne Gea la grande Madre Terra che per evitare cotanta strage (e si sa, un gigante incazzato, per di più vedovo e infoiato come quello, avrebbe potuto sterminare anche tutti gli abitanti dell'Olimpo... meglio mettere un freno, anche due)
gli mandò tra i piedi uno scorpione così velenoso che come gli si "arrampicò" su per il calzare sinistro vide un cm quadro di pelle libera, ziccccc: fece il suo dovere di scorpione velenoso e il povero Orione in 12'15" divenne un gigante morto stecchito...
Siccome però era figlio di piscia divina non fu sotterrato come un gigante qualunque ma portato in cielo nel punto in cui ora si vedono le stelle della nota costellazione che Laurenti e Bonolis guardano prima di addormentarsi all'addiaccio... :)






the end e un saluto a tutti voi, MF

PS: sulla fine della storia di Orione esistono versioni multiple, ho scelto la più breve e semplice. Nelle altre di nuovo Dee, di nuovo accoppiamenti e gelosie... avrei dovuto scrivere fino a ferragosto, accontentatevi di Pasqua :)))