Senza titolo 500

MetalliMiti - XXVIII puntata
Niobe

Buongiorno bloglanders... il solito avvertimento: I M.MITI sono lunghi (a parte le pillole) e quindi leggete solo se avete tempo e voglia di conoscere una nuova storia "olimpica".
Magari questo lo lascio un paio di giorni (ho fatto una fatica Titanica, devo riposarmi:)))
Un caro saluto a tutti e buon lunedì, mf







Niobe era la deliziosa sorella di Pelope.
(vi ricordate il fanciullo bollito dal padre Tantalo e in seguito resuscitato e ricostruito dagli dei, con una spalla d'avorio che Demetra, quella comunista affamata, si era pappata senza capire che trattavasi di fanciullo? Beh aveva una bella sorellina di nome Niobe).
Un bel dì Niobe andò in sposa al solito Re (c'avessi un'amica una che si è sposata che dico un re? un Conticino seppur decaduto? Niente? Ascanio ha preferito la bionda Katia a mia sorella mora...niente da fare)..
Tal Re Anfione (Da piccolo cresceva a dismisura che un giorno un passante che lo vide in carrosina esclamo'."ANvedi che FIONE!" E da quel giorno fu rinominato osì al posto di "maquantocacchiovuoicrescere?"
Anfione da grande governava su Tebe) e gli diede non uno ma ben 14 FIGLI: sette femminucce e sette maschietti di cui lei e consorte andavano fieri.
Si sa che esser troppo fieri delle proprie prodezze (se far 14 figli può esse considerato prodezza, mia nonna ne aveva 10 e diceva sempre "Mannaggia a tuo nonnoerameglioselaseradormivaincampagna!") non sempre porta buone cose e così fu per la nostra Niobe che un giorno al mercato di Tebe, accompagnata dalle ancelle per far la spesa settimanale cominciò a tirarsela con le amiche su come erano belli i suoi bambini, su come la pancia le fosse tornata perfetta, su come i bambini di notte fossero quieti e senza colichette d'aria etc ... etc...
Non si accontentò di questo però, NO! Ad un crto punto cominciò a parlare in modo sprezzante della signora nientepopodimenoche LATONA [una delle spose di Zeus prima di Era, sposa che poverina, gli aveva sfornato solo due marmocchi, seppur di ottima fattura, (Apollo e Artemide, mica miciomiciobaubau!!!)]..
Sai Maria? Durante il parto non ho avuto che un doloretto , ma sopportabilissimo...l'epiduche???? Ma sei matta? Quella l'avrà fatta La Tona (Latona) che basta che la tocchi e si livida...io tutto senza nemmeno un medikoi...fatto tutto mì...14!!!!!
mentre Niobe continuava a ciarlare sulle sue meraviglie e su quanto lei e Anfione fossero felici passò di là, verso il bancone della frutta la signora Mante Figlia di Tiresia il veggente e anch'essa dotata di profezia.
la ragazza si avvicino alle donne e consigliò loro, soprattutto a Niobe di essere più cauta che stava sempre parlando di Grossi personaggi pubblici e di dei tosti che di certo non avrebbero gradito quelle parole.
E come ulteriore consiglio disse a Niobe di placare la dea (che di sicuro sapeva o avrebbe saputo) bruciando dell'incenso e intrecciandosi nei capelli dei ramoscelli d'alloro.




Latona lì per lì comprò subito dell'incenso (a palazzo mi sa che stava per finire) e una volta a casa cominciò il rito purificatorio accendendo incenso e chiamando a raccolta uno stuolo di virginee (si fa per dire) ancelle che la seguivano in un corteo silenzioso, attraverso le immense sale del palazzo.
Aveva indossato per l'occasione uno splendido manto frigio (come a dire oggi un modello dello stilista più in voga, non faccio nomi che poi mi si taccia di pubblicità occulta:)
e mentre procedeva con passo elegante e altero in processione le vennero in mente queste parole che probabilmente ad un certo punto rese pubbliche viste le facce delle ancelle e le loro reazioni.




Rinehart, Latona e i suoi bambini, 1874



" ma io dico, sono figlia del Tantalico padre, ho sposato uno dei re più importanti dell'Ellade, ho sfornato 14 splendidi figli... perché non posso competere con Latona dalle oscure origini (Latona era figlia di Ceo figlio a sua volta di Gea ed Elio ma che in passato divenne nemico di Zeus schierandosi durante la Gigantomachia dalla parte dei nemici di Zeus e non con lui...
e di Febe, una Titanide generata da Urano e anch'essa Gea, quindi come vedete quantomeno con la nonna nu' poco zoccoletta in comune), con Latona che guarda caso ha messo al mondo Artemide che pare un maschiaccio della peggior specie
e Apollo che è il più effemminato tra gli dei e che ancora sta al parlaOlimpo solo perché Tremaglikoi ancora non ha avuto il piacere di conoscerlo
Io invece Niobe, nipote del grandissimo Zeus e di Atlante, io Niobe regina di Tebe e della regal casa di Cadmo...devo essere costretta a chiedere perdono per aver detto solo la verità?...
Nel frattempo la regina aveva cominciato a parlar ad alta voce e invece di intrecciarsi i capelli se li era sciolti completamente lasciando che le cadessero morbidi sulle spalle e fin sui bei fianchi...
AHHHHH!!!! Sacrificius interruptus !!! (che è molto peggio di altri interruptus per i greci "credenti")
Le donne che seguivano il corteo continuarono a pregare LATONA e a battere i pugni sul petto e sulle ginocchia, qualcuna anche contro la compagna di corteo che non approvò e glieli rese di santa ragione.
Ma ormai il danno era fatto e pure grosso.


Quadriga con Apollo, Artemide e Latona


Latona senza il minimo indugio aveva già convocato i nobili figli Apollo e Arty e li aveva messi al corrente dell'affronto Niobesco , nonché pregati, visto che erano arcofreccemuniti di punire quella pettegola presuntuosa.
Apollo furioso disse alla sorella maschiaccio e non meno furiosa di lui...
Làsame i maschieti a mì, tì pensa ale ragassine cara sorellina!
E così fu: Apollo, dopo breve peregrinaggio in città raggiunse i sette maschietti sul solito monte Citerone e una volta arrivato cominciò a fare il tiro a segno seccandone uno ad ogni colpo ma, al sesto si fermò...Il piccolo Amicla fu da lui risparmiato perché stava più prono di san Girolamo da Sirchia a pregare la dea Latona e anche perché, digiamolo, l'era un gran bel fijol...
Artemide la guerriera fece altrettanto con le fanciulle:
le trovò a palazzo reale intente a filare e a ricamare, come si conveniva a delel principesse in erba e con una manciata di frecce..zotzotzotzotzotzot...ne seccò sei: la piccola Melibea fu graziata ma sbiancò talmente tanto dal terrore che ancora anni dopo, quando era in età da marito ancora la chiamavano col soprannome di Cloride.
Esiste una versione dove i due dei uccidono TUTTI i figli e pure il marito di Niobe, il re Anfione.






La regina Niobe per 9 notti e nove giorni pianse i suoi amati figli e si dice che per 9 giorni non poté seppellirli perché Zeus aveva trasformato in pietre tutti gli abitanti della città.
Ma al decimo giorno alcuni dei mossi a compassione decisero di guidare il corteo funebre e dare una sepoltura ai 14 ragazzi.
Pare che Niobe si rifugiò sul monte Sipilo, dimora di suo padre Tantalo e che Zeus la trasformò in una statua, che ancora oggi all'inizio dell'estate piange copiosamente lacrime vere (capito tutte le madonnine piangenti che abbiamo noi che origine hanno? Non abbiamo inventato niente, abbiamo sempre scopiazzato dagli altri...)

The end

A chi interessa...qualche variante:

Secondo Omero Niobe partorì 12 figli, secondo Esiodo 20, qualcuno dice 4 (quella è mia mamma, non confondiamo le acque:) e saffo diceva 18.
Ma la versione più accreditata è quella seguita da Euripide e Apollodoro, 14, appunto.

La statua che rappresenta Niobe è un masso che ricorda vagamente la forma umana e in realtà piange quando dopo le nevi invernali, i raggi del sole la colpiscono facendo sciogliere così la neve.

la versione della punizione ad opera di Partenio è molto diversa:
Latona fece innamorare il padre di Niobe della stessa ma una volta respinto (pettegola sì m incestuosa no!!!) si arrabbiò talmente tanto che bruciò vivi i suoi figli nonché nipoti, mentre Anfione (che poveraccio in tutto questo non aveva mosso paglia) fu dilaniato da un cinghiale selvaticus.
Niobe dal dolore si gettò da una roccia e morì.
questo finale non è così fantasioso, anzi ricorda l'usanza di bruciare vivi i bambini in onore del dio MOLOCH.

The end the end!




Sacrifici al Moloch




Post scriptum



MetaMitoFenicio (nuova serie)
IL MOLOCH




Moloch, un dio spaventoso e orribile al quale i Fenici tribuivano sacrifici umani bruciando i loro figli in un fuoco tenuto costantemente acceso in onore al dio.

PAURA, EH?

Tranquilli, era uno scherzetto senza dolcetto...