mercoledì 4 giugno 2003

Senza titolo 12

Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese.

Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza il mare.

Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino.

Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.

Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione.
Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.
Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.

"Lied Vom Kindsein" — Peter Handke.

3 commenti:

chicken ha detto...

Fiuuuuuuuuuuuuuu...per fortuna che io sono ancora un bambino, altrimenti sai che casino!!!

(evvai, ci ho ficcato dentro anche una bella rima)

NYBRAS ha detto...

Ecco, questo dice il giusto, e lo dice bene. Le sensazioni non mi appartengono (o non le ricordo), ma è esattamente l'impressione che mi danno certi bambini, di solito i più rompiballe, i più imprevedibili, quelli che cambiano umore alla velocità della luce, quelli più bambini, insomma. Ma è una visione da adulto. Secondo me i bambini non "sentono" in questo modo. Lo fannno perchè una scossa come un fulmine attraversa la spina dorsale e (sbadooing) arriva al cervello, cancellando il pensiero in corso e attivandone uno nuovo, completamente diverso. Ma loro mica se ne accorgono. Sono posseduti. Per qualcuno avrei chiamato anche l'esorciccio.

anonimo ha detto...

solo a tratti vorrei che il tempo si fosse fermato a quando ero bambina. Ma non sono stata una bambina molto felice e sono stata contenta di crescere un pò.
Bacio