Senza titolo 23

BLU

Parte 1

Camminava sulla spiaggia, senza sapere quale fosse la sua meta... ma aveva deciso di seguire la scia odorosa lasciata da quegli strani "garofani blu".
Incontrò sulla sua strada un granchio che, stanco di dormire sotto ad un caldo sasso, era uscito a fare quattro passi sull'asciutto per "sgranchirsi" le zampe.
Guardò il granchio che, a sua volta ricambiò l'occhiata incuriosito... e tra uno sbadiglio e l'altro, a dire il vero anche molto rumoroso, disse guardando l'uomo, che si era nel frattempo seduto sulla sabbia per guardarlo meglio...
" Buongiorno marinaio"
L'uomo gli rispose che non era un buon giorno perché durante la notte la sua nave aveva fatto naufragio e lui ora (non aveva visto nessuno dell'equipaggio, una volta giunto a terra) era solo, lì... in quel posto sperduto chissà dove... e dove non vedeva nulla che avesse minimamente a che fare con un minimo di civiltà: una casa con il giardino... un'automobile... un negozio ma soprattutto non aveva ancora incontrato... un essere umano.

Il granchio, che ora sembrava essere più sveglio, gli disse di non preoccuparsi troppo; che avrebbe trovato tutto quello di cui poteva aver bisogno un essere della sua specie e che non si sarebbe pentito di essere naufragato proprio in quel posto.
Detto questo, fece un cenno di saluto con la chela sinistra al marinaio, si girò lentamente e lentamente ritornò verso il grande sasso bianco da cui era venuto.
Solo allora il marinaio si rese conto di aver parlato con un animale e per di più con un granchio (ma d'altronde non aveva ancora incontrato cavalli, cani o muli... chissà... c'era ancora speranza...)
credette di sognare ancora e che gli incubi che aveva avuto durante la notte, dopo aver nuotato fino a riva ed essersi accasciato sul primo letto di sabbia asciutta che aveva trovato, lo stessero ancora perseguitando da sveglio.
Si disse che forse la causa di quello strano colloquio con l'animaletto, fosse proprio l'odore intenso emanato da quegli strani fiori, così grandi e così blu. Si stava rendendo conto solo ora che ce ne erano a centinaia, tutti uguali, alti circa un metro o poco più e con una corolla e dei petali molto più grandi di qualsiasi fiore avesse mai visto sinora nel suo "mondo".
E poi il colore, un intenso blu notte, come il cielo che aveva a lungo scrutato durante le lunghe notti passate con gli altri marinai sulla "Aureliana II", oramai scomparsa nel fondo del mare dopo essersi incontrata con qualcosa simile ad una montagna, apparsa all'improvviso a prua durante la notte.

Il marinaio, cercando di sconfiggere le ultime immagini cruente della tragedia accaduta, ammirò in tutta la sua bellezza quella barriera semicircolare formata da quegli strani garofani (lui era convinto si trattasse di tal fiore... solamente più cresciuto rispetto ai soliti garofani che a casa era solito vedere nel vaso in soggiorno... e di colore diverso)e decise alfine di andare a guardarli un pò più da vicino e di toccarli, per rendersi conto se anche gli stessi fossero o meno un'allucinazione.
Era a circa quattro passi dalla prima fila schierata (ricordavano molto la disposizione di centurie romane in assetto di attacco) in maniera così regolare e perfetta che nemmeno i giardinieri dei giardini di Versailles avrebbero potuto far di meglio.
Rimase talmente stordito da quel forte e strano odore che cominciò ad annusare quello che rimaneva delle sue vesti, si strappò un pezzetto di camicia, partendo da un pizzo ormai lacero...ma...no...non erano i suoi vestiti ad odorare, non era la sua pelle...
Ad un tratto... il garofano che gli era davanti, piegò la "testa" verso di lui, come volesse fare una specie di inchino di saluto...
Il marinaio fece un balzo all'indietro spaventato...


fine della prima parte