martedì 10 giugno 2003

Senza titolo 29



Roma, 21 giugno 1989 - ufficio

Tifoserie opposte


La formica rossa con le ali è volata sul paletot giallo (o cappottino, spolverino che dir si voglia...) di una signora che abita in via delle Rose n. 85/p; il paletot si è arrabbiato alla vista della formica rossa perché è laziale e il rosso della formica su di esso... lo fa inorridire e gli provoca degli incredibili conati di vomito... (infatti si può notare che la signora ora, incede per la via come un canguro zoppo in preda a degli attacchi di singhiozzo).
La povera signora, dopo un pò , stanca per i saltelli di qua e di là... e stanca di sentire la terrbile discussione accesasi tra il paletot e la formichina... decide di appianare il diverbio in qualche modo.
Si aggrappa ad un palo per evitare di continuare a saltellare... e con fare tremolante, dopo qualche minuto riesce ad estrarre 100 lire dal portafoglio... e dice ai due che lancerà in alto la monetina... se uscirà testa la formica rossa avrà il diritto di rimanere dove vuole per quanto le pare, se invece, uscirà croce... il paletot giallo potrà decidere del destino della formica (Salomonis docet???)

La moneta piroetta in aria 3/4 volte prima di atterrare sul palmo della mano della signora la quale con voce ancora un po' traballante per quella specie di danza tribale involontaria, causatale dai sussulti del suo paletot... dice ai due... "CROCE".
La formica tra se e se borbotta: "c'avrei giurato... mai che me ne andasse una per il giusto verso... la solita sfiga che mi perseguita..." mentre il paletot fattosi ancora più giallo per la contentezza dice alla signora: "Voglio che la formica rossa con le ali venga spiaccicata!"
La formica comincia a singhiozzare e a piangere disperata... "la prego signora, ho 34 piccoli che mi aspettano a casa e 96 uova nella pancia... non è giustoooo, e tutto per un paletot laziale!!! e giù, a piangere lacrime di formica disperata...
La signora, impietosita e colpita nel suo istinto materno (aveva 7 figli maschi e tre femmine, avuti da 6 uomini differenti e ora vedova di tutti...) chiese ripetutamente al paletot di essere clemente... ma quello, altero, rialzò anche il bavero e disse a voce alta ..."NO, io ho vinto... la decisione spetta a me... la formica dovrà morire spiaccicata!!!";

La piccola formica, nel frattempo smise di piangere e... cominciò a realizzare quello che veramente le stava accadendo e sopraffatta dal terrore cominciò a gridare e quello che uscì dalla piccola fessurina non era un grido normale ma un acuto cosi forte che tutti i passanti all'unisono si portarono le mani alle orecchie (così come succede negli scompartimenti dei treni quando, mentre il treno va a spron battuto ed entra nella galleria del traforo del San Bernardo---"fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" )

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..le vetrine dei negozi sfrigolarono e si ruppero in mille pezzi, lasciando i manichini al freddo autunnale... (quelli senza vestiti per cambio vetrina... corsero via per la strada, rubando sciarpe e foulard e cappelli ai passanti... stupefatti...)
La signora, alla quale il gridò arrivò in un attimo nella tromba di Eustachio a velocità talmente forte da superare la corteccia cerebrale e bruciare un 285658 neuroni all'istante, sviene di colpo in una pozza di fango (aveva piovuto per 41 giorni interminabili quell'autunno) e con lei il paletot giallo...
Proprio in quel momento un autotreno, proveniente chissà da dove, aveva invaso la corsia per evitare di investire uno dei manichini che stava ritornando bardato come un esquimese d'inverno... e solo all'ultimo minuto l'autista si accorse della signora svenuta... che giaceva a terra... non poté che frenare improvvisamente ma... era troppo tardi... non riuscì ad evitare l'impatto con il corpo... e...spiaccicò la signora.
La piccola formica rossa vide la scena dall'inizio e cercò come poté di evitare l'inevitabile... volando via dal bavero alzato del paletot e gridando all'autista di fermarsi prima che tutto accadesse...
ma, una volta accaduto, svolazzando verso le vetrine in frantumi... non poté che sorridere malignamente alla vista del paletot giallo..., oramai a pois rossi (vedi schizzi di sangue che provenivano da ogni dove in modo copioso dai vari squarci che la signora aveva su tutto il corpo... e quindi decise di avvicinarsi di nuovo verso quello che aveva decretato la sua morte e di conseguenza di quella dei suoi piccoli... e guardandolo nelle asole ormai quasi chiuse del tutto gli fece una pernacchia e con tutto il fiato che gli era rimasto nella piccola gola di formica... gli gridò contro... "FORZA ROMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"... e volò via verso il suo formicaio.
the end...
M/F

3 commenti:

NYBRAS ha detto...

E poi non eri bastarda? Minchia!

metallicafisica ha detto...

Nyb, Non capisco il perchè della tua affermazione...ma mi adeguo....:-O

tre-febbraio ha detto...

azz...ci siamo sfogati....