martedì 14 ottobre 2003

Senza titolo 265



La bambola impiccata
Storia vera o l'ho sognato?
"Convivenza 1"



1984, primo anno fuori casa, primo anno fuori dalla famiglia e primo anno di convivenza con due ragazze universitarie: V. e M

Dopo i primi tempi di reciproca osservazione e colazioni e cene insieme per imparare a conoscerci, finalmente qualcosa fa scattare la molla della Simpatia, Vicinanza, Comprensione, Amicizia...

Cominciano le cene a casa con amici di una o dell'altra, la convivenza "goliardica", le nottate a parlare di ragazzi (Max ancora non c'era) e dei soliti problemi (già allora) che questi comportavano.

Scoprii che una delle due, pur essendo fidanzata ufficialmente al suo paese, lo era anche a VT nientepopodimeno che...con un mio ex compagno di liceo...una grande storia d'amore, conclusasi poco prima della laurea (di lei);

Le confessioni delle nostre paure (chi del buio, chi del cinema horror, chi delle malattie o della morte...chi della solitudine e chi della vecchiaia o della povertà, cose abbastanza normali per delle 22enni alle prese con il mondo vero);

Insomma, insieme stavamo proprio bene.
Durante i week end in genere loro tornavano a casa mentre io non lo facevo tutte le settimane.

Una domenica sera, sapevo che sarebbero tornate tardi e decisi di fare uno scherzetto. (qualche giorno prima V. aveva raccontato un suo incubo e questa cosa mi era rimasta impressa, tanto era angosciante)

Avevo trovato, mentre mi davo da fare con le grandi pulizie, una bambola, senza vestiti, quasi calva e senza un braccio (Sembrava proprio una di quelle di mia sorella, martoriate dal maschietto sadico della famiglia :)

La mia mente malata partorì il piano diabolico:

staccai l'altro braccio al povero bambolotto (immaginate un Cicciobello più piccolo di dimensioni ma femmina, poco bella e poco CIccia :)

Con un cacciavite lo bucherellai sulla pancia e con un pennarello rosso, disegnai le gocce di sangue che uscivano dalle ferite e dagli angoli della bocca.

Presi dello spago, e un'estremità divenne un nodo scorsoio, attorno al collo della bambola, l'altra, con l'aiuto di una scaletta, fu annodata al lampadario del bagno e la lasciai lì, penzolante e sanguinante al centro dela stanza: (dopo un viaggio di tre ore in treno, la prima cosa che faceva V quando rientrava era andare in bagno:).

La sera, io mangiai qualcosa e come sempre (non avevamo ancora una TV nostra) vado nella mia stanza a leggere. Dopo un po', mi addormento... fino a quando...









AAAAHHHHHHHHHHHHHH porc su, porc giù chi cacchio ha messo sto mostro in bagno?


Mi sveglio di soprassalto e lì per lì non penso assolutamente al "mostro", corro verso il grido e trovo V. che guardava bianca come un cadavere, il bambolotto impiccato...

Caspita, Vally!!! Sapevo che ti avrebbe fatto paura ma non così tanto! e mi scappa da ridere nonostante la visione, così all'improvviso, spaventò un poco anche me;

V. con uno sguardo che si inferocisce di nanosecondo in nanosecondo mi guarda e mi dice: Ma sei matta? come cavolo ti è venuto in mente di fare una cosa simile? Volevi farmi morire? Per favore, io non la posso nememno guardare, toglila di lì, che tra l'altro me la sto facendo ancora più sotto di quando sono arrivata e finché c'è quella cosa io non riesco a passare.
Guardo la bambola e decido di metterla a terra... visto che oramai il suo ruolo di "spaventaV" lo aveva compiuto onoratamente.
Nel frattempo era arrivata l'altra ragazza e V. le racconto' tutto e indicò la bambola oramai a terra, con gli occhi chiusi e un asciugamano sopra a mo' di sudario perchè V. non riusciva a guardarla...
Mi presi un bel po' di rimbrotti da entrambe ma sapevo che non era una cosa da mettere a repentaglio la nostra amicizia, presi la bambola, la misi nel secchio della spazzatura, promettendo che il giorno dopo mi sarei sbarazzata del nefando oggetto...dissi buonanotte a tutte e due e me ne tornai a letto.
La mattina seguente, come sempre, colazione insieme....facce assonnate...Buongiorno e sbadigli...
Il caffè sta per salire quando V. senza pensarci, apre il secchio per buttare qualcosa e ANCORA STA QUA STA COSA MOSTRUOSA?





Io dormo la notte, mica faccio il vampiro che vado in giro per Viterbo e per di più con un mostro in un sacco nero!

Il periodo delle vacanze scolastiche stava per iniziare, passammo l'estate loro in famiglia, io con altre studentesse (greche) che la proprietaria dell'appartamento, pur di non perdere un bel po' di soldi dell'affitto, mi rifilo' da un giorno a un altro senza nemmeno avvertirmi...Ma questa è un'altra storia.
La bambola fu poi Gettata veramente nell'immondizia e l'anno successivo io V e M cambiammo casa e la nostra amicizia divenne ancora più forte (poi arrivò pure Max:)

Un saluto a tutti, mf

11 commenti:

LaKross ha detto...

nell'appartamento dove stavo a padova, bastava andare in sala e guardare i mobili per entrare in un film horror...tipo "la casa dalle finestre che ridono"...

Ternitudine ha detto...

No...sono uno schiavo dello Stato ( obiettore di coscienza in un distretto sanitario )...sono un doc..ma in economia e commercio...già la menopausa? Azz....sai che vampate di calore :D

Ternitudine ha detto...

Eh immaginavo che era uno scherzo....allora diciamo che io sono in andropausa ( ma de ke...)

riccardococco ha detto...

cacchio,i miei incubi esultano......

anonimo ha detto...

Io ti avrei fatto trovare la testa di un cavallo nel letto, la sera dopo... Ma guarda 'st'impunita... fa lo scherzo e va pure a dormire. Non si fa così, come fai a goderti lo scherzo? Come fai a fare un massaggio cardiaco alla vittima se ce n'è bisogno? Sei proprio una cazzafrulla... :))))

diamond ha detto...

ecco perchè poi hai fatto sbadoing...eri malata da tempo ;)))...buongiorno ciccia [passa da me..sn svilita :((( ]

margheritai ha detto...

io ogni volta che vedo qualche bambolotto strano nelle case degli altri, penso a quel film in cui quel bambolotto guerriero indigeno di legno era posseduto dal diavolo e si faceva a fettine la padrona di casa!:DDDDDD

anonimo ha detto...

CAZZZOOOO MARGHERITA! Quello che si anima quando gli si stacca il medaglione dal collo... che trafigge con la sua lancetta di 20 cm la padrona di casa fino a che lei lo infila nel forno... poi respira i fumi e... c'è la scena più agghiacciante del cinema horror... MITO, CAPOLAVORO... mi ha segnato il cervello circa 25 anni fa, non mi sono più ripreso! Qualcuno si ricorda il titolo? Lo vorrei proprio rivedere, quel film... Miiiiiiiiinghia!

Tutore ha detto...

Una volta in gruppo facemmo uno scherzo a un'amica che aveva un astuccio a forma di orsetto con la zip sulla pancia. Lo svuotammo e dalla zip facemmo uscire un fazzoletto rosso; dopodichè lo impiccammo con tanto di nodo scorsoio. Ci odiò moltissimo.

anonimo ha detto...

Ciao Sabry. Ma sei un po' meta(ll)dispettosella eh? Niente niente sei parente di Dario Argento? Anche io ricordo il film del bambolotto africano pieno di denti, cicciobrutto rock. Un saluto e buona giornata.

anonimo ha detto...

da parte di lefty che non riesce ad aprire i commenti:

mammina non aspettare molti commenti oggi- non prende- il tuo pulsante..;-(
io con altre studentesse (greche) ....come erano ?
bravine? quella bambola mostruosa tanto te la rubo..
leftyboy