Senza titolo 165

Amarcord: il tra(vaso)vaglio





Arrivati davanti il portone dell'Ospedale Grande (si chiamava così) di Vt, il babbo dà una spintarella leggera sulla spalla alla mamma, che si risveglia subito dicendo: Che succede?
Il babbo: ma non avevi le doglie? Siamo in ospedale, che faccio? ce la fai a scendere da sola oppure chiamo qualcuno? O c'hai ripensato e ti riporto a casa?
Mamma, lamentandosi un po'...: Non voglio partorire a casa, lo sai, è pericoloso (le ultime parole famose... famose, come il quesito della Suzie:-)
forse non ce la faccio, ho troppo male alla schiena, vedi se c'è qualche infermiere che puo' aiutarmi...
E il babbo esce dalla macchina ed entra nel portone...

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Io, da dentro, con il mio piccolo stomachino "rivurticato" (sottosopra) dalla quantità di curve a cui era stata sottoposta la 600 durante il tragitto (dicesi "la strada della montagna") comincio a vomitare le alici marinate che mia madre si era trangugiata a cena, sputandole in giro per tutta la sacca in cui mi trovavo...
una mi sa che era ancora viva, sbattè contro il solito coglione ombelicale e mi tornò in faccia e mi guardò con gli occhiettini da alice, belli vivi... dicendomi qualcosa del tipo...
A Vetulò... ma ti sembra questo il modo di trattarmi?
Al solo sentire quel nome mi levai di dosso quel pesce puzzolente e maldigerito con le manine ancora semi atrofizzate (le ho usate solo alla fine del 9° mese per fare, insieme ai piedini, del kick-boxing sul pancione...) e lo strozzai col cordone (visto che a qualcosa serve?)...
Sarà per questo che le alici mi fanno schifo?

All'improvviso, sento delle voci... (e meno male che non mi hanno chiamata Giovanna :-) )

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Erano due infermieri che tentavano di far scendere dal minuscolo abitacolo dell'auto quella mongolfiera di mamma (immaginate una donna di m 1,55 circa, di 50 chili e mettetele addosso 25 chili tra pancia seno e gambe gonfie e avrete la visione della mì mamma il 14 luglio del 1963 :-)) ).
Infermiere 1= Come se sente signò? (che razza di domande fai ad una donna con le doglie, imbecille? Se sente male, no?)
Infermiere 2= Francè, la portiamo nella stanza che si è liberata stamattina? Quella del regazzino morto soffocato?
MORTO SOFFOCHE'?!?!?!,
La mamma sviene a sentire quelle parole... io vomito altri 5 etti di alici marinate... tutte vive o quasi. Una puzza in quell'abitacolo angusto che non so come ho fatto a resisterci tutto quel tempo! Infatti io avevo stabilito di nascere proprio il giorno della presa della bastiglia! E che cavolo!! Una data che almeno si ricordano tutti!!! (???)
Inoltre il cordone maledetto mi si attorciglia di nuovo intorno alla scapola, provocandomi un dolore atroce che mi fa scalciare come paolo Rossi 20 anni circa a venire.
La mamma rinviene, caccia un urlo e risviene (mi sembrava di vedere "oggi le comiche")
Il babbo si era acceso la sua seicentesima sigaretta e seguiva a passo svelto gli infermieri con la mamma che si stava riprendendo e accusava di nuovo dolori alla schiena e addome... inoltre aveva una paura che pure lei mi sa che vomitò un po' di alici rimaste nel suo stomacone.
Beh, almeno la mia situazione non sarebbe peggiorata... anche se i conati si ripercossero dentro e mi sembrò di stare per 2 minuti sulla ruota del Prater a testa in giù... ho visto pure la cattedrale di Santo Stefano con le guglie all'ingiù!
Arriviamo nella stanza di cui sopra (quella del mio amichetto coetaneo morto... per capirci:


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Dalle voci delle infermiere che giringiravano per la stanza dove "locarono" la mamma scoprii quello che era successo al piccolo:
sua mamma, una bionda con gli occhi chiari... aveva mangiato, invece di alici, palline di naftalina perché voleva morire visto che il marito l'aveva abbandonata e l'unica cosa velenosa che aveva in casa dopo il DDT (che però le ammazzò solo i vermi negli intestini) erano le palline di naftalina che però arrivarono intere tramite cordone al piccolo e lo soffocarono all'istante, proprio un minuto prima che mettesse fuori la testa (quando ti dice sfiga... sei sfigato dalla nascita :-) ).





La madre sopravvisse e dopo due mesi dalla morte del piccolo Wotan (meno male per lui che è morto) è ritornato il marito e lei, che ne era ancora perdutamente innamorata... lo riprese in casa: oggi sono ancora insieme e hanno 8 NaniLunghi che lavorano nella fonderia di famiglia felici e contenti... (Quando arrivai al 18mo anno di età uno dei ragazzi mi voleva sposare: mi ci vedete con uno alto 1,30 tutto storto e che si chiama Alberich... che è quasi peggio di Vetulonia???
Non che io sia mai stata una stanga nè una figacciona... ma Alberich... no, nonostante si presentò con un Anello da far invidia anche a Carotina del Monaco!!! Gli dissi, no grazie Alberich... tra qualche anno prova con mia sorella Olimpia... magari ti andrà meglio (anche lei ha detto no, è il destino? :-) )


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Scusate la "parente"... mi perdo sempre durante le opere in costruzione... dicevamo...? Ah sì, depongono la mamma su un letto e pregano il babbo di rimanere fuori perché il dottore doveva effettuare la visita...

Vi dico solo che in quel periodo (luglio inoltrato, un'estate calda come questa attuale) la metà dei dottori e personale paramedico e paraculo era già in ferie... mia madre era stata sempre visitata dalla famosa "levatrice" (non lavatrice...ma LEVA.... la "ginecologa" dei tempi:-)) ma non volendo partorire poi in casa (la mortalità era altissima tra i nati in casa), si dovette accontentare di quello che passava il convento:-)... ovvero di un macellaio di mezza età (credo ora sia cadavere): il Dott. P.........ni, dalle mani tremolanti, grasso e flaccido, semi/alcolizzato e soprattutto incompetente....nonché una serie di assistenti di pari levatura umana e professionale (negli anni a seguire, ho sempre chiesto a mia madre perché non li abbia denunciati tutti...ma non ho mai capito perché non l'abbia fatto).
Va beh.... torniamo a bomba ( quella bomba di mamma:-))
Il dottor P. la visita, sfrugazza all'interno...mi tasta la testolina con una delle dit rimastigli (troppi raggi X gli avevano mangiato quasi tutte le dita) e tira fuori un'alice ormai morta con i resti dell' indice e pollice e guardandola dice a mamma....
" Signora, aveva un'alice nell'utero....sa come ci sia finita dentro?
E mia mamma...
Dottò...le ho mangiate a cena, ne avevo una voglia pazza...mica potevo rischiare di far nascere mio figlio (figliaaaaaaaaaaaa), con una voglia di alice chissà dove, no??? (Grazie mamma, di avermi fatto nascere con una bella macchia di caffèllatte lì!!!! Grazie ancora!)
E' grave?
" Non credo signora, tutt'al più il bambino (mi dava del bambino....umpf) puzzerà un pochetto, una bella lavata.. et voilà...pulito e profumato...comunque lei mi sembra quasi pronta per partorire...anche se la dilatazione non è ancora completa ( allora non era pronta, stronzo!!!) è il primo figlio, giusto????
Figliaaaaaaaaaaaaaaaaa, hai messo la mano dentro , potevi accertarti che non avessi il pisellino, no??? zuccone di un caprone...!!!
" si, il primo..." rispose mamma con una vocetta flebile e quasi timorosa come se avesse peccato...
Vedrà, andrà tutto bene e oltre questo ne avrà tanti altri....(mai profezia fu più azzeccata, nemmeno il mago Zurlì, avrebbe potuto far meglio!!!)...

Domani bloggherò l'ultima puntata (forse)...ovvero....
Exit, light
Enter, Night
Take my hand
we're off to never-never land


L'Uscita di Metallica!!!!!!
Ciao a tutti, M/F