giovedì 10 luglio 2003

Senza titolo 105


Delirio prekm/30...


Tarquinia, Tomba dell'Orco I
Velia Velcha


Roma, 8 luglio 1993 - ufficio

Tra una settimana sarà il mio compleanno: il trentesimo. Trenta: è un bel numero [ Oggi lo odio, n.d.r.], composto dal 3, il numero perfetto e dallo zero, un numero perfetto anch'esso nella sua circolarità infinita.
Lo zero o il cerchio ha fatto la fortuna di Giotto?
Nonostante questa perfezione numerica il fatto di compiere trent'anni mi dà da pensare: a 20 non si è più "teen" ma a 30 non si è più cosa? Non ti chiameranno più ragazza o signorina?
Dovrò dire finalmente : "sono una donna"?
Ho sempre avuto uno strano rapporto con i numeri: ho odiato la matematica e affini sin da abmbina, mi sono sempre "imposta" di non capirci nulla. Invece ora mi sembra che anche i numeri abbiano un'importanza, un loro fascino (anche se continueranno a non essere pane per i miei denti) per il loro "modo" di poter cambiare la carte in tavola in un attimo.
Oggi 29, domani 30. Tra dieci 40 [ci siamo quasi...sob!, n.d.r.], tra venti 60 o forse di nuovo a zero... alla perfezione circolare della morte.
Zero, quindi... niente: una volta morti non si ha più età.
Non credo infatti sia importante datare le lapidi... 1920 - 1984... non ha senso, basterebbe un nome. E una fotografia, per i più esigenti un bell'epitaffio. [Non ho ancora deciso il mio... accetto consigli :-), n.d.r.]
Le date non hanno importanza in questo caso. Una volta, per la ricorrenza del giorno dei Morti, un 2 novembre forse di due o tre anni fa, non ricordo bene... ho accompagnato mia madre al cimitero (dove sono sepolti i suoi cari e anche i miei, anche se dei bisnonni ho solo un vaghissimo ricordo) e, mentre lei metteva a posto i fiori e toglieva quelli appassiti, mi sono fatta una "passeggiata" in quel piccolo cimitero, circondato da piante centenarie di cipresso e castagno.
Camminando, la ghiaietta bianca che ricopre il terreno scricchiolava gentilmente sotto ai miei piedi e sotto quelli degli altri "visitatori". C'erano molte persone: parenti che non si vedevano dal precedente 2 novembre, vecchiette in lutto dalla guerra, inginocchiate sulle tombe dei loro mariti. Bambini che si rincorrevano tra una tomba e l'altra, con il rischio di cadere e fracassarsi la testa su qualche lapide di marmo, giocando a nascondino e genitori che interrompevano le loro conversazioni con altri genitori in continui SHHHHHHHHHHHHHHHH, fate silenzio.
Arrivai verso la parte "nuova" (i cimiteri crescono in maniera impressionante, questo è praticamente raddoppiato dalla morte di mia nonna M. nel1972) dove è sepolto mio nonno I. (il padre di mio padre).
Accanto alla sua tomba è già pronta quella per l'altra mia nonna.
Doveva esserci già stato qualcuno: c'erano molti fiori, crisantemi bianchi e gialli in due grossi vasi panciuti.
Mio nonno nella foto è proprio come lo ricordavo: il cappello un pò piegato verso un lato, lo sguarto stanco e velato, l'espressione imbronciata.
Mi è persino sembrato di sentire quell'odore di medicine (aveva sofferto d'asma per decenni... fino alla morte, ma non era stata l'asma la causa) che caratterizzava da sempre per me la sua camera da letto e che ancora persiste nonostante siano passati più di dieci anni e nonostante la stanza sia stata ristrutturata, riverniciata e abbiano cambiato i mobili.

continua... se vi va... :-)))

11 commenti:

Ragazzaccia ha detto...

oggi mi sento come un lupo senza il pelo :-(((

dree ha detto...

Ascolta uno che ci è passato... All'inizio i trenta ti pesano, poi ci fai l'abitudine e poi scopri che sono migliori dei precedenti, tranqui. Sei comunque giovane ma più consapevole e ti godi meglio tutto senza farti menate. Auguri!

anonimo ha detto...

......ehehehhehh...trenta..ehhehehe..trenta....ahahahah.

lefty333boy ha detto...

Ragazzi questo post l'ho scritto io in realta..poi glielo prestato...xxx

anonimo ha detto...

Mi chiedo....quanti hanno capito che il delirio risale a 10 anni fa?
eppure la data è ll'inizio...8/07/1993....mah????
sabry

dree ha detto...

bè, allora concordi con la mia analisi? Io 36... baciao

dree ha detto...

stimolato dal tuo ultimo commento sul mio blog ho esplorato meglio il tuo... Fico! ma perchè tante delle cose scritte son vecchie? Adesso che fai? comunque fico, stimolante, che sagoma eheheheh! wow!

anonimo ha detto...

forse si salta la lettura dei titoli... perchè si è avidi dell'articolo... comunque... 30, 40, 60.... che differenza fa? Sai cosa disse Picasso? Ci si mette molto tempo per diventare giovani. Per quanto mi riguarda verissimo! (peccato che il corpo sfugga a questa massima)...
Mentre leggevo questo tuo nuovo delirio, mi sono ricordata dello scorso 2 novembre (o 1°, perchè in due giorni mi sciroppo diversi cimiteri). Perchè in tutti, c'è la ghiaina che scricchiola sotto le scarpe. In tutti ci sono bambini che si rincorrono, ignari del luogo e del silenzio, i genitori che fanno shhhhhh, e i parenti che si vedono solo in quell'occasione e cicì e cicià per tutto il tempo, nemmeno rammentandosi del morto visitato.
C'è però un cimitero che mi piace. Nella pace dei monti, attorniato da querce e pini, silenzioso non di quel silenzio di morte che angoscia un poco, ma di un silenzio di natura serena, testimonianza di normale decorso. Piccolo, con alcune lapidi vecchissime, con fotografie di donne della metà dell'800, con epitaffi barocchi lontani da noi e comunque poetici, qualche croce arrugginita sui cumuli di terra. Sferzato dal vento, dalle intemperie. Terra coperta di neve e indurita dal gelo dell'inverno. Come se la natura e il susseguirsi delle stagioni non ponessero mai fine alla vita.

dree ha detto...

cioè adesso dove sei? (il lupo è proprio simpa)

NYBRAS ha detto...

Bel quadretto, corrisponde più o meno anche qua, solo che al posto degli ssssshhhh! si sento di più delle cose tipo "Cut'vegna un colp! Mo a sit propì te?" (che ti venga un colpo, ma sei proprio te?) oppure "Salutum tant tu surèla" "l'è moarta!" "beh sa dit? quand? a'ne saveva miga!" ("Salutami tanto tua sorella!" "E' morta!" "Beh cosa dici? quando? non lo sapevo mica!) e robe del genere.
E' per questo che io non vado mai al cimitero (tranne che per i funerali). Non mi piace l'aria di mercato delle bestie, anche se posso capire. I miei morti li ho nel cuore, e una bella foto dei più cari, in bella vista, che guardo e saluto tutti i giorni. Vadano in malora le tombe e i fioristi che ci si ingrassano. Ho detto.

anonimo ha detto...

Per Nybras..:
Ad un certo punto ho cominciato ad andare per cimiteri (di giorno) per fotografare Tombe particolarmente "affascinanti" da un punto di vista estetico, o tombe di Noti (vd la tomba di Keats), credo che ognuno di noi abbia i propri morti nel cuore, credo di non aver mai comprato un fiore per portarlo ai miei cari...ciò non toglie che il tempo "allenta" i ricordi e mentre prima mi ricordavo i miei nonni esattamente, oggi comincio ad avere un ricordo sfocato...
Stranamente riesco ad averli ancora di più nel cuore guardando una loro foto su un album e comunque credo che la tomba (o l'urna o una scatola) ancora oggi sia un mezzo fortissimo per poterli sentire più vicino...
Quindi se a volte capiterà che dovrò accompagnare mia madre al cimitero...lo farò volentieri..
Ciao, Sabryn